Voucher babysitter INPS bonus nuovo e Tate gratis

imagesVediamo come funziona il voucher baby sitter, come averlo, quanto vi fa risparmiare questo nuovo bonus incentivo. Cerchiamo di dare qualche chiarimento in più rispetto ad altri siti e vedere così se sono agevolazioni effettivamente fruibili o riguardano solo una categoria molto ristretta di contribuenti.

Quando è stato istituito

L’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n.92, ha introdotto (per ora fino al 205, ma sarà probabilmente prorogato) la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere dei voucher del valore nominale di 10 euro cadauno per acquistare servizi di baby sitting di una baby-sitter, ossia, tate o donne di servizio o colf… chiamatele come meglio desiderate. La richiesta è presentata al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale e per un massimo di sei mesi.

Novità 2021: proroga domanda bonus baby sitter

Per far fronte alla grave emergenza epidemiologica il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 – c.d. decreto Cura Italia ha previsto agli articoli 23 e 25 hanno previsto misure di sostegno alle famiglie per l’assistenza e la sorveglianza dei figli minori.

Oltre al congedo parentale per i genitori è previsto anche il bonus per i servizi di baby-sitting da richiedere, per il periodo dal 5 marzo 2020 al 31 agosto 2020. Viene fissato un limite di spesa complessivo di 1.200 euro ovvero di 2.000 euro a seconda della categoria di appartenenza del lavoratore come sopra descritto.

Il bonus andrà utilizzato nei periodi di sospensione delle attività didattiche o DAD.

La prima scadenza fissata nel 28 febbraio viene prorogata al 30 aprile 2021 per consentire il soddisfacimento delle istanze ancora in fase di accoglimento.

Al fine di garantire il rispetto del termine suddetto, le Strutture territoriali dovranno procedere al completamento dell’istruttoria e alla definizione delle istanze in questione improrogabilmente entro la data del 14 aprile 2021, fermo restando che il genitore beneficiario dovrà inserire le prestazioni occasionali nel Libretto Famiglia entro e non oltre la data del 30 aprile 2021.

Novità 2020

L’articolo 23, decreto-legge 17 marzo 2020 ha introdotto una nuova misura di sostegno alle famiglie per far fronte alla grave epidemia derivante dal contagio COVID-19 che chiameremo Bonus Baby Sitter 2020  (LINK) Più in particolare è stata prevista la possibilità di beneficiare di un nuovo sostegno per la famiglie sotto forma di contributo economico per le famiglie per servizi di babysitter a seguito della chiusura degli asili e delle scuole. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 ha stabilito infatti che dal 5 marzo 2020 tutti i lavoratori del settore privato, gli iscritti alla Gestione separata e gli autonomi un contributo per le famiglie con figli di età non superiore a 12 anni e in alternativa allo specifico congedo di quindici giorni, di un bonus per l’assistenza e la sorveglianza dei minori. Il beneficio spetta, con importi complessivi fino a 600 euro ovvero fino a 1.000 euro a seconda dei casi, sulla base delle modalità operative stabilite dall’INPS, a cui deve essere presentata apposita domanda.

Qui di seguito trovate l’articolo di approfondimento gratuito per capire come funziona il nuovo bonus baby sitter 2020 post-coronavirus (LINK).

Chi può richiedere il nuovo Vaucher Baby Sitter 2020

L’assegno può essere richiesto dai seguenti soggetti:

  1. Lavoratori dipendenti del settore privato
  2. Lavoratori autonomi iscritti all’INPS
  3. Lavoratori iscritti alla gestione separata ex articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335
  4. Lavoratori pubblici e privati che operano nel settore sanitario pubblico e privato accreditato e per il personale addetto alla sicurezza, difesa e soccorso pubblico, attualmente impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Per quello che concerne i lavoratori autonomi del settore privato è consentito anche che siano iscritti ad altre forme di previdenza oppure ad alte casse previdenziali non gestite
dall’INPS come per esempio le casse professionali. Tuttavia le casse dovranno trasmettere all’INPS l’elenco dei richiedenti ed il lavoratore autonomo dovrà comunque seguire la procedura della richiesta.

I nonni sono fuori dalla previsione normativa.

Per operatori del servizio sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie si intende:

  • medici;
  • infermieri;
  • tecnici di laboratorio biomedico;
  • tecnici di radiologia medica;
  • operatori sociosanitari.

