Versamento Iva trimestrale o mensile: calcolo, codici tributo e scadenza per il pagamento

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Aggiornato il 24 Agosto 2023

comunicazione annuale dati ivaPremesso che avete avuto modo di leggere quali sono le scadenze per il versamento dell’IVA derivante dalle liquidazione Iva trimestrale e mensile, la cui differenza si origina sulla base del fatturato prodotto nei periodi precedenti, qui vediamo le modalità di versamento dell’Iva.

Contribuenti mensili e Contribuenti trimestrali

Per capire se si è un contribuente mensile o trimestrale sarà necessario fare riferimento al volume del fatturato vendite sviluppato sia se vendete beni o prodotti sia se vendete servizi. La differenza risiede nel fatto che qualora eroghiate servizi per passare dal versamento dell’Iva trimestrale  a quello mensile dovrete superare la barriera dei 309.874,10 euro mentre se vendete prodotti dovrete sforare i 516.456,90.

Il limite alla compensazione orizzontale è passato da 516.546,90  euro a 700.000 euro dal primo gennaio 2014.  Questo per effetto delle novità introdotte dall’art. 9 comma 2 del D.l. 35/2013.

Se superate questi limiti sarete soggetti versamento Iva mensile con un aggravio anche di costi di natura amministrativa e contabile in quanto si presuppone che rientrate nel regime di contabilità ordinaria dove per legge sarete sottoposti a maggiori adempimenti per quello che concerne bilancio, libri e registri, dichiarazioni, accertamento ecc.

Compensazione orizzontale e verticale

Il limite alla compensazione deve essere riferito a quello della compensazione orizzontale ossia a quella tra tributi diversi. La compensazione verticale che si riferisce a compensazioni di tributi della stessa tipologia non è soggetta a limitazioni annuali. A titolo di esempio se la compensazione come in questo articolo dovesse avvenire Iva su Iva non vi sono infatti limiti. Diverso il caso se si dovesse portare in compensazione un credito Iva con un debito Ires o Irap.

Compensazione Credito Iva e Certificazione

Credito Iva minore di 5 mila euro

Fino a 5 mila euro il credito Iva spettante può essere utilizzato senza limitazioni semprechè trovi prima accoglimento in una dichiarazione presentata telematicamente. Se molti anni fa infatti era ammesso l’utilizzo del credito anche senza che questo si manifestasse in una dichiarazione ufficiale oggi questo può essere utilizzato solo dal primo giorno successivo a quello cui la dichiarazione Iva si riferisce.

Se dovessimo fare un esempio pratico valido anche per gli anni successivi possiamo dire che il credito Iva derivante dalla dichiarazione annuale 2019 potrà essere utilizzato nella liquidazione del 16 gennaio 2019. Questo dovrà rispettare il limite di 5 mila euro e sarà indicato nella colonna importi a credito del modello F24 con codice tributo 6099. Nel caso di compensazione Iva su Iva non sarà necessario presentare alcun modello F24 per indicare la compensazione orizzontale.

Credito Iva maggiore di 5 mila euro

Se parliamo di importi superiori a 5 mila euro la compensazione potrà avvenire solo previa apposizione del visto di conformità

La legge di riferimento è contenuta nell’articolo 10, comma 7, D.L. 78/2009 e vale solo dal decimo giorno successione alla presentazione della dichiarazione (articolo 3 D.L. 50/2017). In calce all’articolo troverete tempi, costi e modalità per la certificazione dei crediti di imposta con visto di conformità. Se non volete richiedere il visto di conformità potrete richiedere la sottoscrizione dell’intera dichiarazione dei redditi all’organo incaricato ad effettuare il controllo contabile ossia i revisori o il collegio sindacale.

In sostanza dovremmo pagare un soggetto abilitato a rilasciare i visti di conformità che farà un audit sulla nostra dichiarazione precedente, confermerà i crediti originati verificandone la spettanza.

Nel caso delle delle start up innovative il limite di 5 mila euro è aumentato fino a 5 mila come disciplinato dall’articolo 4, comma 11-novies, D.L. 3/2015. L’agevolazione è valida per tutto il periodo di iscrizione delle start-up nella sezione speciale del Registro delle imprese.

