Detrazione Fiscale Celiaci 2021: Tabelle, Quanto vale e Quali Alimenti è possibile acquistare

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La Nuova legge di Bilancio dal primo gennaio 2017 e per l’anno 2018 ha introtto la detrazione fiscale sugli acquisti di alimenti per celiaci che sono denominati in linguaggio più specifichi Alimenti Medici Speciali. Nel seguito vedremo le modalità per fruire della detrazione, i limiti di spesa annua per fascia di età tra maschi e femmine con l’aiuto di una tabella ad hoc.

La detrazione fiscale Irpef per i prodotti alimentari speciali senza glutine rientra nell’ambito di applicazione della nuova detrazione a durata limitata. La detrazione infatti è soggetta, come altre inserite in questa legge a limitazioni in termini di durata per via del peso sul  bilancio dello Stato per cui sarà in vigore per tute le spese sostenute per il periodo di imposta 2017-2018. Tuttavia non credo che il prossimo anno se ne farà a meno in quanto vi sono tanti interessi che ruotano intorno al business della celiachia.

Possiamo dire che rappresenta una componente aggiuntiva rispetto alla detrazione delle spese sanitarie o quelle previste per l’acquisto di dispositivi medici di cui trovate nel seguito gli articoli gratuiti di collegamento.

Fa parte quindi delle detrazioni Irpef che danno luogo alla possibilità di abbattere l’ipossia per il 19% dell’ammontare della spesa sostenuto negli anni 2017-2018.

I ridotti alimentari che godono della detrazione sono quelli individuati nell’allegato 1 del registro nazionale istituito ai sensi dell’art.7 del DM 8 giugno 2001 concernente l’assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare, come modificato con DM 17 maggio 2016. Nel seguito trovate l’allegato con i singoli prodotti e l’azienda che li produce nonché il codice che dovrebbe essere di facile riscontro per la farmacia o per il supermercato che ve li vende.

Registro nazionale per prodotto
  • A1 Alimenti destinati a fini medici speciali

A meno di proroghe del prossimo anno questo detrazione sarà limitata nel tempo e soggetta a scadenza. Essendo un bene deperibile non avremo neanche la possibilità di fruirne o di anticipare una grande scorta in quanto non ne avremmo alcun beneficio ulteriore.

Quanto posso portare in detrazione ai fini Irpef

E’ possibile portare in detrazione il 19% della spesa sostenuta nell’anno oggetto di dichiarazione. La detrazione, come riportato nell’articolo 15 lettera C) che dobbiamo leggere attentamente in quanto  come recita la lettera per gli oneri indicati alle lettere c), e), e-bis), e-ter), f), i-quinquies), i-sexies) e i-decies) del comma 1 la detrazione spetta anche se sono stati sostenuti nell’interesse delle persone indicate nell’articolo 12 ossia per i familiari a carico che si trovino nelle condizioni ivi previste, fermo restando, per gli oneri di cui alle lettere f) e i-decies), i limiti complessivi ivi stabiliti.

Per i costi sostenuti per questi soggetti che non si trovino nelle condizioni previste dal comma 2 del medesimo articolo,
affette da patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la detrazione spetta per la parte che non trova capienza nell’imposta da esse dovuta, relativamente alle sole spese sanitarie riguardanti tali patologie, ed entro il limite annuo di lire 12.000.000. Per le spese di cui alla lettera i-septies) del citato comma 1, la detrazione spetta, alle condizioni ivi stabilite, anche se sono state sostenute per le persone indicate nell’articolo 12 ancorché non si trovino nelle condizioni previste dal comma 2 del medesimo articolo..

Le spese infatti sono calate all’interno dell’articolo 15, comma 1, lettera c, TUIR dove sono le spese sanitarie per cui valgono le stesse regole. Le spese si considerano al di sopra di una franchigia di 129,11 euro e sono comprese anche quelle per familiari a carico.

Come effettuare l’acquisto

L’acquisto deve essere effettuato con la tessera sanitarie propria o del familiare a carico fiscalmente. In alternativa con lo scontrino parlante indicante il proprio codice fiscale.

Controllo e accertamenti Fiscali

Vi ricordo che eventuali elusioni di tali norma e superamenti dei limiti consentiti può portare ad accertamenti da parte del fisco come disciplinato all’articolo 7 per cui presso la Direzione generale per l’igiene, la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute è istituito il Registro nazionale dei prodotti di cui all’art. 1, comma 1, erogati nelle singole regioni e province autonome a carico del Servizio sanitario nazionale.
2. Le regioni e le aziende unità sanitarie locali attivano adeguati sistemi di controllo sull’appropriatezza delle prescrizioni dei prodotti di cui all’art. 1, comma 1 erogati sul proprio territorio e sul conseguente andamento della spesa.
3. Gli operatori del settore alimentare, ai fini dell’inserimento nel Registro Nazionale degli alimenti di cui all’art. 1, comma 1 lettera c), possono notificare tali alimenti con le modalità di cui all’art. 7 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111, così come indicate e aggiornate sul sito web del Ministero, nonché le relative tariffe.

Quali sono gli alimenti medici speciali

Viene inserita tra le nuove spese sanitarie detraibili dall’IRPEF anche quella sostenuta per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali.

Nel seguito trovate l’elenco degli alimenti consentiti per celiaci direttamente dalla Fondazione Veronesi.

A titolo di esempio cito:

Cereali, farine e derivati
Carne, pesce e uova
Latte, latticini, formaggi e derivati
Verdura e legumi
Frutta
Bevande e preparati per bevande
Caffè, the, tisane
Alcolici
Dolciumi
Grassi, spezie, condimenti e varie
Integratori alimentari

Detrazione Fiscale Alimenti senza glutine

Detrazione Fiscale Occhiali da vista

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