Requisito ulteriore da soddisfare

Il contributo spetta a patto che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa come per esempio, NASPI, CIGO, indennità di mobilità, ecc.) o altro genitore disoccupato o non lavoratore, con i quali, dunque, sussiste incompatibilità e divieto di cumulo.

Famiglie con più figli

Nell’ipotesi in cui vi siano più figli di minore età il bonus è sempre lo stesso pur tuttavia rilevando che non tutte le baby sitter richiedono la stessa tariffa in caso di più figli anche se è una quota assolutamente residuale. In altre parole il limite di 600 euro o di mille euro si applica all’intero nucleo familiare che presenta la domanda indipendentemente dai componenti dello stesso.

Prorogato con la legge di stabilità 2016

I voucher per il pagamento dei servizi di baby sitting sono stati prorogati ancora per il 2016 per un importo mensile pari a 600 euro valevoli per ciascun mese di richiesta di congedo parentale non ancora fruito dalla mamma. La Proroga del vaucher è stata inserita nell’articolo 19 del disegno di legge di Stabilità 2016 e valevole anche per il 2016 da richiedere sempre una volta finito il congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi oppure per l’appunto per acquistare voucher per le baby sitter o tate.

Soggetti beneficiari: chi può aderire ai voucher per la baby sitter

Potranno richiedere i voucher le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro nonchè quelle iscritte alla gestione separata INPS eccetto le titolari di partita Iva già iscritte per esempio ad una cassa.

La condizione è che al momento di presentazione della domanda siano ancora negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità, e non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale.

Anche gli Zii e i Nonni o altri parenti possono erogare prestazioni a pagamenti a patto che no siano conviventi con il minore di età così come chiarito dalla circolare che potete scaricare nel seguito.

Circolare Inps numero 73 del 17-06-2020

Quanto vale il buono

Il buono vale 10 euro di cui il 13% va all’INPS, il 7% va all’INAIL ed il 5% va all’INPS come costo per la gestione del servizio (non storcete il muso già lo sto facendo io). In pratica quindi su 10 euro il lavoratore ne percepirà effettivamente 7,50.

Soggetti esclusi

Non sono ammesse al beneficio:

  • le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali di cui alle leggi 26 ottobre 1957, n. 1047, 4 luglio 1959, n. 463, e 22 luglio 1966, n. 613, imprenditrici agricole a titolo principale, pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne, disciplinate dalla legge 13 marzo 1958, n. 250)
  • le lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
  • le lavoratrici che usufruiscono dei benefici di cui al Fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità istituito con l’art.19, comma 3, del decreto legge 4 giugno 2006, n.223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n.248.

In cosa consiste il bonus

Il beneficio consiste in 600 euro mensili per un periodo massimo di sei mesi (tre mesi per le lavoratrici iscritte alla gestione separata), divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia dello stesso da parte della lavoratrice.

Le lavoratrici part-time potranno fruire del contributo in misura riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa, come da tabella allegata alle “Istruzioni per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia.

Come richiedere il Bonus Baby Sitter 2020

Prima di tutto vi consiglio di accedere all’home page del sito dell’INPS con le vostre credenziali di accesso all’area riservata. Potrete poi andare al seguente percorso:  “Prestazioni e servizi” > “Tutti i servizi” > “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby sitting”; IN azzurro cliccate per accedere direttamente al servizio per la domanda.

Per presentare la domanda per il Bonus Baby Sitter la procedura sarà quella del PIN semplificato on line per evitare le file agli sportelli e contenere gli assembramenti.
In alternativa potrete rivolgervi al CONTACT CENTER INTEGRATO – numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);

In alternativa ancora potrete rivolgervi, anche se il momento non è dei più opportuni ad uno dei PATRONATI

Nel seguito vi segnalo articolo dedicato all’elenco dei Patronati in Italia

Elenco patronati

Accredito sul portafoglio elettronico del Libretto Famiglia

Ci siamo già occupati del libretto Famiglia in un precedente articolo per comprendere come funziona e come richiederlo. Per quello che concerne il bonus baby sitter questo può essere accreditato sul portafoglio elettronico del libretto di famiglia.

Per l’accredito sul libretto famiglia ci si deve prima di tutto iscrivere alla piattaforma dedicata alle prestazioni occasionali sul sito dell’INPS.

