Guida Fiscale al Primo Acconto Irpef 2023, Ires, Irap, Iva scadenza calcolo e versamento con F24

acconti irpef in ritardo

Vediamo come calcolare il nuovo acconto Ires, Irpef, Irap 2023 in vista delle prossime scadenze di giugno e novembre anche alla luce delle novità che hanno interessato le aliquote e alcune voci che potrebbero influenzarne il calcolo.
Il pagamento delle tasse e la presentazione della dichiarazione dei redditi maggio, giugno e luglio sono mesi caldi per via dei primi acconti IRPEF, IRES ed IRAP da versare entro il 30 giugno (salvo le consuete proroghe dell’ultimo minuto) o al 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40% (ex art. 17, D.P.R. 7 dicembre 2001, n. 435). Vedremo anche quali sono le novità introdotte dal Decreto Fiscale 124/2019 in merito alla variazione della percentuale per il versamento degli acconti a partire però da quelli dovuti dal primo gennaio 2020.

Vi forniamo quindi una guida fiscale pratica al calcolo del primo acconto e del secondo acconto.

Pagamento del primo Acconto IRPEF di giugno

Vi segnalo la proroga del versamento delle tasse e delle imposte del 30 giugno derivanti dalla dichiarazione dei redditi 730 o modello Unico.

Calcolo Acconto IRPEF e proroga ad Agosto

Il 30 giugno è in scadenza ordinaria o naturale prevista per il pagamento del primo acconto IRPEF il cui obbligo è a carico di tutti coloro che presentano il modello unico per la dichiarazione dei redditi. Il 30 novembre invece è la scadenza per il versamento del secondo acconto, non rateizzabile e non prorogabile.

Sospensione Acconti regime Forfettario e dei Minimi

Rientrano nella sospensione anche i soggetti che aderiscono al regime fiscale agevolato forfetario dei contribuenti minimi o anche coloro che sono nel regime dei minimi o in quello di vantaggio per l’imprenditoria giovanile. Rientrano anche i lavoratori in mobilità

Il versamento dell’acconto per coloro che sono nel regime forfettario dei minimi o nel regime fiscale di vantaggio è dovuto dovranno versare un acconto pari al 5% seguendo le stesse modalità viste per il calcolo dell’acconto Irpef ossia prendendo il 100% dell’importo aumentato e versando il 40% a giugno e ora il saldo del 60% entro il 30 novembre. Se la scadenza cade in un giorno festivo si intende prorogata al giorno lavorativi successivo. Occhio ogni anno a verificare se il legislatore introduce eventuali proroghe per il versamento dei saldi e dei primi acconti perché spesso le concede; a tal proposito trovate l’articolo dedicato alle proroghe in calce a questo.

Per il calcolo dovrete prendere il rigo RN 34 della dichiarazione dei redditi che si chiama RIGO DIFFERENZA  e se supera euro 51,65 allora calcolerete il 100% (per il 2014 sale al 101,5% ma poi è tornato successivamente al 100%) di questo valore e successivamente dovrete sapere che il 40% entro il 16 giugno ed il restante 60% entro il 30 novembre di ciascun anno. La prima rata di acconto dell’IRPEF può essere rateizzata secondo il seguente schema ed i seguenti valori.Per il periodo d’imposta in corso al  31  dicembre  2014,  l’acconto  si applica nella misura del 100 per cento (art. 11, D.L. 28 giugno 2013, n. 76, convertito dalla L. 9 agosto 2013, n. 99) incrementato poi dell’1,5% per effetto del DM del 30 novembre 2013. 

Proroga Versamento

Chi gode dello slittamento del saldo e degli acconti

Il saldo 2019 e il primo acconto IRPEF 2020 potranno essere posticipati al prossimo 20 luglio senza pagamento di maggiorazioni aggiuntive. Per effetto della proroga della scadenza naturale del pagamento la rata con la maggiorazione sarà posticipata al 20 agosto pagando il solito 0,40% in più.

Chi gode della proroga:

La proroga si applica solo ai contribuenti per i quali risultano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario” e con un volume di ricavi o compensi inferiore al limite stabilito dalla tabella che definisce i limiti di accesso.
Nell’ambito soggettivo di applicazione pertanto potranno rientrare potenzialmente anche i contribuente che sono ancora nel regime fiscale di vantaggio o che determinano il reddito imponibile con metodi forfettari o che pur avendo un proprio un codice ISA approvato ne sono esclusi per altre ragioni.
Sono esclusi invece i contribuenti che dichiarano ricavi o compensi superiori a 5.164.569 euro annui.

