REDDITOMETRO: Come superare i controlli del fisco

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

Gatto e Volpe

Il redditometro è uno strumento utilizzato dal fisco per rideterminare il reddito imponibile (e talvolta anche non dichiarato) ponendo sotto controllo le spese del contribuente significative per il redditometro, dei beni di proprietà  del contribuente e le spese sostenute nel periodo di imposta oggetto dell’accertamento sintetico arrivando a ricostruire la storia dei beni,  i vari trasferimenti interni alla famiglia, fino ad arrivare a stimare un reddito minimo presunto (secondo loro) ed un reddito minimo accertabile. Laddove questo differisca di oltre il 20% dal reddito dichiarato dal contribuente nella dichiarazione dei redditi scatta in linea teorica il controllo e la richiesta di informazioni da parte dell’agenzia delle entrate.

Qui potete leggere sinteticamente come funziona, quali sono le falle e le distorsioni che può generare un utilizzo improprio dello strumento ma che al contempo prestano il fianco alla difesa da parte del contribuente.

Fino ad oggi l’amministrazione finanziaria aveva la possibilità di intraprendere un accertamento fiscale sintetico laddove avesse rilevato uno scostamento superiore al 25% del reddito minimo per due anni; oggi tale scostamento scende ad un quinto e quindi al 20% (con la manovra economica 2010 DL 78/2010 ).

Nuovo redditometro 2022

Nuovo redditometro dal 2015: rivisti i coefficienti

Il 16 settembre con apposito decreto sono stati approvati i nuovi indici e le tabelle dove trovate i coefficienti di redditività presunta in base alla compizione del nucleo familiare valevoli dalle annualità di imposta accertabili 2011.

TABELLA 1 REDDITOMETRO

TABELLA 2 REDDITOMETRO

Cosa cambia dal 2010

Dal 2010 cambiano alcune regole e parametri per entrare sotto la lente del fisco: superate del 20% il reddito minimo presunto per una sola annualità ossia dichiarate meno dell’80% rispetto al reddito presunto da parte del fisco per la vostra posizione e vi sarà notificata una richiesta di informazioni circa la vostra capacità reddituale e il fisco potrà accertare il maggiore reddito e quale punto sarete voi a dover dimostrare che avevate la capacità reddituale che vi permetteva di mantenere i vostri beni in quanto l’onere della prova è a vostro carico.

Avrebbero potuto farlo in forma anonima accontendandosi solo delle informazioni ai fini statistici: oggi sarei curioso di sapere quanto hanno utilizzato quel software: almeno i contribuenti onesti o in buona fede ci si sarebbero potuti cimentare. Speriamo che diventi tale.

Redditometro per i professionisti

Iniziamo con il dire che il redditometro non può prendere in considerazione nel caso di professionisti con partita iva i beni strumentali del professionista che destina alla propria attività (acquisto di uffici, auto, mobili e arredi, yacht di lusso, imbarcazioni, macchinari, utensili, ecc ecc ). In questo caso l’acquisto di beni non influisce sul redditometro in quanto non rappresenta un “incremento patrimoniale” ai fini della determinazione sintetica del reddito (cfr. art. 38, c. 5, DPR 600/1973 e Circ.n. 49/E/2007 e art. 2, c. 2 del DM 1992). In tal modo sono esclusi ai fini del redditometro i beni destinati esclusivamente all’attività di impresa o all’esercizio di arti o professioni in quanto beni strumentali. Il contribuente però dovrà dimostrare di utilizzare con idonea documentazione ed evidenze probanti che tali beni sono destinati esclusivamente e questo talvolta non risulta agevole essendo spesso l’intestazione di alcuni beni effettuata solo formalmente in capo all’impresa ma nella realtà l’utilizzo strumentale è dubbio.

Per potere superare indenni il redditometro sui beni o le spese al centro dei controlli è necessario prima di tutto documentare la capacità del soggetto di acquistare e mantenere i beni nel periodo di imposta oggetto di accertamento con reddito già tassato in passato o che risulta esente da tassazione. Se il fisco accerta con il redditometro 50.000 euro di reddito, basterà dimostrare che si avevano disponibilità liquide di pari importo sul conto corrente bancario derivanti da redditi già oggetto di tassazione anche se questo è un punto controverso che l’agenzia delle entrate molto probabilmente in sede di incontro con il contribuente accertato non recepirà o considererà valida.

Reddito attribuito all’utilizzo di beni come auto, barche, yacht ecc

Il fisco in base alla tipologia e caratteristico dei vostri mezzi, ma questo lo potete approfondire nell’articolo dedicato proprio alle auto e redditometro, ricostruirà un reddito presunto a mio avviso molto spesso non veritiero se confrontato con il reale esborso richiesto per l’acquisto, la gestione e la manutenzione dell’auto, non perchè basato sulla stima effettiva dei costi che tale bene potrebbe generare, ma in virtù dello stile di vita che si associa a quel bene e al reddito presunto frutto di algoritmi di tipo statistico (non conosciuti). Personalmente ho una macchina che genera un costo di 50 mila euro, ma la macchina all inclusive tra prezzo, assicurazione bollo, meccanico, tagliando e cc, è costata l’anno dell’acquisto a malapena 20 mila per non parlare degli anni successivi in cui il costo effettivo sarà al massimo di 2 mila euro, ed è anche frutto di risparmi stratificati e di regali e regalini di familiari nel tempo tra compleanni, laurea, esami di stato ecc e non solo di un anno.

