Liquidazione Iva contribuenti Mensili Trimestrali 2022: scadenza versamento dichiarazione Iva

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Last Updated on 4 Maggio 2023

NewsLa liquidazione dell’IVA trimestrale o mensile può essere effettuata dai titolari di partita Iva, a seconda del volume d’affari, fatturato o ricavi dell’anno precedente o in corso, e liquidare l’imposta mensilmente o trimestralmente entro scadenze diverse: per esempio per i contribuenti mensili si verserà il 16 del mese successivo a quello del mese di registrazione delle operazioni Iva mentre i contribuenti trimestrali slittano al 16 del secondo mese successivo.

Una volta effettuato il versamento dell’Iva mensile o trimestrale dovranno poi annotarlo nei registri Iva e indicarlo nella dichiarazione annuale Iva. Ripercorriamo insieme queste tappe dal calcolo alla dichiarazione Iva. Vi anticipo che sotto troverete anche le novità introdotte dalla Legge di bilancio 2017, entrata in vigore il 24 ottobre 2016 contenuta nel D.Lgs n.193 del 2016 in cui viene previsto l’obbligo della trasmissione delle liquidazioni periodiche Iva all’agenzia delle entrate.

Contribuenti mensili e contribuenti trimestrali: chi è obbligato al versamento mensile

I soggetti che hanno realizzato un volume d’affari (e non ricavi)  inferiore a 309.874,10 euro  se prestano servizi o non superiore a 516.456,90 euro se cedono beni o sono titolari di imprese aventi per oggetto altre attività potranno versare l’Iva con cadenza trimestrale. Se superate questi limiti invece sarete soggetti alla liquidazione mensile dell’Iva con un aggravio anche di costi di natura amministrativa e contabile in quanto si presuppone che rientrate nel regime di contabilità ordinaria dove per legge sarete sottoposti ad un maggiore aggravio in termini di adempimenti per quello che concerne bilancio, dichiarazione, accertamento ecc.

Il nuovo limite dal 2012

Come preannunciato viene chiarito che anche ai fini Iva vale quanto inserito nella legge di stabilità numero 183 del 2011 allineando i limiti sia per i contributenti che vogliono restare nella contabilità semplificata sia per i contribuenti che intendono liquidare l’Iva trimestralmente.

Come chiarito infatti anche dalla risoluzione ministeriale AdE numero 15 del 2012 le liquidazioni trimestrali possono essere effettuate dai contribuenti che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari (differente da dire ricavi delle vendite e delle prestazioni e la cui definizione la trovate nel modello della dichiarazione Iva) non superiore a  400 mila euro se prestate servizi o siete liberi professionisti o svolgete arti o professioni o di 700 mila euro per le impresa che commercializzano prodotti o altre attività. Se svolgete più attività non si guarda più l’attività prevalente ma la somma del volume di affari derivante dalle diverse attività.

Liquidazione Iva Trimestrale: Il versamento Iva

Il versamento dell’Iva trimestrale avviane mediante modello F24 il 16 del secondo mese successivo a quello di registrazione e di chiusura del periodo pertanto nel caso di liquidazione del primo trimestre gennaio-marzo procederemo al versamento il 16 maggio mentre per il secondo trimestre aprile-giugno verseremo il 16 agosto (spesso il termine viene posticipato per venire incontro ai contribuenti a fine agosto) mentre per il terzo trimestre luglio-settembre procederemo al versamento il 16 novembre.

Quando si paga il quarto trimestre

La liquidazione del quarto trimestre ottobre-dicembre invece ha una particolarità in quanto si versa il 16 marzo, ad eccezzione dei contribuenti Iva speciali che versano quest’utimo trimestre il 16 febbraio invece del 16 marzo (parliamo per esempio dei distributori di carburanti, o autotrasportatori).

I codici tributo delle liquidazioni trimestrali

I codici tributo da utilizzare sono il 6031 per la liquidazione IVA del primo trimestre mentre il 6032 per il secondo trimestre e 6033 per il terzo trimestre. Il codice tributo 6034 invece sarà per il quarto trimestre.
Il versamento dell’acconto Iva invece segue regole diverse e si versa con il codice tributo 6035.

