Definizione Abitazione Principale per IMU TASI TARI

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Aggiornato il 20 Marzo 2023

abitazione principale definizione significato La definizione di abitazione principale IMU non la stessa che siamo abituati a conoscere come nel caso delle agevolazioni prima casa o come nel caso della detrazione degli interessi passivi sul mutuo contratti appunti per l’abitazione principale.

In questo caso il Legislatore ha voluto dare una definizione più stringente anche perchè ad essa è collegata l’esenzione totale dal pagamento del tributo per cui come potete immaginare prima di non far pagare un tributo ci vanno con i piedi di piombo.
A tal fine la definizione dell’abitazione principale non solo si differenzia dalle altre definizioni di casa principale, dimora abituale, residenza anagrafica o legale e domicilio fiscale ma assume una sua specifica definizione che è contenuta nella legge istitutiva dell’IMU che è il Decreto Legge del 6 dicembre 2011 n. 201 – Comma 3.

Definizione abitazione principale IMU

Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.”

Dalla lettura del testo si evince come per abitazione principale si debbano intendere prima di tutti tutti gli immobili che sono iscritti e anche quelli che non si sa per quale motivo ancora non sono iscritti nel 2020: “Iscritti e iscrivibili”.

L’abitazione principale si ha quindi quando vengono soddisfatte contemporaneamente queste tre condizioni:

  1. Residenza anagrafica nell’appartamento in cui si vuole godere dell’esenzione
  2. Possesso proprietà effettivo in base a valido titolo giuridico della casa
  3. Dimora abituale continuativa testimoniata da utenze intestata al proprietario di casa che vuole godere dell’esenzione intesa. Le utenze sono solo uno, se non il principale elemento di prova ma ne potreste addurre altri qualora riceveste un avviso di accertamento.

Immagino lo sappiate ma vi segnalo l’articolo che dedica un approfondimento gratuito gratuito proprio alle differenza tra le definizioni di residenza, domicilio fiscale, dimora abituale.

Approfondimento gratuito: differenze tra abitazione principale, residenza, dimora e domicilio fiscale

A chi si applica l’esenzione

Nei casi in cui i componenti di uno stesso nucleo familiare abbiano la residenza legale e dimorino anche in due case diverse nello stesso comune l’esenzione IMU si può applicare ad un solo immobile. Per fare un esempio pratico se i figli abitano nella seconda casa del padre a 100 metri da cada il padre paga su quella casa l’IMU in misura piena.

Lo stesso discorso vale naturalmente per l’abitazione principale e una pertinenza per ciascuna unità locale classificata nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo.”

Considerazioni per la TASI

La definizione di “Abitazione principale” e quindi anche l’esenzione viene estesa anche anche ai locatari, ossia coloro che danno in affitto la casa, ma che utilizzano l’immobile in come loro propria abitazione principale limitatamente alla loro quota. Se affittate due stanze questa esenzione sulle due stanze non ha effetto. Questo per fare un rapido esempio pratico che possa fornire dei chiarimenti aggiuntivi, anche se conoscendovi tirate fuori sempre nuovi casi particolari da portare all’attenzione.

La quota può variare in genere, a seconda del comune dal 70% al 90% dell’imposta complessivamente dovuta sull’immobile.

https://www.tasse-fisco.com/case/abitazione-principale-definizione-differenza-residenza-dimora-domicilio-fiscale/25344/

https://www.tasse-fisco.com/interessi-sui-mutui/mutui-e-abitazione-principale-chiariamo-cosa-si-intende/531/

https://www.tasse-fisco.com/interessi-sui-mutui/detrazione-irpef-abitazione-principale/40/

https://www.tasse-fisco.com/societa/ires-azienda-societa/deduzione-tari-ires-irap/48174/

3 Commenti

  1. Sono in affitto con regolare contratto registrato, in una abitazione ove il locatario ha mantenuto la residenza pur non abitandoci. Ha altresì mantenuto l’intestazione delle forniture di luce e gas. ripeto che non abita nell’alloggio, che è occupato solo dalla sottoscritta. Posso chiedere al proprietario di togliere la residenza in modo che io possa pagare la tassa tributi per il solo numero delle persone alloggiate ( la sottoscritta)? Credo che tale escamotage sia stato ideato per non pagare le tasse sulla seconda casa.

  2. Ingiusto, confermo. Ma è un’opinione puramente personale. Del resto le potrebbero opporre che sulla casa in affitto non paga niente

  3. Posseggo 1 solo immobile utilizzato per alcuni anni dopo la pensione. Risiedo ora in altro comune in una casa in affitto per essere vicino alla figlia che lavora ed ha bisogno di aiuto per i nipotini. Questa casa in affitto e’ considerata la mia prima abitazione e pago l’ IMU sull’unico immobile posseduto e disabitato! Non mi sembra proprio giusto!!!! Cosa ne pensate?

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