ISEE: cos’è, come si calcola, documenti necessari

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Dati ISEE per il reddito

Benvenuti nel nostro articolo dedicato all’ISEE, uno strumento cruciale per valutare il reddito e l’accesso a diversi servizi. Esploriamo insieme i dettagli dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e come influisce sulle opportunità disponibili per le famiglie italiane.

Se desiderate una guida completa sull’ISEE, siete nel posto giusto. Copriremo tutto, dalle basi ai dettagli più intricati, fornendo informazioni chiare e pratiche. Ottimizzato per la facilità di lettura e comprensione, questo articolo si propone di essere la vostra risorsa definitiva sull’ISEE.

ISEE: cos’è

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un potente strumento che funge da “carta d’identità” economica per il nucleo familiare, rappresentando un passaporto cruciale per l’accesso a bonus e prestazioni sociali agevolate. Questo indicatore, che va ben oltre una mera somma numerica, rappresenta un modo sintetico la situazione economica di un nucleo familiare.

Chi può fare l’ISEE?

Tutti i cittadini residenti in Italia che desiderano accedere a prestazioni sociali, agevolazioni, o bonus vari possono richiedere l’ISEE.

A cosa serve l’ISEE?

L’ISEE verifica se una famiglia ha diritto a sussidi, benefici, o agevolazioni basate sulla propria condizione economica. È consigliabile fare richiesta di ISEE in caso in cui si desideri ottenere accesso a:

Cosa si intende per nucleo familiare ai fini ISEE?

Il nucleo familiare è il fulcro della valutazione ISEE. Il nucleo familiare del dichiarante, così come previsto dall’articolo 3 del DPCM n. 159 del 5 dicembre 2013, è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU, salvo alcune eccezioni. Per famiglia anagrafica si intendono non solo coniugi, genitori e figli, ma in generale le persone risultanti dallo stato di famiglia, aventi un vincolo di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi, che convivono e hanno dimora abituale nello stesso Comune.

Per maggiori informazioni su come si compone, vi invito a leggere l’articolo dedicato al Nucleo familiare per il modello ISEE.

Quali sono le tipologie di ISEE?

Oltre all’ISEE standard, esistono varianti come

  • ISEE Università: Lo studente che vuole accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario deve identificare il proprio nucleo familiare e se non “autonomo” (per essere considerati autonomi bisogna soddisfare entrambi i requisiti: residenza fuori dalla casa di abitazione da almeno due anni e presenza di adeguata capacità di reddito) viene “attratto”, solo per le prestazioni universitarie, nel nucleo dei propri genitori, pur avendo diversa residenza
  • ISEE Sociosanitario: utile per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l’ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio. Le persone disabili maggiorenni possono scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario. Per esempio, una persona maggiorenne disabile non coniugata e senza figli, che vive con i genitori, in sede di calcolo ISEE può dichiarare solo i suoi redditi e patrimoni.
  • ISEE Sociosanitario residenze: tra le prestazioni socio sanitarie alcune regole particolari si applicano alle prestazioni residenziali come i ricoveri presso Residenze Socio Sanitarie Assistenziali (RSA, RSSA). Si ricorda che in tal caso l’ospitalità alberghiera non è a carico del Servizio sanitario nazionale. Anche in questo caso è possibile optare per la dichiarazione del nucleo più ristretto. Per il calcolo dell’ISEE si tiene conto della condizione economica anche dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l’indicatore con una componente aggiuntiva per ciascun figlio. Tale previsione consente di differenziare la condizione economica dell’anziano non autosufficiente che ha figli in grado di aiutarlo, da quella di chi non ha alcun aiuto per fronteggiare le spese del ricovero.
  • ISEE Minorenni: richiesto per accedere al bonus nido e in generale alle prestazioni agevolate per minorenni figli di genitori non coniugati e non conviventi

Come si ottiene la certificazione ISEE?

Presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è essenziale. La DSU dettaglia la composizione del nucleo familiare, le proprietà, i redditi, e altro ancora. Si può compilare autonomamente tramite il sito INPS (ISEE precompilato) o con l’assistenza gratuita del CAF ACLI.

Dove fare l’ISEE?

L’ISEE può essere richiesto online direttamente dal sito INPS oppure può essere richiesto ad un commercialista o un CAF presentando tutti i documenti necessari all’elaborazione della DSU.