Se provate a fare un calcolo per il possesso di un auto supponiamo un 2.500 benzina comprato usato vi verrà fuori un reddito presunto di gran lunga più elevato rispetto alle effettive spese sostenute per mantenerle o comprarlo in quell’anno di imposta. Questo a mio avviso è il principio sbagliato su cui si fonda il redditometro, purtroppo divenuto legge con l’onere della prova per di più a carico del contribuente.

Guida per superare i controlli dell’Agenzia delle Entrate con il redditometro

In primis il reddito minimo accertabile dal fisco potrebbe essere costituito da redditi esenti o che hanno scontato l’imposta a valle sotto forma di ritenute alla fonte. Inoltre sarà sufficiente dimostrare che lo scostamento non è del 20% ma di una percentuale inferiore e pertanto l’agenzia non avrebbe titolo a procedere alla determinazione del nuovo reddito imponibile. Oppure si potrà dimostrare che si è avuto un finanziamento con redditi diversi da quelli sostenuti nello stesso periodo di imposta esenti o che hanno scontato imposte sotto forma di ritenute alla fonte o comunque esclusi dalla formazione del reddito imponibile perché magari esenti come BOT CCT e oppure tassati separatamente come i redditi agricoli o tassati forfettariamente.

Lo stesso accade per i figli che sono mantenuti dai genitori e a cui per esempio compriamo una macchina: questo possono essere accertati con lo strumento del redditometro in poco tempo in quanto la macchina loro intestata farà scattare sicuramente il redditometro non avendo entrate. A tal fine bisognerà perdere tempo e rispondere alle richieste di informazioni ai figli e ai genitori per dimostrare che l’acquisto è avvenuto con i soldi di papà o mamma, che la benzina si metta con la paghetta dei genitori e che non si finanzia con entrate non dichiarate dal figlio. Viene quindi tolto il gusto, a mio avviso anche l’elemento educativo, di non dare contante in mano al figlio ma di bonificargli un numero sul conto corrente per mantenere la tracciabilità.

Acquisto di casa al figlio

L’acquisto di una casa del figlio da parte dei genitori fortunatamente è una fattispecie non controllata da parte del fisco in quanto l’accertamento da art. 38 del DPR 600 ne prevede espressamente la esclusione e a tal fine se siete interessati a non essere accertati in questo caso potete leggere l’articolo dedicato alla tassazione acquisto casa ai figli dai genitori.

Nuovo articolo su Redditometro sull’acquisto di casa

Vi segnalo l’articolo dedicato ai 3 modi per evitare il redditometro sull’acquisto di casa in cui troverete dei chiarimenti dati ad un lettore che aveva il timore di essere accertato sull’acquisto di casa.

Potrete poi dimostrare di non essere i proprietari dei beni indice che l’agenzia vi attribuisce ma utilizzatori saltuari in tal mondo facendo diminuire il reddito minimo (per beni indici e indichiamo le abitazioni, case vacanze, autovetture, imbarcazioni, contributi previdenziali versati alle colf, eventuali polizze assicurative, yacht, ecc.).

Con il nuovo redditometro  vi consigliamo di prendere analizzare le nuove spese e gli indicatori sotto controllo del Fisco ai fini del redditometro. Oppure potrete dimostrare che le spese sono state sostenute da terzi attraverso la certificazione di donazioni come parenti o genitori (anche se ci sembra difficile che una donazione o un regalo da parte del padre o della madre sia certificato, al massimo potemmo farlo emergere da un bonifico bancario).
Oppure potremmo portare come evidenza della nostra maggiore capacità reddituale che ha giustificato e che giustifica il sostenimento delle spese che formano il paniere del redditometro anche dei disinvestimenti in titoli azionari, fondi comuni di investimento, liquidazione del Tfr, e anche indebitamenti.

Osservazione importante

riguarda i tempi per la produzione di queste prove: se non fate in tempo nei 30 o nei 60 giorni ricordatevi che le prove possono essere prodotte anche durante il processo, sempre che vogliate presentarlo ovviamente.
Inoltre vi ricordo che con il nuovo redditometro l’invito preventivo al contradditorio da parte del fisco è obbligatorio (cfr art. 22 del DL 78 del 2010), pena la nullità dell’accertamento sintetico

CALCOLA IL TUO REDDITOMETRO

qualora volessi conoscere il tuo reddito minimo accertabile dal fisco inviaci una mail e ti richiederemo i dati per conoscere il tuo reddito minimo Consulta anche gli altri articoli che abbiamo pubblicato in passato sull’argomento redditometro, sullo scudo fiscale e sul trattamento delle proprietà all’estero. Altrimenti potete anche utilizzare il nuovo redditest dall’agenzia delle entrate per il calcolo.