Obbligo F24 Telematico per compensazioni maggiori di 5 mila euro

Per le compensazioni di valore superiori a 10 mila euro è diventato obbligatorio utilizzare il modello F24 on line da trasmettere telematicamente. Questa previsione è stata introdotta al fine di presidiare maggiormente e avere un maggiore controllo delle compensazioni fiscali. Per servizi telematici intendiamo il modello F24 predisposto e spedito tramite Entratel e Fisconline. Tale limite è ora stato ridotto a 5 mila euro.

Liquidazione Iva mensile: calcolo

Il calcolo della liquidazione Iva periodica, sia essa mensile o trimestrale i effettua seguendo sempre lo stesso iter logico di seguito esposto:

+ Iva su fatture emesse
+ Iva su fatture ricevute
+ Iva su autofatture intracomunitarie
– Iva su fatture di acquisto
– Iva su bollette doganali
– Iva su auto fatture per acquisti intracomunitari o di particolari regimi
– Iva su note di accredito ricevute
– Iva a credito derivante dal precedente periodo
– Crediti di imposta

Nuovi Limiti dal 2012 per i contribuenti trimestrali

Con la Legge numero 183 del 2011 o legge di stabilità si modificano i limiti per i contribuenti trimestrali e come chiarito anche dalla RM numero 15 del 2012 possono restare trimestrali i contribuenti che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari (differente da dire ricavi delle vendite e delle prestazioni e la cui definizione la trovate nel modello della dichiarazione Iva) non superiore a 400 mila euro se prestate servizi o siete liberi professionisti o svolgete arti o professioni o di 700 mila euro per le impresa che commercializzano prodotti o altre attività. Se svolgete più attività non si guarda più l’attività prevalente ma la somma del volume di affari derivante dalle diverse attività.

Fermo restando le scadenze dei contribuenti mensili che presenteranno il modello F24 cartaceo o telematico e che liquidano l’imposta sul valore aggiunto il 16 del mese successivo a quello di chiusura sempre che dalla liquidazione emerga un imposta a debito superiore ai 25,82 euro, le scadenze dei contribuenti trimestrali sono le seguenti:

Scadenze per il Versamento Iva dei contribuenti Trimestrali

Per il primo trimestre la scadenza è del 16 maggio, per il secondo trimestre la scadenza è fissata per il 16 agosto, per il terzo trimestre il 16 novembre ed in ultimo per la liquidazione del quarto trimestre o anche come accade per la liquidazione del mese di dicembre dovrà avvenire il entro il 16 marzo o in al momento del conguaglio o saldo Iva nel modello Unico (a Giugno insieme al modello unico, cosa che la maggior parte dei clienti fa).

Se l’importo derivante dalla liquidazione è inferiore ai 25,82 euro (le vecchie 50 mila lire) potrà essere riportato alla liquidazione del mese o trimestre successivo.

Per i contribuenti che scelgono la liquidazione trimestrale  è rilevante che gli importi eventualmente a debito sono maggiorati nella misura dell’1% a titolo di interesse legale per il fatto che in questo modo state privando lo Stato di disponibilità liquida anche se tuttavia lo stesso trattamento non è previsto se siete a credito.

Esiste quindi un versamento minimo dell’Iva in sede di liquidazione periodica IVA che deve esser superiore ai 25,82 euro ed un versamento annuale Iva a saldo che deve essere maggiore di 10,33 euro.

Prima di procedere all’approfondimento dell’argomento oggetto di questo appassionante e a tratti emozionante articolo vi segnalo un altro articolo gratuito dedicato questa volta alla detrazione Iva relativa alle fatture che pervengono a cavallo d’anno tra dicembre e gennaio. Da non farvi dormire la notte, lo so, andateci piano e non leggetene più di un paio al giorno.

