Detrazioni e deduzioni libero professionisti: marche da bollo, valori bollati, tasse di concessione ecc

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Last Updated on 4 Maggio 2023

Continuiamo la nostra guida pratica per i liberi professionisti titolari di partita Iva per capire come gestire al meglio le spese ed i costi strumentali alla propria attività e cosa possiamo portare in detrazione ai fini del calcolo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) da indicare questa volta nel modello Unico.

Avrete già letto l’articolo dedicato all’apertura della partita Iva ed in particolare la guida al nuovo regime dei minimi.
Iniziamo con il dire che i costi sostenuti dai titolari di partita Iva devono essere strumentali all’attività svolta, ad esempio se siete un medico veterinario e volete acquistate una panda per trasportare i pazienti animali da curare, potrete dedurre il 40% della spesa (agevolazione consentita per un solo veicolo). Ma se vorrete acquistare una Porsche non potrete detrarne le spese perché difficilmente potrà essere considerata come veicolo legato all’attività svolta.

La strumentalità ossia il nesso causale e funzionale tra la funzione del bene o del servizio che acquistate ed il conseguimento dei ricavi è fondamentale ai fini della deducibilità o detraibilità fiscale e anche della detrazione Iva.

Questo è un concetto che dovrete tenere presente ai fini della valutazione della strumentalità dei costi ai fini Irpef mentre ai fini Iva parliamo di inerenza dei costi all’attività.

Ma torniamo a noi e ad esempi più concreti delle spese quotidiane  che si affrontano nella normale attività da libero professionista. Vediamo come detrarre i costi sostenuti per le marche da bollo.

Le spese di bollo devono essere inerenti l’attività, e rispecchiare in proporzione il volume dei documenti legali emessi. Per dedurre questo tipo di spese, deve essere fornita opportuna documentazione, cioè una ricevuta emessa dalla rivendita di generi di Monopolio, tabaccheria o altro, per l’acquisto delle marche. Sulla ricevuta rilasciata dalla rivendita, a sua volta, va apposta la marca da bollo di € 1,81, se l’importo acquistato è superiore a € 77,47 (a tal fine potete consultare la guida alla fatturazione per i liberi professionisti).

La spesa per le marche da bollo è interamente deducibile, purché non sia stata sostenuta in nome e per conto dei clienti, ma si riferisca a marche da bollo che sono a carico del professionista. La ricevuta deve essere annotata al momento del pagamento e non nei giorni successivi. Queste ricevute vanno poi registrate sui libri contabili: per i professionisti con contabilità ordinaria, la ricevuta va annotata sul registro cronologico dei movimenti finanziari, mentre per i professionisti in contabilità semplificata, la ricevuta va annotata sul registro incassi e pagamenti. A presto per i prossimi post dedicati.

Cosa significa strumentalità della spesa

Il concetto che dovrete sempre tenere a mente, ma senza tuttavia abusarne impropriamente come fanni alcuni o richiedono alcuni clineti ai propri dottori commercialisti, è quello della strumentalità della spesa rispetto all’attività, ossia il nesso di cusalità che lega il sostenimento di quella spesa e la finalità per cui è stata fatta che deve essere quella della generazione di ricavi o di rispondenza ad obblighi normativi relativi all’attività

http://www.tasse-fisco.com/liberi-professionisti/deduzioni-detrazioni-liberi-professionisti-partita-iva-autonomo-irpef/6306/

Potete comunque anche leggere gli altri articoli di approfondimento dedicati alle spese da portare in detrazione nel 730 o nel modello personali.

In caso vi troviate a versare le vostre imposte in ritardo potete rimediare con il nuovo ravvedimento operoso.

Deduzione abiti da lavoro, vestiti, borse etc

Potete leggere il nuovo articolo dedicato alla possibilità di portare in deduzione i costi sostenuti per l’acquisto di abiti, vestiti, scarpe, borse etc.

Calcolo Acconto Irpef, Irap ed Iva

Sintesi detrazioni per libero professionisti con partita Iva

9 Commenti

  1. Non si capisce perché non dovrebbe accettarlo. Nel suo metodo non vedo nulla di male anche perché lo riscontro in altre realtà sia liberi professionisti sia società di capitali

  2. spero di non andare fuori argomento, ma volevo sapere se la ricevuta di acquisto dei valori bollati di cui parlate può essere redatta tramite richiesta (es.: “si richiede la fornitura di nr. x marche da bollo da xx euro cadauna…) su carta intestata del professionista, che poi viene timbrata per conferma dal tabacchino. ho sempre usato questo sistema in passato, ma in ufficio postale mi dicono che l’Agenzia Entrate non accetta più questo tipo di documenti, senza però darmi un riferimento legislativo

  3. Non deve preoccuparsi di quello che fa il suo fornitore ma accertarsi che lei abbia le carte ed abbia seguito le indicazioni (bonifico e dichiarazione dei redditi compilata correttamente). Se la ditta non annota le fatture subirà in caso di accertament delle sanzioni ma lei non sarà impattato da questo

  4. Mi scuso per il doppio post … (inizialmente non mi sembrava che il sistema lo avesse inviato).
    Cmq grazie per la risposta, che ha perfettamente senso: in effetti se io ho semplicemente la fotocopia sulla fattura (pur col bollo apposto) non posso dimostrare di aver pagato io i bolli: potrei aver chiesto un contributo al cliente.
    Confermo inoltre questa linea, perché avevo inoltrato la domanda anche all’ufficio dell’Ag. Entrate della mia città e ho ottenuto la medesima indicazione: serve la fattura o ricevuta che dimostri che i bolli li ho pagati io e non qualcun altro. ^^
    Grazie comunque per la risposta e per il vostro servizio.
    Alla prossima !!

  5. In linea teorica si in quanto a fronte della deduzione di un costo dovrebbe sempre esserci una fattura e lei intestata comprensiva di tutti gli elementi costitutivi della fattura.

  6. Se ho capito bene quindi per dedurre il costo dei bolli (ora di 2 €) non basta che io abbia le fotocopie delle fatture emesse, da cui si vede il bollo applicato? Devo per forza acquistarle ad esempio in blocco e farmi fare ricevuta?
    Grazie

  7. Se ho capito bene quindi per dedurre il costo dei bolli (ora di 2 €) non basta che io abbia le fotocopie delle fatture emesse, da cui si vede il bollo applicato? Devo per forza acquistarle ad esempio in blocco e farmi fare ricevuta? E pagare bollo sull’acquisto dei bolli .. ? Anche se acquisto meno di 77 € di marche da bollo ?
    Grazie

  8. Mi è piaciuto in quanto non conoscendo l’argomento mi è risultato utile per approfondire l’argomento… Senza non avrei capito da che parte partire… Se ti rivolgi a dati enti ti parlano un linguaggio troppo erudito senza però risolverti i problemi e seguendoli capisci che non rispondono alle tue domande… Magari perchè te non fai capire ciò di cui necessiti giustificando la richiesta, magari perchè non pensano qualcuno possa reperire informazioni presso di loro…

    QUuindi è obbligato capire da INTERTNET, valido supporto per ottenere info, ma difficile elaborarle quindi ritengo questa pagina chiara ed esaustiva per quanto riguarda l’obiettivo da me posto…

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