Con il DL di maggio 2020 nuovi incentivi sulle spese sostenuto per il risparmio e l’efficienza energetica degli edifici ma non solo! Sono introdotti nuovi strumenti a sostegno del potenziamento delle misure tra cui un aumento delle detrazioni fiscali per il risparmio e l’efficienza energetica degli edifici e la messa in sicurezza degli edifici. I beneficiari saranno anche le famiglie che potranno godere di un maggiore beneficio fiscale per le spese sostenute a partire dalla data di entrata in vigore del Decreto Legge dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Tra queste sono ricomprese come sappiamo non solo le spese per il risparmio energetico ma anche il cosiddetto bonus facciate e bonus verde.
Le modifiche si colloca all’interno dello schema per l’attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Super bonus 2020: Quali interventi cosa comprende
La detrazione del Risparmio energetico passerà ad una percentuale compresa tra il 100% ed il 110% dell’importo della spesa sostenuto a partire dall’entrata in vigore del Decreto Legge con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Nel seguito approfondimento dedicato al
In calce trovate l’elenco degli interventi ammessi al beneficio fiscale
Parliamo non solo del nuovo bonus facciate che consiste nella detrazione fiscale ai IRPEF per le spese sostenute su interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata
esterna degli edifici esistenti, anche strumentali all’attività di impresa. Sono inclusi anche gli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
La detrazione, fino al 2019 riconosciuta nella misura del 90% potrebbe salire al 110% della spesa sostenuta proprio per dare un boost al settore edilizio. Ricordiamo che a differenza di altre agevolazioni per interventi realizzati sugli immobili, per il “bonus facciate” non sono previsti limiti massimi di spesa né un limite massimo di detrazione
Viene altresì aumentata anche la percentuale di detrazione fiscale chiamato Bonus Facciate per il rifacimento delle facciate degli edifici e che più nello specifico trattasi di rifacimento dell’involucro esterno degli edifici. Anche gli infissi continueranno a beneficiare del bonus fiscale per la loro sostituzione con modelli con classi energetica superiori e in grado di garantire una migliore trasmittanza termica.
Resta invariato il precedente ambito oggettivo di applicazione della norma che prevede tra l’altro l’agevolazione fiscale sulla sostituzione delle caldaie a gasolio con impianti a pompe di calore o con caldaie a condensazione e interventi di prevenzione antisismica.
Si risente anche parlare di bonus per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e per accumulatori e anche proseguita la concessione di detrazioni fiscali per la realizzazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Quali lavori sono agevolati
Nel seguito l’elenco degli interventi agevolati che godranno del super bonus:
- riqualificazione energetica di edifici esistenti volti a conseguire un risparmio del
fabbisogno di energia primaria - interventi sull’involucro degli edifici
- installazione di pannelli solari
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
- acquisto e posa in opera delle schermature solari
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori
di calore alimentati da biomasse combustibili - acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a
distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di
climatizzazione delle unità abitative - acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione - acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
- Riqualificazione energetica di edifici esistenti
Per una disamina più approfondita delle tipologie di interventi vi rimando anche all’articolo gratuito dedicato a fornire ulteriori chiarimenti applicativi ed esempi su quali interventi beneficano della detrazione fiscale sul risparmio energetico.
Non solo perchè dalla lettura del testo definitivo del DL Rilancio all’articolo 119 comma 3 leggo che sono ricompresi anche gli interventi di efficientamento energetico di cui all’articolo 14 del citato decreto-legge n. 63 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 90 del 2013, nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento di efficientamento energetico previsti dalla legislazione vigente e a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui al comma 1.
Per cui se l’elenco visto prima non ricomprende gli interventi di ristrutturazione che state per sostenere o che avete intenzione di effettuare entro il 2021 vi invito a leggere anche l’articolo di approfondimento con l’elenco di TUTTI i lavori ammessi al beneficio fiscale BONUS 110%.
Occhio però sempre a rispettare i nuovi requisiti per la detrazione sul maxi bonus del 110%, più stringenti rispetto al passato.
Quanto posso spendere al massimo
La maggiore detrazione sottostà al limite di 100.000 euro. Per il bonus facciate invece non abbiamo limiti di spesa. occhio anche ai possibili nuovi limiti di spese per gli interventi di cui al comma 3 dell’articolo 119 del DL Rilancio che potrebbero subire i limiti della legge previgente.
Lavori condominiali
Per quello che concerne i lavori effettuati su parti comuni come nel caso appunto delle facciate degli edifici o anche per l’acquisto stesso della caldaia condominiale tanto per fare un un esempio tipico, la misura della detrazione sarà riferita all’intero edificio e non alle singole unità immobiliari che lo compongono. L’amministratore di condominio invierà ai singoli condomini la certificazioni delle detrazioni spettanti in base ai millesimi di proprietà.
Novità 2020 Utilizzo del Credito sulle detrazioni fiscali
Come anticipato su questo blog si arriva finalmente a concedere la possibilità di incassare subito il credito di imposta maturato evitando di pagare l’anticipo per i lavori svolti.
