Buste Arancioni INPS: cosa fare e come rimediare al torto

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

busta arancione inps cosa fareVediamo cosa fare con la busta arancione che l’INPS ha inviato ad oltre sette milioni di Italiani contenente una stima dell’età pensionabile e della stima della pensione mensile che percepiremo, perché ce l’hanno inviata e cosa fare  cercando non arrabbiarsi troppo.

Nelle conferenze stampa si è parlato di una maxi-operazione di informazione istituzionale sulla previdenza lanciata dall’Inps in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale per sensibilizzare gli italiani a prendere coscienza dell’esatto anno in cui matureranno il diritto alla pensione e della pensione mensile percepita sulla base di una serie di assunzioni contestabili.

Cosa contengono

Le buste arancioni contengono le stime delle pensioni di vecchiaia mentre per conoscere anche una stima della pensione anticipata si dovrà andare sul sito ed effettuare l’accesso tramite SPID; tali stime sono fatte naturalmente sulla base del sistema contributivo ossia in ragione dei contributi versati fino al momento di maturazione della prestazione pensionistica e proiettati sul futuro e sulla base del presupposto che non cambieranno nuovamente i requisiti per andare in pensione.

A chi è stata inviata la busta arancione INPS

I destinatari sono per lo più dipendenti dell’amministrazione pubblica a cui sarà invita anche una informativa mediante busta paga  ma anche ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva e quindi artigiani, commercianti, coltivatori iscritti però alla gestione separata o ad altri fondi INPS.

Quali elementi sono contenuti nella busta arancione dell’INPS

Nella busta troverete riportati:

  • anno minimo previsto per andare in pensione;
  • ultima retribuzione;
  • ultimo reddito;
  • importo relativo al primo assegno di pensione previdenziale
  • tasso di sostituzione.

Ora senza entrare troppo nei tecnicismi o nelle contestazioni delle assunzioni fatte alla base del calcolo perché basterebbe citare la media del PIL presa come riferimento all’1,5% da qui fino al 2060 e di quali e quanti eventi, neanche tanto straordinari, che potrebbero influenzare e modificare questa stima nei prossimi 50 anni, vediamo di comprendere perché lo hanno fatto e come rimediare.

Da questa busta si evince chiaramente come il passaggio dal folle sistema retribuiti o contributivo determinerà una frattura incolmabile che fortunati e sfortunati.

Ora già su quest’ultimo punto che nei prossimi 50 anni non cambierà nulla penso che non vi siano dubbi….ma allora perché questa busta cosa ci vogliono dire o indurre a fare?

Tuttavia v’è da dire che sul sito dell’INPS sarà possibile agire sul simulatore della pensione e modificare anche i parametri alla base di calcolo il che devo dire è grande indice di flessibilità anche se intanto sulla busta ci sono scritte queste cose per cui sarà la prima, e forse l’unica, informazione che 7 milioni di italiani leggerà…peccato.

Poi devo dire che tutti orami abbiamo talmente tanto tempo a disposizione che la sera non vediamo proprio l’ha di andare sul sito dell’INPS.

A questo riguardo il simulatore denominato la mia pensione disponibile sul sito dell’Inps consente di modificare questi parametri, in modo da ottenere stime più o meno ottimistiche anche se non mi sembra che molti di noi soprattutto tra i destinatari delle buste siano esperti di contesti e previsioni macroeconomiche per cui modificare il simulatore potrà essere più un esercizio da fare la sera con gli amici o al bar e non potrà certo rappresentare una base per le future scelte di investimento.

La stessa è consultabile anche attraverso l’accesso alla piattaforma digitale dell’amministrazione pubblica chiamato SPID.

Ora già su quest’ultimo punto che nei prossimi 50 anni non cambierà nulla penso che non vi siano dubbi….ma allora perché questa busta cosa ci vogliono dire???

Cosa ci invita a fare la busta?

La busta ci invita ad accedere al portale di informazione digitale dell’amministrazione con lo SPID ossia le nuove credenziali. Tuttavia io sinceramente non ho tanta voglia di capire e comprendere come mi hanno rovinato il futuro e la vecchiaia e di come e quanto mi succhiano i soldi ogni mese per destinarli a pagare quelli che in pensione sono andati con il sistema retributivo.

