Detrazione Spese Dentista, Odontoiatra, Apparecchio Cure dentarie: Quanto e come risparmiare

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Nel seguito vediamo se, quando e come portare in detrazione le spese del dentista, odontotecnico, odontoiatra per cure dentarie, carie, capsule, pulizie dei denti apparecchi e altri interventi medici e cure dentarie da inserire nella dichiarazione dei redditi 730, Modello redditi PF oppure modello unico. Forniamo quindi dei chiarimenti utili in risposta alle vostre domande per portare un risparmio in più sulle tasse da versare.

Detrazione Spesa Medica Dentista 2021: come funziona

Dal momento che la parcella del dentista per le cure dentarie è sempre piuttosto sostanziosa vediamo da subito se è possibile portarla in detrazione fiscale ai fini IRPEF per avere un piccolo risparmio da inserire nella nostra dichiarazione dei redditi.

Detrazione parcella dentista

La risposta alla domanda se sia possibile. La risposta è SI, è possibile portare in detrazione la parcella del dentista. La detrazione fiscale avverrà indicando la spesa sostenuta per ciascun periodo di imposta (anno solare) nella propria dichiarazione dei redditi.

Per dichiarazione dei redditi intendo sia il 730, sia quello pre compilato sia il modello redditi PF..

Dovrete avere cura di richiedere al vostro dentista al momento del pagamento il rilascio della ricevuta fiscale o fattura con il vostro codice fiscale o del soggetto nei confronti del quale state sostenendo che il costo.

L’anno successivo dovrete avere cura di portarla al vostro commercialista o al Caf e di conservarla per almeno cinque anni.

Quali spese del dentista è possibile detrarre fiscalmente nel 2021

Tuttavia come sappiamo esistono tante tipologie diverse di spese mediche che nel seguito provo a riepilogare in sintesi:

  • cure dentarie
  • carie, capsule
  • interventi chirurgici
  • ponti
  • capsule
  • devitalizzazione
  • apparecchio odontoiatrico
  • visaline (da approfondire)
  • sbiancamento
  • pulizie dei denti

Nel caso della pulizia dei denti non ho motivo di ritenere che vi possano essere profili di contestazione o di accertamento fiscale da parte dell’agenzia delle entrate

Mi sento però solo di dire che nel caso dello sbiancamento l’agenzia delle entrate potrebbe avere qualcosa da ridire in quanto sono interventi diretti non a curare una patologia.

In coerenza infatti con l’approccio utilizzato per il rifacimento di parti del corpo anche nel caso dello sbiancamento dovrebbe valere la stessa regola.

Come nel caso di chi si rifà il naso dovrebbe addurre quale motivazione dell’intervento la presenza di una patologia in quanto rifacimento il naso finalizzato a migliorare l’estetica non è detraibili fiscalmente

Quale prima novità importante è stata l’introduzione della trasmissione telematica annuale delle spese sostenute in ciascun anno di imposta e dei dati anagrafici dei pazienti da parte dei medici, delle strutture ospedaliere che centri specialistici, strutture convenzionate al SSN. Questo pubblico ha consentito di predisporre automaticamente il modello 730 pre compilato.

In questo modo se entrate nella nostra area riservata del sito dell’agenzia delle entrate, dell’agenzia della riscossione, o dell’INPS, mi scaricare il vostro 730 potrete vedere le spese mediche che avete sostenuto nell’anno e che ti danno diritto alla detrazione del 19% IRPEF della spesa sostenuta al lordo della franchigia di € 129,11.

Limite di spesa detraibile dal dentista 2021

Non esistono limiti di spesa per il dentista qualora la spesa sia rivolta per la cura propria i dei soggetti a carico fiscalmente IRPE.

Tuttavia come vedrete nel seguito ci possono essere di casi in cui sosteniate delle spese anche per familiari non a carico.

Cure dentistiche per i familiari non a carico

Il limite massimo di spese detraibili fiscalmente per ciascun anno per familiari non a carico fiscalmente è pari a € 6.197,48.

Qualora questo limite venga superato ma non ecceda i € 15.493,71 allora sarà possibile indicare nella dichiarazione dei redditi un quarto di quest’importo mentre le restanti quote andranno riportate nelle dichiarazioni dei redditi successivi in parti uguali.

In altre parole gli importi compresi fra € 6.197,48 e i € 15.493,71 potranno essere oggetto di rateizzazione in quattro quote annuali di pari importo. Se dovessimo fare un esempio laddove quindi avessimo sostenuto delle elevate spese sanitarie nel 2018 le dichiarazioni dei redditi interessati sarebbero quelle fino al 2023.

Dove si inseriscono le spese dentistiche, odontoiatriche 

Le spese mediche sostenute dal dentista, dall’odontoiatra, o anche dall’odontotecnico per l’acquisto di apparecchi dentali (non me ne vogliano i dentisti con gli specialisti del settore per una terminologia che quasi sicuramente non sarà tra le più appropriate) rientrano quindi dalle spese che sarà possibile portare in detrazione fiscale ai fini IRPEF e che dovranno essere curate con le altre spese mediche di diversa natura sostenute nell’anno.

Come si detraggono le fatture del dentista nel 730

La detrazione fiscale avviene semplicemente dando la propria tessera sanitaria (o quella del familiare a carico) alla struttura sanitaria al momento del pagamento in tal modo la struttura emetterà una fattura, uno scontrino parlante, una ricevuta fiscale nella quale sarà inserito il vostro codice fiscale quello del familiare per cui avete sostenuto spesa medica. Nel caso del dentista questo non farà altro che rilasciare una fattura. La stessa tuttavia non formerà oggetto di trasmissione telematica per cui sarà necessario verificare che non sia stata inserita nella vostra area riservata, nel quadro E relativo agli oneri e le spese detraibili del modello 730 del quadro RE del modello unico.