Modello ISEE: come si calcola

L’ ISEE è una dichiarazione in cui sono inseriti dati quantitativi e qualitativi di ciascun nucleo familiare finalizzata alla richiesta di agevolazioni, prestazioni sociali o servizi di pubblica utilità.

L’ ISEE è come abbiamo visto un indicatore della capacità reddituale che serve a stilare una vera a propria classifica tra i richiedenti o se un trattamento può essere attribuito al richiedente oppure no.

Tale indicatore viene desunto dal rapporto tra l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) e il parametro desunto dalla scala di equivalenza di seguito riportata con le maggiorazioni previste.

Sono previste poi specifiche maggiorazioni  come nel seguito riportate in sintesi:

  • 0,35 per ogni ulteriore componente;
  • 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
  • 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli;
  • 0,2 per nuclei familiari con figli minori, elevata a 0,3 in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati. La maggiorazione si applica anche in caso di nuclei familiari composti esclusivamente da un solo genitore non lavoratore e da figli minorenni.

Ai soli fini della maggiorazione, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore che abbia riconosciuto i figli, a meno che non ricorrano casi specifici.
Per la determinazione del parametro della scala di equivalenza, il componente del nucleo che sia beneficiario di prestazioni sociosanitarie residenziali a ciclo continuativo o si trovi in convivenza anagrafica e non sia considerato nucleo familiare a sé stante, incrementa la scala di equivalenza calcolata in sua assenza di un valore pari a 1.

Come si compone l’ISEE: i quadri del modello ISEE

In alcuni casi potrà essere presentato e richiesto anche il modello ISEE Mini composto dal Quadro A relativo alla composizione del nucleo familiare, Quadro B con i dati dell’abitazione, Quadro FC1 con i dati del nucleo familiare, FC2 con i dati del patrimonio mobiliare, depositi e conti correnti bancari e postali e altre fonti di reddito o di valori mobiliari, Quadro FC3 con i dati relativi al patrimonio immobiliare, Quadro FC4 con i dati reddituali, Quadro FC5 con le somme ricevute o erogati a titolo di assegni periodici a coniuge e/o figli, Quadro FC6 con i dati relativi ad autoveicoli e altri beni durevoli.

Situazione patrimoniale

Ai fini della situazione patrimoniale dovrete evidenziare eventuali depositi che avete sui vostri conti correnti bancari anche se cointestati e di cui avete la disponibilità.  Dovrete indicare inoltre eventuali azioni  in società quotate o non quotate, partecipazioni quote societarie o in fondi comuni di investimento, strumenti finanziari, BTP, CCT, buoni fruttiferi e simili e strumenti finanziari di qualunque genere.

Situazione Immobiliare

Nel calcolo del valore degli immobili entrerà il valore rivalutato valido ai fini del calcolo dell’IMU e si considereranno valori via via minori all’aumentare del numero di componenti del nucleo familiare rilevante ai fini del calcolo dell’ISEE. Anche eventuali immobili situati all’estero dovranno essere presi in considerazione.

Situazione reddituale

Il reddito per il certificato ISEE: dal punto di vista reddituale dovrete indicare l’ultimo reddito dichiarato e quindi presentato nel modello 730 o nel modello Unico ai fini della dichiarazione dei redditi, come anche eventuali redditi derivanti da altre forme… come quelli derivanti da attività agricole o di allevamento, i redditi da capitale finanziario figurativo, ed eventuali canoni pagati sull’affitto della casa adibita ad abitazione principale.

In seguito sarà necessario anche considerare i dati, nel caso di immobili di proprietà, relativi alle rendite catastali stando attenti a come valutate l’immobile adibito ad abitazione principale che fruisce delle detrazioni di imposta.

