Giocare poker online e vincere: come e quando dichiarare le vincite da giochi all’estero

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trattamento fiscale poker on line vinciteVediamo come e quando dichiarare le vincite derivanti da giochi on line sia d’azzardo sia non come poker, casinò on line, Texas holdem online e come ci si deve comportare per non incorrere in sanzioni partendo da alcuni esempi da voi riportati per fornire importanti chiarimenti.

La prima distinzione da fare: Italia o Estero

Per le vincite derivanti dalla partecipazioni a giochi sottoposti alla normativa AAMS e che sono gestiti da concessionari che hanno avuto l’autorizzazione ad operare da parte del Ministero non sorgono particolari dubbi interpretativi, anche perché spesso riportano anche la tassazione che vi effettueranno alla fonte o sul biglietto o ticket di ingresso se previsto. Un esempio su tutti il superenalotto. Questi casi sono stati per lo più trattati nell’articolo dedicato alla Guida alla tassazione delle vincite online (Poker, lotterie, poker room, etc)

In questo articolo però trattiamo più che altro di vincite derivate dalla partecipazioni a poker room gestite da soggetti esteri e spesso intermediate da soggetti aventi sede in paesi a fiscalità privilegiata.

Parliamo di vincite derivanti da giochi on line di vario genere che generalmente seguono la stessa struttura ossia vedono un sito con sede fuori dal Territorio Italiano e molto spesso anche UE a cui si accede con semplice identificazione di un utente e password e apertura di un conto corrente presso un intermediario finanziario che solitamente ha sede in un paese a fiscalità privilegiata o che potrete conoscere come black list o anche non white list. Parliamo di paesi come Lussemburgo, Madeira, Isole vergini solo per citarne alcuni etc. Possiamo dire che un po’ tutti gli stati ne hanno uno vicino… chissà perché?

Nel caso di vincite l’accredito avviene naturalmente su questo conto estero e al momento della corresponsione della somma di denaro vinta non viene applicata alcuna tassazione né tantomeno alcuna ritenuta alla fonte cosa che il buon senso richiederebbe…  come vedete avvenire nel nostro Stato.

La domanda che tutti spesso si fanno è:
“Come porto i soldi vinti in Italia? Li devo tassare? Li dovrò dichiarare?”

Se andate su diversi forum leggete le cose più disparate che vanno dalla non obbligatorietà di tassarli (le tasse si pagano per obbligo non per scelta) oppure spesso ricadete nel mito della prestazione occasionale con il limite dei 5 mila euro secondo cui molti di voi pensano che sotto quella cifra non si pagano le imposte o alcuna tassa. La credenza di non tassarli secondo me deriva dal fatto che le somme del superenalotto o giochi similari erogati da soggetti concessionari o autorizzati da parte di Ministeri o di altri enti ai quali la legge riserva la facoltà di organizzazione e gestione delle scommesse, nonché a soggetti incaricati dal concessionario o dal titolare di autorizzazione in forza della stessa concessione o autorizzazione di soggetti, sono per lo più esenti da imposizione fiscale.

Ecco questo principio non vale per tutte le vincite, mi raccomando.

La natura fiscale di tali redditi

Come anticipato nell’articolo dedicato alla Guida alle vincite on line, tali somme ricordiamo che rientrano nell’ambito di applicazione della tassazione prevista per i redditi diversi disciplinati dall’articolo 67 del Tuir o Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986, n. 917 .che recita: “1. Sono redditi diversi se non costituiscono redditi di capitale ovvero se non sono conseguiti nell’esercizio di arti e professioni o di imprese commerciali o da società in nome collettivo e in accomandita semplice, ne’ in relazione alla qualità di lavoratore dipendente: […]  d) le vincite delle lotterie, dei concorsi a premio, dei giochi e delle scommesse organizzati per il pubblico e i premi derivanti da prove di abilità o dalla sorte nonche’ quelli attribuiti in riconoscimento di particolari meriti artistici, scientifici o sociali;

La tassazione deve avvenire al momento dell’effettiva percezione ossia nell’entrata della disponibilità del denaro indipendentemente dal conto estero o in Italia, questo perché alcuni di voi pensano che fino a che le somme sono all’estero non vanno tassate e anche questo non è vero… mi raccomando!
Ve lo dico perché le tasse non solo devono essere pagate ma devono anche essere pagate nel corretto periodo/anno di imposta altrimenti si incorre in sanzioni come omesso versamento, dichiarazione irregolare, etc.

