Guida alla Emissione della Fattura: fac simile, calcolo e registrazione

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Last Updated on 4 Maggio 2023

registrazione fattureDopo l’apertura della partita Iva la domanda è come si emette la fattura e qui potete trovare una guida semplice a capire come applicare l’Iva, su cosa applicare la ritenuta d’acconto e come riaddebitare per esempio le spese o calcolare i contributi previdenziali facendo qualche esempio ed anche con un foglio excell che vi potrebbe aiutare a capire il meccanismo anche per esempio partendo dal lordo ed arrivando a capire come si determina il netto.

Aprire la partita Iva ed emettere fattura

Al momento dell’apertura della partita Iva il problema della fatturazione è secondario rispetto alla scelta del regime fiscale a cui aderire ma resta tuttavia il problema della fatturazione, l’emissione della prima fattura, la predisposizione e archiviazione e la registrazione in contabilità che necessita di modelli, software o facsimili di fattura per aiutarsi. Scaricare subito il Modello Fattura 

La tipologia della fattura risente del regime fiscale a cui appartenete

Tralasciamo il momento della scelta del regime fiscale a cui aderire di cui abbiamo parlato in passo grazie alle guide fiscali dedicate al regime dei contribuenti minimi e delle nuove iniziative imprenditoriali e sui requisiti per accedere, i pro ed i contro, le caratteristiche dell’uno e dell’altro e la convenienza ad aderire all’uno e all’altro.

Una volta scelta si delineano due problemi:

  1. di carattere teorico su quando emettere fattura, il momento dell’emissione, i casi in cui dobbiamo emettere autofattura, il caso delle cessioni di beni o prestazioni di servizi con l’estero
  2. di carattere pratico, legato proprio alla compilazione della fattura con l’aiuto di un software di contabilità. Anche se nella grande maggioranza dei casi per emettere delle fatture verso i clienti è sufficiente dotarsi di un piccolo foglio di calcolo in Excel in modo tale da gestirsi la fatturazione passiva in modo flessibile

Quali dati deve riportare la fattura a pena di nullità

Le voci che compongono la fattura e che rappresentano il contenuto minimo che deve avere per essere registrata in contabilità e sono quelle riportate da apposita Direttiva Europea e recepita mediante legge:

  • Data di emissione della fattura;
  • Numero che deve essere progressivo e con cronologia annuale;
  • Denominazione delle parti contraenti tra cui è effettuata l’operazione, nonché i dati di un eventuale rappresentante fiscale, qualora sia presente;
  • Indicazione del cedente o prestatore del servizio deve indicare obbligatoriamente il proprio numero di partita Iva;
  • Natura, qualità e quantità dei beni ceduti e dei servi prestati;
  • Corrispettivo della cessione, in moneta anche diversa dall’euro;
  • Base imponibile;
  • Valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto e abbuono o premio;
  • Aliquota iva applicabile o eventuali titoli di esenzione;
  • Ammontare dell’iva con arrotondamento al centesimo;
  • Numero di partita iva obbligatorio anche a carico del committente;
  • In caso di firma elettronica anche la firma digitale.

Vi ricordo inoltre che molti dei preavvisi di parcella che i professionisti inviano anticipatamente ai propri clienti sono già da considerarsi come vere e proprie fatture e come tali potranno essere registrate e contabilizzate.

I costi da inserire in fattura: come si addebitano i costi in fattura al cliente

Successivamente c’è il gruppo di voci che andranno a formare la base imponibile Iva, nel caso di prestazioni di servizi avremo la prima linea della fattura ossia gli onorari concordati con il cliente, successivamente avremo i rimborsi spese da richiedere al cliente che potranno essere forfettari, e potranno riguardare lo svolgimento dell’incarico sia no.
Successivamente vi sarà la parte legata ai contributi previdenziali che potranno essere diretti all’INPS, alla gestione separata o alla rispettiva cassa previdenziale di appartenenza.
Successivamente avremo l’applicazione della ritenuta d’acconto del 20% da calcolarsi su na base imponibile IVA esclusi i contributi previdenziali da versare alla cassa previdenziale.
Nel caso delle nuove iniziative imprenditoriali invece vedrete nel foglio di calcolo che non sono previste le ritenute d’acconto in quanto il regime non ne prevede il versamento e quindi beneficerete di una maggiore disponibilità sul conto corrente, ma state attenti perché l’errore che si fa spesso p quello di percepire un maggiore guadagno mentre al momento del pagamento a giugno delle imposte arrivano i dolori. Questi potranno essere soggetti o meno alla ritenuta d’acconto e molti, compreso il sottoscritto talvolta cadono in errore perchè alcuni sono considerati non soggetti a ritenuta altri soggetti a ritenuta.

Entro quando emettere fattura

Il momento di emissione della fattura cambia a seconda di cessioni di beni e prestazioni di servizi e troviamo anche dei momenti diversi di emissioni a seconda delle diverse tipologie di cessioni beni (Mobili ed Immobili) o prestazioni di servizi (acconti, a prestazioni ripetute, internazionali, ecc).

Per quello che concerne la cessione di beni la fattura si emette al momento della consegna del bene, momento nel quale si perfeziona per i beni mobili il passaggio della proprietà. Nel caso di prestazioni di servizi il momenti in cui emettere la fattura è quello di ultimazione del servizio e contestuale pagamento della prestazione.
Qualora le parti si siano accordate per il pagamento di un acconto tale acconto andrà fatturato con le stesse modalità del saldo.

