Quali voci sono tassate in busta paga: indennità, rimborsi spese, assicurazioni, auto

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

esemio di busta paga di un impiegatoVediamo una sintesi di tutte le voci che potrebbero esservi tassate in busta paga come reddito di lavoro dipendente in modo da verificarne la tassazione, l’esenzione e anche la corretta applicazione della tassazione.
Spesso molti di lettori di Tasse-Fisco.com lamentano errati calcoli nello stipendio, difficoltà a capire le varie voci sul cedolino, la motivazione di alcune ritenute, e non solo.

Premessa: non sono tassati solo gli stipendi in busta paga

La prima voce dubbio quella relativa al salario ossia lo stipendio che percepite mensilmente che potrà essere determinato dalla contrattazione collettiva nazionale e da quella integrativa aziendale a cui eventualmente aggiungere anche altri componenti aggiuntive di stipendio accordate con il vostro dstore di lavoro. Inutile dire che questi saranno tassate perchè lo sapete da soli in quanto rappresenta la componenta pura dello stipendio.

Le indennità percepite nel mese

A questi si andranno aggiungere anche le eventuali indennità che percepite a vario titolo e che vi vengono accreditate come voce stipendiare. Lo stesso vale anche nel caso di assegni corrisposti dal vostro datore di lavoro che non a titolo di una specifica indennità. A titolo di esempio possiamo citare l’indennità di trasferta con l’indennità di anzianità o l’indennità di carica o di licenziamento.

Altra categoria riguarda senza dubbio e rimborsi spese effettuati a vario titolo e quindi non solo per trasferte o per l’effettuazione di viaggi lavorativi ma a patto che non facciano riferimento a un semplice riaddebito di spese anticipate dal dipendente eri bonificate allo stesso a ritorno dalla trasferta. Questo perché le indennità corrisposte anche a titolo di rimborso spese e costituiranno reddito ma non deve essere sottoposto a tassazione la Meratti situazione di spese vive sostenute durante la trasferta. Per approfondire potete leggere l’articlo dedicato al rimborso spese in busta paga: come avviene la tassazione.

Le assicurazioni aziendali

Onorevole da parte dell’azienda anche la partecipazione alla salute del dipendente mediante il versamento spesso di una percentuale dei premi assicurativi sostenuti per diverse tipologie di tutela. Stesso discorso vale anche per i premi assicurativi e quindi alle varie assicurazioni sulla vita morte infortuni e malattia limitatamente ai premi corrisposti dal datore di lavoro ossia sarà passata la quota di premio pagata dalla vostra azienda.

Caso più particolare invece quello che si presenta quando avviene il pagamento diretto mediante rimborso per spese sanitarie o interventi chirurgici che sono stati anticipati da un divertente e per i quali è divertente stesso a chiesto la detrazione di imposta.

Somme dovute a titolo di accordi transattivi per uscire dall’azienda
Anche le somme corrisposte alla fine del rapporto di lavoro come per esempio le somme che sono state disciplinate all’interno di transazioni con il proprio datore di lavoro per uscire dall’azienda saranno sottoposte a tassazione anche se in questo caso parliamo di una tassazione separata.

Altra voce che rientra nell’ambito della tassazione in busta paga riguarda i proventi percepiti a titolo di partecipazione agli utili aziendali o qualsiasi altro provento come potrebbe anche essere un’indennità o anche dei semplici risarcimenti oppure anche i frutti di questi proventi e quindi gli eventuali interessi riconosciuti o concordati semplicemente con il proprio datore di lavoro.

E sono un caso per esempio le mensilità non pagate da parte del datore di lavoro che vanno ad incrementare la voce stipendiale per il tramite della voce interessi e che dovrà rientrare nel calcolo della busta paga e come tale essere soggetta a tassazione.

I Buoni Pasto

Anche i buoni pasto se superiori alla soglia fissata dalla norma tributaria per l’esenzione, rappresentano un fringe benefit tassato in busta paga.

Gli straordinari aziendali

Anche questi sono una componente aggiuntiva dello stipendio che non avrebbe motivo di essere detassata in busta paga.

Le auto aziendali

Se avete avuto l’auto dall’azienda potete leggere l’articolo dedicato alla tassazione delle auto aziendali anche se per voi la componente di reddito che rileverà in busta paga sarà calcolata forfetttariamente in base alle tabelle ACI per il vostro specifico modello di auto secondo una percorrenza media annua forfettaria. Per capire come avviene il calcolo potete prendere come riferimento l’articolo dedicato alla tassazione delle auto aizendali come fringe benefit.

Il principio di fondo

Il principio è quello generale di omnicomprensività dei redditi di lavoro dipendente secondo il quale la quasi totale età delle somme corrisposte dal datore di lavoro rientrano nell’ambito della tassazione da effettuarsi in busta paga e quindi avranno una autonoma individuazione in essa che vi consentirà di verificarne anche l’assoggettamento alla corretta aliquota impositiva Irpef e previdenziale INPS.

Vi segnalo il nuovo articolo dedicato alla detrazione fiscale delle spese mediche rimborsate dalle assicurazioni stipulate con il datore di lavoro.

Redditi esclusi dalla tassazione in busta paga

Esistono anche delle voci di reddito che sono escluse dalla tassazione imposta paga come per esempio gli assegni erogati dall’azienda per la famiglia oppure somme che hanno subito una tassazione preventiva a monte.

Queste sono le voci che vanno a comporre il reddito lordo imponibile da cui si parte per arrivare al netto. Vi sto che ci siamo vi anticipo il contenuto del secondo articolo dedicato al calcolo dello stipendio netto in busta paga esul controllo delle trattenute subito. In sintesi la formula per arrivare allo stipendio netto mensile è la seguente:

Reddito netto annuo = Reddito imponibile lordo  – Imposta netta

Per calcolare questo abbiamo bisogno di calcolare quindi:

  1. Reddito imponibile lordo annuo che sarà dato dalla seguente formula: Reddito annuo lordo – Contributi obbligatori INPS INAIL
  2. Imposta lorda che sarà data dalla seguente formula: Imposta lorda = Irpef (secondo gli scaglioni che vedrete dopo) + Addizionale Irpef regionale + Addizionale Irpef comunale
  3. Dall’imposta lorda per arrivare a quella netta dovremmo togliere le eventuali detrazioni spettanti per lavoro dipendente e per carichi di famiglia Detrazioni Fiscali = Detrazione da lavoro dipendente + Detrazione per carichi di famiglia. Imposta netta = Imposta lorda – Detrazioni Fiscali
  4. Stipendio netto mensile = (Reddito imponibile annuo – Imposta netta annua )/numero di mensilità

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