Di questo tratteremo nel seguente articolo, infatti quante volte vi sarete fermati a guardare la prima voce della vostra busta paga ed avete pensato “se solo fossero netti cosa ci potrei fare!” e quante volte poi avete visto l’ultima voce del cedolino di fine mese e vi siete domandati se l’aumento delle tasse è in continuo movimento e come si fa a passare dallo stipendio lordo al netto mensile lasciando sul piatto così tanti soldi per l’Irpef!
Cerchiamo di ricostruire il cammino del nostro stipendio dal lordo al netto, come fare a capire quale è la nostra RAL (reddito annuo lordo), quante sono le ritenute che ci hanno applicato, che natura hanno, quali sono quelle trattenute nel mese e quali invece quelle dall’inizio anno.
In sintesi la formula da risolvere è questa
Reddito netto annuo = Reddito imponibile lordo – Imposta netta
Per calcolare questo abbiamo bisogno di calcolare quindi:
- Reddito imponibile lordo annuo che sarà dato dalla seguente formula: Reddito annuo lordo – Contributi obbligatori INPS INAIL
- Imposta lorda che sarà data dalla seguente formula: Imposta lorda = Irpef (secondo gli scaglioni che vedrete dopo) + Addizionale Irpef regionale + Addizionale Irpef comunale
- Dall’imposta lorda per arrivare a quella netta dovremmo togliere le eventuali detrazioni spettanti per lavoro dipendente e per carichi di famiglia Detrazioni Fiscali = Detrazione da lavoro dipendente + Detrazione per carichi di famiglia. Imposta netta = Imposta lorda – Detrazioni Fiscali
- Stipendio netto mensile = (Reddito imponibile annuo – Imposta netta annua )/numero di mensilità
Cos’è la busta paga?
La busta paga (prospetto paga o cedolino dello stipendio) è un documento che il datore di lavoro deve fornire al proprio lavoratore contenente l’indicazione dettagliata dell’importo della retribuzione che il lavoratore ha percepito, per un determinato periodo di lavoro (solitamente un mese di calendario)
Come leggere la busta paga
La busta paga può essere divisa idealmente in tre parti da leggere sempre a cascata ossia dall’alto verso il basso: la prima parte dove trovate le informazioni qualitative del lavoratore, ossia il nome il cognome, il codice fiscale, la posizione INPS ed INAIL, il numero di matricola aziendale, la classe stipendiale se prevista, la data di assunzione ed una serie di informazioni aggiuntive.
A questa prima parte si entra nel merito delle voce che avete guadagnato ed alimentato nel mese corrente sulla base del vostro operato. La prima voce e più importante è quello che chiamasi in gergo il lordo mensile ossia la prima voce di stipendio o retribuzione tabellare importo base stipendio lordo che è data dal valore della tariffa oraria applicata dal contratto nazionale per quella tipologia di lavoro per il numero delle ore lavorate nel mese. La somma delle buste paga dei 12 mesi originerà la certificazione unica del dipendente o anche detto CUD.
La prima verifica che nel 99% dei casi non porta a scovare nulla è proprio quella afferente le prime voci ossia se la retribuzione applicata che dovrebbe essere quella relativa alla vostra tipologia di contratti determinata secondo la contrattazione collettiva nazionale fosse diversa. Se così fosse il vostro datore di lavoro avrebbe un grosso problema per cui dubito che avvenga. accanto alla prima voce comunque ve ne possono essere altre come alcune indennità di carica, assegni sociali, assegni determinati dalla contrattazione sindacale validi solo per la singola azienda e così via.
Successivamente si andrà ad aumentare questo valore di eventuali straordinari, rimborsi a piè di lista, diarie per missioni all’esterno. Inoltre troverete anche il valore dei buoni pasto se previsti perché se da una parte è vero che vi sono riconosciuti contrattualmente dall’altra parte è pur sempre vero che il principio fondamentale del reddito da lavoro dipendente è che ogni e ripeto ogni voce, benefit, in natura, monetario e non deve essere tassato in busta paga ossia deve passare per una delle voci riepilogate in questa voce. Per questo nella busta paga trovate anche i buoni pasti con il numero dei buoni pasto che avete maturato nel mese precedente sulla base del numero dei gironi di presenza al lavoro e a cui è stato dato un valore facciale che viene tassato anche questo. La somma di queste voce meno le addizionali regionali e comunali che implacabili troverete nel riepilogo vi da la misura dell’imponibile del vostro TFR o trattamento di fine rapporto e che costituirà la vostra liquidazione.