È infatti ammessa la cessione del credito di imposta per i soggetti “incapienti” ossia per i soggetti che non hanno capienza di imposta per potere beneficiare dello sconto per via delle detrazioni fiscali IRPEF. Tuttavia anticipo che si arriverà anche alla possibilità di cederlo a chi voglio trascorso un certo periodo di tempo in quanto se di credito trattasi non vedo perchè debba subire una limitazione per il suo utilizzo da un terzo sia questo anche lo Stato.
La cessione del credito potrà essere effettuata a tutti i soggetti compresi anche banche e altri istituti di credito e altri intermediari finanziari, o anche alle imprese, ditte e fornitori che effettuano i lavori di ristrutturazione.
Nel contratto di vendita andrà inserita una formula che preveda che la detrazione fiscale sia remunerata con un contributo di pari ammontare (e non minore o maggiore), sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto.
Il rischio che si potrà correre in questi casi, ma vale sempre è che si assista subito ad un incremento dei prezzi e per questo il consiglio che dò è di monitorare e farsi fare subito preventivi per confrontarli tra qualche mese e verificare che non abbiano subito incrementi ingiustificati. Del resto al momento siamo in un momento di carenza della domanda per cui dovremmo assistere ragionevolmente ad una riduzione dei prezzi e non al contrario.
Estensione cessione credito di imposta anche per lavori di manutenzione straordinaria o ordinaria sugli edifici.
Anche in questo caso, come anticipato nell’articolo dedicato alla cessione del credito fiscale derivante dalle ristrutturazioni, assistiamo alla possibilità di applicare la stessa modalità anche alla manutenzione ordinaria per singoli edifici e di manutenzione ordinaria su edifici condominiali (le classiche ristrutturazioni per intenderci).
Restano fuori tuttavia queste ultime due misure dal perimetro di applicazione della maggiorazione percentuale del 110% con grande delusione per il settore.
Finalità della Norma
Le disposizioni mirano ad aggiornare gli strumenti di promozione finalizzati a conseguire gli obiettivi di risparmio in ambito energetico, quali i certificati bianchi e il conto tecnico i cui costi, come noto, sono coperti completamente per mezzo di prelievi sulle tariffe della vendita dell’energia. Quanto previsto è in linea con il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) e la relazione sull’attuazione dell’articolo 7 della direttiva, già trasmessi in via formale alla Commissione europea. La suddetta relazione quantifica l’obiettivo di risparmio obbligatorio di cui all’articolo 7 della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica come modificata dalla EED II e identifica le misure di promozione dell’efficienza
energetica poste in campo per il suo conseguimento (come previsto dagli articoli 7, 7-
9 bis e 7-ter della EED, come modificata).
È inoltre previsto che il GSE rediga una relazione per stimare l’impatto del meccanismo dei certificati bianchi sulla competitività delle industrie. Tale attività, rientrando nei compiti istituzionali del GSE, è svolta con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le modifiche introdotte non comportano pertanto effetti per la finanza pubblica.
Chiarimenti andrebbero tuttavia forniti in relazione alla possibilità che gli aggiornamenti degli strumenti di promozione si risolvano indirettamente in più elevate tariffe per le utenze elettriche degli edifici pubblici, proprio a causa del meccanismo di copertura dei costi d’incentivazione.
Infine, andrebbero fornite indicazioni circa le modalità attuative della previsione di
cui alla lettera l) che si propone di favorire la promozione e l’adozione da parte del
MISE di misure volte a ridurre al minimo l’impatto dei costi diretti e indiretti del
meccanismo dei certificati bianchi sulla competitività delle industrie esposte alla
concorrenza internazionale, ivi comprese quelle a forte consumo di energia. Infatti,
qualora tali misure siano rappresentate da sgravi fiscali o contributi pubblici sembra
inevitabile l’insorgere di effetti sulla finanza pubblica. Proprio in ragione di ciò
andrebbero forniti chiarimenti sulla disposizione.
Incentivi e Bonus sulla casa
Nel seguito gli altri articoli di approfondimento dedicati agli incentivi e bonus a disposizione per sfruttare avere i bonus sui costi sostenuti generalmente per la ristrutturazione di casa.
- Bonus Ristrutturazioni Manutenzione ordinaria e straordinaria
- Bonus Efficienza e Risparmio Energetico
- Bonus Mobili e Arredi
- Bonus Facciate
- Bonus Interventi antisismici
- Bonus lavori condominiali su manutenzione ordinaria
MAXI BONUS: Valgono anche per gli appartamenti singoli
A tal proposito vi segnalo l’articolo sotto dedicato alla definizione dei Edificio Familiare per fruire degli interventi di cui alla lettera c) dell’articolo 129 del Decreto Rilancio 2020
https://www.tasse-fisco.com/incentivi/bonus-110-tutti-lavori-agevolazione-fiscale-sintesi/50473