Documenti ISEE 2022 2023- Indicatore situazione economica equivalente

quali documenti per isee dal 2015? Elenco

QUALI DOCUMENTI NECESSARI PER ISEE?
Tutte le novità introdotte per il calcolo dell’ISEE dal 2015: modificano di conseguenza la documentazione necessaria da presentare per la stima dell’indicatore della situazione economica equivalente.
Va innanzitutto fatta una differenziazione fra i documenti che occorrono per l’intero nucleo familiare e quelli, invece, che vanno prodotti e presentati per ogni suo singolo componente. Per quanto riguarda la prima voce, va ovviamente prodotto un certificato di stato di famiglia che accerti il numero di componenti il nucleo. Va, poi, presentato l’eventuale contratto di affitto dell’abitazione di residenza e una certificazione – copia della ricevuta del bonifico, copia dell’assegno, etc – che attesti il pagamento dell’ultimo canone di locazione.

Ordinariamente l’ISEE fa riferimento ai redditi e ai patrimoni del secondo anno solare precedente la DSU. In alcune situazioni, in presenza di rilevanti variazioni del reddito o del patrimonio ovvero a seguito di eventi avversi (ad esempio, la perdita del posto di lavoro l’interruzione di un trattamento previdenziale, assistenziale e indennitario), tali redditi e patrimoni non riflettono la reale situazione economica del nucleo familiare.

Nelle ipotesi di una variazione della situazione lavorativa o di una interruzione dei trattamenti di uno dei componenti ovvero di una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente viene data pertanto la possibilità di calcolare un ISEE corrente. Tale indicatore si basa sui redditi degli ultimi dodici mesi (anche solo degli ultimi due mesi in caso di componente per il quale si è verificata un’interruzione dei trattamenti non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF ovvero di lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa).

Novità: Anche nell’ipotesi di una riduzione del patrimonio complessivo del nucleo familiare superiore al 20% rispetto alla situazione patrimoniale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente viene data la possibilità, a decorrere dal 1° aprile di ciascun anno, di calcolare un ISEE corrente sulla base dei patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU.

Prima di chiedere il calcolo dell’ISEE corrente deve essere già stata presentata una DSU e ricevuta l’attestazione con l’indicazione dell’indicatore della situazione reddituale e patrimoniale, per permettere la sostituzione dei redditi, dei trattamenti e dei patrimoni, indicati nel Quadro S3 (vedi par. 3) e nel Quadro S5 (vedi par. 5), a quelli di analoga natura utilizzati per il calcolo dell’ISEE in via ordinaria.

In sintesi, l’ISEE corrente consente di aggiornare i dati reddituali e patrimoniali di una DSU già presentata, a causa di una modifica della situazione come indicata nel paragrafo 2.

Per poter richiedere l’ISEE Corrente è necessario il possesso di un ISEE in corso di validità nonché alternativamente:

  • una variazione della situazione lavorativa ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo per uno o più componenti il nucleo come indicata nel paragrafo 2. 

Tali variazioni devono essersi verificate posteriormente al 1° gennaio dell’anno di riferimento dei redditi dell’ISEE calcolato in via ordinaria di cui si chiede la sostituzione con ISEE corrente (ad esempio per le DSU presentate nel 2021 la variazione deve essere intervenuta dopo il 1° gennaio 2019)

  • una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente
  • una variazione della situazione patrimoniale complessiva del nucleosuperiore al 20% rispetto alla situazione patrimoniale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente. Tale variazione può essere fatta valere a decorrere dal 1° aprile di ciascun anno e può anche essere cumulata con le variazioni di cui al primo o al secondo punto. 

La DSU (Modulo MS) per il calcolo dell’ISEE corrente può essere presentata dal dichiarante della DSU in corso di validità che si richiede di aggiornare o dal componente del nucleo per il quale è intervenuta una variazione come indicata nel paragrafo 2.

Laddove, dopo la presentazione di un ISEE corrente per aggiornare la parte patrimoniale, venga presentato un ISEE corrente per aggiornare la parte reddituale, in quest’ultimo deve essere aggiornata anche la parte patrimoniale. Allo stesso modo laddove, dopo la presentazione di un ISEE corrente per aggiornare la parte reddituale, venga presentato un ISEE corrente per aggiornare la parte patrimoniale, in quest’ultimo deve essere aggiornata anche la parte reddituale.

