Prescrizione Accertamento Fiscale Plusvalenza Vendita Abitazione

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

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Ci siamo occupati della tassazione della plusvalenza derivante dalla vendita di casa o la cessione di altra abitazione ai fini Irpef e dei molteplici casi di esenzione derivanti dalla tipologia di possesso, tuttavia vi sono migliaia di casi di accertamenti fiscali condotti dall’Agenzia delle Entrate per contestare la mancata tassazione nella dichiarazione dei redditi 730, Mod. redditi o Unico.
Nel seguito diamo importanti chiarimenti sui termini di prescrizione per questa tipologia di atti e dei tributi, imposte o tasse ivi contenuti. Non sempre parliamo infatti di 5 anni ma ci possono essere dilatazioni dei termini o riduzione dei termini di accertamento

Impugnazione atto prescritto

Ricordatevi che nonostante le cartelle o gli avvisi di accertamento fiscale notificai dall’amministrazione finanziaria abbiano ad oggetto periodi di imposta o atti che sono ormai caduti in prescrizione dovranno essere impugnati. Capitava sovente in passata che l’impugnazione potesse avvenire anche davanti allo sportello quando si scopriva che la richiesta dell’agenzia delle entrate o della vecchia Equitalia era ai limiti del surreale per via di anni fuori dalla prescrizione anche di molti anni.

Tuttavia a me interessa che capiate quale è l’orizzonte temporale ancora oggetto di accertamenti e se vi arriva un atto che riprende a tassazione e vi sanzione per un atto di 10 anni fa non vi fate prendere dal panico e sappiate cosa fare e come muovervi.

Per impugnazione intende scrivere materialmente all’ente emittente l’accertamento secondo le istruzioni che trovate riportate al suo interno entro (nella maggior parte di casi) 60 giorni dalla notifica.

Attenzione: verificate sempre il giorno di notifica dell’atto per verificare i termini che avete per impugnare l’atto.

Termini di prescrizione accertamento sulle plusvalenze vendita fabbricati abitativi

Il legislatore per dare la certezza al diritto ha un termine entro cui poter avviare e notificare al contribuente eventuali avvisi di accertamento che corrispondono per questa tipologia di atti

L’agenzia delle entrate deve notificare un eventuale accertamento al contribuente entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione a cui la plusvalenza si riferisce. Se vogliamo fare un esempio prendiamo una cessione avvenuta in data 30 giugno 2018. L’agenzia delle entrate potrà notificare una cartella entro e non oltre il 31 dicembre 2014.

Nella tabella seguente troverete degli esempi in base ai termini ordinari di prescrizione e quelli ridotti o dilatati per effetto die comportamenti del contribuente.