I redditi da indicare nell’ISEE o Dichiarazione Sostitutiva Unica

Dovrete indicare, se li possedete i seguenti redditi:

  • Redditi da lavoro dipendente: il dato si trova nel punto 1 e 2 del CUD oppure nel punto 26 del nuovo modello della certificazione Unica;
  • Redditi da lavoro autonomo: dovrete indicare i compensi percepiti nell’anno di imposta  anche se soggetti ad imposta sostitutiva come il regime dei minimi o quello per l’imprenditoria giovanile che troverete nel quadro RE del modello Unico relativo all’anno di imposta precedente o nel quadro RG se parliamo di regime delle nuove iniziative imprenditoriali;
  • Redditi da fabbricati in locazione: dovrete prendere in considerazione ied indicare i canoni percepiti anche se sottoposti al regime della cedolare secca.
  • Redditi dei fabbricati posseduti ma sfitti: in tal caso il reddito concorre solo con la rendita catastale rivalutata del 5%;
  • Redditi dei terreni: si prende la rivalutazione del reddito dominicale per l’80% e di quello agrario del 70%;
  • Redditi da attività agricole purchè obbligate all’apertura della partita Iva;
  • Redditi fondiari relativi ai beni non locati che pagano l’IMU;
  • Redditi delle attività finanziarie: dovrete prendere il cosiddetto reddito figurativo calcolato applicando al vostro portafoglio ed escludendo depositi, conti correnti bancari e postali (perchè vanno in altra sezione) il tasso di rendimento medio annuo dei BTP a 10 anni o se inferiore il tasso di interesse legale vigente al primo gennaio maggiorato di un punto percentuale.
  • Redditi diversi: assegni di mantenimento percepiti limitatamente ai casi visti nel seguito e negli articoli correlati e altri redditi.

Il valore dei conti correnti bancari e postali

Uno dei dubbi che posi al tempo derivava proprio dal valore da indicare all’interno del modello per quello che concerneva il valore dei conti correnti bancari e postali e la giacenza che doveva essere rilevata come sapete al 31 dicembre dell’ano di osservazione. Il primo dubbio sorgeva dal fatto che per esempio io è vero che al 31 dicembre ho dei soldi in banca ma mi serviranno per pagare le imposte di giugno per cui la vera disponibilità di quei soldi, considerando la tassazione, è ridotta di quasi la metà se pensate che a giugno si versa sia il saldo che l’acconto IRPEF e sui contributi previdenziali e assistenziali INPS.

Calcolo della giacenza media del conto corrente per il modello ISEE

La parte secondo me in cui hanno preso propria una toppa clamorosa o che forse semplicemente non ho capito bene è il calcolo del reddito derivante dalla disponibilità di conto corrente che deve avvenire attraverso il calcolo della giacenza media. Devo dire che per un ragazzo alle prime armi o un pensionato o qualcun altro farlo manualmente non deve essere semplice e comunque per ciascuno di noi richiede tempo e di tempo non so voi ma noi ne abbiamo proprio poco da dedicare a queste attività ludiche come il modello Isee.

In estrema sintesi il calcolo avviene Calcolo giacenza media del conto corrente per il modello ISEE prendendo l’estratto conto e verificando i saldi della colonna crediti e debiti di periodo (se l’estratto conto è trimestrale dovrete sommare 8 numeri, 4 importi per i crediti di ogni trimestre e 4 importi con segno negativo per i debiti di ciascun trimestre). Il risultato diviso 365.

Altra pratica elusiva di alcuni furbetti era quella di svuotare letteralmente il conto corrente al 31 dicembre e di ricaricarci sopra i soldini al primo gennaio per avere il diritto di inserire nell’ISEE il valore, anche se ormai con le norme antiriciclaggio lo sconsiglio vivamente oltre ad essere a mio avviso una pratica poco etica nei confronti di chi veramente ha bisogno di quelle prestazioni assistenziali o sociali.

Documenti per ISEE

Per il calcolo dell’Isee che servirà al commercialista è necessario presentare una serie di documenti quali:

  • documento d’identità valido;
  • codice fiscale;
  • stato di famiglia;
  • contratto di locazione (con estremi di registrazione);
  • ultima fattura del canone d’affitto;
  • certificato d’invalidità per invalidità superiore al 66% (se presente nel nucleo familiare);
  • ultimo Modello 730 o Modello Unico presentato o, in mancanza d’obbligo, ultima certificazione dei redditi (Modello CU) rilasciato dal datore di lavoro o ente pensionistico, anche nel caso in cui si percepisca l’indennità di disoccupazione, cassa integrazione o mobilità.
  • documenti relativi al patrimonio immobiliare

Per maggiori informazioni sui documenti ISEE.

