Detrazioni fiscali 2022: cosa sono e come si calcolano

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Le detrazioni fiscali sono uno sconto sull’imposta IRPEF dovuta dal contribuente, che si ottiene in base a determinate spese sostenute nel corso dell’anno. Si tratta di una forma di agevolazione fiscale che mira a incentivare alcune tipologie di spese ritenute meritevoli o socialmente utili, come ad esempio le spese mediche, le spese per l’istruzione, le spese per il risparmio energetico, ecc.

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali, in linea generale, bisogna rispettare alcuni requisiti:

•  le spese devono essere documentate da fattura, ricevuta o scontrino fiscale;

•  le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi) nella sezione dedicata alle detrazioni;

•  le spese devono essere pagate con modalità tracciabili (bonifico, assegno, carta di credito, ecc.) per alcune tipologie di spese (ad esempio quelle per la ristrutturazione edilizia o per il risparmio energetico).

Il calcolo delle detrazioni fiscali si basa su una percentuale predeterminata dalla legge, che varia a seconda della tipologia di spesa. La percentuale più comune è del 19%, ma ci sono anche casi in cui la percentuale è maggiore (ad esempio per le spese di ristrutturazione edilizia o per il risparmio energetico) o minore (ad esempio per le assicurazioni sulla vita o contro gli infortuni).

La detrazione, in linea generale, si applica su un limite massimo di spesa stabilito dalla legge per ogni tipologia di spesa. Se la spesa supera il limite massimo, la detrazione si calcola solo sul limite stesso.

Inoltre, la detrazione può essere soggetta a una franchigia, ovvero una soglia minima di spesa al di sotto della quale non si ha diritto alla detrazione. Se la spesa è inferiore alla franchigia, non si ha diritto a nessuna detrazione. Se la spesa è superiore alla franchigia, si può detrarre solo la differenza.

Ad esempio:

•  se si è speso 100 euro per una visita medica e la franchigia è di 129,11 euro, non si ha diritto a nessuna detrazione;

•  se si è speso 200 euro per una visita medica e la franchigia è di 129,11 euro, si può detrarre il 19% di (200 – 129,11) = 13,45 euro;

•  se si è speso 500 euro per una visita medica e la franchigia è di 129,11 euro, si può detrarre il 19% di (500 – 129,11) = 70,47 euro.

Infine, la detrazione può essere ridotta o azzerata in base al reddito complessivo del contribuente. Questo vale per alcune tipologie di spese (ad esempio quelle mediche o quelle universitarie), per le quali la legge prevede che:

•  fino a 120.000 euro di reddito, i contribuenti hanno diritto alla detrazione piena;

•  tra i 120.000 e i 240.000 euro la detrazione spettante non è del 19%, ma diminuisce in modo progressivo all’aumentare del reddito del contribuente;

•  oltre i 240.000 euro si azzera la detrazione spettante.

La detrazione fiscale va indicata nella dichiarazione dei redditi e va sottratta dall’imposta IRPEF dovuta dal contribuente. Se l’imposta IRPEF è già stata pagata tramite le ritenute alla fonte (ad esempio dal datore di lavoro), la detrazione si trasforma in un rimborso che si riceve con la dichiarazione dei redditi.

La detrazione fiscale va ripartita in più rate annuali di pari importo, a seconda della tipologia di spesa. Per esempio, nel caso degli interventi di ristrutturazione, la detrazione si ripartisce in 10 rate annuali, ma ci sono anche casi in cui la detrazione si ripartisce in 5 rate annuali (ad esempio per le spese sostenute per il risparmio energetico).

La detrazione fiscale spetta al contribuente e ai suoi familiari a carico, purché abbiano un reddito non superiore a 2.841,50 euro.

Detrazioni per le spese mediche: come funzionano e come si pagano

Le spese mediche sono una delle voci più importanti tra quelle che si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta di tutte le spese sostenute per la cura della salute propria e dei familiari a carico, che riguardano sia le prestazioni sanitarie (visite, analisi, ricoveri, ecc.) sia l’acquisto di farmaci e dispositivi medici (protesi, occhiali, ecc.). In questo articolo vedremo come funzionano le detrazioni per le spese mediche, quali sono i requisiti e i limiti per usufruirne e quali sono le modalità di pagamento accettate.

Anche in questo caso, le detrazioni per le spese mediche sono uno sconto fiscale che si ottiene sottraendo dall’imposta IRPEF dovuta il 19% delle spese sanitarie sostenute nell’anno. Questo significa che se si è speso 100 euro per una visita medica, si ha diritto a un risparmio di 19 euro sulle tasse da pagare. Se invece l’IRPEF è già stata pagata tramite le ritenute alla fonte (ad esempio dal datore di lavoro), si ha diritto a un rimborso di 19 euro che si riceve con la dichiarazione dei redditi.

Per poter beneficiare delle detrazioni per le spese mediche bisogna rispettare alcuni requisiti:

•  le spese devono essere documentate da fattura, ricevuta o scontrino fiscale;

•  le spese devono essere riferite al contribuente o ai suoi familiari a carico (coniuge, figli, genitori, fratelli, suoceri, ecc.), purché abbiano un reddito non superiore a 2.841,50 euro;

•  le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi) nella sezione dedicata alle spese sanitarie.