Leggete a tal proposito l’articolo di approfondimento dedicato proprio alla Scadenza emissione della fattura dove trovate anche esempi e chiarimenti.

Dati obbligatori della fattura Cartacea e Elettronica

Applicazione dell’imposta di Bollo marca da bollo da 2 euro (ex 1,81 euro)

Per fatture di importo superiore a 77,47 euro si applica l’imposta di bollo da 2 euro (prima era 1,81 euro) il cui obbligo di emissione ricordo è a carico del prestatore del servizio che la addebita al cliente come avviene nella maggior pate dei casi che ho visto.

Per sapere quali sono le prestazioni di servizi e cessioni di beni che sono obbligate all’apposizione potete leggere il nuovo articolo dedicato alla nuove marche da bollo virtuali sulle fatture (link).

Spiego quando applicarle e come gestire il passaggio dal cartaceo alla gestione elettronica delle fatture rispettano naturalmente adempimenti, comunicazioni preventive e scadenze, nonché dove reperire le marche da bollo e quanto costano.

Su cosa applicare la ritenuta d’acconto: Base di calcolo per la ritenuta d’acconto

Per il calcolo della ritenuta d’acconto sarà necessario prendere come riferimento gli onorari concordati con il cliente ed i rimborsi spese a piè di lista eccetto alcuni costi come quelli sostenuti per marche da bollo, diritti di cancelleria, tasse di concessione governative, valori bollati, sostenuti dal professionista ma in nome e per conto del cliente.

Vi ricordo che come regola generale nel caso in cui emettiate la vostra fattura nei confronti di una persona fisica non titolare di partita Iva non applicherete la ritenuta d’acconto in fattura mentre nel caso in cui lo facciate nei confronti di liberi professionisti, società o soggetti con partita iva allora la applicherete con le modalità disciplinate dal DPR 600/73.

Ricordo inoltre che nel caso di prestazione professionale erogata nei confronti di una persona fisica la ritenuta d’acconto non andrà calcolata pertanto il corrispettivo risulterà più elevato rispetto alla medesima erogazione effettuata nei confronti di un soggetto titolare di partita Iva.

Tabella con voci soggette a ritenuta d’acconto

Infine sperandovi di esservi utile vi segnalo anche quest tabella dove ho riepilogato una tabella riepilogativa con cui verificare quali voci sono soggette ad iva e a ritenuta d’acconto.

Professionisti iscritti alla gestione separata INPS: alcune particolarità

Nel caso di professionisti iscritti alla gestione separata INPS la ritenuta d’acconto invece andrà applicata non solo sugli onorari bensì anche sul contributo dovuto alla gestione separata in quanto in questo caso il contributo del 4% viene considerato reddito professionale in capo al professionista. Lo stesso varrà ai fini della valutazione della base imponibile su cui applicare l’Iva che sarà costituita anche del contributo dovuto alla gestione separata INPS. Per la corretta applicazione di questa voce ho scritto un apposito articolo dedicato al riaddebito contributo INPS del 4% in fattura dove sono descritte le metodologie di applicazione e di calcolo.

Le spese per Vitto e alloggio di trasferte del professionista

Nel caso andiate in trasferta e sostenete delle spese per alberghi, ristoranti e più in generale spese di vitto e alloggio (non spostamento) e procediate al rimborso a piè di lista sarà utile osservare alcune indicazioni in quanto queste saranno considerate deducibili integralmente dal reddito di lavoro autonomo nell’ipotesi in cui siano intestate al committente per il quale state andando in trasferta, siano pagate dal professionista e siano riaddebitate in fattura come rimborso a piè di lista. In questa ipotesi tali spese non sottostanno al limite del 2% sui ricavi imposto dal legislatore fiscale per le spese di vitto e alloggio sostenute nell’espletamento della propria attività a cui il legislatore forfettariamente impone un tetto massimo di deduzione dal proprio reddito.

Esempio di compilazione della fattura per un professionista in regime ordinario che fattura ad una SpA

Onorari 10.000
Contributo cassa previdenza 400 (ipotizzando il 4%)
Totale Imponibile per ritenuta d’acconto 10.000 (se siete iscritti alla gestione separata nell’imponibile va anche il contributo INPS altrimenti no)
Imponibile IVA 10.400
Iva (21%) 2.184 (oggi è al 22%)
Totale fattura (10.400+2.184) = 12.584
A detrarre la Ritenuta d’acconto del 20% 2.000
Importo da saldare (12.584-2.000) = 10.584

Contribuenti Minimi

Nel caso dei nuovi contribuenti minimi dal 2013 in fattura non dovrete applicare ritenuta nè del 20% nè del 5% a patto che si rilasci al clienti una attestazione con cui si dichiara di fruire del nuovo regime dei minimi ex DL 98 del 2011.

Emissione della nota di credito: entro quando e come

Potete approfondire l’argomento relativo all’emissione della nota di credito in cui trovate acnhe un fac simile per la compilazione oltreché i principali termini e le modalità per l’emissione in sintesi.

Sono anche inseriti i termini entro cui emetterla da cui dipende la possibilità di riprendersi l’Iva erroneamente versata con la fattura  a cui si riferisce. Ricordo infatti che le note di credito devono sempre riportare la fattura a cui si riferisce.

Nell’articolo o sono anche elencati i casi di emissione di note di debito che rappresentano il contrario delle note di credito.