Per quali Tasse, Imposte o Tributi è possibile fruire della proroga?

Sia l’IRPEF sia l’IRAP sia l’imposta sostitutiva dei contribuenti che hanno aderito al regime fiscale agevolato dei contribuenti minimi non solo le imposte sui redditi ma anche l’IVA, mentre non si dice nulla a proposito delle imposte sostitutive e dell’IRAP.
Si presume, comunque, che si verifichi il classico “effetto trascinamento”, per cui dovrebbero rientrare nella proroga anche le imposte sostitutive e l’IRAP, tenendo conto che, per quest’ultima imposta, è previsto l’abbuono del versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020, per i soggetti con ricavi/compensi non superiori a 250 milioni di euro.

Nuova rateizzazione dopo la proroga

Per effetto della modifica le nuove scadenze sono nel seguito riportate in sintesi per agevolarvi nella definizione del piano scadenze.

Piano rate senza maggiorazione

  1. rata: 20 luglio;
  2. rata: 20 agosto
  3. rata: 16 settembre;
  4. rata: 16 ottobre;
  5. rata: 16 novembre.

Piano rate con maggiorazione dello 0,4%:

  1. rata: 21 agosto;
  2. rata: 16 settembre;
  3. rata: 16 ottobre;
  4. rata: 16 novembre.

Novità 2020

Per effetto delle modifiche introdotte dal Decreto-legge del 08/04/2020 n. 23 – Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali, Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 94 del 8 aprile 2020, l’articolo 20 recita che nel caso di omesso o di insufficiente versamento degli acconti dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle società e dell’imposta regionale sulle attività produttive non si applicano in caso di insufficiente versamento delle somme dovute se l’importo versato non e’ inferiore all’ottanta per cento della somma che risulterebbe dovuta a titolo di acconto sulla base della dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso.

Questa disposizione si applica esclusivamente agli acconti dovuti per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

http://www.tasse-fisco.com/liberi-professionisti/dichiarazione-redditi-regime-forfettario-minimi-lm/44046/

Secondo acconto Irpef di novembre

Il 30 novembre come avete avuto modo di vedere scade il versamento della restante parte ma è importante non tanto la scadenza ma il fatto che l’acconto non è rateizzabile e non viene nella storia mai prorogato.

Quando non si versa il secondo acconto

Il secondo acconto Inoltro è importante che sappiate che potrete non versarlo qualora il versamento del primo acconto risulti capiente rispetto al saldo che andrete a pagare il prossimo anno a giugno sulla base del vostro fatturate previsionale. In estrema sintesi se pensate che il prossimo anno fatturerete molto di meno di questo e che il saldo delle imposte sarà minore dell’acconto già versato a giugno allora avete la possibilità di non versare l’acconto di novembre. Se però a giungo del prossimo anno il saldo sarà maggiore la differenza sarà considerata un omesso versamento da versare, consiglio, con ravvedimento operoso inserendo come data di scadenza quella del 30 novembre.

Leggi l’articolo per il versamento dell’acconto di novembre. Se state cercando il codice tributo per il versamento a novembre dovete indicare il 4034 nella sezione erario del modello F24.

Indicazione nel 730

L’indicazione dell’acconto Irpef versato nel 730 sarà riportata nella SEZIONE I – Acconti IRPEF Quadro F
Se nel 2013 è stato presentato un modello 730-situazioni particolari gli acconti relativi all’Irpef, all’addizionale comunale e alla cedolare secca da riportare nel rigo F1 sono indicati nei righi 94, 95, 97, 100 e 101 (114, 115, 117, 120 e 121 per il coniuge) del prospetto di liqui- dazione Mod. 730-3 2013. In Colonna 1 (Prima rata di acconto Irpef 2013): riportare in questa colonna:

  • l’importo indicato nel punto 21 del CUD 2014 (acconto trattenuto con il Mod. 730/2013);
  • l’importo indicato nel modello di pagamento F24 con il codice tributo 4033 e l’anno 2013 (versamento di acconto eseguito autonomamente). Colonna 2 (Seconda o unica rata di acconto Irpef 2013): riportare in questa colonna: l’importo indicato nel punto 22 del CUD 2014 (acconto trattenuto con il modello 730/2013);
  • l’importo indicato nel modello di pagamento F24 con il codice tributo 4034 e l’anno 2013 (versamento di acconto eseguito autonomamente dell’acconto.

