Libretto di Famiglia 2021 2022 per Prestazioni Occasionali Colf, Badanti, Baby Sitter

L’assunzione di colf, badanti baby sitter, domestiche o donne di servizio  si effettua attraverso un voucher (non vaucher) che, in pratica, è una carta prepagata a cui le famiglie e le imprese possono accedere per pagare il lavoratore domestico rispettando i nuovi limiti introdotti e modificati dalla Manovra Economica – Decreto Legge n. 50 del 2017 del Governo Gentiloni che potete conoscere nel seguito leggendo questa guida di sintesi gratuita.

Il Libretto di famiglia è una carta prepagata su cui potrete versare le disponibilità di denaro necessario a pagare il salario del vostro lavoratore dipendente passando però per l’INPS che, nel frattempo, tratterrà sui 1o euro lordi di valore della prestazione 2 euro. Di questi 2 euro di trattenuta, 1,65 sono a titolo di contributi INPS, 0,25 a titolo di contributo assicurativo INAIL ed infine  0,10 centesimi per la prestazione svolta dall’INPS quale intermediario.

Il Libretto di Famiglia o LF non si può usare per tutte le categorie di lavoratori come vedremo nel seguito, ed è soggetto anche a limitazioni di ore annue.

Sappiamo che solitamente questo genere di attività non trova un inquadramento all’interno di un vero e proprio contratto di lavoro con diritti e doveri sia per il datore di lavoro sia per la lavoratrice o lavoratore, ossia non sono mai assunte e registrate presso l’INPS e non si procede al versamento dei contributi trimestrali come andrebbe fatto per legge.

Prima di tutto vi invito a fare, dopo la lettura di questo articolo, una simulazione presso il sito dell’INPS di quanto vi può costare pagare i contributi alla donna di servizio (COLF) rispetto al patema d’animo di gestirla in nero e quanto tempo effettivo vi porta via con il nuovo libretto di famiglia qualora la vogliate utilizzare solo per brevi periodi. Questo vi consentirà di effettuare, al di là del rispetto della legge, anche una valutazione di tipo costi-benefici sulla possibilità di stipulare un vero contratto. Io provai anni fa e ne rimasi stupito. Non sottovalutiamo che questi sono contributi che spesso non sono mai incassati dalle lavoratrici in quanto prima del raggiungimento della pensione ripartono per il loro paese per cui rappresentano e potrebbero rappresentare un flusso di gettito nelle casse dell’INPS non indifferente.

Detto questo passiamo alle novità introdotte con il nuovo libretto di famiglia. Nella pratica non è altro che un modo carino di chiamare i nuovi limiti e le nuove disposizioni che ruotano attorno al mondo delle lavoratrici domestiche e facilitare l’espletamento degli adempimenti da parte delle famiglie che assumono questi lavoratori per prestazioni occasionali.

Cos’è Il Libretto di Famiglia 2020 per le prestazioni occasionali

Come chiarito direttamente dalla circolare INPS 107 del 2017 possono fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali tramite Libretto Famiglia (LF) soltanto le persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa.

Mediante il Libretto Famiglia l’utilizzatore può remunerare esclusivamente le prestazioni di lavoro occasionale rese in suo favore per:

  • lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • insegnamento privato supplementare.

Il Libretto Famiglia è composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10,00 euro, utilizzabili per compensare prestazioni di durata non superiore ad un’ora. Il valore nominale di 10 euro è così suddiviso:

  • € 8,00 per il compenso a favore del prestatore;
  • € 1,65 per la contribuzione ivs alla Gestione separata INPS;
  • € 0,25 per il premio assicurativo INAIL;
  • € 0,10 per il finanziamento degli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale e dell’erogazione del compenso al prestatore.

Limite valore Prestazioni Occasionali

Le prestazioni di lavoro occasionale possono essere utilizzate nel orso di ciascun anno di imposto entro certi limiti quantitativi di tipo economico e più precisamente riepilogati in sintesi nel seguito:

  • Non potranno essere svolte da ciascun prestatore di servizi occasionali complessivamente prestazioni a cui corrispondono compensi di importo superiore a 5.000 euro;
  • Non potranno essere utilizzate prestazioni occasionali (considerando tutti i prestatori coinvolti) per un importo complessivo superiore a 5.000 euro;
  • Non si potrà superare la soglia di 2.500 euro per ciascun prestatore d’opera. Detta in modi diversi due soggetti potranno avere rapporti occasionali solo per importi inferiori a 2.500 euro.

I limiti sono calcolati sull’effettivo incassato nell’anno di imposta per cui parliamo in altri termini di importi al netto di contributi INPS, premi assicurativi INAIL e eventuali costi di gestione.
Per quello che concerne invece i limiti complessivi per ciascun soggetto prestatore del servizio (ossia lavoratore occasionale) parliamo di importi nominali.