Le prestazioni di lavoro occasionale sono strumenti che possono essere utilizzati dai soggetti che vogliano intraprendere attività lavorative in modo sporadico e saltuario. Gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il libretto famiglia, un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Il libretto famiglia può essere acquistato mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale LIFA, oppure tramite il “Portale dei pagamenti”.

Una volta inserite le proprie credenziali gli utilizzatori e i prestatori dovranno fornire le informazioni identificative necessarie per la gestione del rapporto di lavoro e degli adempimenti contributivi connessi al pari d quello che si fa con colf badanti o tate o lavoratori domestici.

Coloro che richiedono il bonus dovranno procedere alla c.d. appropriazione telematica del bonus per l’acquisto dei servizi di baby-sitting, entro e non oltre 15 giorni solari dalla ricevuta comunicazione di accoglimento della domanda tramite i canali telematici indicati nella domanda stessa (sms, indirizzo mail o PEC). In questo modo saranno accreditati sul portafoglio elettronico le somme spettanti a titolo di beneficio che potranno essere spese solo per questi servizi.

Se si scavalla questo termine i soldi sono persi, in quanto la mancata appropriazione telematica del bonus baby-sitting equivale alla rinuncia tacita al beneficio stesso.

Le prestazioni lavorative inserite entro il 3 del mese successivo a quello in cui si sono svolte andranno in pagamento il 15 del mese stesso, tramite accredito delle somme sullo strumento di pagamento indicato dal prestatore all’atto della registrazione.

Le prestazioni occasionali i servizi di baby sitting sono pagate 10 euro l’ora (o suoi multipli), per cui l’importo richiesto a titolo di bonus deve essere necessariamente pari a 10 euro o multipli di 10 (fino ad un massimo rispettivamente di 600/1.000 euro, a seconda della
categoria di appartenenza del genitore richiedente il bonus).
Potranno essere remunerate tramite Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020, per tutto il periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici.

Attenzione: inserire Causale Bonus Covid 19

Al momento dell’inserimento della prestazione l’utilizzatore dovrà indicare l’intenzione di
usufruire del “Bonus Covid 19” per il pagamento della prestazione e, inoltre, verificare che la procedura riporti correttamente i dati della domanda accolta e la tipologia di attività “Acquisto di servizi di baby-sitting (DL 18/2020 – Misure COVID 19)”.
Le prestazioni svolte nel periodo sopra indicato potranno essere comunicate dal genitore
beneficiario sulla piattaforma delle prestazioni occasionali entro la data del 31 dicembre 2020.
Quanto alle istruzioni generali per l’utilizzo del Libretto Famiglia si rinvia alla circolare n. 107 del 5 luglio 2017.
Di seguito un esempio sulle modalità di fruizione del bonus tramite Libretto Famiglia.
Il beneficiario riceve la comunicazione dell’accoglimento del bonus pari all’importo richiesto il giorno 5 aprile; effettua l’appropriazione il 6 aprile; per garantire il tempestivo  pagamento del compenso al lavoratore, inserisce entro il giorno 3 maggio le prestazioni lavorative già svolte, per un importo pari alla somma da corrispondere al lavoratore per le giornate di lavoro svolte; il lavoratore riceve il compenso entro il giorno 15 maggio. L’inserimento delle prestazioni in procedura successivamente alla data del 3 maggio non ne pregiudica il pagamento, che viene solo posticipato al mese successivo (il prestatore riceverà il compenso non il 15 maggio ma il 15 giugno).

In ogni caso l’INPS erogherà entro il 15 di ogni mese i compensi delle prestazioni di lavoro
inserite in procedura entro il 3 di ogni mese.
Il termine ultimo per l’inserimento delle prestazioni in procedura viene fissato al 31 dicembre 2020.

Fonte Normativa Bonus Baby Sitter 2020

Articoli 23 e 25 del decreto-legge Cura Italia
Libretto Famiglia ex articolo 54-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96
Messaggio INPS n. 1281 del 20 marzo 2020

L’accreditamente presso l’INPS per la presentazione della domanda

La domanda dovrà essere presentata via WEB dopo essersi accreditati tramite PIN “dispositivo”. A tal proposito potete leggere la circolare n. 50 del 5/03/2011 per la spiegazione su come identificarsi, oppure recandosi al vostro patronato.