Invece di fare queste proiezioni vi dico io cosa dovrebbero fare

Andassero a vedere e quantificare la possibile decurtazione della pensione per coloro che sono andati con il sistema retributivo, chi ha pensioni d’oro, tutti i quei furbettini che negli ultimi mesi prima di andare in pensione con il sistema retributivo si sono visti incrementare la RAL (reddito annuo lordo) per far gonfiare la pensione.

Ecco, prendessero questi, identificassero una soglia e stabilissero un contributo di solidarietà per la collettività e per la gente meno abbiente, operai e lavoratori che tra 40 anni percepirà 1.200 euro lorde di pensione. 1.200 euro lorde cavolo ma vi rendete conto.

Ma cosa pensate che tra 40 anni o 50 anni, quando la popolazione sarà costituita per il 25 o 30 per cento da anziani su chi graverà il costo per la loro assistenza sanitaria? Dove prenderete i fondi? Sempre sullo Stato.

O forse questa maxi operazione serve proprio per indurci a stipulare delle polizze previdenziali, fondi, piani di accumulo o altri prodotti finanziari per banche ed assicurazioni in modo da investire quel poco di risparmi e liquidità rimasti nel sistema bancario??!!! :-)))))

Dal canto mio scordatevi che immetterò nuovi soldi nel sistema bancario, principale colpevole della crisi iniziata nel 2007 e a cui sembra non essere passato il vizio nulla visto che continuano a proporre obbligazioni rischiose e con costi di gestione elevatissimi.

Nel nostro piccolo cosa possiamo fare

Prima di tutto visto il carrozzone controllerei che non siano sbagliati i contributi che sono indicati, non si sa mai ve ne dovreste accorgere tra 40 anni voglio vedervi con il bastone in fila all’INPS ad incavolarvi per e pagare per farvi ricostruire la posizione previdenziale. Non oso immaginare la scena per cui cui andate ora che avete le energie.

Nel nostro piccolo non possiamo fare nulla se non risparmiare, l’unica nota che ha sempre contraddistinto gli italiani è stata risparmiare e mettere da parte. Non investite in prodotti rischiosi. Una piccola informazione: questa trovata l’abbiamo pagata 3,5 milioni di euro…ora andiamo  lavorare….lavoratori!!!???

E poi investite, investite in qualcosa di vostra ma solo se ne avete veramente voglia e siete determinati e aggiungerei anche se la vostra storia familiare vi racconta questo. Siamo un popolo di piccoli e medi imprenditori che ha costruito il tessuto imprenditoriale del Made in Italy non ce lo scordiamo per cui anche se ci hanno messo su un piatto d’argento 1200 euro al mese per grattarci i pollici tutta la vita in un museo qualsiasi non lasciamoci rincogl….ire.

Nel mio piccolo però ho deciso di non entrare nel sistema, di non entrare in queste logiche, sarò un folle ma non mi piace fare il criceto per cui alle prossime elezioni voterò soprattutto contro chi sta secondo me non sta facendo in modo adeguato pianificazione finanziaria, chi cerca di manovrare la popolazione, di non intaccare i privilegi acquisiti in passato di chi ci considera dei numeri e non delle persone per cui adesso avete capito cosa ci dovete fare con la busta arancione dell’INPS? :-))))))

Se veramente volessero liberare risorse abbatterebbero la tassazione sul reddito di impresa e detasserebbero il costo del lavoro per le aziende in modo determinate. Inoltre dovrebbero iniziare a ridurre i posti di lavoro nel settore pubblico o quanto meno fermare le assunzioni clientelari e non. Introdurre una logica imprenditoriale nella gestione dello Stato e non di favore. Questo non vuol dire naturalmente creare altre società municipalizzate dove far sedere nei CDA amici e amicchetti senza una neanche una laurea, pagare collegi sindacale ed erogare consulenze per fare contenti pochi, ma dovrebbero determinare ogni singola assunzione nel pubblico in base al ritorno che può dare in termini di redditività alla collettività.

Qualcuno ha mai provato a fare un confronto o immaginare se è più produttivo un dipendente pubblico o privato in termini di ritorno per la collettività?

Vi segnalo comunque altri articoli di approfondimento

Guida alla pensione di vecchiaia

Guida alla pensione di anzianità

Guida alla pensione anticipata

Guida fiscale alla previdenza complementare

Quest’ultimo forse potrebbe essere interessante se proprio non ce la fate più anche se il costo del riscatto di alcuni anni è veramente proibitivo soprattutto se fatto negli ultimi anni prima di andare in pensione.

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