Modello Fattura da compilare

Scarica il Modello Fattura 

Fatture sbagliate? NO problem con la nota di credito

Potete consultare il nuovo articolo dedicato non solo all’emissione della nota di credito ma in cui troverete anche le modalità per recuperare l’Iva e versare eventualmente minori imposte se vi siete sbagliati. A tal proposito potete leggere la Guida all’emissione della nota di credito.

Emissione della fattura proforma o preavviso di parcella

Nella prassi si riscontra spesso l’emissione di fatture proforma o preavvisi di parcella che anticipano la futura emissione della fattura vera e propria. Ho dedicato un articolo all’argomento in quanto spesso si scambiano fatture proforma per vere e proprie fatture e viceversa con tutte le implicazioni del caso non solo in termini di deduzione del costo e versamento/detrazione dell’Iva ma anche per i rapporti tra i soggetti interessati cliente e fornitore.

Domande e risposte sulla fatturazione elettronica tra privati e verso PA

Nell’articolo troverai tante domande e risposte (FAQ) sull’argomento e che di volta in volta si aggiornerà in funzione dei quesiti che pongono i lettori.

Errori con lo split payment

Novità: Errori nella fatturazione con Split Payment come fare il ravvedimento operoso: leggi l’articolo gratuito riportante la tabelle per il calcolo delle multe ridotte

Guida alla Fatturazione elettronica dal 2019

Nel post troverete la spiegazione pratica e sintetica dell’iscrizione al nuovo portale dell’agenzia delle entrate creato per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche oltreché alle agevolazioni fiscali previste dal legislatore se deciderete di inviargli tutto (intendo fatture attive e passive) e subito.

Quando apporre la marca da bollo sulla fattura elettronica

Conservazione sostitutiva fattura elettronica 

Fattura Avvocato: calcolo, scorporo Iva

Cos’è il preavviso di parcella

Cos’è il Proforma

Fatturazione Elettronica PA e tra privati

Fattura Elettronica verso enti pubblici e tra privati: come funziona

Gestione separata INPS per i titolari di partita Iva: come funziona e quando iscriversi

Elenco Deduzioni e detrazioni per i lavoratori autonomi con partita IVA

Cos’è la Base imponibile IVA e quali voci entrano nel calcolo

98 COMMENTS

  1. Buongiorno chiedo supporto per una fatturazione a regime ordinario con sconto in fattura per detrazione Bonus facciate. La fattura è stata emesse fatturando sull’importo unitario (netto) e successivamente iva e cassa previdenziale è stata calcolata sull’importo scontata (10%) come si può sistemare la posizione? In quanto per il tecnico risultano un ammanco di iva e cassa? la lo storno fattura fatto come oggi 2022 ci farebbe perdere il diritto allo sconto 90%. Come possiamo sistemare la posizione?

  2. Sono un medico specialista libero professionista in regime ordinario semplificato.Devo fatturare ad un centro medico privato consulenze specialistiche da me effettuate a loro pazienti su richiesta del centroIl centro ha fatto logicamente la ricevuta ad ogni paziente.La mia fattura deve essere elettronica?Con IVA o senza?Con o senza ritenuta d’acconto?
    Grazie

  3. Può optare per quella che preferisce. L’importante è rispettare la numerazione, i dati minimi richiesti e la cronologici nell’emissione. Poi se la vuole fare da xls o da altro programma non importa

  4. Sono artigiano nel regime dei minimi Ho un dubbio posso emettere fatture con modulo al computer di Excel o devo usare quelli prestampato con numero tipografia?….. che differenza c è tra i due moduli?

  5. Salve,
    ho più di 45 anni e da molto lavoro come odontotecnico e, se pur con molte difficoltà, mi sono iscritto ad un corso di laurea e nel 2013 mi sono laureato in Igiene Dentale. Ad oggi non posso decidere di cambiare professione e a dire il vero non ne ho il desiderio, però vorrei dedicare 1 o 2 giorni della settimana alla nuova professione.
    Come si può gestire fiscalmente l’apertura di questa nuova professione?
    Se apro la P.Iva e lavoro 1/2 giorno alla settimana presso altri studi dentistici dovrò fatturare direttamente ai pazienti o allo studio odontoiatrico?
    Come faccio a capire l’eventuale convenienza, mi spiego meglio…
    Se con il mio lavoro ho un reddito di circa €30.000 e con la nuova professione dovessi avere un reddito di altri 5/8000 quante tasse ne deriverebbero?
    Il regime dei minimi funziona solo per i giovani laureati che hanno solo quell’attività?

    grazie fin d’ora
    Mamo

  6. Buongiorno, volevo sapere se posso beneficiare del regime dei minimi:ho 27 anni e ho dato le dimissioni (causa trasferimento in un’altra città) presso un’azienda in cui ero impiegata con contratto di apprendistato da 8 mesi (qualifica di analista),ora mi hanno proposto una collaborazione come consulente a p.iva per poter lavorare a distanza,da casa. Posso utilizzare il regime dei minimi?
    Grazie,
    Federica

  7. Legga l’articolo dedicto alla fatturazione nel DPR 633 del 1972 e troverà che lei è obbligato ad accertarsi che il cliente sia in grado di replicare la fattura in originale.

  8. La mia domanda riguarda il bollo. Come fare se si intende presentare fatture per email? Posso tenere io l’originale e mandare la scannerizzazione al cliente, o sono costretta a recapitare l’originale?