Riferimenti Normativi

Circolare INPS n. 137/201

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 2013

99 COMMENTS

  1. Buongiorno,
    mi hanno appena comunicato dall’università che l’ultima retta di mia figlia avrà un aumento di 992 € perchè viene calcolato anche l’importo di ca. 11.000€ liquidato dal fondo pensione integrativo che si era sciolto nel 2017. Quindi pur avendo ricevuto e usato i soldi per l’acquisto della macchina che serviva alla famiglia, mi ritrovo con una retta di ca 3.000€.
    E’ corretto? GRAZIE. Silvia

  2. ho 3 figli minori . non hanno reddito e frequentano scuole obbligatorie .qualche anno addietro il nonno ( mio suocero) gli regalato la somma di circa 2000 euro ciascuno intestando tre buoni fruttiferi con scadenza al 18° anno di eta’ Questi come vengono calcolati sull’isee se sono redditi che non c’entrano il nucleo familiare ?

  3. Buongiorno, sono uno studente universitario senza reddito alcuno e a carico dei miei genitori. Per questo motivo ho vinto una borsa di studio, ma invece di sperperarla l’ho quasi interamente (togliendo ciò che mi serve per vivere) investita in azioni aprendo un secondo conto corrente ( come investire è ciò che mi insegnano, quindi bene o male devo applicarsi!).
    Quindi ora mi ritrovo con 2 conti correnti (quindi 2 giacenze medie) e 3000€ di investimenti azionari.
    La mia domanda è : i miei genitori dovranno dichiarare pure i miei di investimenti? E poi, l’alternativa, oltre a tenerli sotto il materasso, sarebbe quella di tenere 3000€ liquidi sul conto corrente e perciò far schizzare la mia giacenza media, quindi mi chiedevo: la giacenza media e un investimento azionario hanno lo stesso peso per l’isee? Oppure uno è meglio dell’altro?
    Poi ancora, in un reddito isee di 14000€ quanto peso hanno i miei 3000€? Perché sto pensando di prelevarli e quindi farli “sparire” perché è IMPOSSIBILE che dai miei investimenti ricavi 3000€ quindi piuttosto di perdere la borsa di studio il prossimo anno, meglio togliersi questo “peso”.

    Mi scuso per la domanda così lunga, ma spero davvero di poter ricevere una risposta… Non sto cercando di fregare lo stato e ho davvero bisogno di questa borsa di studio.

    La ringrazio

  4. Buongiorno. Mi dica per favore,se adesso sono in affitto a riscatto,la soma che pago ogni mese so mette in Isee? Come si faeu? Grazie!

  5. l’assegno mantenimento figli. corrisposto. va nella voce quadro fc5 ? punto c?
    sono legalmente separato.

  6. Non trovo questa indicazione, ma propenderei più per il NO che per il Si. Come spiegavo in altri commenti nell’ISEE devo essere inseriti tutti i redditi che manifestano una maggiore capacità reddituale rispetto ad altri. Nel caso di assegno di invalidità parliamo di una somma che va a compensare di un deficit della persona per cui chi non ha invalidità e non percepisce alcun reddito dovrebbe, in linea teorica essere equiparato a chi è invalido e percepisce l’assegno. Spero di essermi spiegato

  7. Quest anno ho fatto l isee in un caf nuovo e la rendita catastale della 1 casa dove io abito abitazione principale e unica ,il sig del caf mi ha introdottoil valore della rendita nel quadro fc4 della dsu e così mi e spuntato come reddito nell isee ma io quei soldi nn lo mai visti visto che in questa casa ci abitò vorrei rifare isee potete dirmi se posso rifarel iseein un altro posto o se e giusto fatto così?