Contribuenti trimestrali cosa indicano nella dichiarazione Iva annuale: dove indicare le liquidazioni periodiche nel modello Unico

Una volta effettuata la liquidazione Iva periodica trimestrale i contribuenti trimestrali ai sensi dell’art. 7 decreto n. 542 del 1999  devono indicare i dati relativi alle liquidazioni periodiche nei righi VH3, VH6, VH9 senza, pertanto, compilare il rigo VH12, in quanto l’IVAa debito o anche a credito maturata nell’ultimo trimestre dell’anno di imposta rientrerà nel calcolo della liquidazione Iva contenuta nella dichiarazione annuale dove si tirano le somme di quanto è stato generato nell’anno, quanto è stato versato e quanto eventualmente da versare o da richiedere a rimborso. L’eventuale conguaglio va indicato nel rigo VL32 se a debito o VL33 se Iva a credito. le singole celle potrebbero subire subire talvolta delle modifiche per cui vi invito sempre a verificare, in sede di calcolo, con le istruzioni alla mano se sono variate.

Se l’importo dell’Iva dovuta non supera i 25,82 euro, comprensivo degli interessi dovuti dai contribuenti trimestrali, il versamento non deve essere effettuato ma indicato nella liquidazione periodica immediatamente successiva.
Per i contribuenti trimestrali che versano l’iva sono dovuti dei piccoli interessi che andranno indicati nel Rigo VL23 indicare in relazione alle prime tre liquidazioni periodiche comprensivi anche degli interessi per eventuali importi versati in ritardo con ravvedimento operoso.
Barrate la casella contenuta nel rigo VH14 se avete versato l’Iva relativa ai contratti di subfornitura.

I contribuenti IVA trimestrali che versano alla scadenza della dichiarazione unificata indicano  importi a debito versati della sezione Erario un unico importo comprensivo dell’IVA a titolo di conguaglio e degli interessi derivanti dalle liquidazioni trimestrali e anche gli interessi  dell’1 per cento e della maggiorazione dello 0,40% per il differimento.

Prima di procedere all’approfondimento dell’argomento oggetto di questo appassionante e a tratti emozionante articolo vi segnalo un altro articolo gratuito dedicato questa volta alla detrazione Iva relativa alle fatture che pervengono a cavallo d’anno tra dicembre e gennaio. Da non farvi dormire la notte, lo so, andateci piano e non leggetene più di un paio al giorno.

Detrazione IVA Fatture a Cavallo d’anno Dicembre – gennaio: come funziona

Come si compila il modello F24

Vi segnalo le modalità di compilazione del modello F24 relativamente al codice tributo 6034 che rappresenta il versamento iva relativo al quarto trimestre che dovrà essere versato entro il 16 maggio di ciascun anno.

Vi ricordo infatti che il versamento dell’Iva trimestrale è un’opzione che conferisce il legislatore fiscale ma il cui esercizio è soggetto al versamento di interessi passivi che maturano annualmente su base giornaliera.

Novità con la legge di Bilancio 2017: obbligo comunicazione Liquidazioni Iva

Dal primo gennaio 2017 sarà obbligatorio inviare le liquidazioni Iva periodiche sia mensili sia trimestrali. L’adempimento sarà previsto sia che siate a debito sia che siate a credito per ciascun mese o trimestre. La frequenza dell’invio sarà comunque trimestrale indipendentemente dal fatto che siate contribuenti mensili o trimestrali. La periodicità degli invii sarà la stesa prevista dal nuovo spesometro e che nel seguito vi riporto per comodità .

In estrema sostanza si passa dalla comunicazione di dai una volta l’anno a quattro invii trimestrali le cui scadenze sono:

Trimestre di riferimentoScadensa trasmissione
I Trimestre 42886
II Trimestre 42978
III Trimestre 43069
IV Trimestre 43159

Attenzione al quarto trimestre che vede l’adempimento slittare a fine febbraio non fine gennaio come potrebbe essere facile intuire.

Soggetti esonerati alla trasmissione telematica delle liquidazioni Iva

Per sapere i soggetti esonerati dovrete leggere l’articolo dedicato alla dichiarazione annuale Iva in quanto i soggetti esonerati a quella saranno esonerati anche e naturalmente all’inciso delle liquidazioni Iva. Ne sono un esempio i contribuenti che hanno presentato opzione per il regime previsto dall’articolo n.36-bis del DPR 600 del 1973 oppure i contribuenti che hanno optato per il regime forfettario dei contribuenti minimi.