Presentare ricorso contro il redditometro

Se vi è stato notificato un accertamento con il redditometro e volete presentare ricorso potete scrivere all’indirizzo info@tasse-fisco.com. Tale strumento deve essere perfezionato perché a mio avviso vi sono spazi per ribadire l’errata ricostruzione automatica del reddito presunto insieme ad altri elementi giuridici rilevanti.

Consulta le Tabelle del redditometro per capire quali potrebbero essere le spese oggetto di controllo oltre che la nuova tabella con le nuove voci del redditometro  diramate nel 2013.

Nuovi Studi di Settore

Vi segnaliamo la versione definitiva dei nuovi studi di settore che rappresentano anch’essi un importante e criticato strumento di lotta contro l’evasione anche se dovrebbero essere perfezionati in quanto partono da presupposti opinabili e vi spiego il perché: gli studi di settore, detto in poche parole misurano la congruità e la coerenza dei ricavi del contribuente su base annua in relazione al settore di attività identificato da alcuni codici (detti codici ATECO – atecofin). Se i propri ricavi sono in linea con gli studi di settore il contribuente difficilmente viene accertato, ossia sottoposto a verifica da parte del fisco. Se si è sotto i valori definiti dagli studi di settore è possibile adeguarsi pagando la maggiore imposta sui ricavi non conseguiti per mettersi in regola (Un imposta che serve per essere congrui in base a delle analisi statistiche a fronte di ricavi non realizzati secondo voi quale nome potrebbe avere?)

Qualcuno la potrebbe chiamare come una indulgenza che il fisco concede per restare in linea con il mercato, qualcun altro lo potrebbe anche chiamare un mini condono ad personam annuale perchè in effetti permette di togliersi dalla lente dei controlli del fisco per i soggetti più rischiosi, ma quello che più stupisce è che qualora il contribuente decidesse di aumentare i propri costi fittiziamente ed contemporaneamente i propri ricavi raggiungerebbe la congruità e la coerenza senza ridurre al contempo il rischio di essere accertati neutralizzando totalmente l’effetto e la funzione dei ricavi di settore e modificando al contempo i valori medi che alimentano gli studi di settore per l’anno successivo.

In tal modo si viene a creare quel dualismo particolare che vede i piccoli evasori (che sono in buona e cattiva fede) che vengono scoperti, mentre quelli che permettono un illecito ben più grave hanno meno probabilità di essere scoperti.

Un contribuente quindi che realmente (e ce ne sono credetemi) che non riesce a raggiungere i ricavi considerati congrui e coerenti secondo i cluster degli studi di settore sarebbe maggiormente penalizzato rispetto a chi illegalmente aumenta artificiosamente i costi nella propria contabilità, segno che lo strumento è ancora ottimizzabile perché potrebbe provocare distorsioni nel sistema. In attesa del nuovo provvedimento attuativo per l’introduzione del nuovo Redditometro 2011 del fisco di cui al DL 78/2010 art. 22 che dovrebbe disciplinare il nuovo redditometro specificatamente vi consigliamo di leggere gli altri articoli dedicati all’accertamento.

Aggiornamento maggio 2010: nel nuovo redditometro 2011 entrano anche altri indicatori di capacità reddituale che sono considerati buoni indicatori del reddito minimo presunto e reddito minimo accertabile come a titolo esemplificativo le minicar ed i centri benessere.
Aggiornamento 25 ottobre 2011: il nuovo redditometro ricalca nella sostanza le stesse modalità applicative e lo stesso ragionamento fino ad oggi utilizzato anche se viene fortemente depotenziato e devo dire anche molto migliorato rispetto alle versioni precedenti. Elemento sostanziale di diversità è rappresentato dalla nascita di 11 gruppo rappresentativi dei nuclei familiari italiani come coppie coniugate, coppie o single differenziati in base all’età, alla presenza o meno di figli e al numero di figli. permangono anche i correttivi in base all’ubicazione degli immobili e le residenze primarie e secondarie tra nord e sud.
Aggiornamento novembre 2012: pronto il nuovo redditest anonimo per effettuare gratuitamente e (dicono) anche anonimamente il calcolo personale del nuovo redditometro.

Leggi anche le domande e le risposte sul redditometro dei lettori.

Scarica il software sul redditometro

PS: Per alcuni di voi c’è solo un piccolissimo problema….dovete inserire i vostri dati anagrafici e vi sarà rinviato il calcolo. Non dico naturalmente che chi inserisce il suo none venga controllate però la mano sul fuoco io non ce la metterei :-) 

Classico esempio di come fare uno strumento che non utilizzeranno tutti oppure i più furbetti inseriranno nomi di fantasia.