Comunicazioni dell’utilizzatore del Libretto Famiglia

Al termine della prestazione lavorativa, e comunque non oltre il terzo giorno del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione stessa, l’utilizzatore tramite la piattaforma telematica INPS (o avvalendosi dei servizi di contact center messi a disposizione dall’INPS), è tenuto a comunicare:

  • i dati identificativi del prestatore;
  • il luogo di svolgimento della prestazione;
  • il numero di titoli utilizzati per il pagamento della prestazione;
  • la durata della prestazione;
  • l’ambito di svolgimento della prestazione;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto.

La comunicazione avviene mediante l’utilizzo di un calendario giornaliero gestito attraverso la procedura INPS, con l’indicazione giornaliera delle prestazioni.

Nel caso in cui il prestatore, all’atto dello svolgimento della prestazione lavorativa, rientri in una delle categorie previste dall’art. 54-bis, comma 8, del d.l. n. 50/2017

  • titolare di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • studente regolarmente iscritto a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università, con meno di venticinque anni di età;
  • persona disoccupata, ai sensi dell’articolo 19 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • percettore di di reddito di inclusione (REI o SIA, che costituisce la prestazione di sostegno all’inclusione attualmente vigente e destinata ad essere sostituita dal REI) ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito

l’utilizzatore, nell’ambito della predetta comunicazione, ne fornisce apposita dichiarazione.

Allo scopo di favorire la trasparenza dei processi di informazione che afferiscono allo svolgimento della prestazione di lavoro occasione, contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica, attraverso comunicazione di posta elettronica e/o di short message service (SMS) e MyINPS, dell’avvenuta comunicazione della prestazione lavorativa, da parte dell’utilizzatore, e dei relativi termini di svolgimento.

Quali servizi offre il libretto di famiglia

Una volta che aprirete il libretto di famiglia vi troverete davanti l’elenco delle funzioni accessibili che trovate in sintesi nel seguito. Come vedete le funzionalità attive al momento sono tante

  • Anagrafica Utilizzatore
  • Versamenti
  • Portale dei Pagamenti
  • F24 Precompilato
  • Portafoglio Elettronico
  • Elenco Versamenti Portale dei Pagamenti
  • Elenco Versamenti F24
  • Bonus Babysitting
  • Appropriazione
  • Restituzione
  • Riepilogo
  • Bonus Baby Sitting – COVID 19
  • Appropriazione
  • Riepilogo
  • Prestazioni
  • Luoghi di lavoro
  • Nuova Comunicazione
  • Elenco Comunicazioni
  • Pagamenti Immediati
  • Elenco Mandati Pagamento
  • Prospetto paga annuale
  • Rimborsi
  • Richiesta Rimborso
  • Elenco Rimborsi

Casi particolari: Baby Sitter

Il bonus baby sitting e la gestione dell’utilizzo dei buoni lavoro accessorio: come reso noto con messaggio n. 1657 del 14 aprile 2017, l’Istituto continuerà ad emettere i voucher baby sitting di cui all’art. 4, comma 24, lettera b) della legge 92/2012, fino al 31/12 del corrente anno mediante le modalità previste dal Decreto Legislativo n. 81 del 15 giugno 2015.

Dal mese di gennaio 2018 il contributo Bonus baby sitting sarà erogato secondo le modalità previste per il “Libretto Famiglia”, sulla base delle istruzioni che saranno appositamente emanate.

Come reso noto dall’Istituto con messaggi n. 1652 del 14 aprile 2017 e n. 1266 del 21 marzo 2017, resta ferma l’utilizzabilità, entro il 31/12/2017, dei buoni di lavoro accessorio di cui al d.lgs n. 81/2015 già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 25 del 2017. Per gli stessi si continueranno ad utilizzare le procedure informatiche del lavoro accessorio.

Vi segnalo a tal proposito il nuovo articolo dedicato a o Bonus Baby Sitter (LINK) introdotto dal Decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza sanitaria del Corona Virus e la chiusura degli asili e le scuole.

>>> BONUS BABY SITTER 2021 : Come funziona

Il Bonus inizialmente fissato in euro 600 per ciascun nucleo familiare è stato aumentato a mille euro per i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari, nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza  epidemiologica da COVID-19.

Come Accedere al Libretto di Famiglia

Per accedere al Libretto di Famiglia on-line è necessario come al solito la Preventiva registrazione sul sito Inps di utilizzatori e prestatori. Oramai avrete capito che registrarsi all’INPS è di vitale importante altrimenti non potete fare niente per cui se non lo avete fatto vi rimando intanto all’articolo dedicato alla registrazione del sito dell’INPS per vedere cosa vi occorre per arrivare preparati.
L’accesso ai servizi online dell’INPS è consentito ai soli soggetti in possesso di un PIN rilasciato dall’Istituto o di una Carta Nazionale dei Servizi o di una identità SPID almeno di livello 2.