Termini decadenza dell’accertamento sulla dichiarazione dei redditi dell’Agenzia delle Entrate
Anno di   imposta oggetto di accertamento
Modello Unico
Anno presentazione
Termine accertamento Ordinario
Termine accertamento   Straordinario (Se Omessa Dichiarazione)
Adesione al Condono ex L.289/2002   (*)
In presenza di reati tributari –   Termine accertamento Ordinario
In presenza di reati tributari –   Termine accertamento Straordinario
N
N+1
N+1
N+5
N+6
N+9
N+11
2000
2001
30/09/2001
31/12/2005
31/12/2006
31/12/2007
2001
2002
30/09/2002
31/12/2006
31/12/2007
31/12/2008
31/12/2010
31/12/2012
2002
2003
30/09/2003
31/12/2007
31/12/2008
31/12/2009
31/12/2011
31/12/2013
2003
2004
30/09/2004
31/12/2008
31/12/2009
31/12/2012
31/12/2014
2004
2005
30/09/2005
31/12/2009
31/12/2010
31/12/2013
31/12/2015
2005
2006
30/09/2006
31/12/2010
31/12/2011
31/12/2014
31/12/2016
2006
2007
30/09/2007
31/12/2011
31/12/2012
31/12/2015
31/12/2017
2007
2008
30/09/2008
31/12/2012
31/12/2013
31/12/2016
31/12/2018
2008
2009
30/09/2009
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2017
31/12/2019
2009
2010
30/09/2010
31/12/2014
31/12/2015
31/12/2018
31/12/2020
2010
2011
30/09/2011
31/12/2015
31/12/2016
31/12/2019
31/12/2021
2011
2012
30/09/2012
31/12/2016
31/12/2017
31/12/2020
31/12/2022
2012
2013
30/09/2013
31/12/2017
31/12/2018
31/12/2021
31/12/2023
2013
2014
30/09/2014
31/12/2018
31/12/2019
31/12/2022
31/12/2024
2014
2015
30/09/2015
31/12/2019
31/12/2020
31/12/2023
31/12/2025
2015
2016
30/09/2016
31/12/2020
31/12/2021
31/12/2024
31/12/2026
2016
2017
30/09/2017
31/12/2021
31/12/2022
31/12/2025
31/12/2027
2017
2018
30/09/2018
31/12/2022
31/12/2023
31/12/2026
31/12/2028
2018
2019
30/09/2019
31/12/2023
31/12/2024
31/12/2027
31/12/2029
2019
2020
30/09/2020
31/12/2024
31/12/2025
31/12/2028
31/12/2030
2020
2021
30/09/2021
31/12/2025
31/12/2026
31/12/2029
31/12/2031
(*) Verifica   del periodo di copertura del condono

Termini decadenza dell'accertamento sulla dichiazrazione   dei redditi dell'Agenzia delle Entrate

Per le parti in grassetto e più precisamente dagli avvisi di accertamento aventi ad oggetto il periodo di imposta 2015, dovrete verificare la maggiorazione dei termini di accertamento introdotti con la nuova legge di stabilità 2016 che di fatto aumenta di un anno la scadenza (dal quarto al quinto per intenderci) e in caso di omessa presentazione della dichiarazione diventa di otto anni. A titolo di esempio per quelli sul 2015 il termine sarà il 31 dicembre 2021 e non più 2020 e così via via per ogni anno

Entro il 31 dicembre del settimo anno successivo rispetto a quello in cui avrebbe dovuto essere presentata la dichiarazione. In caso di dichiarazione omessa o nulla (in luogo del quinto anno), da parte del contribuente.

Per i soggetti congrui e coerenti negli studi di settore per i quali è previsto il regime
premiale, i termini di accertamento sono ridotti di 1 anno. Questo sempre nell’assunto che abbiate compilato correttamente i modelli degli studi di settore. Lo stesso vale per gli ISA.

Pertinenze

L’accertamento sulla vendita delle pertinenze dell’abitazione non segue lo stesso decorso dei termini prescrizionali se non nel caso in cui l’acquisto originario sia avvenuto contestualmente a quello dell’abitazione a cui si riferiscono. Parliamo per esempio di box, cantine, garage, posti auto, etc.

Guida alla Prescrizione delle cartelle esattoriali: cosa fare in caso di notifica

Nell’articolo dedicato, troverete anche spunti utili a verificare le modalità dell’impugnazione e la convenienza a farlo

Prescrizione agevolazioni prima casa

Come vi anticipavo in premessa i termini non sono sempre gli stessi. nel caso della prima casa per esempio questi si accorciano a tre anni dalla data di perfezionamento dell’atto di acquisto dove sono state rese le dichiarazioni del contribuente di avere i requisiti per poter fruire delle agevolazioni fiscali. Termini però che sono traslati se l’agenzia delle entrate dimostra che non  era in grado di poter effettuare la verifica non avendo tutte le informazioni a disposizione. Esistono casi che vanno proprio in questa direzione ed hanno così consesso all’agenzia delle entrate di poter accertare dei contribuenti ben oltre i tre anni dall’acquisto. Per questo tipologia di accertamento potete leggere l’approfondimento gratuito specifico.

 

 

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