  9. Salve. Su altre fonti ho trovato che la ritenuta va calcolata anche sull’INPS mentre voi la calcolate solo sul totale onorari. Esempio: Onorario 1000, INPS 40, ritenuta 208 o 200?

  10. Grazie x le risposte sono state esauriente. Le pongo un ultima domanda la fattura possono mettere i dati senza chiedere del proprietario della casa aspettando l’inserimento del codice fiscale nonostante io avessi chiesto di farli a mio nome visto che sono io a pagare i lavori grazie

  11. Certo ci mancherebbe, però se non riesce con le buone meglio che si faccia assistere da un avvocato.

  12. Buongiorno volevo chiedere se è possibile astenermi a pagare i lavori in quanto nn sono ancora terminati e ho avuto diversi danni che nn intendono sistemarmi
    Grazie

  13. Sarebbe meglio che vi fosse scritto ma la normativa fiscale non dica nulla a riguardo in quanto eventuali controversie in questo caso potrebbero sorgere solo l’una parte sostiene che la fattura a saldo ancora non è stata emessa…ma parliamo veramente di un caso talmente remoto che non vale la pena. Chiedere che venga scritto comunque non costa nulla

  14. Buongiorno volevo chiedere se è possibile ricevere con la stessa data 2 fatture una di acconto ivata e una di saldo ivata e quest’ultima senza precisare cio che è stato fatto e nn includendo l’acconto. Sono state eseguite regolarmente posso anche astenermi dal pagarle se nn sono corrette

  15. Buongiorno volevo chiedere se è possibile a distanza di 6 mesi e con lavori da finire ricevere 2 fatture con stessa data una di acconto ivata e una di saldo sempre ivata senza riportare nel dettaglio cio che è stato effettuato e senza riportare l’acconto in quest’ultima. Posso rifiutarmi di pagarla e sono state eseguite in modo corretto le due fatture grazie

  16. Ma ci rendiamo conto della assurdità della marca da bollo in fattura? vogliamo continuare in questo modo?

  17. Buongiorno,
    Ho emesso nei confronti di un cliente che non mi ha pagato, la fattura relativa alla quota delle spese legali che ha pagato al mio legale intestando l’assegno a me, devo applicare la marca da bollo sulla fattura? Supero i 77,47.

  18. Salve, un libero professionista (rientrante nel regime dei minimi) è obbligato ad indicare in fattura sia il numero della propria P.IVA che il suo C.F.? Nel caso in cui dovesse inserire soltanto la P.IVA, la fattura sarà, comunque, regolare? Grazie mille!

  19. Buongiorno! sono un medico; a breve dovrò aprire partita iva per lavorare presso un poliambulatorio privato. Nella fattura dovrò inserire anche un contributo cassa di previdenza (ENPAM)?

  20. Salve ho una societa’ s.a.s dovrei offrire un servizio di vitto e alloggio (il servizio di vitto lo cedo tramite convenzione ad un altra ditta) io mi tengo il servizio di alloggio. La cooperativa che mi affidq il servizio opera nel sociale e ha l’iva al 4%, offrendo solo servizio alloggio nella fattura che devo emettere, posso emettere con iva al 4% o no

  21. Devo dire che la ritenuta del 20% non la capisco proprio o meglio la giustifico solo se l’agenzia delle entrate vi abbia detto ciò considerando i proventi come redditi diversi. Tuttavia come lei precisa sostiene anche delle spese che purtroppo non trovano riscontro se non per il tramite della detrazione forfettaria del 5% sui canoni percepiti ai fini IRPEF. Si faccia dare conferma dall’agenzia e se può ce lo riferisca magari servirà anche ad altri.

  22. Vorrei porre un quesito strano per cui chiedo il vostro aiuto. Ospito per 80 giorni uno studentte americano di una università americana il cui programma è in Italia. L’università americana mi dà 30 euro al giorno in cambio di cena colazione e servizi, acqua, riscaldamento camera con biancheria ecc, insomma come un figlio.
    L’agenzia delle entrate ha imposto all’università di farci pagare la ritenuta di acconto del 20% sulla somma che noi percepiamo . Devo dire che per far vivere in casa lo studente ho una spesa non indifferente per il cibo, per il consumo della luce elettrica e per il riscaldamento- La mia adomanda è la seguente come posso detrarre le spese del vitto e delle utenze nella compilazione del 730. Faccio fare la fattura al supermencato, basata?
    Grazie Flo

  23. Salve, sono libero professionista in regime dei minimi.
    Una domanda: come devo applicare le spese sostenute per la prestazione di cui faccio fattura? Fino ad ora le ho inserite prima dell’imponibile come voce spese sostenute, ma in questo modo se non sbaglio mi vanno a concorrere sul reddito (anche se reddito non sono) e mi fanno arrivare prima alla soglia dei 30.000€ anche se sono spese. Posso inserirle dopo l’imponibile o c’è qualche altro modo? Le spese sono comunque fatturate o scontrinate a me (altra parentesi: ma devo farmi fare fattura su ogni singola spesa sostenuta o basta uno scontrino?)però non mi pare giusto che, cvisto che sono spese e non guadagno, vadano a concorrere sul reddito.. o sbaglio?
    Grazie

  24. no senza ritenuta d’acconto solo con la dicitura operazione effettuata ai sensi dell’art.27……

  25. Salve,
    sono un praticante avvocato abilitato. Ho aperto recentemente la p.iva aderendo al regime dei minimi. Dovrei emettere una fattura per un credito verso un ente pubblico. Devo applicare la ritenuta d’acconto?