Per richiedere il pin dell’INPS puoi andare qui

https://serviziweb2.inps.it/RichiestaPin/richiestaPIN.do

Le credenziali di accesso sono strettamente personali e il loro utilizzo non è delegabile. Tutte le operazioni effettuate sono soggette a tracciatura ed imputate al titolare dell’utenza, con le relative responsabilità civili e penali. L’eventuale stampa, annotazione o memorizzazione su supporti telematici dovrà essere conservata con cura, per non permettere l’accesso ai servizi telematici da parte di persone non autorizzate. Le utenze non possono essere utilizzate per effettuare accessi mediante strumenti informatici che generano richieste di servizio in maniera automatica (ad esempio robot). Le informazioni ed i dati personali, ottenuti mediante l’utilizzo dei servizi telematici, dovranno essere trattati nel pieno rispetto della normativa vigente (D. lgs. 196/2003).
La sessione di lavoro dell’utente viene chiusa automaticamente in seguito ad un periodo di inattività di 30 min.

Le modalità operative di utilizzo del PIN INPS sono:

  • al primo accesso il sistema obbliga l’utente alla modifica del PIN, il nuovo PIN generato sarà di soli 8 caratteri;
  • il sistema obbliga l’utente alla modifica del PIN almeno ogni 6 mesi per i cittadini e ogni 3 per gli intermediari istituzionali (D. Lgs 196/2003);
  • dopo 10 tentativi consecutivi di accesso con un PIN errato il sistema inibisce l’accesso all’utente per 5 minuti, ogni tentativo successivo richiederà l’attesa di ulteriori 5 minuti fino a quando non verrà inserito il PIN corretto.
  • Per ulteriori informazioni in merito alle regole e avvertenze di utilizzo del PIN si rimanda al messaggio INPS n. 11837 del 23/7/2013.

Al momento della registrazione gli utilizzatori dovranno scegliere se accedere al Libretto Famiglia o al Contratto per prestazioni occasionali. Nel caso scelgano il Contratto di prestazione occasionale, sono previsti tre distinte opzioni:

–        per le Pubbliche Amministrazioni;

–        per le imprese agricole;

–        per gli altri utilizzatori.

Informazioni necessarie per la registrazione della prestazione occasionale

All’atto della registrazione, gli utilizzatori e i prestatori forniranno le informazioni identificative necessarie per la gestione del rapporto di lavoro e dei connessi adempimenti contributivi.

I prestatori di lavoro dovranno indicare l’Iban del conto corrente bancario/postale, libretto postale ovvero della carta di credito del lavoratore sul quale l’Istituto provvederà, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione, ad erogare il compenso pattuito.  Si fa presente che deve trattarsi di conto corrente o libretto postale intestato o cointestato al prestatore ovvero di carta di credito dotata di Iban e intestata al prestatore medesimo.

Considerato che le somme accreditate sul conto corrente del prestatore non hanno natura di prestazioni previdenziali a carico dell’Istituto, bensì costituiscono il compenso per la prestazione di lavoro occasionale svolta, allo scopo di agevolare gli adempimenti a carico del prestatore, non è richiesta la consegna, presso le sedi territoriali dell’Istituto, delle attestazioni previste allo scopo di ridurre il rischio di frodi ai danni dell’Istituto (es. mod. SR163, ecc.).

Al riguardo, si sottolinea che l’INPS non controlla se l’IBAN è corretto per cui ATTENZIONE ad inserirlo correttamente!
In caso di errata compilazione dei dati relativi all’Iban, l’INPS è esente da ogni forma di responsabilità in caso di erogazione del compenso a beneficiari diversi dal prestatore.

In caso di mancata indicazione dell’Iban, l’INPS provvede ad erogare il compenso mediante bonifico bancario domiciliato pagabile presso gli uffici della società Poste Italiane S.p.A.. In tal caso, gli oneri di pagamento del bonifico bancario domiciliato, allo stato pari a € 2,60, sono a carico del prestatore e verranno trattenuti, da parte dell’Istituto, sul compenso spettante al prestatore. Poste Italiane trasmette al prestatore una comunicazione con la quale si rappresenta la disponibilità delle somme entro il 15 del mese riscuotibili presso qualsiasi ufficio postale previa esibizione di documento di identità e della medesima comunicazione.

Si raccomanda al prestatore di indicare esattamente in fase di registrazione anagrafica il proprio domicilio se diverso dalla residenza, per consentire il recapito della comunicazione della disponibilità del bonifico domiciliato.

Limiti ore per Prestazioni occasionali

Nell’articolo che segue trovate i nuovi limiti imposti dal legislatore nell’utilizzo delle prestazioni occasionali sia in termini orari sia in termini di modalità di erogazione della prestazione.

