Morte di un Genitore: Certificato morte, atto, e tutti gli adempimenti da fare INPS, Agenzia Entrate, Comune, cassa Previdenza, etc

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Aggiornato il 18 Maggio 2023

successione morte genitore

Vediamo quali sono i passi da compiere dopo la morte di un genitore sia nel caso in cui l’atro sia ancora in vita si no.

Mi sono accorto che molti erano gli amici che mi chiedevano cosa dover fare nel caso di morte di un genitore o parente non solo per la successione ma per tutti gli adempimenti che devono essere posti in essere dopo questo spiacevole evento.

Vi sono infatti alcuni adempimenti che devono essere fatti entro una certa scadenza dalla morte e che necessitano di essere avviati fin da subito per evitare di incorrere in sanzioni amministrative.

Nel seguito trovate un guida gratuita da seguire passo con dei link utili e dei documenti da scaricare e compilare per arrivare preparati agli uffici di competenza.

Gestione della Pensione del defunto: quali adempimenti dopo la morte

Primo tra tutti riguarda la gestione della pensione del defunto l’INPS, in assenza di informazioni continuerà a bonificare sui conti correnti del defunto genitore madre o padre che siano.

Stessa cosa potrebbe essere nel caso in cui il defunto sia iscritto ad una cassa previdenziale e stia percependo la pensione da parte della cassa di previdenza. Ne conosciamo diverse come la cassa dei dottori commercialisti, degli avvocati, cassa edile o degli psicologi etc.

Attivarsi tempestivamente e comprendere cosa si può fare e cosa no vi potrebbe evitare anche di dover restituire somme di denaro prese indebitamente o prima del perfezionamento di tutte le procedure necessarie per disporre dei beni mobili e immobili del defunto.

Primo esempio è rappresentato dalla pensione di reversibilità del defunto che deve essere valutato se spettante oppure no.

Primi documenti da avere a portata di mano

I documenti fondamentali da avere a portata di mano sono la carta di identità anche in copia fronte retro del un documento di identità valido ossia in corso di validità. Sarà sufficiente anche una fotocopia. Poi servirà la tessera sanitaria e l’atto di morte rilasciato dal comune. Prima dell’atto di morte servirà il certificato tuttavia dall’ospedale, pronto soccorso, clinica.

Il medico Necroscopo incaricato dalla ASL procederà ad emettere il certificato del decesso della persona Questo certificato è diverso dall’atto di morte della personae che viene rilasciato dal Comune.

Il certificato di morte viene infatti rilasciato dalla ASL da parte del medico necroscopo. Questi convocherà i congiunti dopo 15 ore dal decesso e non oltre 30 ore.

Solitamente tuttavia si contatta l’agenzia funebre che provvederà alla gestione di questa fase delicata.

La stessa agenzia delegata riceverà a sua volta l’atto di morte dal Comuune e provvederà a rigirarlo al coniuge o ai figli superstiti.

Questi potranno così procedere con la dichiarazione di successione.

Pensione di reversibilità e comunicazioni all’INPS

Una volta in possesso del certificato di morte del defunto il coniuge superstite o i figli del de cuius dovrebbero effettuare la comunicazione all’INPS.

La pensione di reversibilità spetta agli eredi superstiti. E’ un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato ed è pari ad una percentuale della pensione che sarà ridotta a sua volta di un’altra percentuale a seconda del reddito dei familiari.

La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa. Ne avranno diritto il coniuge o l’unito civilmente e anche coniuge divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile e semprechè non sia passato a nuove nozze.

Nel caso in cui il dante causa abbia contratto nuovo matrimonio dopo il divorzio, le quote spettanti al coniuge superstite e al coniuge divorziato sono stabilite con sentenza dal Tribunale.I figli minorenni alla data del decesso del dante causa;

I figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;

I figli maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età;

Avranno diritto alla pensione di reversibilità anche i figli maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26 anno di età.

Il superstite viene considerato a carico dell’assicurato o del pensionato deceduto al sussistere delle condizioni di non autosufficienza economica e di mantenimento abituale. Per l’accertamento della vivenza a carico assume particolare rilievo la convivenza del superstite con il defunto.

I figli studenti hanno diritto alla pensione ai superstiti anche se svolgono una attività lavorativa dalla quale deriva un piccolo reddito. Si considera tale un reddito annuo non superiore ad un importo pari al trattamento minimo annuo di pensione previsto dal Fondo Pensioni lavoratori dipendenti maggiorato del 30%, riparametrato al periodo di svolgimento dell’attività lavorativa.

  • In assenza del coniuge e dei figli o se, pur esistendo essi non abbiano diritto alla pensione ai superstiti, i genitori dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo abbiano compiuto il 65° anno di età, non siano titolari di pensione e risultino a carico del lavoratore deceduto;
  • In assenza del coniuge, dei figli o del genitore o se, pur esistendo essi non abbiano diritto alla pensione ai superstiti, i fratelli celibi e sorelle nubili dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo siano inabili al lavoro, non siano titolari di pensione, siano a carico del lavoratore deceduto.

La pensione ai superstiti è pari ad una quota percentuale della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato deceduto.

Le aliquote di reversibilità sono stabilite nelle seguenti misure:

Soggetti superstitiPercentuale
coniuge solo60%
coniuge e un figlio80%
coniuge e due o più figli100%

Qualora abbiano diritto a pensione soltanto i figli, ovvero i genitori o i fratelli o sorelle, le aliquote di reversibilità sono le seguenti:

Soggetti superstitiPercentuale
un figlio70%
due figli80%
tre o più figli100%
un genitore15%
due genitori30%
un fratello o sorella15%
due fratelli o sorelle30%

Gli importi dei trattamenti pensionistici ai superstiti sono cumulabili con i redditi del beneficiario (coniuge, genitori fratelli e sorelle), nei limiti di cui alla tabella F, legge 8 agosto 1995, n. 335.