  26. 1) Dipende dal codice atecofin con cui il farmacista emette fattura in quanto se rientra nelle prestazioni di servizi esenti Iva non indicherà l’iva in fattura ma dovrà indicare il riferimento normativo relativo all’esenzione (articolo 10 dpr 633 del 1972)
    2) Si ma deve chiedere al farmacista se è iscritto
    3) dipende dal codice atecofin che trova sul sito dell’istat (ma dovrebbe essere indicato nel certificato di apertura della partita Iva

    ma perchè deve complare lei la fattura al farmacista e non la compila lui???

  27. Buongiorno,
    sono un’impiegata dell’ufficio contabilità di un’azienda.
    Devo compilare la fattura di un farmacista libero professionista,che lavora proprio come farmacista al pubblico.
    Ho vari dubbi:
    1) La fattura è con l’iva?
    2) Devo inserire l’ENPAF in fattura, o posso rimborsargli l’anno successivo il 5% del fatturato a noi?
    3) Il suo commercialista mi ha chiesto che tipo di codice ci vuole nella partita iva che deve aprire, cosa vuol dire, che domanda é?
    grazie molto per la risposta.

    Prima ero iscritta alla vs newsletter, non le mandate piu?
    Saluti
    stefania

  28. Aprire la partita Iva sia chiaro non è una scelta ma un obbligo normativo imposta dalla legge per cui non è che lei decide quando aprirla ma deve veriricare se realiza i tre presupposti per essere soggetto. Essendo poi un regime fiscale a tempo detemrinato meglio sfruttarlo al massimo per cui se quest’anno lavorerai “poco” a tal punto da non rientrare nell’ambito di applicazione della norma Iva allora meglio aprirla a Gennaio.

  29. buonasera sono Riccardo, mi sono laureato in igiene dentale e devo aprire la partita Iva, se la apro a novembre o gennaio c’è qualche differenza? Dovrei fare la dichiarazione dei redditi del 2012 nel caso la aprissi ora?
    Grazie mille.

  30. Temo di non aver compreso la domanda; cmq sulle fatture di acquisto mica deve indicare che aderisce ai minimi.

  31. salve,
    un dubbio per un professionista che è minimo e ha acquistato delle riviste che sono es.art.74 in contabilità indicherò min. oppure es.74??grazie in anticipo

  32. Buonasera,

    è da considerarsi spesa a piè di lista anche il biglietto di un treno se si ha fattura del biglietto?

    se invece si tratta di spese senza fattura (tipo rimborso chilometrico e autostrada) che non avendo fattura non potranno essere dedotte come spese come ci si comporta?

    grazie in anticipo
    ambra

  33. Si deve aprire la partita Iva se svolge attività abituale e continuativa come psicologa. INoltre potrà iscriversi alla cassa nazionale di previdenza degli psicologi. Per la possibilità di aderire al regime dei minimi le consiglio di leggere l’articolo con la guida fiscale dove trova i requisiti di accesso sfruttando il motore di ricerca interna al sito per trovarlo.

  34. Sono una lavoratrice dipendente statale, con previdenza INPS: da quest’anno lavoro part time al 50% e a fine 2012 andrò in pensione , avendo compiuto 61 anni.Vorrei iniziare la libera professione come psicologa, con contributi ENPAP.
    Posso aderire al regime dei nuovi minimi dal 2012 per 5 anni?
    Premetto che negli ultimi anni ho percepito un reddito lordo annuo inferiore a 30.000 euro e che non esiste continuità fra i due lavori.
    Devo aprire la partita IVA?
    Grazie

  35. Si ti sbagli, il tuo onorario rappresenta la prima linea della fattura che è quella che si discute con il cliente. Le tue imposte poi le pagherai in sede di unico. Poi certo che se vuoi amentare il tuo onorario del 5% nessuno ti dice nulla, ma resta una scelta commerciale.

  36. Buongiorno.

    Grazie per l’ottima guida.

    Un piccolo dubbio da un neofita libero professionista; il 5% non lo indico esplicitamente ma immagino che il mio onorario, in fattura, lo dovrò maggiorare di tale percentuale. Mi sbaglio?

  37. Per una pasticceria si parla di reddito di impresa anche se questo deve verificarlo con la camera di commercio in base al codice atecofin (codice Iva con cui le apre la partita Iva da pasticciere per intenderci). Alcuni codici fanno reddito di impresa altri reddito da lavoro autonomo.

  38. Ciao, permani nel regime per tutto il 2012 dato che i 35 anni li hai compiuti a febbraio.
    Per cui farai fattura senza applicare l’iva e la ritenuta d’acconto.
    Ricorda di rilasciare l’attestato come non applichi la r.a. (io faccio la dichiarazione nel retro della fattura).
    Dal 2013 ti porrai il problema su quale regime aderire.
    ciao

  39. Buon Giorno, io vorrei aprire la Partita Iva con il regime dei minimi visto che io faro dei corsi e consulenze del mio settore (pasticceria)e non superero i 30 000 euro annui. Se la apro come libera professionista o come una nueva azienda le condizioni sono sempre le stesse?
    grazie

  40. MI scusi ma la domanda è un pò generica. Per contributo minimo intende quello minimo contributivo ai fini INPS, quella facoltativo da inserire in fattura in addebito al cliente? Più cercate di essere approfonditi meglio è.