Detrazione IVA Fatture a Cavallo d’anno Dicembre – gennaio: come funziona

Codici Tributo Contribuenti Mensili

  • 6001 Versamento IVA mensile di  gennaio
  • 6002 Versamento febbraio
  • 6003 Versamento  marzo
  • 6004 Versamento  aprile
  • 6005 Versamento maggio
  • 6006 Versamento giugno
  • 6007  luglio
  • 6008 agosto
  • 6009 settembre
  • 6010 ottobre
  • 6011  novembre
  • 6012  dicembre
  • 6013 IVA

Codici Tributo Contribuenti Trimestrali

6031 Versamento IVA trimestrale Primo trimestre
6032 Versamento  Secondo trimestre
6033 Versamento Terzo trimestre
6034 Versamento Quarto trimestre

Cosa fare se siete in ritardo nel pagamento

Se non avete provveduto per tempo al pagamento entro le scadenze fiscali ricordate che potete presentare il nuovo ravvedimento operoso per versare sanzioni ridotte rispetto a quelle vi notificherebbero in caso di omesso versamento a seguito di controlli fiscali.

SPLIT PAYMENT

Consiglio di leggere questo articolo che recepisce le modifiche introdotte dalla nuova normativa sullo split payment e che impatta inevitabilmente anche sulle modalità di liquidazione dell’Iva.

Esempio compilazione codice tributo 6099

VERSAMENTO IVA SULLA BASE DELLA DICHIARAZIONE ANNUALE

Sezione modello F24 da compilare: ERARIO

L’importo a debito puo’ essere versato in forma rateale
Il codice e’ utilizzabile anche per indicare un importo a credito da compensare
Riferimento Normativo: DPR  633 del 99/99/1972

ESEMPIO 1: importo da versare

I dati proposti nell’esempio sono solo a titolo esemplificativo

Importo: 6.000,00 Euro
Anno d’imposta per cui si effettua il pagamento: 2018
Numero di rate prescelto: 7
Pagamento della prima rata di: 857,14 Euro

salta la tabella che riproduce esempio a debito e vai alla spiegazione della compilazione

SEZIONE ERARIO
IMPOSTE DIRETTE – IVA
RITENUTE ALLA FONTE
ALTRI TRIBUTI E INTERESSI
codice tributo rateazione/regione/
prov./mese rif.
anno di
riferimento
importi a debito
versati
importi a credito
compensati
SALDO (A – B)
(1) 6099 (2) 0107 (3) 2018 (4) 857,14 (5)
codice ufficio codice atto TOTALE    A (6) B (7) (8)
(9) (10)

Campi del modello F24 come compilare il campo
(1) codice tributo: indicare 6099
(2) rateazione/regione/prov/mese rif: rata che si paga (due cifre) e numero di rate prescelto (due cifre), nell’esempio 0107
N.B.: in caso di pagamento in unica soluzione indicare 0101
(3) anno di riferimento: Anno d’imposta per cui si effettua il pagamento, nell’esempio 2018
(4) importi a debito versati: indicare l’importo a debito, nell’esempio 857,14
(5) importi a credito compensati: non compilare
(6) TOTALE A: somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario
(7) TOTALE B: somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito
(8) SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B)
(9) codice ufficio: non compilare
(10) codice atto: non compilare

ESEMPIO 2: importo a credito

I dati proposti nell’esempio sono solo a titolo esemplificativo

Importo: 6.000,00 Euro
Anno d’imposta a cui si riferisce il credito: 2018

salta la tabella che riproduce esempio a credito e vai alla spiegazione della compilazione

SEZIONE ERARIO
IMPOSTE DIRETTE – IVA
RITENUTE ALLA FONTE
ALTRI TRIBUTI E INTERESSI
codice tributo rateazione/regione/
prov./mese rif.
anno di
riferimento
importi a debito
versati
importi a credito
compensati
SALDO (A – B)
(1) 6099 (2) 0101 (3) 2018 (4) (5) 6.000,00
codice ufficio codice atto TOTALE    A (6) B (7) (8)
(9) (10)

