Vuoi ristrutturare casa? Ecco gli errori da evitare per non rimetterci soldi

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

lavori ristrutturazione case e immobiliLe detrazioni fiscali previste per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili consentono il risparmio fiscale ai fini Irpef da pagare a fine anno nel 730 e nel modello unico.
Ricordiamo quindi che, al momento di ristrutturare casa, la propria abitazione o un qualsiasi immobile, nell’ambito delle detrazioni fiscali del 36% o del 55%, si commettono errori imperdonabili che fanno perdere tutto o parte dell’agevolazione fiscale. Qui vediamo come fare per non commettere errori.

E’ stata eliminata prima di tutto la comunicazione da fare al centro operativo di Pescara per far valere il proprio credito di imposta derivante dall’effettuazione dei lavori per ristrutturare un appartamento, casa o villa che sia oltre ad essere state aumentate le percentuali di detrazioni fiscali previste anche per il 2015, oltre anche ad aver mantenuto il bonis mobili e arredi.

Errori da non commettere per non perdere il beneficio fiscale

Queste sono novità approfondite nell’articolo dedicato proprio alle detrazioni per le ristrutturazioni di casa. Nell’ambito di queste poche righe invece si fa una sintesi degli errori da non commettere per ottimizzare il proprio risparmio fiscale o peggio ancora non goderne proprio Per qualche errore insanabile.

Indicate nel bonifico che si tratta di un lavoro oggetto di detrazioni fiscali

Primo fra tutti forse l’errore più grave consiste nell’omettere l’indicazione che trattasi di lavori di ristrutturazione, per ristrutturare, al momento di effettuare il bonifico alla ditta appaltatrice che effettuerà lavori di ristrutturazione in quanto la mancata indicazione rende nulla la detrazione e non sono previste azioni volte a correggere il danno nemmeno in autotutela. Nel bonifico infatti dovrete indicare che le somme sono destinate a pagare una ditta che si è occupata di lavori in quanto questa sarà applicata una ritenuta d’acconto particolare sui bonifici e che permetterà al tempo stesso all’agenzia delle entrate. L’indicazione del bonifico parlante applicherà sul bonifico la ritenuta d’acconto sui lavori di ristrutturazione per questo se vi chiama la ditta incavolata dicendovi che gli avete bonificato di meno fateglielo presente (ve lo dico perchè mi è capitato)

Cosa fare se hai pagato la ditta senza bonifico parlante

Indicate correttamente in dichiarazione 730 o modello unico le coordinate delle rate

L’omissione di questo particolare adempimento determinerà la assoluta insanabilità dell’errore impedendo di godere delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni e sulla manutenzione di casa.
Non è consentito inoltre l’uso del contante o assegni o contanti e neanche finanziamenti.
Qualora inoltre indicaste sulla dichiarazione dei redditi modello 730 o nel  modello Unico a seconda di quello che utilizzate una rata di importo diverso rispetto a quello consentito oppure come spesso accade ne indicate una di un’altra annualità (la nona invece che la decima) perderete il beneficio su quella singola rata.

Ottimizzare il beneficio fiscale

Inoltre, per ottimizzare il beneficio fiscale ottenibile dai lavori di ristrutturazione e manutenzione, state anche attenti a verificare che vi vengano applicate le aliquote iva corrette o che voi siate in grado di riconoscere quei lavori che potenzialmente potrebbero fruirne ma che l’effettiva applicazione dipende da nostri comportamenti.
Alcuni volte infatti si va non in automatico e non viene applicata l’Iva agevolata ma è necessario porre in essere alcuni adempimenti che possono essere comunicazioni o autocertificazioni o indicazioni al soggetto venditore o appaltatore come indicato negli articoli dedicati all’Iva agevolata del 10% o del 4%.

Superate invece alcune difficoltà che erano emerse nell’ambito dell’operatività, ci si trova di fronte a casi in cui erano più soggetti a pagare lo stesso lavoro e le fatturare erano intestate a soggetti diversi; diciamo che in questo caso qualora vi siano più persone immagini coniugi o più persone che sono proprietari dello stesso immobile e che sostengono la spesa di ristrutturazione, non sarà richiesto di effettuare tanti bonifici quante sono le persone ma è necessario che il bonifico riporti i codici fiscali di ognuno quindi di ciascuno dei soggetti che hanno partecipato alla spesa.
Gli altri di converso per poter fruire della detrazione fiscale nel 730 o nel modello Unico indicheranno i dati richiesti per identificare soggetto ed importi per poter godere della detrazione fiscale.

Inoltre non sarà più richiesto di indicare separatamente in fattura il costo della manodopera per i lavori, cosa che prima determinava invece l’applicazione di sanzioni mentre invece dal 14 maggio 2011 non è più richiesto.

Bonus fiscale mobili e arredi

Bonus fiscale per le giovani coppie conviventi

La comunicazione di fine lavori

L’abbandono di questa prescrizione normativa, insieme anche a quella che richiedeva la comunicazione di fine lavori non determina la decadenza delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni immobiliari. Ora infatti vale la SCIA o anche la CILA che è ancora più semplificata, che basterà far fare al vostro architetto e se non lo usate contattatene uno perchè serve, a cui chiederete di presentarla e non servirà più la DIA di fine lavori che in molti casi non veniva poi neanche presentata.

7 Commenti

  1. Se stava facendo i lavori e se ha sostenuto le spese lo scorso anno, quest’anno le indicherà nella dichiarazione di competenza.

  2. dopo aver fatto la ristrutturazione di casa ,ho chiuso la scia , la domanda e’ siccome e’ presente una scia d’apertura lavori e poi chiusa (il triennio di validita’scade il 12/2016), posso scaricare altre spese sulla prossima dichiarazione?. Grazie

  3. Ristrutturazione casa: gli errori da non commettere per non perdere l’agevolazione fiscale | Il Condominio Nuovo

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  4. Buonasera,
    vi chiedo un chiarimento in merito alle detrazioni fiscali.
    Lo scorso Novembre 2013 ho acquistato casa e vorrei sapere se ho diritto alla detrazione del 50% sull’acquisto dei mobili. Preciso che non devo eseguire nessun lavoro di ristrutturazione nell’immobile.
    Grazie.

  5. Buonasera,
    vi chiedo cortesemente un consiglio in merito alle detrazioni fiscali.
    Da luglio a settembre 2011 ho ristrutturato il mio appartamento (abitazione principale). Quest’anno, con il 730, ho richiesto la detrazione del 36% sulle spese sostenute di circa 30.000 euro(era ancora d’obbligo la comunicazione al centro meccanografico) e ho richiesto la detrazione del 55% anche su spese di 3 anni prima del vecchio proprietario per la sostituzione della caldaia (spesa del condominio)
    Ad oggi vorrei vendere l’appartamento ed acquistare una casa indipendente (in un altro comune) che dovrò ristrutturare.
    Vengo ai miei dubbi:
    – posso continuare a detrarre le spese della ristrutturazione del 2011?
    – posso richiedere la detrazione del 50% delle spese sostenute fino al 30.6.2012?
    – devo detrarre necessariamente tutto io perchè la casa è intestata a me, o può detrarre anche un’altra persona se sostiene la spesa anche se non è intestatario del bene?
    – la somma massima detraibile di 90.000 euro è complessiva (vecchia e nuova ristrutturazione?)
    – posso continuare a detrarre anche la spesa della caldaia ‘ereditata’ del vecchio proprietario dell’attuale mio appartamento?
    Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione, cordiali saluti.

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