Quali sono i limiti per le detrazioni per le spese mediche

Non ci sono limiti massimi di spesa per poter usufruire delle detrazioni per le spese mediche. Tuttavia, c’è un limite minimo che è rappresentato dalla franchigia. Si tratta di una soglia di 129,11 euro che va sottratta dall’ammontare delle spese sanitarie prima di applicare la detrazione del 19%. Questo significa che se si è speso meno di 129,11 euro in un anno per le cure mediche, non si ha diritto a nessuna detrazione. Se invece si è speso più di 129,11 euro, si può detrarre il 19% della differenza.

Ad esempio:

•  se si è speso 100 euro in un anno per le spese mediche, non si ha diritto a nessuna detrazione;

•  se si è speso 200 euro in un anno per le spese mediche, si può detrarre il 19% di (200 – 129,11) = 13,45 euro;

•  se si è speso 500 euro in un anno per le spese mediche, si può detrarre il 19% di (500 – 129,11) = 70,47 euro.

Quali sono le modalità di pagamento accettate per le detrazioni per le spese mediche

Per poter usufruire delle detrazioni per le spese mediche bisogna pagare con modalità tracciabili, ovvero con mezzi che consentono di risalire al soggetto che ha effettuato il pagamento e a quello che lo ha ricevuto. Le modalità di pagamento tracciabili sono:

•  bonifico bancario o postale;

•  assegno bancario o circolare;

•  carta di credito, di debito o prepagata;

•  bancomat;

•  app di pagamento elettronico (es. Satispay, Paypal, ecc.).

Non sono invece accettati i pagamenti in contanti, che non consentono di verificare l’effettiva sussistenza della spesa, salvo per l’acquisto di farmaci da banco o pagamento ticket.

Detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia

Anche le spese di ristrutturazione edilizia sono una delle voci più rilevanti tra quelle che si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta di tutte le spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro, risanamento conservativo, rinnovamento o ampliamento di immobili residenziali o non residenziali. In questo caso la detrazione non è del 19%, ma del 50%, e si applica su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Per poter beneficiare di questa detrazione bisogna rispettare alcuni requisiti:

•  le spese devono essere documentate da fattura elettronica e da bonifico bancario o postale parlante, ovvero contenente i dati del beneficiario della detrazione, del soggetto che ha effettuato il pagamento, della causale e del codice fiscale o della partita IVA del beneficiario del pagamento;

•  le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi nella sezione dedicata alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio;

•  le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo e va indicata nel quadro RP della dichiarazione dei redditi.

Detrazioni per il risparmio energetico

Le spese per il risparmio energetico sono quelle sostenute per interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come ad esempio l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico delle pareti, la sostituzione delle caldaie, ecc. In questo caso la detrazione non è del 19%, ma varia dal 50% al 110%, a seconda del tipo di intervento e del livello di risparmio energetico ottenuto.

Per poter beneficiare di questa detrazione bisogna rispettare alcuni requisiti:

•  le spese devono essere documentate da fattura elettronica e da bonifico bancario o postale parlante, ovvero contenente i dati del beneficiario della detrazione, del soggetto che ha effettuato il pagamento, della causale e del codice fiscale o della partita IVA del beneficiario del pagamento;

•  le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi nella sezione dedicata alle spese per interventi di riqualificazione energetica;

•  le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

La detrazione va ripartita in 5 o 10 rate annuali di pari importo a seconda dell’entità della detrazione stessa e va indicata nel quadro E della dichiarazione dei redditi.

Detrazioni per il bonus mobili

Le spese per il bonus mobili sono quelle sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. In questo caso la detrazione è del 50% e si applica su un limite massimo di spesa di 10.000 euro per unità immobiliare.

Per poter beneficiare di questa detrazione bisogna rispettare alcuni requisiti:

•  le spese devono essere documentate da fattura elettronica e da bonifico bancario o postale parlante, ovvero contenente i dati del beneficiario della detrazione, del soggetto che ha effettuato il pagamento, della causale e del codice fiscale o della partita IVA del beneficiario del pagamento;

•  le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi nella sezione dedicata alle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici;

•  le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo e va indicata nel quadro RP della dichiarazione dei redditi.

Si fa presente che il bonus mobili è confermato anche per le spese sostenute nel corso dell’anno solare 2023, ma l’importo di 10mila euro euro previsto per l’anno 2022, verrà ridotto a massimi euro 8.000 per il 2023 e massimi euro 5.000 per il 2024 (comprensivi di spese di trasporto e montaggio).

Conclusioni

Le detrazioni fiscali sono uno strumento utile per risparmiare sulle tasse e per incentivare determinate spese. Per poterne beneficiare bisogna documentare le spese con fattura, ricevuta o scontrino fiscale, indicarle nella dichiarazione dei redditi e rispettare i requisiti e i limiti previsti dalla legge. Le detrazioni spettano al contribuente e ai suoi familiari a carico, purché abbiano un reddito non superiore a 2.841,50 euro.

Paolo Casagrande è Dottore Commercialista iscritto al numero 454/A dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Novara. Esperto in consulenza aziendale, finanziaria, fiscale, contabile, contrattuale e giuslavoristica. È Membro effettivo del Consiglio di disciplina dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Novara, nominato dal Presidente del Tribunale. Per l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Novara ricopre anche il ruolo di docente nei corsi per la formazione dei praticanti, trattando le tematiche del bilancio di esercizio, contabilità, fiscalità italiana e principi contabili OIC e IAS. Lavora per Gruppo Sidus - Gruppo di società di consulenza fiscale, amministrativa, strategica, contabile ed elaborazione dati.

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