Sintesi Novità Acquisto Auto Moto: Incentivi, Detrazioni, Ecotassa, Colonnine Ricarica

0
2827

Aggiornato il 4 Maggio 2023

La Legge di Bilancio 2019 ed il nuovo Decreto Rilancio 2020 hanno introdotto le seguenti novità nel settore auto e moto:

Nuovo Articolo >>> Incentivi auto e moto elettriche 2022 2023

  • Incentivo acquisto auto con basse classi di emissione
  • Incentivo rottamazione più inquinanti
  • Incentivo acquisto moto elettriche o ibride
  • Incentivo rottamazione moto
  • Ecotassa per auto più inquinanti
  • Detrazione fiscale colonnine di ricarica

Novità dal Decreto Rilancio 2020: cosa cambia dopo la conversione in legge per il settore auto. Lo vediamo in sintesi nell’articolo che trovate in calce a questo. Vi avverto inoltre che gli incentivi 2020 sono cumulabili con quelli previsti dal vecchio ecobonus!!!

Incentivi auto 2019

  • Le legge introduce quindi dei nuovi incentivi per l’acquisto di auto ecologiche a basse emissioni di anidride carbonica e la rottamazione di auto inquinanti nonché per l’acquisto di moto. Nel seguito vediamo come funziona questa nuova agevolazione per il settore auto, quanto vale rispetto al prezzo di listino applicato dal concessionario e se c’è convenienza all’acquisto. Gli incentivi per le auto “ecologiche” variano in funzione del tasso di emissione del veicolo e questa è una nuova forma di vedere il contributo rispetto al passato. Nelle precedenti versioni infatti il contributo era in misura fissa per ciascun veicolo.

Il contributo previsto dallo Stato per l’acquisto di autovetture dal primo marzo 2019 varia in funzione delle fasce di emissione e può andare dai 1.500 euro ai 6 mila euro.

La misura del contributo varia sia in funzione della nuova macchina acquistata sia di quella vecchia da rottamare.

Per quello che concerne la rottamazione le auto rottamabili sono quelle delle classi di emissione Euro 1, Euro 2, Euro 3 o Euro 4.

Come funziona il contributo per le auto

Il contributo che viene erogato sotto forma di sconto sul prezzo di vendita al momento dell’acquisto. La casa automobilistica per esempio FIAT, OPEL, FORD, AUDI, etc rimborserà il concessionario dello sconto applicato. Quello che non capisco ancora oggi è se il listino prezzi sia fisso e se la casa automobilistica monitori i prezzi e i listini applicati dai concessionari. La tentazione in questo caso di aumentare leggermente il prezzo di vendita per spuntare un maggiore guadagno potrebbe essere forte con degli incentivi che sono importanti come questo. In tal modo il concessionario potrebbe essere indotto ad aumentare leggermente i prezzi di vendita di partenza delle autovetture per aumentare il fatturato beneficiando in parte dell’incentivo.

Le imprese costruttrici o case automobilistiche recuperano lo sconto applicato sotto forma di credito di imposta che potranno utilizzare in compensazione tramite modello di pagamento F24.

Domanda: Quali auto è possibile acquistare?

Vi sono dei requisiti da rispettare che riguardano:

  • Momento in cui si effettua l’acquisto
  • Prezzo di vendita di partenza del listino
  • Emissione di CO2 del veicolo che deve caratterizzarsi per basse emissioni

Sarà possibile comprare solo autovetture immatricolate in Italia. Il contributo si applica solo per immatricolazioni successive al 1° marzo 2019 e varrà per il triennio fino al 31 dicembre 2021. Per quello che concerne la categoria sarà possibile comprare solo autovetture di categoria M1 che nel seguito riporto:

Categoria M1: veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente.

L’emissione massima consentita dal mezzo in questione deve essere inferiore a  a 70 g/km. Nel seguito trovate l’elenco delle auto che consentono di beneficiare dello sconto.

Esiste un limite di Prezzo per gli incentivi auto?

Si esiste ed il prezzo di listino ufficiale deve essere massimo di 50 mila euro per cui il perimetro di applicazione di questa agevolazione economica è piuttosto ampio come potete immaginare. Non vi sono quindi utility car ma anche la possibilità di procedere con l’acquisto di station wagon e SUV purchè sempre di categoria M1.

Il concessionario  da cui vi recherete sicuramente saprà quale modello rispetta l’incentivo in quanto lui stesso è il primo responsabile per l’applicazione dello sconto. nuovi di fabbrica, caratterizzati da basse emissioni di CO2, inferiori a 70 g/km, con prezzo di listino ufficiale inferiore a 50mila euro, Iva esclusa.

Casi particolari: leasing

La domanda se lo sconto sia applicabile anche al leasing ha come risposta SI, è applicabile anche ai casi di acquisto di auto in leasing.

