Detrazione Fiscale Alimenti speciali: senza glutine, per neonati, integrali, per celiaci

I costi per l’acquisto di alimenti speciali come per esempio quelli senza glutine, per neonati o lattanti godono della detrazione fiscale del 19% nella dichiarazione dei redditi 730, modello Unico o redditi PF del contribuente. Nel seguito vediamo quando è possibile scaricarli dalle tasse (che si chiamano imposte nel caso dell’Irpef), come acquistarli e come indicarli per evitare di incorrere nella notifica di sanzioni o anche semplici richieste di chiarimento da parte dell’agenzia delle entrate.

Quando è possibile portare in detrazione fiscale gli alimenti speciali

La domanda comune che viene fatta dai soggetti che si accingono ad effettuare l’acquisto di prodotti speciali è se possono godere di una agevolazione fiscale o di un incentivo o di un sostegno in quanto il costo degli alimenti speciali – senza dubbio – è più elevato rispetto agli altri alimenti. Quando si va al supermercato se ne ha fin da subito un’immediata percezione anche per coloro che per fortuna non ne devono fare ricorso.

Come si effettua l’acuito di alimenti speciali

Le modalità di effettuazione dell’acquisto sono particolari in quanto dovrete utilizzare lo scontrino parlante. Abbiamo già avuto modo di parlare dello scontrino parlante e di quando si applica e come richiederlo al momento del pagamento. In buona sintesi e per andare sul pratico dovrete consegnare la vostra carta di identità fiscale o codice fiscale alla cassa per passarlo. Questa operazione consentirà all’agenzia delle entrate e pi in particolare all’anagrafe tributaria di recepire le risultanze dell’acquisto ed i vostri dati e di proporli l’anno successivo come spesa sanitaria detraibile nel 730 pre-compilato direttamente nella vostra area riservata.
Abbiamo fatto un piccolo passo in avanti verso l’umanità che prima doveva collezionare una serie infinita di scontrini gialli che si opacizzavano impedendo quasi la lettura e costringendo spesso a ricorrere all’annotazione sui quablock.
Nello scontrino parlante devono essere riportati non solo il codice fiscale del soggetto destinatario del trattamento o di colui che sostiene la spesa per il soggetto a carico fiscalmente ma anche la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati.

Quanto posso scaricare

La detrazione è pari al 19% del costo sostenuto considerando sempre la franchigia di 129,11 euro rispetto alle spese mediche complessivamente pagate nell’ano oggetto di dichiarazione. Non parliamo di deduzione fiscale dal reddito imponibile ma di detrazione per cui è uno sconto che agisce direttamente sull’imposta netta da versare all’Erario.
Se dovessimo fare un esempio pratico laddove abbia sostenuto nel corso dell’anno 1.129,11 euro di spese sanitarie tra cui anche alimenti speciali che godono della detrazione il mio effettivo risparmio di imposta sarebbe dato da (1.129,11-129,11) X 19% = 190 euro (Imposta netta Irpef risparmiata)

Quando è possibile scaricare questi costi dalle tasse

La possibilità di portare in detrazione questa tipologia di alimenti esiste èd è in vigore dal primo gennaio 2017 anche se i dubbi e le domande sono ancora tante o anche semplicemente all’inizio  non si era compresa bene la portata; parlo per me chiaramente.
Importante: al momento la detrazione  fiscale è prevista solo per l’anno 2017 e 2018 ma sembrerebbe essere prevista la proroga nel decreto mille proroghe o nella prossima manovra finanziaria.
Gli alimenti speciali che godono della detrazione fiscale sono quelli indicati nella sezione A1 registro nazionale.
Il registro nazionale degli alimenti a fini medici speciali è disponibile sul sito del ministero della Salute.

Quali sono gli alimenti speciali detraibili

Sono quelli di seguito evidenziati e riportati nella sezione A1 del Registro sopra citato ad esclusione di quelli per i lattanti
  • A1 Alimenti destinati a fini medici speciali
In questa sezione troverete la tipologia di prodotto detraibile e l’impresa che lo produce. Sono molte pagine per cui mi rendo conto che non è facilissimo portarlselo appresso per consultarlo al momento dell’acquisto. Tuttavia alla cassa il supermercato sa se quell’alimento è inserito nella sezione A1 ed è detraibile dall’Irpef.

Novità dal 2017

Il Decreto Legge n.148/17 ha finalmente contributo al miglioramento della comprensione della disciplina relativa alla detrazione fiscale degli alimenti cosiddetti speciali che sono quelli inseriti nella sezione A1 sopra indicata. A titolo di esempio ne fanno parte gli alimenti per i celiachi, diabetici. Sono esempi al pari di quelli che descrivo negli articoli dedicati alla detrazione fiscale delle spese mediche in generale. Il concetto è che qualsiasi patologia da diritto alla detrazione compresa anche quella che limita l’assunzione di particolari alimenti e ne prescrive altri. Per cui alimenti che esulano da una alimentazione ordinaria sono in linea teorica prescrivibili e detraibili fiscalmente nella dichiarazione dei redditi. Peccato che poi quando vai al supermercato spesso questi alimenti costano di più per cui alla fine non esiste un effettivo risparmio economico per noi.

L’agevolazione riguarda i soli acquisti negli anni 2017 e 2018 salvo proroghe successive. La spesa deve essere certificata con fattura, ricevuta fiscale o scontrino parlante. La circolare 7/E/18 e le istruzioni al 730/2019 prevedono che il documento fiscale, se mancante della natura del prodotto o del codice fiscale del destinatario, possa anche quest’anno essere integrato dall’indicazione manuale del codice fiscale e/o da una attestazione del venditore in merito alla natura del bene.

Sono indetraibili gli alimenti della Sezione A2 del registro: integratori alimentari, alimenti privi di glutine (necessari ai celiaci) e alimenti destinati ai lattanti. Gli alimenti speciali specificamente destinati ai lattanti non fruiscono dell’agevolazione; si ritiene però che gli alimenti a uso speciale inseriti nella sezione 1 siano agevolabili anche se destinati a lattanti

REGISTRO NAZIONALE DEI PRODOTTI DEGLI ALIMENTI EROGABILI A CARICO DEL SSN

Il registro nazionale è stato istituito ai sensi dell’art.7 del DM 8 giugno 2001 concernente l’assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare, come modificato con DM 17 maggio 2016.
Il Registro è aggiornato mensilmente.
Le imprese hanno facoltà di apporre un logo (cfr. all.1) sull’etichetta degli alimenti senza glutine espressamente formulati per celiaci, qualora, a seguito della loro notifica, siano stati inclusi nel Registro Nazionale.
Il Registro è presentato in sei parti:
Registro nazionale per prodotto
  • A1 Alimenti destinati a fini medici speciali
  • A2 Alimenti senza glutine
  • A3 Formule per lattanti

Registro nazionale per impresa
  • B1 Alimenti destinati a fini medici speciali
  • B2 Alimenti senza glutine
  • B3 Formule per lattanti

Riferimento normativo

Articolo 15, comma 1, lettera c, Tuir

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