Contratto di finanziamento: quando e come si applica l’mposta sostitutiva

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

finanziamento: iconcinaL’imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio lungo termine rende non dovute le imposte di registro e di bollo nonchè le imposte ipotecarie e catastali che sarebbero connesse a tali tipologie di contratto e che lo restano di fatto per i finanziamenti a breve o altre tipologie di contratti. Vediamo insieme di dare qualche chiarimento e risposta alle vostre domande per capire come funziona l’imposta sostitutiva e quanto si risparmia rispetto alla trattamento fiscale ordinario. La ratio del beneficio fiscale risiede nelle iniziative di sviluppo che sottostanno alla richiesta di finanziamenti a medio lungo termine.

Cosa è un finanziamento a medio lungo termine
Per finanziamento a medio lungo termine si intende un contratto di finanziamento di almeno 18 mesi ed inferiore o pari a 5 anni. Chiariamo subito che per quello che concerne l’ambito soggettivo di applicazione ossia chi può godere dell’agevolazione fiscale  sempre una persona fisica la cui destinazione delle somme potrà anche essere quella di destinarla alla società per la prorpia attività ma continuerà a godere dell’aliquota agevolata che vedremo di seguito.

Come si calcola l’imposta sostititutiva
Il calcolo avviene applicando allo 0,25% della somma oggetto di finanziamento

Esempi di finanziamento a medio lungo termine
Un esempio può essere il credito fondiario o apertura di credito, oppure il contratto condizionato di mutuo edilizio, mutuo di scopo, legale o convenzionale, come anche nel caso di mutui per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione che soddisfano i requisiti previsti per le agevolazioni fiscali prima casa. Laddove non siano soddisfatti per queste tipologie di finziamento sulla casa tali requisiti l’aliquota su cui calcolare l’imposta sostitutiva sul mutuo sarà pari al 2%. Per cui laddove si tratti di una seconda casa si applicherà l’aliquota del 2%.

Finanziamento per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione di uffici o negozi o locali per la propria attività commerciale come anche per i terreni: anche in questo caso si applicherà l’aliquota ridotta dello 0,25% sulle somme erogate.

Esistono categorie escluse dall’agevolazione fiscale dell’imposta sostitutiva laddove ovviamente non si tratti di operazioni classificabili come di finaziamento alungo termine soprattuto per la loro durata, oppure che non provengano da banche o altri istituto di credito o di finanziamento.

Condizione per l’applicazione inoltre è anche la dichiarazione da rendere in atto al momento della stipula del contratto di finanziamento anche se laddove questa non sia riportata può essere fatto successivamente non perdendo i benefici fiscali connessi.

Quali imposte vengono sostituite
In virtù del pagamento della sostitutiva non saranno pertanto dovute le imposte di bollo, di registro, ipotecarie e catastali nonché anche della tassa sulla concessione governativa laddove sia dovuta per cui qualora ve la vediate applicare, anche sotto forma di trattenuta sulla somma corrisposta chiedete chiarimenti al finanziatore in quanto potrebbe esserci qualcosa che non va.

Vi segnalo inoltre alcuni articoli correlati al tema, prima tra tutti quello della detrazione fiscale sugli interessi passivi pagati sui contratti di mutuo accesi per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale.

Riferimenti normativi
DPR 601 del 1973

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