I soggetti obbligati al versamento dell’acconto Irpef e come calcolare l’acconto Irpef

Sono coloro che nel modello UNICO hanno compilato il rigo RN33 riportando un valore superiore a 51,65 euro.

Codici tributo Acconto Irpef

Per il versamento dell’acconto Irpef dovrete utilizzare il codice tributo 4033 per il primo acconto di giugno e 4034 per il versamento del secondo acconto di novembre.

Come si effettua il pagamento

Una volta preso il modello F24 se siete soggetti titolari di partita Iva dovrete utilizzare necessariamente il canale telematico o elettronica che sostanzia nel fatto di utilizzare il vostro home banking così come introdotta  dal Decreto Legge n. 66 del 2014 oppure servendovi di un intermediario abilitato oppure servendovi del canale entrate o fisco non line (questi due li consiglio per chi ha più dimestichezza e tempo). Consiglio l’utilizzo dell’home banking con cui immagino orma la maggior parte di voi si cimenta abitualmente per pagare bollette, fare bonifici etc.

Acconto Ires

Il 16 giugno deve essere versato anche l’acconto IRES. L’obbligo del versamento è a carico di tutti i soggetti che presentano il modello Unico  Società di capitali ed il modello Unico ENC per gli enti non commerciali. Il rigo da prendere in considerazione lo trovate all’interno del modello Unico Società di Capitali. Il  rigo da prendere in considerazione è l’RN 17 “Ires dovuta o a favore del contribuente”. Nell’ipotesi in cui siate a credito naturalmente non sono dovuti acconti ma se volete potete comunque versarli. L’importo minimo per far scattare l’obbligo di versamento è un importo tale per cui l’Ires calcolata al 40% sarebbe pari al 40%. Nel caso del versamento a novembre come unica rata l’importo minimo sarebbe pari a 103,00 euro. Se inferiore a questo importo non dovrete versare nemmeno il secondo acconto.

Codice Tributo Acconti Ires

Il versamento dell’acconto Ires andrà effettuato mediante modello F24 indicando il codice tributo 2001 per il primo acconto di giugno è 2002 per il secondo acconto di novembre. Il codice tributo del saldo invece è il 2003.

Acconto Irap

Seguono la stessa metodologia e tempistica prevista per l’Ires e l’Irpef.

Per il 2015
Il calcolo dell’acconto 2015 invece sarà par al 100% del valore che troverete indicato nel rigo IR21 semprechè sia sempre superiore al valore soglia di 51,65.

Per il 2014
Per l’Irap potte leggere l’articolo dedicato all’Acconto Irap ricordandovi che dovrete andare a guardare il quadro IR nella riga Imposta dovuta per individuare la base imponibile a cui applicare l’aliquota irap, la percentuale del 100% per le persone fisiche e 100% per le persone giuridiche e il 40% o il 60% se state calcolando rispettivamente il primo o il secondo acconto. La base di calcolo la prenderete dal rigo IR22 del modello Irap sempre chè sia almeno superiore a 51,65 euro. Stessa maggiorazione vista per l’Ires è stata prevista per l’Irap.
Se intendete utilizzare il metodo previsionale ai fini del pagamento dell’acconto tenete conto anche della riduzione delle aliquote introdotto con l’articolo 2, D.L. 24 aprile 2014, n. 66.

Acconto IVA

Vi consigliamo di leggere la Guida Fiscale sul calcolo dell’acconto Iva in quanto la determinazione dell’acconto e del saldo segue regole differenti rispetto alla determinazione dell’acconto ai fini Irpef, Ires ed Irap. Il versamento dell’unico acconto non segue quella degli acconti Ires o Irap ma andrà effettuato entro il 27 dicembre di ciascun anno per cui avete tempo.