  41. salve. sono una libera prof. dal 2008. a febbraio compio 35 anni. devo fare la fattura e non so se entro nel contributo minimo .mi puo spiegare .grazie

  42. Ti anticipi che con il nuove regime dei minimi non si applica più la ritenuta del 20% e neanche quella del 5%. IN fattura quindi ti comporterai fermandoti prima ossia applicherai onorari e se vuoi il 4% in fattura che ricordo non è obbligatorio addebitare al cliente (ma credo tutti lo facciano ovviamente). Prova a leggere l’articolo dedicato al nuovo regime dei minimi e se puoi consiglia il ito a qualche amico. Buona fatturazione e spero di esserti stato utile.

  43. Salve a tutti , chiedo gentilmente se qualcuno di voi può descrivermi con un esempio come si calcola ora la fattura per chi fa parte del regime agevolato . Io prima calcolavo r.a. e aggiungevo 4% inps più spese fuori imponibile .
    Ora vorrei capire se dal netto devo aggiungere 5% + 4% inps + spese ??
    Grazie.

  44. Il contributo previdenziale del 4% può essere addebitato in fattura indipnedente dal fatto che sia ingegnere e dal cliente.

  45. Salve, innanzitutto volevo complimentarmi con chi ha realizzato questo sito!! è veramente molto utile.
    Ora volevo porvi una domanda. Sono un Geometra neo iscritto all’albo e in settimana dovrò andare ad aprire l’attività all’agenzia delle entrate. Sicuramente aprirò la nuova attività con il regime dei minimi 2012.
    Ora volevo chiedervi se gentilmente potete mandarmi qualche esempio di fattura da geometra, sia verso un professionista (ingegnere), sia verso una persona fisica.
    Mi hanno deto che quando fatturo ad un professionista non devo inserire in fattura il 4 % dovuto alla cassa, ed essendo un “novellino” al livello di fisco e tasse, sto andando in confusione.. Grazie e buona giornata a tutti

  46. Salve,ho 37 anni e vorrei aprire una p.IVA come libero professionista(faccio l’idraulico e lavoro spesso con imprese edili),è più conveniente il regime dei minimi o quello ordinario?

  47. Una quota è a carico del clinete (4%) l’altra a carico suo. NOn pagare non mi sembra saggio. Prendere accordi con il suo datore di lavoro rvedendo gli onorari sempra più opportuno.

  48. Ok grazie. Comunque non mi basterà quel 4% per pagare le rate INPS, gli accordi erano che mi venivano pagate, ora cosa posso fare? non pago?…non so più dove sbattere la testa.

  49. Lei in fattura può addebbitare una percentuale del 4% (verifichi sempre annualmente la percentuale perchè può cambiare anche se quest’anno è rimsta invariata per avvocati e commercialisti) a titolo di contributo della cassa previdenzaile di appartenenza al suo cliente appena sotto la prima riga degli onorari.

  50. Salve, rientro nel nuovo regime e ho un problema. lavoro da due anni in uno studio e ogni mese emetto fattura, infatti ieri l’ho emessa per il mese di gennaio; ho inserito nel lordo anche la quota INPS per la rata di Febbraio (come ho fatto per le due rate già pagate nel 2011, come concordato tra le due parti). Oggi mi dicono che non capiscono la mia fattura e che devo inserire la rivalsa INPS al 4% e che non posso metterla nel lordo! Quindi: A) quello che mi hanno detto centra con il nuovo regime??, B) esiste una voce da inserire in fattura dove posso chiedere la mia rata INPS senza avere problemi??…Insomma, vorrei farmi pagare le rate INPS dal titolare dello studio visto che non posso avere l’aumento. Aiutatemi per favore!

  51. A mio avviso con il nuovo regime dei minimi, in quanto nel tuo caso a meno di info che non mi ha dato e nel rispetto anche degli altri requisiti previsti dalla norma puoi rientrare. Un dubbio lo potrei avere rispetto alle attività apri e chiudi ossia ad un bacino di partite iva che aprono e chiudono e quindi possono essere maggiormente soggette ad accertamento.

  52. Salve io ero nel regime dei minimi del 2008 fatturavo art 100…. insomma senza IVA ma apponendo una marca da bollo 1,81….

    a luglio 2011 ho chiuso la PIVA perchè le spese non coprivano i ricavi

    Ora vorrei riaprire la partita IVA come la posso riaprire? in che regime?
    Cordiali Saluti

  53. Se non passa al nuovo nulla cambia rispetto alla fatturazione, ma se cambia, come a mio modesto avviso ritengo perchè la sua non dovrebbe essere considerata mera prosecuzione. tuttavia qualora passasse al nuovo e sempre nel rispetto anche degli altri requisiti sempre a mio avviso potrebbe permanere nel regime solo per il resto delle annualità fino al quinquennio.

  54. Salve, avrei bisogno di un chiarimento in merito al regime dei minimi visto che commercialisti diversi dicono cose diverse. Io ho aperto ad ottobre 2010 partita Iva (regime dei minimi)quindi in faura c’era +4% INPS e -20% Ritenuta d’acconto.
    Ora premesso che nel 2010 e 2011 ho svolto la stessa attività per gli stessi clienti, Vi chiedo, si tratta di mera prosecuzione di attività?
    Cosa cambia nel mio caso? Posso passare al nuovo regime 2012? Nel caso non fosse possibile passare al nuovo regime previsto per il 2012 come bisogna emettere fattura?
    Grazie mille in anticipo.