Si riportano di seguito i limiti reddituali applicati negli ultimi 5 anni in base alla normativa in vigore.

ANNOLimite reddituale% di riduzione
2020Fino€ 20.107,62  Nessuna
Oltre€ 20.107,62fino€ 26.810,1625%
Oltre€ 26.810,16fino€ 33.512,7040%
Oltre€ 33.512,70  50%
2019Fino€ 20.007,39  Nessuna
Oltre€ 20.007,39fino€ 26.676,5225%
Oltre€ 26.676,52fino€ 33.345,6540%
Oltre€ 33.345,65  50%
2018Fino€ 19.789,38  Nessuna
Oltre€ 19.789,38fino€ 26.385,8425%
Oltre€ 26.385,84fino€ 32.982,3040%
Oltre€ 32.982,30  50%
2017Fino€ 19.573,71  Nessuna
Oltre€ 19.573,71fino€ 26.098,2825%
Oltre€ 26.098,28fino€ 32.622,8540%
Oltre€ 32.622,85  50%
2016Fino€ 19.573,71  Nessuna
Oltre€ 19.573,71fino€ 26.098,2825%
Oltre€ 26.098,28fino€ 32.622,8540%
Oltre€ 32.622,85  50%

In poche parole se siete figli che lavorano non avete diritto alla pensione di reversibilità?

Vi sembra giusto?

I limiti di cumulabilità non si applicano nel caso in cui il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili, individuati secondo la disciplina dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.

La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del pensionato o dell’assicurato.

Compilazione della Dichiarazione di successione

Dopo il certificato di morte andrà presentata la dichiarazione di successione all’agenzia delle entrate competente in base all’ultimo indirizzo di residenza (o domicilio fiscale se diverso) del defunto. Questo adempimento rappresenta senza dubbio il principale dopo la domanda del certificato di morte. Adesso è possibile anche procedere alla compilazione della dichiarazione di successione online con internet.

La scadenza sono 12 mesi dalla morte nel caso in cui nel patrimonio del defunto vi siano anche quote o porzioni di immobili, fabbricato residenziali o anche commerciali o di altra natura. Per questa potete leggere l’articolo gratuito dedicato proprio alla Dichiarazione di successione on line. in caso di possesso di beni immobiliari, nei termini di 12 mesi dal decesso.

Conti correnti bancari e polizze assicurative

Veniamo alla nota dolente rappresentata dai conti correnti del defunto. Laddove questo non siano cointestati non possono essere toccati fino all’accettazione dell’eredità e non primo che la banca sblocchi o liberi i conti.

Se avete dei coti correnti cointestati con il defunto e non vi sono altri eredi potrete anche procedere al prelievo in quanto non è detto quale sia la provenienza e la paternità delle disponibilità liquide in quanto indistintamente confluite in un unico conto corrente.

La cointestazione presuppone infatti un’unità di intenti e destinazione delle somme anche per quelli che concerne la loro disposizione e utilizzo.

Laddove non siano cointestati si dovrà procedere prima di tutto ad informare le banche ed istituti di credito. Anche in questo caso allegando documento di identità, tessera sanitaria e certificato di morte.

Altro consiglio che posso dare è quello di procedere mediante invio di una lettera raccomandata con avviso di ritorno o anche con una PEC. Se invece siete clienti della banca e siete in buoni rapporti anche un’email potrà andare bene.

Una volta ricevuta tale comunicazione i conti correnti bancari saranno bloccati per cui non sarà possibile operare sul conto ne con versamenti nè con prelievi ne operazioni di sportello e nemmeno se si è in possesso di una delega.

Lo sblocco dei conti correnti avverrà solo con la consegna della dichiarazione di successione.

Cessazione utenze e contratti intestati

La stessa comunicazione andrà indirizzata anche a tutti i soggetti con cui il genitore defunto aveva dei contratti in essere pere vitare che maturino dei debiti inutilmente.

Mi viene in mente eventuali contratti con compagnie telefoniche per l’utilizzo del cellulare, oppure le utenze domestiche di come gas, acqua o luce. Anche il canone RAI potrebbe rientrare nello stesso discorso anche se molti ora lo pagano direttamente in bolletta.

Vetture, auto, moto intestate

Anche per le auto la procedura è la medesima iscritta per i beni immobili. Si dovrà procedere alla rettifica o voltura con il certificato di morte in quanto parliamo di un bene registrato presso un pubblico registro.

Le autovetture, moto, scooter o simili rientrano nel procedimento di successione.

Gli eredi dovranno procedere alla comunicazione del decesso dell’intestatario al PRA – Pubblico Registro Automobilistico il decesso del titolare del bene. Il PRA rilascerà a sua volta un certificato e una nuova carta di circolazione con il nome dell’erede. Nel caso di più eredi questi si potranno mettere d’accordo o oppure l’intestazione sarà plurima.

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3 Commenti

  1. Grazie. Sul sito dell’INPS leggo che la notifica all’INPS viene effettuata automaticamente dal
    medico necrologico, e quindi non sembrerebbe necessaria alcuna azione a riguardo. Questo dal 2015 circa.

    Può aggiungere dei chiarimenti a riguardo?

  2. Grazie dello spunto molto interessante e probabilmente anche di aiuto per molti di voi lettori

  3. Articolo molto utile, tuttavia avrei ritenuto opportuno far menzione alla possibilita’ di avvalersi dell’esenzione dalla successione, che si verifica qualora non ci siano immobili intestati dal defunto e con l’eventuale conto corrente cointestato che abbia una saldo inferiore ai 100.000 EUR

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