Evasione Fiscale ed Elusione differenza e profili sanzionatori nel diritto tributario

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Aggiornato il 15 Maggio 2023

Ievasionel concetto di evasione fiscale si lega a quello di evasione fiscale solo per effetto della riqualificazione dell’operazione posta in esssere dal contribuente da parte dell’agenzia delle entrate o della guardia di finanza in sede di accertamento fiscale o di contenzioso tributario.

Elusione Fiscale ed Evasione Fiscale: è netta la differenza per il Fisco

Prima di tutto faccio una distinzione tra elusione fiscale ed evasione fiscale che consiste sinteticamente la prima (elusione) nell’aver posto in essere operazione che sfruttando il sistema delle norme a livello nazionale ed internazionale permettono di conseguire dei legittimi vantaggi in termini di abbassamento delle tasse o delle imposte, azzeramento del reddito imponibile, recupero di imposta mediante rimborsi e simili, mentre le seconde (evasioni) sono operazione inquadrate nell’ambito di un disegno fraudolento volto alla sottrazione di materia imponibile ai danni dello Stato.

Nella seconda (evasione) pertanto emerge chiaramente il concetto di dolo e il ricorso a strumenti che al contrario dell’elusione che usa le norme, qui gli strumenti sono illeciti. Le sanzioni penali nel diritto tributario sono conseguenze di comportamenti considerati illeciti dal Fisco e particolarmente gravi e a cui il legislatore ha deciso di reagire con pene più severe che prevedono i reati penali.

Oggi l’elusione fiscale è argomento sempre più da studi consulenziali di un certo tipo, ed espongono il cliente contribuente ad un maggior rischio rispetto ad anni fa. Questo perché l’onere della prova si è sempre più spostato dal fisco al contribuente e quest’ultimo sarà colui che dovrà dimostrare, carte alla mano, di non rientrare nel disegno evasivo costruito dall’agenzia delle entrate intorno ad una manovra economica messa in piedi dall’imprenditore al fine di ottenere vantaggi economici.
Sfortunatamente siamo arrivati all’annoso problema dell’”abuso del diritto” che per noi contribuenti viene letto come l’eccessivo potere del fisco di imporre le proprie stime o le proprie ricostruzioni attraverso voli pindarici e presunzioni semplici dell’imponibile fiscale senza dover provare troppo approfonditamente poi la veridicità e la fondatezza delle sue accuse mentre per il fisco assume la valenza di abuso nell’utilizzo delle norme ad ottenere “indebiti” vantaggi economici, come se il fine dell’impresa non fosse questo.

Evasione Fiscale dei piccoli contribuenti

L’ago della bilancia per ricadere nel penale dipende sempre dal dolo o dalla presenza di errori scusabili, se il vostro comportamento sarà inquadrato nell’ambito di azioni sospinte dal dolo e dalla consapevolezza del comportamento evasivo allora si potrebbe configurare una sanzione penale. Altri casi in cui la condotta del dolo viene ritenuta presente al superamente di soglie di quantitative in qaunto il danno per l’erario è considerato troppo grande. Tuttavia mentre per le sanzioni amministrative questo non conta, ossia le sanzioni saranno comunque erogate, per l’applicazione delle sanzioni penale derivanti dall’evasione fiscale l’onere della prova ricade sul Fisco.

Evasione fiscale e abuso del diritto

A favore del contribuente v’è da dire che ci sono strumenti come gli interpelli antielusivi che permettono di richiedere la preventiva accettazione di un’operazione finanziaria o economica o societaria per avere poi il placet ed operare in relativa tranquillità anche se, inutile dirlo, nella stragrande maggioranza delle operazioni  la leva fiscale gioca un ruolo determinante. Per questo con operazioni societarie di grandi dimensioni si studiano spesso anche le manovre per un’uscita rapida e indolore, e spesso si è pronti per andare in contenzioso. Può capitare e non è difficile anche perché argomento di molti convegni che operazioni societarie configurate come operazioni elusive perfettamente lecite sono riqualificate come operazioni contro la legge per assenza di valide ragioni economiche e considerate come operazioni che abusano dle diritto a svantaggio dell’erario con non pochi rischi per gli imprenditori che si trovano appunto a rischiare sanzioni penali.

Il redditometro: uno strumento pericoloso se usato male

Se volete sapere come funziona il redditometro potete leggre gli articoli a questo dedicati per capire che insieme anche allo spesometro o al controllo dei conti correnti si stia andando verso un sistema di controllo moto articolato che ingabbia o quantomeno soffoca le decizioni di acquisto dei contribuenti a scapito della crescita dell’economia. Fortunatamente e grazie anche alla lotta mediatica fatta, alle testimonianze di voi lettori negli anni passati oggi è stato fortemente demonetizzato ma intanto quelli che si sono visti applicare ingiustamente sanzioni pur essendo in buona fede chi li risarcisce?!?

Viviamo stretti tra la paura di perdere il lavoro o della sua riduzione se siamo liberi professionisti, le scarse performances della borsa o la sua eccessiva rischiosità, la bassa marginalità sugli interessi spuntati sui conti correnti e la tracciabilità sul contante la paura di effettuare acquisti o investimenti nel mercato immobiliare sempre più in crisi e la paura di effettuare spese che non entrino sotto la lente del fisco….secondo loro come usciamo dalla crisi???

Sanzioni penali

Per farvi stare più sereni leggete anche l’articolo dedicato alle sanzioni penali da evasione fiscale in cui vi renderete conto dei limiti, piuttosto elevate per un comune cittadino a parte dai quali scattano sanzioni penali per reati di natura tributaria.

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Tuttavia se è difficile rientrare in profili sanzionatori di tale portata non è altrettanto difficile incappare in un  controllo del fisco se si commettono errori anche semplicemente se prendiamo in considerazione il monitoraggio continuo e periodico che l’agenzia delle entrate effettua tramite i controlli cui sui conti correnti bancari.

Evasione fiscale di sopravvivenza

Ultimamente poi si è sentito parlare di un nuovo concetto ossia quello dell’evasione fiscale di sopravvivenza secondo cui laddove si dimostri che l’evasione è indotta da uno stato do crisi non ascrivibile al comportamento dell’imprenditorie non dovrebbe essere sanzionata. Inutile dirvi che ci muoviamo secondo il sottoscritto in un terreno molto poco fertile e che i Giudici non accolgono e almeno tra i colleghi ha fatto più sorridere piuttosto che riscuotere successo nelle aule di tribunale perciò comunque vi segnalo che se volete approfondire l’argomento ho scritto un articolo apposta dedicato all’ evasione fiscale di sopravvivenza.

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