  55. Vorrei una delucidazione sul “problema” fatturazione estera. ho aperto partita iva con codice web design e grafica l’anno scorso. A fine anno ho lavorato per una ditta di monaco (quindi francia – ue), è vero che per “colpa” di questa unica fattura devo cambiare regime e non rientro più nelle agevolazioni dei minimi? Grazie

  56. Dica al commercialista di leggere la circolare numero 7 del 2008, al punto 6.4. Qualora le indichi elementi contrari invece la prego di indicarli.

  57. il mio commercialista mi dice che la marca da bollo si applica solo alle prestazioni mediche, quale è il riferimento normativo della marca da bollo dove viene indicato tale adempimento anche per gli altri professionisti?
    grazie

  58. La seconda che hai detto: nel senso che al momento io a mio modesto avviso per coloro i quali avevano già aperto la partita iva dal 2008 lua durata sarebbe fino al raggiungimento del quinquennio; non ti nascondo che ci vedo delle disparità di trattamento con altri che invece la aprono ora. Dovremmo attendere una circolare dell’agenzia a proposito.

  59. Grazie mille per la risposta di qualche giorno fa.

    Mi resta solo un dubbio, di natura diversa.
    Come scrivevo, ho aperto la partita iva nel settembre 2008 (art.1 comma 100, legge 27/12/12/2008). Il mio commercialista dice che posso restare nel nuovo regime fino ai 35 di età. Leggo però in queste pagine che per chi ha il regime dei minimi nato nel 2008 si può passare al nuovo regime agevolato solo per la durata residua del quinquennio…
    E’ una cosa certa o restano margini di incertezza?

    Grazie!

  60. Cosa succede se non viene applicata la marca da bollo per le fatture emesse nell’anno precedente? è possibile recuperare in qualche modo con l’ADE?
    GRAZIE

  61. sono un contribuente minimo e ho necessità di avere dei chiarimenti sulle nuove modalità di fatturazione x il 2012. Non mi è chiaro se devo o meno inserire in fattura la ritenuta d’acconto. So che la tassazione è scesa dal 20% al 5% ma ripeto non mi è chiaro se in fattura devo inserire l’imposta sostitutiva (ritenuta d’acconto) al 20% o al 5% o non inserire nulla, in quest’ultimo caso avrei una fattura con le seguenti voci:
    – onorario €……….
    – contributo inps gestione separata 4% €…………….
    – totale fattura
    Se così fosse, ho notato, facendo delle simulazioni, che l’abbattimento dell’imposta sostitutiva dal 20% al 5% e la non indicazione in fattura della ritenuta d’acconto, si traduce in un maggiore esborso finanziario nella misura in cui, non essendoci un credito d’imposta (x maggiori imposte versate dai sostituti) non si potranno compensare i contributi Inps.
    grazie in anticipo

  62. Si lefatture dei contribuenti minimi sono soggette all’imposta di bollo di 1,81 euro, se di importo superiore alle vecchie 150 mila lire.

  63. sono libero professionista in regime dei minimi mi serve capire se le fatture per un cliente privato è uguale a quella di un soggetto con partita iva e se deve essere emessa con marca da bollo per importi superiori a 77 euro, grazie

  64. Con il nuovo regime dei minimi è più semplice perchè non deve applicare la ritenuta in fattura. Onorri 1.000 il datore fattura 1.000 e a giugno paga 50….meglio di così? Spero di esserle stato utile e ci presenti qualche architetto.

  65. Con il nuovo regime dei minimi è più semplice perchè non deve applicare la ritenuta in fattura. Onorri 1.000 il datore fattura 1.000 e a giugno paga 50….meglio di così? Spero di esserle stato utile e ci presenti qualche architetto.

  66. Buongiorno,

    scrivo per chiedere un aiuto, magari riuscite a chiarirmi un po’ le idee.

    Sono architetto, ho aperto la partita iva nel settembre 2008 (art.1 comma 100, legge 27/12/12/2008), emetto fattura solo al mio datore di lavoro che è come me architetto.
    Sinora, a partire dal netto concordato di 1250 euro, le mia fatture erano così compilate:
    >Imponibile
    >Ritenuta d’acconto al 20%
    =Netto (Imponibile – Ritenuta d’acconto)

    Ora, con il nuovo regime fiscale dei minimi, come mi devo regolare?
    Mantenendo lo stesso netto in fattura in fin dei conti a fine anno mi restano in tasca meno euro, giusto?
    Riuscite a dirmi come fare il calcolo a ritroso per concordare col datore di lavoro la nuova fatturazione?

    Grazie mille per l’attenzione.
    Silvia

  67. Mi preme sottolineare che in fattura al momento non è prevista l’applicazione della ritenuta al 5%, almeno quanto mi risulta, anche se sarebbe auspicabile.

  68. Salve,
    il 28 febbraio del 2010 ho aperto partita iva scegliendo il regime nuove attività quindi con ritenuta del 10%.
    questo regime potrei “conservarlo” per 3 anni di attività quindi nel 2013 dovrei passare al regime ordinario.
    Viste le agevolazione (ritenuta acconto 5%) previste dal nuovo regime dei minimi e considerando che non ho grossi acquisti di beni ( x scaricare l’iva) sto valutando di passare al nuovo regime.
    Conserverei così anora per due anni (nove regime dei minimi dura per 5 anni ed io ho 43 anni) una ridotta “tassazione”. Considerando che la somma delle mie fatture annue ammonta a meno di 23.000 euro( unico fornitore= datore lavoro ) è conveniente per me fare questa scelta? cos’altro dovrei consiedrare per una migliore valutazione?
    grazie

  69. l”ho inviato sulla sua casella di posta elettronica ma controlli sempre la sua situazioe specifica alla luce delle norma e del contenuti degli articoli. Spero di esserle stato utile.