Inoltre nell’articolo 69 del Tuir troviamo un’altra informazione ossia che tali somme devono essere assoggettate a tassazione per il loro intero ammontare e senza alcuna deduzione, per cui senza eliminare alcun costo sostenuto per generare tali vincite per cui non potrete dedurvi costi di iscrizione ai tornei o spese apertura conto o iscrizioni ai portali a meno che non vi identifichiate come un soggetto professionista con partita Iva, ma questo è un altro discorso che affronteremo in un’altra sede in quanto quello del giocatore professionista è sempre più una vera e propria attività abituale e continuativa e paragonabile a quella del giocatore professionista, anche se vi ricordo che molti di questi giochi sono considerati d’azzardo che non è proprio una sciocchezza.

Questo significa che la vincita così come la ricevete la dovrete assoggettare alla tassazione secondo gli ordinari scaglioni di reddito Irpef che trovate di seguito riepilogati per farvi un’idea.

Gli attuali scaglioni Irpef ricordo che sono i seguenti

Scaglioni reddito  Irpef Aliquota Irpef lordo
da 0 a 15.000
euro
23% 23% del reddito
da 15.000,01 a
28.000 euro
27% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro
da 28.000,01 a
55.000 euro
38% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro
da 55.000,01 a
75.000 euro
41% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro
oltre 75.000 euro 43% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000
euro

Come potete vedere la tassazione e lo scaglione superiore si applica solo sulla quota di reddito imponibile che supererà il limite dello scaglione immediatamente inferiore.

Cosa si intende per vincita: al netto o al lordo delle perdite?

Per vincita non deve intendersi l’accredito eventualmente effettuato al netto delle perdite sui conti correnti in quanto come recitato dall’articolo 69 la tassazione deve essere effettuata sulla vincita senza alcuna deduzione per cui dovrete prendere l’importo lordo della vincita e non quella che eventualmente solo periodicamente vi farete accreditare sul conto.

Esempio pratico

Vediamo di fare un esempio pratico per capire come funziona la tassazione partendo dai seguenti dati:

  • Deposito iniziale 1.000
  • Perdite 400
  • Vincite 600

Il reddito imponibile per il fisco non sarà 200 (vincite – perdite) ma sarà 600 in quanto non sono ammesse deduzioni ai proventi. A questo non potrete naturalmente sottrarre nemmeno i costi o vivi o le spese per la registrazione, iscrizioni a tornei, viaggi, spese per trasferte, costo per il PC, la connessione o l’abbonamento ADSL.
Il reddito imponibile di 600 sarà tassato con aliquota al 23% per cui le imposte saranno pari a 138 euro ed il saldo finale di quello che vi mettete in tasca sarà 562 euro.
Se la vincita sale, come potrete vedere dalla tabella che avete consultato sopra con tutti gli scaglioni di reddito salgono anche le imposte ed il margine si ridurrà ulteriormente.

Non credo al momento, vi siano altre imposte né tantomeno contribuzione previdenziale o assistenza da prevedere almeno fino al momento in cui lo Stato non si deciderà di definire questa come una professione, momento in cui il discorso cambierà e sarà possibile anche la deduzione dei costi.

Come le inserisco in dichiarazione dei redditi, 730 o modello Unico

L’indicazione sarà fatta nel quadro RL15 del modello Unico oltre la compilazione del quadro RW dove andrete ad indicare anche il conto estero ai fini degli obblighi di monitoraggio fiscale semprechè al termine del periodo d’imposta detengono importi di ammontare complessivo superiore a euro 10.000 avendo cura di indicare anche gli eventuali trasferimento verso conti Italiani.