Tassazione Prestazioni Occasionali: come funzionano, limiti, INPS

Sanzioni per mancato rispetto dei limiti

Come chiarito sempre nella circolare, il superamento dei limiti vi espone anche a pesanti sanzioni che possono andare dalla multa in denaro ma anche nella ridefinizione del rapporto di lavoro in rapporto di lavoro subordinato con tutte le conseguenze del caso.

Le disposizioni normative prevedono che, nel caso in cui vengano superati i limiti complessivi di cui al comma 1, lettera c), – importo di € 2.500,00 per ciascuna prestazione resa da un singolo prestatore in favore di un singolo utilizzatore – o, comunque, il limite di durata della prestazione pari a 280 ore nell’arco dello stesso anno civile, il relativo rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato. Nel settore agricolo, il suddetto limite di durata è pari al rapporto tra il limite di importo di cui al comma 1, lettera c), e la retribuzione oraria delle prestazioni di natura subordinata individuata dal contratto collettivo stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

In caso di violazione dell’obbligo di comunicazione preventiva all’Inps delle prestazioni da effettuarsi ovvero di uno dei divieti di cui al comma 14 dell’art. 54-bis, del d.l. n. 50/2017, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 500,00 a euro € 2colf, badanti, donne di servizio.500,00 per ogni prestazione lavorativa giornaliera per cui risulta accertata la violazione. Non si applica la procedura di diffida di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124.

Tale disposizione non si applica se utilizzatore è una Pubblica Amministrazione di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165

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Nuovo Bonus Baby Sitter

32 Commenti

  1. Il mio commento è di fatto una domanda fatta per verificare se ho capito bene: una persona che lavora come dipendente può svolgere anche prestazioni occasionali come colf pagata con il libretto di famiglia con il limite di 5.000 euro/anno e 2.500 euro/anno per prestatore. Sono tenuto a verificare l’effettivo lavoro dipendente?
    Grazie

  2. Ho scoperto che esiste un numero di telefono 1500 a cui poter porre questi quesiti in diretta. Sono certo che sapranno offrire informazioni più velocemente di me. In questo momento c’è bisogno di velocità per organizzare la propria famiglia per cui consiglio di chiamarlo.

  3. Salve io sono partita iva ..posso essere pagata da una persona con vau herë o essers iscritta sul loro libret di famiglia per fare la babi sitter da loro?

  4. Buongiorno, se ho ben capito il prestatore può avere più utilizzatori, quindi se ogni utilizzatore non può superare le 280 ore per singolo prestatore, il prestatore potrebbe superarle per più utilizzatori non superando la soglia dei 5000€ netti? Ovvero 5000/8€=625 ore anno max?

  5. Buongiorno, una persona che lavora come dipendente può svolgere anche lavoro occasionale come colf remunerata tramite libretto famiglia?

  6. Salve, il “bonus baby sitter covid” è considerato una prestazione occasionale a tutti gli effetti o è semplicemente “erogato” tramite il libretto famiglia come avviene per altre prestazioni occasionali (v. Art. 54 bis co. 10)? Grazie

  7. La burocrazia talvolta….molto tal….può anche rappresentare una forma di garanzia e trasparenza. Anche il lavoratore deve iscriversi all’INPS

  8. Quindi, se una persona viene a fare 2 o 3 ore a settimana non basta che io apra un libretto di famiglia e faccia la dichiarazione a fine mese. Anche il lavoratore deve iscriversi al sito dell’INPS come percettore e mettere i propri dati per ricevere il dovuto il mese dopo. Se ho capito bene. Oppure, pagando l’iscrizione, deve passare da un patronato, corretto? (….come ci piace la burocrazia… :-))

  9. Ho appena richiesto il bonus, per mia mamma, cioè la nonna del mio bambino. Noi abbiamo un conto corrente postale cointestato, quindi i nostri iban coincidono nella compilazione per il bonus. Mi chiedevo se per l’inps può essere causa di non accettazione della domanda. Grazie a chi mi chiarisce un po’ le idee confuse.

  10. Chi collabora occasionalmente con questi libretti familiari, può richiedere il bonus colf?

  11. Vorrei richiedere il bonus, ma ho un dubbio, può farmi da baby sitter una persona che percepisce assegno ordinario di invalidità? Se si, cosa comporterebbe a quest’ultima?

  12. No, il bonus è tassato alla fonte ed è comprensivo dei contributi per cui non subirà alcuna tassazione aggiuntiva se non nel caso in cui abbia anche altri fonti di reddito (da affitti, di natura finanziaria o altri redditi diversi). Per questo però può leggere l’articolo dediato alla Guida alla compilazione del 730 dove trova anche i casi di esenzione in base al reddito

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