Pronunce giurisprudenziali sull’argomento

Segnalo inoltre che la Cassazione, con l’ordinanza n. 16579 del 2 luglio 2013 ha stabilito che l’accertamento fiscale basato sulle indagini bancarie è valido anche se l’autorizzazione non è motivata. Infatti l’atto impositivo può essere annullato solo in caso di mancato via libera da parte delle autorità.

Auto e Redditometro
Spese e redditometro

Come difendersi dal Redditometro

ATTENZIONE: LEGGERE SOTTO A tal proposito vi segnalo che nei prossimi giorni probabilmente partiranno i questionari sul redditometro relativo all’anno di imposta 2007 (il cui termine prescrizionali di accertamento scadrebbe casualmente quest’anno) per cui vi indico che potete scrivere all’indirizzo di posta elettronica del sito info@tasse-fisco.com e posso darvi assistenza relativamente: Compilazione del questionario sul redditometro inviatovi dall’agenzia delle entrate; Compilazione del redditest on line; Gestione del colloquio eventuale con l’agenzia delle entrate; In ultima istanza predisposizione del contenzioso dinnanzi alle Commissioni Tributarie competenti.
Saluti e spero al solito di esservi stato utile

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Redditometro e Privacy  Problema risolto

Novità redditometro 2021: cosa cambia 

Entro il 15 luglio 2021 scade il termine per la pubblica consultazione della proposta di reintroduzione di una nuova versione del redditometro.

Naturalmente il tentativo di avviare accertamenti sintetici che hanno un basso costo iniziale e necessitano di ridotto numero di persone per la notifica e la gestione dell’accertamento  rappresentano da sempre una alternativa allettante per il recupero di materia imponibile. Tuttavia si deve anche valutare il costo in termini di contenziosi avviati dal contribuente che naturalmente si troverà ad impugnarli. Come da sempre sostenuto in questo blog lo strumento ha il difetto di avviare accertamenti che molto spesso sono impugnati con esiti positivi per il contribuente.

Anche il tema della privacy, che sembrerebbe essere risolto, rappresenta comunque un tema percepito dal contribuente e lesivo della propria autonomia e libertà di spesa.

Ad oggi inoltre l’agenzia delle entrate ha a disposizione maggiori informazioni per la ricostruzione del reddito del contribuente e dei suoi oneri deducibili e detraibili.

Staremo a vedere come si evolverà il tema a riguardo, stay tuned!

92 Commenti

  1. Buongiorno
    vorrei saper in che modo vengono fuori i redditi per auto chiedono la metà del valore per sempre? e per la casa? grazie

  2. Salve, un’informazione che forse non ha a che fare con questo post. Vorrei sapere se nel 2011 ci sarà una nuova normativa, che provveda e preveda, per il calcolo dell’ISEE il reddito del nucleo familiare non al lordo ma al netto, dividendolo per il coefficiente di equivalenza relativo. Mi sembra proprio scorretto, in questo mondo di ladri, che un Figlio di un libero professionista possa avere un mercedes nuovo, un alloggio universitario, una borsa di studio, la ristorazione universitaria, penne mont blanc e orologi rolex; ed un figlio di 2 dipendenti pubblici, non avere un auto, avere un affitto da pagare di 450 euro compreso le spese, la spesa per il vitto da fare, e le compre in libreria da sostenere, solo con le risorse dei propri genitori, poichè scarseggia oggi il lavoro remunerato….e non sfruttato. Andando avanti così penso non si arrivi a nulla, sono uno studente e spesso ho pensato, per potermi permettere una sera con gli amici, a prostituirmi, o a vendere la mia dignità di uomo. Mi sa che per evitare tutto ciò si debba far riformulare qualcosa al nostro Governo. MA E’ POSSIBILE CHE UN PRESTITO CHIROGRAFICO NON SI POSSA SCARICARE DALL’ISE? CIOE’ UNO DEVE PER FORZA IPOTECARE CASA!!!!

  3. Salve – Abbiamo aiutato a comprare un appartamento a nostra figlia per evitarle di fare un mutuo che le avrebbe fatto pagare una rata abbastanza alta per lo stipendio del suo lavoro a progetto. Lo abbiamo pagato vendendo titoli che avevamo da diversi anni. In caso di accertamento siamo in regola con il fisco. Grazie tante.