Nel caso in cui siano aggiornati solo i redditi l’ISEE corrente ha validità di sei mesi dal momento della presentazione della DSU (Modulo MS), a meno di variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, nel qual caso l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione. Nell’ipotesi in cui siano aggiornati solo i patrimoni ovvero i patrimonie i redditi l’ISEE corrente ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU (Modulo MS). Se durante il periodo di validità dell’ISEE corrente, nel quale sia stata aggiornata anche o solo la componente reddituale, intervengano variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione

I dati dei familiari

Per quanto riguarda, invece, i documenti per l’ISEE relativi a ciascun componente del nucleo familiare da presentare per l’attestazione ISEE, è necessario per ogni membro

  1. un documento valido di identità
  2. il codice fiscale
  3. l’ultima dichiarazione dei redditi
  4. l’eventuale certificato di invalidità che attesti un handicap permanente superiore al 66%, relativo ad uno o pià  membri presenti nel nucleo familiare

Dati patrimoniali fra i documenti ISEE 2022 2023

Infine, c’è poi tutta la documentazione relativa a redditi e patrimoni che rappresenta la parte più cospicua della modulistica da produrre fra la documentazione per ISEE. In quest’area rientrano gli estratti di ogni conto corrente bancale o postale relativo ad ogni membro presente sullo stato di famiglia (calcolando, però, la giacenza media e non più il saldo effettivo al 31 dicembre dell’anno precedente) ma anche eventuali titoli di stato, buoni fruttiferi, etc. Va dichiarato anche il possesso di azioni, contratti di assicurazioni sulla vita, eventuali possedimenti patrimoniali, capitale residuo di mutui accesi per l’acquisto di una casa, la sua ristrutturazione o la sua costruzione ex novo.

Se si posseggono fabbricati o terreni di qualsiasi tipo, vanno dichiarati presentando la relativa visura catastale. Infine, non vanno naturalmente tralasciati i conti correnti deposito dei quali va presentato l’estratto conto aggiornato al momento della richiesta dell’ISEE.

Come sopra anticipato, oltre ai dati dei modelli MB il dichiarante deve fornire per ogni componente maggiorenne ulteriori informazioni che devono essere validate dall’Agenzia delle entrate e che di seguito vengono denominate “elementi di riscontro”. Tali informazioni sono indispensabili perché solo il riscontro positivo dell’Agenzia delle entrate sulle stesse consente al dichiarante di accedere alla precompilazione.

Nota bene: il dichiarante deve fornire per ogni componente maggiorenne del nucleo sia un elemento di riscontro del reddito sia un elemento di riscontro del patrimonio mobiliare, entrambi riferiti al secondo anno solare

 precedente la presentazione della DSU (ad esempio nel 2021 l’anno di riferimento è il 2019) e costituiti dagli elementi di seguito indicati.

Dati e documenti già presenti nel modello ISEE, Riscontri e controlli

Nel modello ISEE ci sono sia elementi già pre caricati e pre compilati sia campi che devono essere inseriti dal contribuente. Sicuramente sarà necessario controllare anche quelli già presenti oltre a verificare quelli mancanti in base alle istruzione per la compilazione che trovate nel seguito. Modello e istruzioni sono la parte fondamentale per il modello ISEE. Oltre a comprendere infatti la formula di calcolo dell’ISEE che trovate qui nel seguito e che serve a comprendere come si calcola dobbiamo anche capire quali sono i suoi elementi costitutivi per comprenderne meglio anche le modalità di compilazione.

Dati autodichiarati dopo la precompilazione

Sono autodichiarati dopo la precompilazione alcuni dei dati richiesti nei Quadri del Foglio componente, di seguito indicati:

Quadro FC1 (dati del componente), Quadro FC4 (redditi e trattamenti particolari), Quadro FC5 (assegni periodici per coniuge e figli), Quadro FC6 (autoveicoli e altri beni durevoli) e Quadro FC7 (disabilità e non autosufficienza). Si precisa che ove ricorra la fattispecie della “componente aggiuntiva” (rinvio Istruzioni, parte 3, par. 4) è autodichiarato dalla stessa il Quadro FC9.