  70. Salve, essendo un contribuente minimo vorrei chiedere se fosse possibile ricevere il modellino per la preparazione della fattura…Grazie in anticipo

  71. Ti giro un modello sulla casella di posta elettronica personale a patto che prima leggi anche gli articoli correlati sulla fatturazione in cui trovi dove inserire le spese di viaggio, vitto, alloggio, e trasferte sostenute per l’espletamento dell’incarico professionale :-)

  72. Salve, sono un Ingegnere contribuente minimo e iscritto ad Inarcassa.
    Vorrei sapere come inserire delle spese di rimborso, per viaggio, vitto e alloggio, in fattura. Tutte spese sostenute, durante le trasferte, per la società per la quale lavoro,come “libero professionista” in maniera continuativa, quindi come falso dipendente.
    Se possibile, vorrei ricevere anche un fac simile di fattura da emettere a partire dal 1/1/2012.
    Grazie anticipatamente.

  73. Si hai letto bene l’articolo dedicato al nuovo regime dei minimi? La tassazione scenderà al 5% e dalle tue caratteristiche potrai rientrare nella nuova tassazione agevolata al 5%. Sull’applicazione dell’imposta sostitutiva dell’Irpef in fattura del 5% nell’articolo trovi il mio escplicito invito a colmare la lacuna normativa altrimenti saremo costretti in moti casi ad anticipare il 15% di tassazione in più senza che poi ve ne sia un effettiva bisogno: applico il 20% in fattura per poi pagare solo il 5% nella dichiarazione dei redditi.
    Prova a leggere l’articolo sopra riportato come collegamento e vedrai che scoprirai anche altre novità utile per il tuo regime fiscale.
    Inoltre hai già provveduto al aversamento dell’acconto? te lo chiedo perchè il 21 novembre c’è stata la riduzione dell’acconto irpef 2011 che vale anche per i contribuenti minimi che si troveranno a versare non il 99% bensì l’82% con un risparmio di liquidità pari a 17 punti percentuali. Ti ricordo che la scadenza è per il 30 novembre 2011.

  74. Buonasera,
    sono un contribuente minimo iscritto alla gestione separata; ho aperto la partita IVA il 15 luglio di quest’anno. Desidererei qualche chiarimento rispetto alle novità introdotte al regime dei minimi che entreranno in vigore il 1.1.2012. (Ho 32 anni e quindi fino al 2014 dovrei beneficiarne).
    Attualmente emetto fatture calcolando un’imposta sostitutiva (ritenuta d’acconto) del 20%. Ho letto che dal 1.1.2012 questa imposta scenderà da 20% al 5%. Ciò significa che nell’emettere le fatture dovrò calcolare ed indicare l’imposta al 5%? Esiste già qualche circolare esplicativa? In sede di dichiarazione dei redditi l’importo da versare terrà conto della maggiore tassazione versata a titolo di ritenuta nell’anno 2010? (Considerato che ho emesso fatture con ritenuta al 20%?)
    Grazie

  75. L’articolo si stampa utilizzando i tastini in basso e potete anche condividere l’articolo su facebook, twuitter eccetera, potete anche stamparlo direttamente. Per il format sulla fattura vedo di inviarglielo in mattinata.
    Altro? :-)

  76. Pochi giorni fa ho risposto ad un commento uguale. Provi a cercalo nelle pagine precedenti. Il principio è che se rientrano nell’epletamento dell’attività rientrano.

  77. Salve,
    vorrei per cortesia avere il foglio di excel del facsimile di fattura.
    se possibile anche l’articolo in pdf. grazie

    anchio sono un contribuente minimo!

  78. Buonasera, sono un contribuente minimo iscritto alla gestione separata.
    Non mi è ancora del tutto chiara la questione dei rimborsi spese.
    Supponiamo che per l’espletamento di un incarico io debba andare all’estero sostenendo le spese per viaggio e soggiorno.
    Come indico in fatture tali spese, in fase di richiesta di rimborso?
    E soprattutto il rimborso va incluso nell’imponibile e quindi fa gioco nel calcolo del limite massimo di compensi pari a 30 mila euro?
    Infine, tali spese sono deducibili e in che misura?
    Grazie in anticipo
    Valentina

  79. Te l’ho inviato sulla casella di posta elettronica, spero di essetrti stao utilee presenta qualche amico :-). Se ti è piaciuto segnala il sito. Grazie

  80. Salve,
    vorrei per cortesia avere il foglio di excel del facsimile di fattura.
    grazie

    PS: sono un contribuente minimo

  81. é un contribuente minimo o ordinario o delle nuove inziative? Se mi da dei riferimenti lo iinoltro per e-mail ok?

  82. Il nuovo template dei modelli di FT è ancora in fase di rilascio, è un contribuente minimo?

  83. Buongiorno,

    complimenti per forma e contenuti del sito. Non riesco però a scaricare i moduli

  84. Grazie, ha visto anche gli altri articoli per lei che è un professionista? Sono certo che le saranno utili.

  85. Stavo appunto cercando informazioni sulla deducibilità delle spese delle marche da bollo per i liberi professionisti. questo post mi è stato molto utile ed è sato il primo risultato della ricerca grazie!

    Alice

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