  4. Ciao Stefano e grazie del prezioso contributo, se hai delle sentenze da segnalarci per dotarci di qualche supporto documentale te ne saremmo grati in quanto più sono le informaazioni che riuscimao a veicolare e tanto più i lettori potranno risolvere problemi e come vediamo in questa occasione rischiarare anche le menti di professionisti che, forse per troppo lavoro, non si spremono troppo.
    Aggiungo a quello che dice Stefano che purtroppo l’onere della prova è a carico nostro in questo caso in quanto saremo noi a dover giustificare e difendere il nostro reddito dichiarato e che nel corso dell’articolo vi ho dato qualche spunto e/o strumento per difendervi.
    In questo caso mi viene da dirle che sarà sufficiente mostrare il saldo bancario al primo gennaio di ogni anno oggetto di accertamento e gli dirà che aveva la capacità reddituale per potersi mantenere anche durante l’interruzione del periodo di lavoro per la gravidanza.
    Se può esibisca anche il pagamento a fronte dell’acquisto dell’Opel, le spese di assicurazione e bollo e più di quello non potranno provare (nessuno mi obbliga a muovermi in macchina e qudini a sostenere le spese). Si doti quindi dei giustificativi effettivi degli esborsi che ha sostenuto per confutare la ricostruzione automatica del reddito sulla base di coefficienti standard che non potranno mai andare bene per tutti.
    Per il resto se è forte delle sue ragioni e se è in buona fede, una istanza di annuallamento scritta, una rihciesta di colloqui e solo successivamente la presentazione di un contenzioso mi sembrano i passi successivi.
    Spero di esserle stato utile nella deifnzione della controversia, mi dispiace per i ritardi nelle risposte ma talvolta siete tanti e sotto le feste sono emersi tanti dubbi e casi.
    Confido nei preziosi contributi di chi, come Stefano, condivide le proprie conoscenze e competenze.
    Cordiali saluti,

  5. Cara Patrizia,
    il suo commercialista è poco professionale, poichè dovrebbe consocere le sentenze delle Cassazione tali per cui senza nessuna altra prova tali accertamenti sono più volti stati cassati e in quanto tale dovrebbe provare a difenderla, prima con un accertento con adesione e poi con un ricorso eventualmente, sempre che ne abbia le competenze!!

  6. Buongiorno, due mesi fa mi è arrivata la richiesta dui accertamento per il triennio 2006-07-08, annate in cui ho dichiarato di meno in quanto a metà del 2006 sono diventata mamma e quindi ho necessariamente lavorato di meno. Premetto che io sono una lavoratrice con partita iva ma ho sempre dichiarato TUTTO, e le mie dichiarazioni annuali sono intorno ai 10/15 euro all’anno quando va bene.Ora il fisco dice che io avendo una macchina (opel corsa 1000, anno 99) e una casa al 100% per la quale in quegli anni pagavo il mutuo, facendomi anche un discreto mazzo (scusi l’espressione), avrei una capacità di spesa ben superiore a quella che io avrei dichiarato.
    In sostanza per i due anni 2006 e 2007 dovrei dare al fisco circa 10.000 euro. Non sono sposata e nel mio stato di famiglia all’epoca c’ero io e mia figlia, che è stata riconosciuta dal padre ma che all’epoca era residente in un’altra città.
    Mi domando: è possibile sottostare a queste richieste vessatorie di uno stato che tutela sono i ladroni mentre la gente che lavora onestamente viene colpita ingiustamente? Il mio commercialista mi dice che per stare tranquilla dovrei pagare…in fondo non è altro che una sorta di tangente che pagherei allo stato italiano.
    Che possibilità hanno i contribuenti onesti di ribellarsi a questa ingiustizia? é possibile pensare di promuovere delle azioni legali contro lo stato, ovviamente non da sola ma unendo le forze? Potrò sembrare ingenua ma non voglio essere fregata ingiustamente, considerato che non guadagno molto, che dichiaro tutto e che non possiedo beni di lusso ma beni che sono comuni alla maggioranza degli italiani medi.
    Grazie

  7. In alcuni casi ha perfettamente ragione e mi sono capitati, sull’atteggiamento anche le può capitare quello che disponibile, quello intransigente, quello incompetente, quello professionale, quello eccellente, il buon padre di famiglia e altri tipi curiosi. Ricordate che gli avvocati sono tanti ed hanno bisogno di lavoro ed anche i tributaristi hanno fama di non essere proprio docili in giudizio. Qualora doveste essere oggetto di accertamenti da parte dell’agenzia ricorsate che devono rispettare lo stati to del contribuente e le norme che disciplinano l’accertamento.
    Non pensate che siano solo loro ad avere il coltello dalla parte del manico, è solo che il contribuente che un pò perchè non vuole affidarsi ad un professionista per non volere spendere soldi un pò per naturale non consocenza delle norme tributarie si prostrano di fronte all’agenzia delle entrate. Anche a me è capitato di dire grazie quando avrei dovuto dire prego:)

  8. Ma quando è il Fisco a sbagliare (e a volte capita) oppure quando fa perdere giornate per andare ripetutamente a difendersi,per fornire documentazioni,scritti,rintracciare pezze d’appoggio ecc. non solo non risarciscono mai il tempo perso,ma neppure ti chiedono scusa!! Anzi sembra che ci si debba inchinare alla loro magnanimità come se avessimo ottenuto una grazia.
    Non sarebbe il momento di cominciare a rispondere con qualche richiesta di danni?
    O addirittura con qualche querela per diffamazione? sarebbe da fantascienza?
    Pierfrancesco.