Modello 730 2021 rigo, E1, E2, E3, E5 E6

Per la compilazione del quadro relativo spese sanitarie indico in seguito per ciascun titolo le spese da indicare:

Modello 730 rigo E1: questo rigo andrà indicato nella colonna due la spesa sostenuta per i familiari a carico che supera la franchigia di € 129,11.

In questo rigo troverete anche le spese sostenute per l’acquisto di farmaci che avete acquistato utilizzando lo scontrino parlante. Utilizzare lo scontrino parlante significa semplicemente che avete dato la tessera sanitaria al farmacista il quale mi ha preso nota e ha poi successivamente inviato con la famosa trasmissione dei dati l’importo della spesa e il codice fiscale per la compilazione automatica del 730 prego compilato.

Modello 730 rigo E2: In questo rigo dovrete indicare solamente le spese mediche sostenute per familiari non a carico nei limiti visti sopra danno diritto alla detrazione fiscale del 19%.

Modello 730 rigo E3: questo rigo invece potrete indicare le spese sanitarie sostenute per persone con disabilità per l’acquisto di autoveicoli speciali per apparecchiature per la deambulazione, la locomozione, o il sollevamento fiorentini a che aiutano il contribuente alla propria autosufficienza o integrazione sociale. Per questa particolare tipologia di costi il legislatore non prevede l’applicazione di franchigie.

Modello 730 rigo E4: in questa riva andranno indicati i costi sostenuti per l’acquisto autovetture per disabili nei limiti dell’importo di 18.075,99 euro e oggetto di rateizzazione in quattro quote annuali di pari importo.

Modello 730 rigo E5: in questo rigo andranno indicate le spese sostenute per i cani da guida in dotazione ai soggetti e persone non vedenti.

Modello 730 rigo E6: nel rigo in questione andranno inserite le quote di integrazione che vi riportate eventualmente dagli anni precedenti E afferenti le detrazioni di cui avete richiesto la rateizzazione

Per l’approfondimento tuttavia delle modalità di compilazione e della gestione delle altre spese sanitarie che esulano da quelle mediche odontoiatriche viro consultare la guida alla detrazione delle spese sanitarie potrebbero fare anche al caso vostro

Importante: parcella dentista rimborsata dall’assicurazione

Della fortuna di avere una polizza sanitaria che copre in tutto o in parte anche i sinistri e le fatture per spese sostenute dal dentista mi raccomando di leggere l’articolo dedicato la detrazione fiscale delle spese mediche rimborsate dalle compagnie di assicurazioni in quanto, in estrema sintesi, avrete diritto a portare in detrazione fiscale solo spese mediche effettivamente rimaste a vostro carico anche se vi sono delle eccezioni per cui potrete portarvi in detrazione tutta la spesa anche se oggetto di rimborso o indennizzo totale o parziale. Come riportato nelle istruzioni per la compilazione del 730 al paragrafo “Spese sanitarie rimborsate“.

Vi ricordo che è possibile sfruttare l’agevolazione prevista per la detrazione IRPEF sulle spese mediche solo per le spese sanitarie effettivamente rimaste a carico del contribuente a livello di spesa per sè o per i suoi familiari. Utile quindi fornire un approfondimento gratuito con esempi rispetto al significato di Spese mediche rimaste a carico del contribuente (approfondimento gratuito con esempio).

Non possono essere indicate le spese sanitarie sostenute che nello stesso anno sono state rimborsate, come ad esempio:

  • le spese risarcite dal danneggiante o da altri per suo conto, nel caso di danni alla persona arrecati da terzi;
  • le spese sanitarie rimborsate a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o ente pensionistico o dal contribuente a enti o casse con fine esclusivamente assistenziale, sulla base di contratti, accordi o regolamenti aziendali, e che, fino all’importo complessivo di 3.615,20 euro, non hanno contribuito a formare il reddito imponibile di lavoro dipendente. La presenza di questi contributi è segnalata al punto 441 della Certificazione Unica. Se nel punto 442 della Certificazione Unica viene indicata la quota di contributi sanitari che, essendo superiore al limite di 3.615,20 euro, ha concorso a formare il reddito, le spese sanitarie eventualmente rimborsate possono, invece, essere indicate proporzionalmente a tale quota.

Possono, invece, essere indicate le spese rimaste a carico del contribuente, come per esempio:

  • le spese sanitarie rimborsate per effetto di premi di assicurazioni sanitarie da lui versati (per i quali non spetta la detrazione d’imposta del 19 per cento);
  • le spese sanitarie rimborsate sulla base di assicurazioni sanitarie stipulate dal datore di lavoro o ente pensionistico o pagate direttamente dallo stesso con o senza trattenuta a carico del dipendente. L’esistenza di premi versati dal datore di lavoro o dal dipendente per queste assicurazioni è segnalata al punto 444 della Certificazione Unica

Rimborso spese sanitarie sostenute all’estero

Capita sempre più spesso che si viaggi all’estero per sostenute cure di qualsiasi genere anche se si sente più parlare di cure odontoiatriche nell’Europa dell’est per via degli orari bassi. Queste parcelle così contenute spesso sono il frutto di prestazioni di basso livello e sopratutto di materiali provenienti da paesi che non garantiscono gli stessi standard qualitativi. Base fare un accenno ai ponti o agli impianti provenienti dalla Cina che che per quanto uno possa pagarli anche 1/4 rispetto a quelli Italiani spesso ci si ritrova a dover correre dal dentista di fiducia per farne installare uno di origine Europea. Spesso il principio del chi più spende meno spende ha il suo fondamento.

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