Domanda: Come deve comportarsi il concessionario e la casa madre automobilistica? L’impresa costruttrice trasmetterà ogni anno le copie delle fatture di vendita emesse fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di emissione della fattura.

Domanda: Perché 5 anni?  Perché rappresenta il periodo di accertamento fiscale in cui l’agenzia delle entrate potrebbe richiedere eventuali documentazione o disconoscere lo sconto qualora rilevai la violazione dei requisiti sopra descritti.

Parliamo per esempio di un’auto che abbia maggiori emissione di quelle consentite, oppure che abbia un prezzo di listino ufficiale maggiore di 50 mila euro o che sia stata immatricolata in Germania oppure lo sia stata prima del primo marzo 2019.

Rottamazione auto

Nel caso in cui si proceda con la contestuale rottamazione del mezzo il concessionario preleva anche il libretto o carta di circolazione dell’auto usata rottamata. A questa andrà allegato anche il certificato di demolizione.
, entro quindici giorni, non avvia alla demolizione il veicolo usato consegnato dall’acquirente o non ne richiede la cancellazione per demolizione, l’impresa produttrice o importatrice non potrà beneficiare del credito d’imposta.

Bonus rottamazione per le moto

L’incentivo ha come ambito oggettivo di applicazione anche l’acquisto di moto elettriche, ibride di nuova immatricolazione. Per quello che concerne il meccanismo di funzionamento dell”incentivo è lo stesso visto sopra nel senso che sarà oggetto di sconto sul prezzo di vendita l’acquisto del motocliclo che rispetta i requisiti visti sopra sia per quello che concerne il momento di vendita, sia per quello che concerne la classe di emissione.

Quello che cambia è la misura del contributo che, nel caso delle moto è pari al 30% del prezzo di vendita e fino ad un valore massimo dello sconto di 3 mila euro.

Rottamazione auto

Nel caso delle moto sarà necessario procedere alla rottamazione di un altro mezzo. Per beneficiare dello sconto massimo sarà necessario procedere anche alla contestuale rottamazione di un veicolo di classe Euro 0, Euro 1 o Euro 2.

Ecotassa o super bollo per le auto inquinanti

Arriviamo alla nota dolente. Il Legislatore ha deciso (ed  è chiaro a mio a mio avviso l’intento) che il settore automotive ha bisogno di sostegno e per farlo utilizza la leva inattacabile dell’ambiente. Come quando ti fanno passare la legge sulla sicurezza. Seppur i costi derivanti dall’adozione per la collettività possono essere onerosi ci si dive adeguare perchè non si può andare contro provvedimenti che riguardino la tutela dell’ambiente o la maggiore garanzia della sicurezza. Nel caso delle auto però a mio avviso è una forma di prepotenza in quanto lo stipendio medio oggi non consente di acquistare un’autovettura ogni 5/6 anni.

Primo chiarimento è che come tutti si aspetterebbero questo non è un super bollo come al solito ma qualcosa che si aggiunge al super bollo e varia in funzione della classe di emissione. La potestà impositiva poi non è delle regioni come nel caso della tassa di circolazione ma dello stato per cui si pagherà anche in modo diverso come vedremo in seguito.

Emissioni di CO2 (ciclo NEDC) Ecotassa all’acquisto
161-175 g/km 1.100 euro
176-200 g/km 1.600 euro
201-250 g/km 2.000 euro
oltre 250 g/km 2.500 euro

In questo caso viene introdotta una nuova ecotassa per i veicoli nuovi di categoria M1 acquistati, anche in leasing, fra il 1° marzo 2019 e il 31 dicembre 2021 che abbiamo emissioni superiori a 160 g/km di CO2

Superato questo limite il legislatore introduce una sorta di super bollo progressivo che aumenta all’aumentare della classe di emissione.

L’ambito di applicazione è lo stesso quindi dell’incentivo auto per cui si applica anche alle auto in leasing. Tuttavia l’ecotassa si estende ai veicoli acquistati all’estero successivamente immatricolati Italia.

http://www.tasse-fisco.com/varietassefisco/scademza-ecotassa-auto-moto-quando-si-paga-come-f24-codice-tributo/42271/

Come si paga l’ecotassa

Quello che fa rabbia è che non era sufficiente applicare l’ecotassa ma si dovrà anche pagare non insieme al bollo auto ma con un modello F24 a parte per ci immaginate che il povero cristiano, magari anche anziano che non ne vuole sapere di prendersi una utilitaria ibrida dovrà recarsi in banca oppure compilare un F24 on line.

Tuttavia questa è la metodologia imposta dalla legge per cui so dovrà presentare un modello F24 Elide di pagamento ecotassa con codice tributo  “3500”. Nel seguito trovate la modalità di compilazione dell’F24.