  8. Salve, io ho compilato l’ISEE on line a gennaio 2018. A febbraio 2018 mi è pervenuta, dall’Agenzia delle Entrate, la ricevuta di registrazione di domanda di volture, fatta dopo la morte di mio madre (avvenuta il 09/03/2017), in cui risultano le quote di proprietà della casa di abitazione e di una casa vacanza.
    Tenendo conto che il possesso parte dalla data del decesso, quindi marzo 2017, ma la registrazione è avvenuta a febbraio 2018, come mi devo comportare? Devo effettuare una rettifica dell’ISEE? Posso farlo online?
    Grazie.
    Michela

  9. quindi anche un piano di accantonamento in una polizza vita è da dichiarare? o meglio il valore da dichiarare è quello di riscatto al 31/12?
    non vale invece per un fondo pensione (pip o fip)! è corretto?
    grazie
    cordialmente

  10. genitore ed Amministratore di sostegno: accantono su un libretto bancario intestato a me, le mensilità di pensione ed accompagno di mio figlio disabile al 100% in situazione gravissima. questa somma tra l’altro da rendicontare al giudice tutelare… perché si deve inserire nella DSU per Isee? che senso ha? il genitore risparmia per quando non ci sarà più, affinché figlio disabile possa avere una somma per essere accudito e curato in seguito alla scomparsa dei genitori. Questi soldi sono risparmi, proventi da ratei di pensione ed accompagno escluse le spese mensili di assistenza. per concludere alla stessa stregua di pensione ed accompagno che non si debbono inserire più per il calcolo Isee anche i risparmi non dovrebbero costituire reddito.

  11. Il principio a mio modesto avviso dovrebbe essere questo: i trattamenti come questo devono andare a indennizzare una situazione di deficit, sia esso economico o sanitario e non rappresenta una maggiore disponibilità se non a parità delle stesse condizioni con altro soggetto.
    Tuttavia per risponderle la invito a leggere la circolare INPS che cito nell’articolo ossia la numero 137 del 2016 che le chiarirà quali trattamenti e come inserirli nella DSU. Quello che mi stupisce è che mi dice l’INPS non lo sappia…..andiamo bene…..

  12. Buongiorno, non riesco a capire se l’assegno sociale, quale prestazione INPS, sia inserito dallo stesso nel calcolo dell’ISE. Sono andata due volte all’INPS della mia città, ma non mi hanno saputo dire assolutamente nulla! Neanche l’articolo da Voi pubblicato riesce ad esplicare definitivamente il quesito: infatti, la prima parte dell’articolo, recita che saranno considerate anche le agevolazioni fiscali, sociali e assistenziali, come assegni e indennità sociali, mentre, nell’elenco della sezione riguardante i redditi da indicare nell’ISE, non se ne fa nessun accenno. E’ forse per il fatto che l’assegno sociale non va dichiarato, ma viene inserito direttamente dall’INPS quale forma di reddito da considerare ai fini ISE? Grazie per la risposta.

  13. Ad ottobre del 2016 il mio BFP dematerializzato di 3000 euro collegato al mio libretto postale è scaduto, quindi automaticamente è transitato su quest’ultimo.
    Nella compilazione della dsu 2017 secondo quanto stabilisce il mauale di istruzioni sulla compilazione, bisogna inserire il valore del buono al 31.12.2016 che in questo caso è pari a 0 visto che a scadenza (ottobre 2016) è transitato sul libretto.
    Perchè il caaf invece mi dice di inserire il valore nominale di 3000 euro al 31.12.2016 interemente ?? Così facendo risulta la somma per ben due volte cioè sia sul saldo del libretto che come buono ancora da riscuotere. Chiedo gentilmente delucidazioni in merito. Grazie per la cortese attenzione. Distinti saluti.

  14. Teoricamente anche le post pay dovrebbero contare in quanto liquidità disponibile seppur non tracciabile immediatamente. Stante questo la invito a riflettere sul fatto che chi secondo lei chi è più bisognoso tra lei che ha un pp con mille euro ed uno che non ce l’ha? Le ricordo che il modello ISEE ha come finalità questa. Poi se vogliamo fare la guerra a quelli che presentano ISEE da con redditi da 2 mila euro l’anno e per farlo svuotano i conti correnti e si tengono tutto sotto il materasso non ci lamentiamo se aumentano i tentativi di furto a casa :-)))
    Continuo con il dirle che anche le PP hanno un iban proprio riconducibile ad un soggetto ben identificato.
    Per concludere il bonifico se lo fa lei è tracciato ci mancherebbe, ma a questo punto posso immaginare che lei stia già pensando di assoldare una vecchietta all’uscita del mercato per farsi comprare il pc portatile. Il bonifico in uscita comunque non dovrebbe contare se on indirettamente per via della giacenza media sui suoi conti, compresa la PP se intestata a lei o al suo nucleo familiare.

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