  9. Ciao Sally,
    purtroppo esistono risoluzioni dell’agenzia delle entrate che intervengono anche su qestioni meno comuni come quella di attività non legiferate ed i cui introiti non soo dichiarati.
    Se ne hai bisogno posso indicarti la strada per tutelarti da un accertamento dell’agenzia delle entrate ma ti ricordo che seppur mantenuta da altri le entrate dovrebbere essere tracciabili altrimenti il fisco considera le tue entrate, regalie ecc come reddito non dichiarato e come tale soggetto a tassazione, più sanzioni ed interessi. Sui profili penali legati all’attività non entro in quanto è un ambito non di mia competenza.

    Saluti e Buon Anno Nuovo

  10. Buongiorno, io sono senza reddito da un paio di anni xchè ho perso il mio lavoro, ma per questo motivo da un anno faccio la escort, per cui riesco a mantenermi bene senza sacrifici, ho cambiato l’auto (cilindrata piccola) pago tranquillamente il mutuo e sono single, secondo lei se mi chiamano giustifico che mi mantengono gli uomini che conosco? Potrebbe rispondermi?
    Grazie mille
    Sally

  11. IO HO LAVORATO PER MOLTI ANNI HO MESSO TANTI SOLDI DA PARTE , PERO’ LI HO TENUTI IN CASA PER CUI POSSO DIMOSTRARE CHE HO LAVORATO MOLTO TEMPO E SPESO POCO DURANTE LA MIA VITA ….

    MAGARI HO AVUTO GENTE CHE MI HA REGALATO UN PO DI SOLDI ….

    PERCHE’ NON POSSONO REGALARMI SOLDI ??

    ;-)

  12. Con riferimento al “vecchio” redditometro lo scostamento dell’anno deve essere valutato con riferimento ai due esercizi immediatamente precedenti e consecutivi ???

  13. Fermo restando che ancora non siamo in grado di conoscere le modalità di applicazione del nuovo redditometro in quanto siamo ancora in attesa dei decreti attuativi, Vi confermo che allo stato attuale possiamo basarci sul vecchio redditometro 2010 per far le nostre valutazioni. La ratio dello strumento accertativo non muta con il nuovo, ma comprende solo una più ampia serie di spese che, in sede accertativa, sarebbero state considerate anche precedentemente. Per le vie brevi Le posso indicare che le spese che rientrano nel calcolo sono indicativamente tutte quelle di cui lei da traccia, come per esempio le spese di ristrutturazione emergono all’intenro della dichiarazione come anche quelle per gli interessisu mutuo. Ma se ha una disponibilità sul conto corrente nell’anno accertato non deve temere alcun controllo; se al primo gennaio ha 100.000 euro sul conto e guadagna 1.000 euro al mese. Se si compra una casa di 30.000 euro nello stesso anno e su quell’anno sarà accertato, non corre il rischio perchè aveva la capacità reddituale di farlo. Il problema è che oltre all’incremento patrimoniale il fisco presume che oltre e ripeto oltre ai 30 mila euro le ha comprato, ha un reddito maggiore che lei, ed è difficile farlo, deve provare non essere tale.

  14. Salve,
    sto per acquistare casa e successivamente dovrò probabilmente sostenere spese per ristrutturazione e acquisto materiali, elettrodomestici, mobili. Vorrei sapere come e se verranno considerati, ai fini del reddito presunto:
    – il costo dell’immobile (o la rendita catastale, o altri parametri similari), e se il relativo “reddito presento” viene conteggiato tutti gli anni o solo l’anno in cui si acquista l’immobile
    – il costo di elettrodomestici e mobilio
    – le spese di ristrutturazione, per le quali tipicamente viene chiesto il rimborso del 36% o del 55%
    – l’importo del mutuo
    – la rata del mutuo

    Grazie mille

  15. Salve, avrei due domande, la prima è come sia possibile che un’auto acquistata usata per € 20.000,00 produca un costo di gestione (tabella 14.02.2007 ag.entrate) di € 39.802.,00 penso che questa tabella sia da rivedere.
    Un’altra richiesta è se un auto acquistata e intestata alla mia attività ditta individuale (negozio) possa essere inserita nell’accertamento sintetico del reddito (redditometro) o se essendo bene dell’azienda non vi rientra.
    Grazie e complimenti.

  16. Buongiorno,
    grazie per averci visitato e del contenuto in termini di compentenze che ci ha offerto.

    Parlavo di “esempio”, non ho preso il calcolo relativo alla fiat 500 anche perchè avrei dovuto specificare anche il modello, la potenza in cavalli fiscali, l’anno di immatricolazione e l’anno di accertamento, per questo mi sono limitato a scrivere esempio in quanto quello che rileva in questa sede è il meccanismo, ancora non conosciuto ai più, di come viene calcolato il reddito minimo accertabile da parte dell’agenzia delle entrate. Lei sicuramente è già più smaliziato con i calcoli e per questo è andato oltre ed aggiungo correttamente.