I dati da indicare nella domanda

  • Periodo di richiesta del bonus (quanti mesi volete sfruttare) e la corrispondente rinuncia alla fruizione del corrispondente numero di mesi di congedo parentale
  • modello ISEE

ATTENZIONE: dal momento di presentazione della domanda e fino all’accoglimento della stessa, per la madre lavoratrice è sospesa la possibilità di fruire del periodo di congedo parentale cui si rinuncia nella domanda di beneficio, detta fruizione sarà nuovamente consentita solo nel caso di reiezione della domanda, ovvero in caso di rinuncia al beneficio.

Sarà l’INPS a comunicare al datore di lavoro della lavoratrice della proporzionale riduzione del periodo di congedo parentale conseguente alla concessione del beneficio.

La rinuncia del beneficio può essere effettuata dal giorno successivo all’accoglimento della domanda esclusivamente in via telematica sul sito web dell’Istituto (www.inps.it). In caso la rinuncia avvenga in un periodo successivo al ritiro dei voucher, i voucher non ancora fruiti dovranno essere restituiti, alla sede provinciale INPS presso la quale sono stati ritirati, che provvederà al loro annullamento.

Per ogni ulteriore approfondimento si rinvia a quanto disposto nella circolare INPS n. 169 del 16-12-2014.

Il beneficio può essere esteso per ciascun figlio

Altri modi per utilizzare i Voucher INPS

Potete leggere anche la Guida all’applicazione del Voucher INPS dove troverete anche altri ambiti di applicazione di queste forme di agevolazioni contributive e finanziarie.

Voucher Prestazioni Occasionali

Altra modalità di utilizzo potrebbe essere quella prevista dal legislatore per gestire sempre con i Voucher le prestazioni occasionali. Anche qui potrete trovare dei chiarimenti su come acquistarli e come gestire il rapporto con il vostro fornitore del servizio.

Novità Assoluta: il nuovo congedo parentale a Ore

Assoluta in quanto mira ad esaudire il sogno di molti: lavorare meno ore al giorno ed è valido sia per le madri sia per i papà e che può sostanziarsi che solo nella riduzioni per alcuni giorni per alcune ore. Leggete l’articolo di approfondimento dove troverete i termini e le modalità per presentare la domanda.

Con il Job Act 2017 viene inoltre rimodulato il congedo parentale fruibile dai lavoratori autonomi che ora posso contare su una tutela ed un diritto maggiormente rafforzati rispetto al 2016. Per approfondire la tematica potete consultare anche il nuovo articolo dedicato al congedo parentale per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva.

Ricordiamo che anche per questa categoria di lavoratori è prevista la possibilità di sfruttare tale diritto a ore.

Attivazione del Libretto di famiglia 

16 Commenti

  1. Buongiorno io sono un agente immobiliare con partita iva ma posso fare la babysitter in questo momento delicato e quindi i genitori richiedere il bonus per me ?? Lo posso fare io ???!

  2. Salve vorrei sapere se i vacuer per babysitter vanno dichiarati e se devo pagare le tasse,grazie

  3. ESPONGO IL MIO QUESITO
    HO UN REDDITO DI 2000.00 €, E DOVRO’ PERCEPIRE DA PRESTATORE L’IMPORTO PER LA PRESTAZIONE DEL SERVIZIO DI BABY SITTER, POTRO’ COMUNQUE RIMANERE A CARICO O SUPERANDO I 2800.00 CIRCA NON SARO PIU A CARICO? GRAZIE

  4. salve, vorrei sapere se una voltarichiesto il bonus posso richiederlo nuovamente. in quel caso devo rifare tutto l’ iter?

  5. Salve, volevo chiedere se la nonna che riceve il bonus, dopo deve dichiararlo e quindi pagare le tasse?
    Grazie

  6. Buona sera voglio sapere se chi riceve i voucher fanno reddito se dopo deve dichiarare nella denuncia

  7. Vorrei sapere se la nonna che percepisce questo bonus dopo lo deve dichiarare e pagare le tasse ??? Grazie

  8. Vorrei sapere se la nonna in pensione che riceverà il bonus baby sitter poi li dovrà dichiare

  9. La babysitter dovrà fare le stesse ore del contratto del genitore? O si possono includere anche le ore necessarie per recarsi sul posto di lavoro?

  10. Vorrei sapere se la nonna in pensione che riceverà il bonus baby sitter poi li dovrà dichiare

  11. Vorrei sapere se la persona che riceverà i voucher è soggetta a pagare , a fine anno le tasse. Grazie

  12. Sa dirmi se fanno reddito per chi viene pagato con i voucher babysitter? Può prestare questo servizio una persona in pensione?

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