Codici Tributo Acconti IVA

Il codice tributo per il calcolo del versamento Iva è 6035. Vi consiglio anche di visionare tutti gli articoli ed i contenuti che abbiamo scritto nella categoria appositamente predisposta per avere una guida completa alla compilazione della dichiarazione dei redditi 730 e del modello Unico.
Guida Calcolo Acconto INPS

Acconto sulla cedolare secca sugli affitti e le locazioni immobiliari

Anche per quello che concerna la cedolare secca sugli affitti sarà necessario versare entro il 30 novembre il secondo acconto nella misura del 95% del rigo RB11 del modello unico salvo eventuali decreti del presidente del consiglio dei miistri che modifichino la dimensione dell’acconto anche quest’anno di qualche punto percentuale per venire incontro alla crisi finanziaria che colpisce anche la disponibilità finanziaria dei contribuenti italiani per cui come si sa l’acconto irpef essendo una forma di finanziamento indiretta per lo Stato in quanto si anticipa qualsi la metà della tassazione dell’anno successivo, sarebbe auspicabile che lo Stato prendesse coscienza e riducesse anche quest’anno la misura dell’acconto. Questo semprechè quel rigo abbia un valore superiore ai 52 euro. Atteso che tutti gli importi indicati in dichiarazione sono espressi in unità di euro, l’acconto risulta dovuto qualora l’importo del rigo RB11, col. 3, risulti pari o superiore ad euro 52.

Vi consiglio comunque di leggere per questa tematica l’articolo dedicato proprio alla guida all’acconto sulla cedolare secca.

NEWS dalla Cedolare Secca sugli affitti: è possibile che l’acconto dell’IRPEF subisca delle modifiche per quei soggetti che decidono di applicare la cedolare secca sulle abitazioni date in locazione, in quanto il versamento dell’acconto sulla cedolare di giugno dovrà essere scorporato dall’imposta Irpef dovuta sulle altre tipologie di reddito. Si procederà pertanto come se avessimo due distinte basi di calcolo, un acconto derivante dal reddito soggetto alla cedolare secca ed uno per gli altri redditi.

Soggetti esonerati dal versamento dell’Acconto di giugno

Soggetti esonerati dal versamento dell’acconto Irpef: chi non versa l’acconto.

Acconto Contribuenti Minimi

Per verificare se dovete versare e le diverse modalità potete leggere l’articolo di approfondimento sull’acconto dei contribuenti minimi.

Acconto INPS

Da non dimenticare anche l’acconto INPS

Occhio sempre se siete del partito che si riduce agli ultimi giorni riguardo agli articoli dedicati alle proroghe nel versamento degli acconti Irpef, Ires, Iva e altri.

Tabella sintesi per il versamento degli acconti

Nel seguito potete consultare la tabella di sintesi con le metodologie  e le esenzioni previste per il calcolo e versamento degli acconti sulle imposte (o tasse come le chiamano molti di voi).

TributoMetodo StoricoMetodo previsionale
Irpef 100% del rigo RN61 (deve essere superiore a euro 51,65) 100% Irpef anno precedente
Cedolare secca 95% del rigo RB11, colonna 3, “ Totale imposta cedolare secca ” (deve essere superiore a euro 51,65) Imposta cedolare anno precedente per 95%
Imposta sostitutiva contribuenti minimi 100% del rigo LM14100% imposta anno precedente
Addizionale comunale Acconto Unica soluzione Non previsto
Addizionale regionale Acconto Unica soluzione Non previsto
Irap 100% del rigo IR21 (importo deve essere superiore a 51,65 euro per le persone fisiche e 20,66 euro per altri soggetti 100% imposta anno precedente
Ires 100% del rigo RN17 (Società) o rigo RN28 (persone fisiche)100% imposta anno precedente
Ivie 100% del rigo RW7, colonna 1. 100% imposta anno precedente
Ivafe 100% del rigo RW6, colonna 1. 100% imposta anno precedente

Nel seguito anche la tabella con i codice tributo per il versamento dei secondi acconti novembre

TributoCodice Tributo
Acconto IRPEF 4034
Acconto cedolare secca 1841
Acconto contribuenti minimi 1794
Acconto Irap 3813
Acconto Ires 2002
Acconto Ivie 4045
Acconto Ivafe 4048

24 Commenti

  1. Buongiorno mio figli e iscritto ad un corso AISM che prepara medici laureati a sostenere il test di specializzazione, quindi nel settembre 2018 ho pagato il corso 1600 Euro, volevo sapere se tale spesa rientra nelle detrazioni, e per tanto se posso detrarlo dal 730 2019.Grazie mille

  2. Devo versare a saldo l’addizionale Irpef regionale entro 10 giorni oltre la scadenza del 16 giugno. Devo aggiungere la maggiorazione dello 0,40 o devo
    pagare sanzione e interessi? Oppure tutte e tre? Grazie.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

articoli correlati