    I suoi calcoli e le use osservazioni sono corrette, tuttavia quello che non contempla è che l’accertamento ed i ruoli prendono in considerazione un singolo anno di imposta. L’agenzia delle entrate dovrà proporre avvisi anno per anno. Va da se che se lei ha 100 sul conto corrente e costi ipotizzati di 50, acquista una casa e sul conto ha sempre 100, perchè non li ha effettivamente sostenuti, mi verrebbe da pensare anche a me che da qualche altra parte li ha presi.
    Sono passaggi elementari che l’agenzia delle entrate attua per ricostruire il reddito a cui noi possiamo portare le nostre contro deduzioni ancheperchè l’onere della prova è a nostro carico. E’ ovvio che in questa sede non sto parlando di eludere i controlli che è cosa ben diversa, ma solo di impedire che nel redditometro finiscano anche contribuenti che nulla hanno da nascondere ma che per via della rigidità del metodo di controllo ci finiscono dentro ingiustamente.

  17. Salve, tra i commenti ho trovato scritto che:
    “Per esempio una FIAT 500 genererà un reddito minimo accertabile di 800 euro”.

    Ma da dove viene fuori questo calcolo? Prendendo gli aggiornamenti della agenzia delle entrate per gli ani anni 2008 e 2009, risulta che per un auto fino a 12HP, va moltiplicato l’importo di 1.909,47 per il coefficiente 4.

    Quindi 1.909,47 x 4 = 7637,88

    Se consideriamo che l’auto ha diversi anni, abbiamo l’agevolazione di una riduzione fino al 40%.

    Quindi 7637,88 x 0,6 = 4582,728 (nella migliore delle ipotesi, cioe’ auto con diversi anni di anzianita’).

    Ho fatto l’ipotesi che la Fiat 500 abbia cavalli fiscali pari o minore a 12HP. Ovviamente, se ne avesse di piu’, il suo contributo al presunto reddito, sarebbe maggiore dei 4582,728 del mio calcolo.

    Inoltre in una parte dell’articolo c’e’ scritto che:

    “Se il fisco accerta con il redditometro 50.000 euro di reddito, basterà dimostrare che si avevano disponibilità liquide di pari importo sul conto corrente. In tal modo il fisco non potrà sindacare sulla liquidità a disposizione e sull’impiego che, di tale liquidità, vogliamo farne.”

    Cioe’ se io avessi 50.000 euro di liquidi (magari ereditati dai genitori) e reddito zero, avendo ad esempio una auto media (diciamo che mi genera un reddito di 40.000 euro), sarei congruo?

    Ma gia’ dopo il primo anno, i 50.000 dovrebbero essere diventati 10.000 euro, in quanto io per il primo anno, secondo la agenzia delle entrate, per mantenere l’auto, avrei intaccato i mei liquidi di 40.000. Se non li intaccassi, da dove dovrei prendere il danaro per mantenere quell’auto? Nel secondo anno, impotizzando che io abbia ancora reddito zero, mi servono altri 30.000 euro.

    L’agenzia delle entrate non avrebbe nulla da eccepire? Sarei comunque congruo?

    Se cosi’ fosse, basta avere che ne so, 100.000 auro di liquidi, zero reddito, per essere congrui nel caso si possedesse un macchinone che mi generasse un reddito presunto di 99.000 euro? Ovviamente sto supponendo che questa auto sia l’unico mio bene, quindi non pessedendo niente altro, niente case, niente barche, residenza a casa dei geniroti, quindi niente affitto o mutuo.

  18. Ciao Gianluca,
    grazie del prezioso contributo. In effetti un piano da 6.000 euro annui di accumulo con uno stipendio di 1500 mensile sembrerebbe una scelta finanziaria azzardata, tuttavia pur se il Fisco evidenzia questo o può farlo con il nuovo redditometro, potrà invierà una richiesta di informazioni a cui il contribuente potrà rispondere presentando per esempio copia degli estratti conto bancari da cui si evince che c’era la diponibilità di cassa già al primo gennaio dell’anno soggetto ad accertamento. Come ho scritto nell’articolo dobbiamodimostrare la nostra capacità di spesa. Se guadagno 1 euro al mese e compro una casa da 100 il fisco possibile che mi accerti, ma se dimostro che mio padre mi aveva fatto un versamento (con le contabili bancarie) sul conto corrente di 10.000 il fisco avrà solo perso tempo. Ora non so se vi possano essere gli estremi per chiedere un risarcimento del danno. In linea teorica potrei chiedere il risarcimento del tempo perso applicando una tariffa oraria, richiesta che mi sembra legittima. Ma a voi ogni decisione su come procedere qui è utile scambiarsi le sperienze personali, farsi delle domande ed aiutare gli altri. Il problema è che accanto a quell’acquisto di un bene che per intenderci potremo chiamare incremento patrmoniale il legislatore fiscale presume che il contribuente produca anche altro reddito in base a degli indici. nel caso di acquisti di macchine di grande cilindrata questo ancor di più amplificato. Comprare un’auto di grande cilindrata fa letterlamente schizzare in alto il reddito presunto perchè alla macchina di grande cilindrata il legislatore fiscale ha associato uno stile di vita molto costoso e qudini si preusme dietro un reddti particolarmente elevato mentre ciò non è corretto: non scopriamo oggi che gli italiani hanno a cuore casa e maccihna e per la seconda si chiedono prestiti.