Importante

Tale adempimento, di natura liquidatori e tesa a saldare finanziariamente l’eventuale debito con l’erario a titolo di Iva, non deve essere confuso con il nuovo adempimento dichiarativo dal nome simile relativo alla comunicazione delle liquidazioni trimestrali periodiche IVA .

http://www.tasse-fisco.com/societa/iva-societa-azienda/nuova-comunicazione-liquidazioni-trimestrali-iva-scadenze-specifiche-tecniche-sanzioni/33017/

Tale ultimo adempimento infatti consiste nell’invio delle informazioni qualitative e quantitative riguardanti le operazioni che hanno dato luogo alla liquidazione mensile o trimestrale Iva a cui ha fatto seguito (se siete a debito) un versamento con F24 o una compensazione.

Modalità di trasmissione delle liquidazioni: nuove specifiche tecniche in arrivo

Saranno pubblicate su questo sito appena disponibili per cui vi invito a tenerlo sott’occhio.

Dichiarazione Iva

Le risultanze delle liquidazioni Iva dovrebbe essere quadrate con la dichiarazione annuale dei dati Iva che si presenterà entro il 30 aprile 2018 e così via ogni anno, a meno di proroghe dell’ultimo minuto come avviene orami spesso per diversi adempimenti. Tuttavia non è detto che ciò avvenga per cui nella dichiarazione Iva del contribuente c’è comunque la possibilità di recuperare un credito Iva o indicare un maggior debito anche in assenza di una sua autonomia indicazione nella liquidazione Iva periodica. Naturalmente in caso di Iva a debito sarà necessario versare contestualmente all’Iva anche la relativa sanzione ed interesse legale.

Con la circolare n. 1 del 2018 viene chiarito che nel caso registrazione di una fattura di acquisto relativa al 2017 ma ricevuta nel 2018 e  annotata nei primi 4 mesi del 2018 si potrà comunque indicare nella dichiarazione Iva relativa al 2017 da presentare entro il 30 aprile 2018.

Queste componenti border line andranno riportate nel quadro VH della dichiarazione IVA a rettifica delle liquidazioni trimestrali.La rettifica andrà inserite nell’apposito rigo riguardante il I, II, III, IV trimestre.

http://www.tasse-fisco.com/liberi-professionisti/acconto-iva-per-il-2009-chi-quando-quanto-e-come-calcolarlo/152/

http://www.tasse-fisco.com/societa/acconto-iva-sanzioni-ritardo-versamento-pagamento/4818/

http://www.tasse-fisco.com/societa/iva-societa-azienda/versamento-iva-trimestrale-mensile/8462/

Leggi anche la Guida alla compilazione e tenuta dei libri e registri obbligatori

9 Commenti

  1. L’iva erroneamente non pagata nel primo trimestre è un debito e come tale dovrebbe essere sanato (con ravvedimento). Se aveva un credito da utilizzare allora avrebbe al più potuto presentare un F24 a zero ma non era obbligatorio. provi a fornire maggiori informazioni

  2. l’iva erroneamente non pagata nel primo trimestre 2015 si puo’ compensare con il secondo trimestre 2015?
    Grazie

  3. se versi la liquidazione del quarto trimestre entro la scadenz aordinaria no, se la versi nel modello unico, come fanno quasi tutti si, applicherai la maggiorazione.

  4. Ho sentito che gli interessi del IV trimestre non debbono essere versati in caso di anticipo iva. é vero ?

  5. Buongiorno,
    se ho versato l’acconto del 2011 il 27/12/2011 del quarto trimestre ora dovrei versare anche il saldo?…e se sono a credito…cioè la differenza tra il saldo e l’acconto dell’ultimo trimestre 2011 è a credito posso conpensarlo con l’iva del primo trimestre?..con quale codice?
    Grazie. Paolo

  6. Il cedente di materiale ferroso, quindi che emette fattura senza Iva menzionando l’art. 74 comma 7 e 8 del D.P.R.633/72, è tenuto alla dichiarazione trimestrale Iva

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