Codice Tributo 3500

ECOTASSA – IMPOSTA PER L’ACQUISTO E L’IMMATRICOLAZIONE IN ITALIA DI VEICOLI DI CATEGORIA M1 CON EMISSIONI ECCEDENTI LA SOGLIA DI 160 CO2 G/KM – ARTICOLO 1, COMMA 1042, DELLA LEGGE N. 145 DEL 2018

Sezione modello F24 da compilare: ERARIO – Mod. F24 Versamenti con elementi identificativi

Riferimento Normativo: Legge  N. 145 del 30/12/2018 Art. 1 Comma 1042

ESEMPIO 1: importo da versare

I dati proposti nell’esempio sono solo a titolo esemplificativo

Importo: 6.000,00 Euro
Tipo: A (autoveicolo)
Elementi identificativi: XXX
Anno di riferimento: 2019

salta la tabella che riproduce esempio a debito e vai alla spiegazione della compilazione

 SEZIONE ERARIO ED ALTRO
codice ufficio codice atto
(1) (2)
tipo elementi identificativi codice anno di
riferimento
importi a debito versati
(3) A (4) XXX (5) 3500 (6) 2019 (7) 6.000,00

Cumulabilità del bonus o incentivo auto

I bonus non sono cumulabili con altri incentivi di carattere ma sono cumulabili con quelli previsti dal DL Rilancio 2020 che trovate inseriti sotto con un apposito artico di approfondimento anche alla luce delle novità introdotte dopo la conversione in legge.

Detrazione per le colonnine di ricarica

La legge di Bilancio introduce anche l’agevolazione fiscale per l’acquisto e la posa in opera delle cosiddette colonnine di ricarica per i veicoli elettrici o definite anche infrastrutture di ricarica.

L’agevolazione fiscale consiste nell’applicazione di una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica, inclusi i costi per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW.

L’acquisto di un veicolo elettrico infatti ha come problema quello di avere a disposizione anche una colonnina elettrica nel box o nel garage per ricaricare il mezzo. E questa non pensate sia gratis anzi ha un costo che il legislatore vuole abbattere.

L’agevolazione di applica sia alle persone fisiche sia alle persone giuridiche per cui società.

La detrazione Fiscale Irpef è pari al 50% del costo sostenuto e si calcolo su un importo fino ad un massimo di 3 mila euro e va spalmata in dieci quote annuali di pari importo.
Per quanto concerne le infrastrutture, devono essere dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico, ad esempio un punto di ricarica installato in un edificio residenziale privato o in una pertinenza dell’edificio stesso.

Nel seguito vi riporto la classificazione dei veicoli in base alle classi di emissione

Le Direttive anti-inquinamento per autoveicoli
Categoria Euro Direttiva di riferimento Data di entrata in vigore
Euro 1 91/441/CEE – 91/542/CEE punto 6.2.1.A – 93/59/CEE 1.1.1993
Euro 2 91/542/CEE punto 6.2.1.B – 94/12/CE – 96/1/CE – 96/44/CE – 96/69/CE – 98/77/CE 1.1.1997
Euro 3 98/69/CE – 98/77/CE rif 98/69/CE A – 1999/96/CE A – 1999/102/CE rif. 98/69/CE – 2001/1/CE rif 98/69/CE – 2001/27/CE A – 2001/100/CE A – 2002/80/CE A – 2003/76/CE A 1.1.2001
Euro 4 98/69/CE B – 98/77/CE rif. 98/69/CE B – 1999/96/CE B – 1999/102/CE rif. 98/69/CE B – 2001/1/CE rif. 98/69 CE B – 2001/27/CE B – 2001/100/CE B – 2002/80/CE B – 2003/76/CE B –
2005/55/CE B1 – 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B1
1.1.2006
Euro 5 2005/55/CE B2 – 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 – 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 (ecol. migliorato) oppure Riga C – 1999/96/CE fase III oppure Riga B2 o C – 2001/27/CE Rif. 1999/96 Riga B2 oppure Riga C – 2005/78/CE Rif 2005/55 CE Riga B2 oppure riga C
· 2006/81 CE rif. 2005/55 CE riga B2
· 2006/81 CE rif. 2005/55 CE riga C (ecol. migliorato)
· 715/2007*692/2008 ( Euro 5 A )
· 715/2007*692/2008 ( Euro 5 B )
· 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2
· 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (ecol. migliorato)
· 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (con disp. anti-part)
1.9.2009 per omologazione
1.1.2011 per immatricolazione
Euro 6 715/2007*692/2008 ( Euro 6 A )
715/2007*692/2008 ( Euro 6 B )
Obbligatoria per le immatricolazioni dal 1º settembre 2015

Scadenza Ecotassa auto moto: entro quando si paga

Incentivi auto 2020: Cosa Cambia con il Decreto Rilancio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.