IMU e TASI 2022 in caso di Decesso e successione: chi paga e quanto

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prima casa successione donazioneVediamo in caso di decesso del proprietario di casa chi deve pagare la TASI e l’IMU 2022 tra gli eredi chiamati alla successione per non incorrere in sanzioni tributarie.
Nel caso di decesso del contribuente proprietario di una o più unità locali con annesse pertinenze l’obbligo del versamento delle imposte (o tasse come spesso le chiamate voi) ricade inevitabilmente in capo agli eredi ma bisogna capire quando scatta esattamente per determinarne anche le scadenze.

I pagamenti risultano essere due in quanto abbiamo l’obbligo del versamento IMU e TASI relativo a:

  • L’imposta di competenza fino al giorno di apertura della successione a carico del de cuius;
  • L’imposta che scatta dal giorno di apertura di successione fino alla prima scadenza successiva.

Se dovessimo fare un esempio, nel caso di un decesso al 31 ottobre si dovrà provvedere a versare l’imposta del contribuente deceduto dal primo luglio fino alla data di apertura della successione che supponiamo avvenga il primo novembre. L’erede dovrebbe poi versare dal primo novembre a immaginiamo fino al 16 dicembre.

Logico che il defunto non potendo pagare a posteriori l’imposta dovranno versarla gli eredi in relazione alla propria percentuale (nel caso per esempio di tre fratelli: un terzo a testa). Il diritto di abitazione matura indipendentemente dall’accettazione dell’eredità.

Il momento scatta dall’apertura della successione (leggete a tal proposito la Guida alla Successione per aiutarvi) a tal proposito nell’articolo linkato trovate le tempistiche e le Modalità di apertura della successione.

Casa utilizzata dal coniuge ancora vivo

Non è infrequente il caso in cui il coniuge proprietario sia il primo a passare a miglior vita. Al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione e ci si pone la domanda se debba pagare IMU e TASI. La risposta è che dovrà considerarsi come titolare del diritto di abitazione per cui l’IMU godrebbe dell’agevolazione prevista per l’abitazione principale qualora sia utilizzata dal coniuge vivente come dimora abituale e abbia ivi stabilito la residenza legale mentre per la TASI sembrerebbe doversi procedere al pagamento.  Il coniuge superstite pagherà il saldo per il defunto marito fino al giorno di apertura della successione e la moglie o coniuge superstite la restante parte.

Da quando gli eredi pagano IMU e TASI

Nel caso di acquisto di un immobile per successione ossia abbiate ricevuto per eredità un immobile il pagamento dell’IMU e della TASI dovrà avvenire non a partire dalla data di apertura della successione ma dal giorno della morte del de cuius.

Accettazione dell’eredità con beneficio di inventario

Nel caso in cui accettiate l’eredità con beneficio di inventario i debiti vantati dal fisco dovranno essere onorati nei limiti delle somme realizzate dalla vendita dei beni che entrano nella successione. Questo per dirvi che non rischierete di vedervi aggredire il patrimonio personale per una cartella del de cuius. Sicuramente se siete cugini di terzo grado e vi chiamano per accettare l’eredità fatevi una domanda: come mai nessuno prima di me l’ha accettata? Potrebbe essere utile capire e chiarire se vi sono pendenze o debiti da onorare e quanto valgono. A tal proposito comunque ho scritto un articolo dedicato proprio alla gestione delle cartelle di pagamento del defunto per orientarvi nella loro gestione (insomma non pagatele subito ma prima leggete e nel caso sentite un dottore commercialista).

Possiamo dire che succede un pò quello che si ha anche nel caso di acquisto o vendita di immobile in corso d’anno ai fini IMU e TASI

Non entro nel merito del calcolo delle imposte che potete trovare ai link che vi segnalo nel seguito.

Guida IMU

Guida TASI

 Nuovo articolo dedicato all’ IMU e TASI per Residenti all’estero con Immobili in Italia

Novità dalla Legge di Bilancio 2020

A far data dal 01/01/2020, la Tasi viene abolita ma di fatto confluisce nell’IMU per cui non si ravvedranno riduzioni del  costo per questi due tributi a saldo complessivo. L’acconto IMU infatti dovrà essere versato in misura pari al 50% da calcolare sulla somma tra IMU e TASI versata nel 2019.

41 Commenti

  1. Buonasera sono proprietario per 2/3 di un immobile . Ho dato in comodato d’uso gratuito l’immobile a mio figlio che lo utilizza come prima casa, non avendo altri immobili,, ho registrato il contratto , ho un altro appartamento dove risiedo nello stesso comune. Domanda avendo solo i 2/3 dell’immobile posso avere la riduzione IMU del 50% sulla mia quota di proprietà?

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