Sono altresì autodichiarate in questa fase, nell’ambito dei relativi Quadri, alcune particolari fattispecie di dati reddituali e patrimoniali, di seguito indicate:

  • Quadro FC2 (patrimonio mobiliare): il patrimonio mobiliare detenuto all’estero e, riguardo a quello detenuto in Italia, quello di cui alle lettere e), g) e h) dell’articolo 5 del DPCM n. 159 del 2013 (ad es. partecipazioni in società per azioni non quotate e in società non azionarie, altri strumenti e rapporti finanziari, valore del patrimonio per le imprese individuali);
  • Quadro FC3 (patrimonio immobiliare): il patrimonio immobiliare detenuto all’estero, i terreni agricoli o edificabili, per ciascun cespite l’ammontare dell’eventuale mutuo residuo, nonché l’indicazione della casa di abitazione del nucleo;
  • Quadro FC8 sez. II (redditi ordinariamente dichiarati ad Agenzia delle Entrate): il reddito complessivo limitatamente al caso di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi ed assenza di Certificazione Unica trasmessa dai sostituti di imposta ovvero di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali.

3.7. Dati precaricati

Nell’ottica di agevolare e semplificare l’attività di compilazione della DSU in modalità precompilata, per i dati oggetto di autodichiarazione è prevista la facoltà per il dichiarante di richiedere all’INPS di precaricare alcuni dati contenuti nell’ultima

DSU presente nel Sistema informativo dell’ISEE. In particolare, possono essere precaricati i dati contenuti nei seguenti Quadri:

  • Quadro A tabella e Quadro FC1: composizione del nucleo familiare;
  • Quadro B prima sezione: casa di abitazione;
  • Quadro FC5: assegni periodici per coniuge e figli;
  • Quadro FC6: autoveicoli e altri beni durevoli;
  • Quadro FC7: disabilità e non autosufficienza.

È onere del dichiarante modificare o integrare i suddetti dati precaricati nel caso in cui siano variati o risultino non corretti. Nell’eventualità in cui non sia presente alcuna DSU nel Sistema informativo, i dati suddetti dovranno essere integramente inseriti dal dichiarante

In alcune situazioni specifiche non si può compilare la DSU MINI perché è necessario fornire delle informazioni aggiuntive. Si riportano di seguito le situazioni specifiche e le istruzioni alla compilazione dei Moduli per fornire tali informazioni. Si tratta in particolare delle seguenti situazioni:

  1. Presenza nel nucleo di persone con disabilità e/o non autosufficienti (con regole particolari nel caso di richiesta di prestazioni socio-sanitarie e residenziali);
  2. Prestazioni per il diritto allo studio universitario;
  3. Prestazioni rivolte a figli minorenni (e universitari) in caso di genitori non coniugati e non conviventi tra loro;
  4. Esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e assenza della Certificazione Unica o sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali

Calcolo ISEE 2022

Il calcolo dell’ISEE è abbastanza complesso e prende in considerazione diversi parametri. Innanzitutto, per la sua elaborazione concorrono redditi e patrimonio di tutti i membri dello stato di famiglia. Viene poi suddiviso per la cosiddetta scala di equivalenza il risultato del prodotto del patrimonio familiare moltiplicato per il reddito che, però, viene maggiorato del 20%.

L’ISEE è calcolato sulla base dei redditi, dei patrimoni e della composizione del nucleo familiare.

Entro 4 giorni lavorativi dalla ricezione della DSU i soggetti che la hanno acquisita trasmettono in via telematica i dati in essa contenuti al sistema informativo dell’ISEE.

Entro il 4° giorno lavorativo successivo a quello della completa e valida ricezione dei dati autodichiarati e dell’inoltro della relativa richiesta da parte dell’INPS avviene l’acquisizione dei dati dell’anagrafe tributaria da parte del sistema informativo

Entro il 2° giorno lavorativo successivo a quello dell’acquisizione dei dati dell’anagrafe tributaria l’INPS (in base ai dati autodichiarati, a quelli acquisiti dall’Agenzia delle entrate e quelli presenti nei propri archivi) determina l’ISEE e lo rende Pertanto, entro 10 giorni lavorativi viene calcolato e reso disponibile l’ISEE.