    Nel frattempo ti dico che potete anche concultare le altre guide interessanti come
    Guida compilazione del 730 o del modello UnicoGuida pratica alla detrazione sugli interessi passivi
    Guida agevolazioni fiscali prima casa
    Guida al calcolo ICI

  19. salve,

    la mia domanda è semplice.

    di mestiere faccio il promotore finanziario e da un mese a questa parte alcuni miei clienti stanno mancando i versamenti previsti dalle loro polizze assicurative tipo piano d’accumulo adducendo come motivo il fatto che anche queste partecipano al redditometro.
    un esempio in particolare.
    ho una cliente che ha uno stipendio di circa 1500 euro/mese e ha acceso un piano d’accumulo di 6000 euro annui a favore del figlio di 6 anni per fargli trovare un gruzzolo quando ne avrà 18…a fini universitari.
    è chiaro che col suo reddito non potrebe versare cifre del genere masi da il caso che il marito sia una persona abbiente.
    lei mi dice che non verserà più il piano per non avere problemi col redditometro anche se questi versamenti derivano dalla smobilitazione di un libretto bancario già intestato al figlio ma che non aveva un rendimento economico apprezzabile.

    dunque io so che i prodotti assicurativi sono impignorabili e insequestrabili oltre a non rientrare nell’asse ereditario.
    non dovrebbero essere quindi esenti da problemi di questo tipo??

    altra questione che a mio avviso mette in luce l’inutilità del sistema: se una persona lavora in nero come fa mister redditometro a stanarlo??? se non una bancomat o c/c ma solo ontanti??

    grazie

  20. Salve, che reddito dovrei avere per un tenore di vita di queste dimensioni:
    Lavoro autonomo (snc) i cognugi 50/50
    Auto alfa 33 1996
    moto honda cb1300 2006 ( bellissima)
    appartamento ereditato di 65 mq in cui viviamo
    2 figli
    aquisto ” prima” casa con mutuo di 1100 euro rata mensile( 25 anni) da quest’anno.
    Grazie

  21. A giudicare dagli elementi la ricostruzione non sembra tenere in considerazione di molti elementi specifici della fattispecie, ma questo è il limite di uno strumento così rigido come il reddiometro e che il singolo fuzionario dell’agenzia dovrebbe avere il potere e la discrezionalità di calare all’interno della singola fattispecie del contribuente. Una seocnda residenza di quelle dimensioni può generare quel reddito minimo presunto ma poi sta al funzionario dell’agenzia valutare gli elementi documetali come mutuo, indisponibilità, fatture lice, gas, telefono ecc, che lei dovrà portare per evidenziare quale è il reale valore di quella casa. Se dobbiamo attenerci in modo sterile ed automatico alle risultanze del redditometro, domani avremmo le aule di tribunale invase di cause da accertamenti sintetici e redditometro che faranno contenti solo i commercialisti. A meno che non introducano anche un Tribunometro :)

    Che ne pensa?

    Mi immagino che vi debba essere stato qualche altro elemento che ha fatto scattare questa ricostruzione dle reddito altrimenti è un caso particolare.

  22. Dopo un’accertamento durato quasi un’anno mi hanno attribuito una multa di piu di 30.000€! Ora devo fare ricorso. La cosa incredibile è che mi hanno determinato , tra le altre cose ,un reddito di 24.000,00€ solo per la casa ,tra l’altro riducendomelo del 50%(quindi sarebbe il doppio) visto che la condividevo con la mia compagna (dimostrato). Ma com’è possibile: è una villetta a schiera di soli 120mq (su due piani,compreso vano scale…) pagata 130.000€ (con mutuo al 100% trentennale) in edilizia convenzionata! Quindi con solo il diritto di superficie per 99 anni!! in un paesino in provincia di Lodi! meno di cosi…Come fanno a pensare che per mantenere una casa del genere ci vogliano cosi tanti soldi?

  23. Ora non esageriamo, questi appostamenti della guardia di finanza li abbiamo visti solo al telegiornale all’uscita dalla Repubblica di San Marino.
    Per il redditometro l’auto di grossa cilindrata concorre come le auto piccole a determinare un reddito minimo accertabile in base ai cavalli fiscali. Per esempio una FIAT 500 genererà un reddito minimo accertabile di 800 euro, mentre una ML 4.000 turbo ne potrebbe generare 5 volte di più, e cos’ la stessa cosa anche per le altre voci di spesa che concorrono alla determinazione del reddito minimo presnto come possono essere le residenze, le imbarcazioni, i contributi per le colf, badanti, le rette scolastiche, i circoli sportivi ecc ecc, anche se stimoa in attesa ancora di conoscere ufficialmene quali sono le nuove spese che rientrano nel nuovo redditometro 2010.

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