Campi del modello F24 come compilare il campo
(1) codice tributo: indicare 6099
(2) rateazione/regione/prov/mese rif: indicare sempre 0101
(3) anno di riferimento: Anno d’imposta a cui si riferisce il credito, nell’esempio 2018
(4) importi a debito versati: non compilare
(5) importi a credito compensati: indicare l’importo a credito, nell’esempio 6.000,00
(6) TOTALE A: somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a debito
(7) TOTALE B: somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario
(8) SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B)
(9) codice ufficio: non compilare
(10) codice atto: non compilare

http://www.tasse-fisco.com/societa/iva-societa-azienda/guida-split-payment-2017-decreto-attuativo-scritture-contabili-sanzioni-problemi-chiarimenti/34656/

http://www.tasse-fisco.com/liberi-professionisti/quanto-costa-visto-leggerola-certificazione-dei-crediti-iva/2226/

 Vi segnalo sempre gli articoli di approfondimento e correlati:

Liquidazione Iva Trimestrale
Versamento Annuale Iva a saldo

Versamento primo acconto Irpef, Irap ed Iva.

Abbiamo provato comunque a scrivere un articolo con alcuni importanti chiromanti tra le diverse definizioni e calcolo del fatturato,

9 Commenti

  1. Grazie, si deve essere cancellato a seguito di un aggiornamento. Grazie ancora della segnalazione, è stato molto utile non solo a me ma anche ai lettori!

  2. Buongiorno, nel 2016 l’associazione di cui sono presidente ha omesso il pagamento dell’iva trimestrale per un importo di 16,50 euro relativo al mese di giugno e per un importo di 11,55 euro relativo al mese di luglio. Considerata la soglia minima dei 25,82 euro necessaria per l’autoliquidazione, i giorni di ritardo su cui applicare gli interessi e la sanzione devono essere calcolati a partire dal 16 agosto? Gli interessi e la sanzione devono essere applicati sulla somma dei due importi di 16,50 euro e 11,55 euro? Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione e per la disponibilità. Cordiali saluti, Davide Bianchini

  3. Artigiano, con il 2014 termino il mio periodo di IVA agevolata (5%) ed entro nel regime di iva normale con versamenti trimestrali. Un mio collega che non era rientrato nell’agevolazione del 5% faceva il versamento IVA in una sola volta, a fine anno e adesso con il nuovo regime del 15%, lui vi può rientrare e a me hanno detto che non è possibile perché la legge non lo prevede per chi farà i versamenti trimestrali. Io purtroppo non ci capisco molto, cosa c’è di vero? Grazie

  4. Non eroghiamo questo servizio di consulenza al momento. Dipende che affinità e soprattutto voglia hai tu di cimentarti in una materia difficile, noiosa e in continua evoluzione….io te lo sconsiglio vivamente. Senti più commercialisti e fatti fare dei preventivi e poi decidi. Se sei su Roma o su Milano vedo di indirizzarti a seconda del settore di attività in cui operi.

  5. Salve, per 5 anni sono stata contribuente minimo, ora devo rientrare in un regime iva, vorrei sapere se, parere vostro, posso imparare a farmi io la liquidazione iva trimestrale ed inviarla all’uff. delle entrate e se questo è un servizio a pagamento che offrite anche voi. MOlte grazie

  6. Nel caso, con un’attività nata da poco, non si abbia ancora fatturato niente non avendo ancora avuti clienti, si deve ugualmente fare la dichiarazione dei redditi dichiarando guadagno 0?
    grazie

  7. Salve sono un giovane Avvocato ex regime semplificato, e quidi da quest’anno con regime Iva normale.

    Ho sentito parlare di un regime semplicato Iva da qualche Collega, che mi dice che porta le fatture dal commercialista tutte a fine anno (mi chiedo come fa a pagare l’iva trimestrale in questo modo?)

    Io infati le presento a cadenza mensile versando l’iva trimestrale

    Sa dirmi qualcosa su questo regime semplificato Iva?

    grazie
    S.

  8. salve sono un ex minimo dal 2013 entro in contabilità semplificata, sono obbligata a versare liva trimestrale oppure per gli ex minimi c’è qualche agevolazione? grazie mille per l’aiuto

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