Come utilizzo le vincite in denaro?

Molti di voi si fanno inviare anche una carta di credito dal conto estero e scorrazzano allegramente per il territorio nazionale facendo acquisti. Ecco questa opzione non è il massimo se non si associa ad un corretto e adeguato comportamento dichiarativo. Ossia se fate acquisti con carte di credito che si poggiano su conti correnti a voi intestatati anche con paese che non consentono un adeguato scambio di informazioni con l’Italia vi espone a sanzioni.

Tuttavia c’è da dire che le movimentazioni in entrata e in uscita dal conto corrente con le carte di credito per spese correnti non sono oggetto di monitoraggio da parte dell’agenzia delle entrate o della guardia di finanza a meno che non facciate transitare somme ingenti.

La redditività e gli interessi del conto corrente estero

Vi segnalo anche che i conti correnti esteri anche se sono infruttiferi, come nel 99% dei casi di quelli messi a disposizioni da questi intermediari esteri che trattano giochi online, sono considerate attività finanziarie suscettibili di generare una redditività almeno pari al tasso ufficiale medio di riferimento vigente nel relativo periodo d’imposta come previsto dall’articolo 6 del decreto legge n. 167 del 1990 esclusa l’esimente concesso nel caso in cui si dichiari che si tratta di redditi che si incasseranno in un anno successivo.

Nel caso in cui invece il conto corrente estero produca interessi (ma tanto non lo sarà vedrete) allora tali interessi dovranno essere dichiarati nel quadro RM della dichiarazione dei redditi modello Unico saranno assoggettati, nel caso in cui non subiscono un prelievo sotto forma di ritenuta alla fonte dall’istituto finanziario, nella misura del 27%.
Sarà possibile evitare l’indicazione nel quadro RW solo nel caso in cui l’accredito di tali interessi avvenga mensilmente sul conto corrente italiano.

Non dimenticate che state facendo gioco d’azzardo...

Tanto così per non tralasciare un piccolo dettaglio, anche se lo stato Italiano non sembra dare molto peso al fenomeno, vi ricordo che i giochi che non hanno ricevuto una concessione/autorizzazione da parte del Ministero sono considerati come giochi d’azzardo per cui sia l’organizzazione sia la partecipazione a tali giochi espone il giocatore a sanzioni che pecuniarie o anche penali, come disciplinato dall’articolo 718 (arresto fino a sei mesi o l’ammenda fino a euro 516).
Altra conseguenza è la confisca delle eventuali vincite del gioco ma questo è un altro aspetto che chiariremo nell’articolo dedicato alle conseguenze del gioco d’azzardo.
Vi ricordo però che la normativa prevista per il gioco d’azzardo si applica anche ai giochi a cui si accede tramite siti web situati all’estero o gestiti solo da stranieri.

Conti correnti all’estero

Nel caso in cui, come posso facilmente immaginare alcuni di voi stiano cercando di bypassare la normativa italiana accendendo conti correnti on line all’estero; prima di tutto vi sconsiglio di investire in bitcoin o in altre monete virtuali per evidente carenze nelle normative di controllo e lacunose oltreché inesistenti regolamentazioni che potrebbero farvi scomparire denaro. Vi segnalo l’articolo dedicato alla detenzione di conti correnti all’estero alla loro gestione e indicazione nella dichiarazione dei redditi italiana.

Vi ricordo per che per i conti all’estero dovrete osservare la norma sul monitoraggio fiscale che prevede la dichiarazione delle attività detenute all’estero come meglio descritto nell’articolo dedicato proprio alla compilazione del quadro RW, destinato ad accoglierle.

Articoli correlati

Guida alla tassazione delle vincite on line (Poker room, lotterie, poker room, etc)

Gestione del conto corrente estero con somme sopra i 10 mila euro

Approfondimento sulla tassazione delle vincite on line

Per approfondimenti leggete anche l’articolo dedicato al trattamento fiscale delle vincite on line:

Trattamento fiscale vincite on line poker e giochi

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