documenti per il calcolo dell'isee

Rispetto agli anni precedenti, con la riforma entrata in vigore il primo gennaio 2015, quest’anno il calcolo dell’ISEE sarà più restrittivo e selettivo. Una delle grandi novità è costituita dal fatto che per il calcolo entrano nel conteggio anche redditi che sono esenti dal pagamento dell’Irpef come ad esempio gli assegni di accompagnamento per gli invalidi oppure le stesse pensioni di invalidità. Inoltre, il patrimonio personale avrà un peso maggiore rispetto a prima della riforma e saranno prese in considerazione anche le giacenze dei conti correnti. Al fine di una valutazione che sia quanto più realistica possibile, inoltre, sono inserite nel conteggio anche voci come gli affitti percepiti in cedolare secca piuttosto che i premi produzione rilasciati dalle aziende oppure gli assegni familiari. Infine, verranno presi in considerazione anche i redditi presunti relativi, ad esempio, agli immobili di proprietà non locati. Permane o mi sfugge il meccanismo secondo cui però i lavoratori autonomi dovranno indicare le giacenze sui conti correnti dal momento che le cifre che oggi per esempio vedo sul conto corrente ancora devono scontare il versamento dei saldi delle imposte di novembre (che non sono pochi) e quelli del prossimo anno (magari i soldi che vedo sul conto corrente li potesse usare tutti!).

A CHI RIVOLGERSI a chi presentarli i documenti per l’ISEE?

Anche per quanto riguarda gli enti ai quali rivolgersi per il calcolo dell’ISEE, il 2015 ha portato grandi novità. Se, infatti, fino al 31 dicembre 2014 era sufficiente recarsi dal proprio commercialista oppure presso un Caf o un patronato, oggi questa soluzione non è più attuabile.

Il nuovo Dpcm 159/2013 ha stabilito infatti che il calcolo ISEE debba essere esclusiva competenza dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps. Questi enti utilizzeranno i dati che sono già in loro possesso relativi ai patrimoni e ai redditi dei contribuenti mentre ai cittadini spetterà, invece, il compito di presentare eventuali spese da detrarre oppure segnalare possibili errori del calcolo effettuato dagli enti preposti.

Esenzioni ed agevolazioni

Vi ricordo anche che vi sono anche delle esenzioni e delle agevolazioni che consentono di non indicare o farlo parzialmente alcune voci che convergono nel modello ISEE o dichiarazione sostitutiva Unica DSU e che potete trovare nell’articolo di approfondimento dedicato proprio alle esenzioni ed agevolazioni nel modello ISEE

ISEE e DSU per la scuola

Vi segnalo anche l’articolo dedicato proprio alla nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica DSU o modello ISEE proprio per la scuola in cui trovate altri chiarimenti per la compilazione e la consegna del modello alla scuola per la fruizione dei servizi scolastici (mense, libri ecc).

Istruzioni Compilazione Modello ISEE

Documentazione ISEE 2021

Modello ISEE e DSU 2017 + Istruzioni – Messaggio numero 1764 del 27-04-2017_Allegato n 1 (Da scaricare gratuitamente)

Novità 2017

Potete consultare l’articolo dedicato al nuovo modello ISEE in cui sono state introdotte delle novità soprattutto per il calcolo dell’indicatore in caso di persone disabili all’interno del nucleo familiare e soprattutto.

Novità ISEE per i disabili

4 Commenti

  1. Potreste indicare la fonte normativa sulla possibilità di inserire il mutuo per ristrutturazione (tra cui rientra la demolizione e ricostruzione) nel calcolo dell’ISEE? I vari CAF lo escludono e considerano solo i mutui per l’acquisto o le nuove costruzioni. Lo ritengo un’assurdità in quanto uno potrebbe acquistare un rudere con la propria liquidità e decidere in seguito, accendendo un cospicuo mutuo, di ristrutturarlo (demolizione e ricostruzione) aumentandone notevolmente il valore. Risultato per quanto attiene l’ISEE secondo l’attuale interpretazione? Lo stesso di aver vinto alla lotteria… ci si ritrova da un momento all’altro magicamente abbienti.

  2. Interessa anche me saperlo, visto che non lo considerano valido quello per ristrutturazioni anche se sulla prima casa, in effetti, quindi: cosa davvero dice la legge riguardo all’ISEE 2022 x mutuo ???

  3. Buongiorno Promy,
    nella documentazione per ISEE 2020 ufficialmente viene indicato “capitale residuo del mutuo per acquisto o costruzione della casa”
    Nel vostro articolo articolo includete anche che è valido il “mutuo per ristrutturazione”
    A questo punto mi viene da pensare che i CAF che escludono il mutuo per ristrutturazione commettano un errore.
    E’ dimostrabile ?
    grazie per eventuali delucidazioni
    cordiali saluti
    Luca

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