Nella grande maggioranza delle attuali buste paga su una colonna trovate la retribuzione e queste voci e su quella accanto trovate le voci che alimentano le trattenute Irpef ossia quelle che subiscono le trattenute IRPEF in busta paga. Logico che in corrispondenza delle addizionali regionali e comunali troverete valorizzato per esempio solo la colonna delle trattenute
Nel leggere una busta paga potete trovare comunque tantissime informazioni che non sono tutte obbligatorie per legge e che dipendono dai programmi di gestione dei verdolini degli stipendi utilizzati dal vostro datore di lavoro o dal suo consulente del lavoro. Per tale motivo esistono alcune voci come per esempio i ratei di fine anni come le festività abolite, o i permessi residui di lavoro, il monte ore, il ROL, e tante tante tante voci. Più in fondo trovate invece le trattenute effettuate ai fini previdenziali e assistenziali come per esempio eventuali somme per i contributi IVS, contributi che sono anche a carico del dipendente perché, come sapete, parte è a carico del dipendente e parte a carico del lavoratore. (Contributi IVS: cosa sono e come si calcolano)
Per finire trovate anche le detrazioni Irpef di fine mese, le ritenute Irpef finali applicate e così fino ad arrivare ad un imponibile INPS o imponibile previdenziale, imponibile Irpef su cui calcolare l’Irpef o imposte sul reddito delle persone fisiche e imponibile INAIL su cui calcolare i contributi assistenziali.
Come indicato da Elena si precisa che le ritenute INPS e INAIL sono calcolate prima di quelle Irpef che potete trovare in fondo alla busta paga.
Nel mese di luglio comunque potrete essere oggetto di conguaglio Irpef in busta paga, laddove il vostro datore di lavoro non abbi calcolato esattamente il vostro prelievo fiscale in busta paga (spesso accade per diverse motivi) e che potrebbe essere sia a credito sia a debito. Stesso per il conguaglio di fine anno nella busta paga di dicembre su cui il datore di lavoro potrebbe effettuare alcune modifiche proprio per correggere il tiro, intendendosi come maggiori o minori ritenute effettuate nel corso dell’anno e farvi trovare una sorpresa nella busta paga di dicembre.
In fondo ho riscontrato che ormai molte buste paga che leggiamo, o per lo meno le più comuni, inseriscono anche il dato aggregato delle ritenute effettuate da fine anno in modo da controllare agevolmente se il vostro datore di lavoro vi sta applicando correttamente le ritenute oppure sarete vittime di qualche conguaglio irpef salato da versare il prossimo mese. Se trovate una voce che si chiama imponibile Irpef alla data del… potete calcolarvi da soli quale è la vostra tassazione teorica applicando a questo valore gli scaglioni di reddito Irpef.
Le trattenute Irpef in busta paga
Se poi confrontate il risultato ottenuto, ossia le tasse che in teoria dovrete versar, con la voce delle trattenute effettuate alla data del … avrete una misura della presenza o meno di conguagli irpef, anche se non è detto che vi siano, in quanto dipende dai software di compilazione delle buste paga.
Infine vi segnalo ma questo lo sapete che la somma delle buste paga dell’anno si dovrà rispecchiare nella certificazione Unica del Dipendente o anche detta CUD che ogni anno viene rilasciata al dipendente per permettere la compilazione del 730 o anche del modello ISEE. Vi ricordo inoltre che nella busta paga vedrete transitare a credito o a debito anche l’eventuale conguaglio Irpef che spesso sconvolge il dipendente verso Luglio quando si trova a verificare amare sorprese in quanto il datore di lavoro non ha calcolato bene le imposte nel corso dell’anno.
Salve, devo comunicare il reddito da lavoro dipendente dell’anno in corso all’INPS (per l’indennità di disoccupazione), ho le buste paga di quest’anno, ma non so che numeri devo sommare o come altro devo fare?
Inoltre, avete un modello di autocertificazione col quale posso comunicare tale reddito all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ?
Grazie moltissime
Buongiorno,
avendo pattuito una RAL di xx €, vorrei capire se per verificare se la cifra è quella pattuita devo considerare la voce dalla busta paga “Totale” o “Totale Competenze”
Grazie in anticipo
Il cud contiene diverse voci che rappresentano la sommatoria delle voci delle buste paga sottostanti
io vorrei capire una cosa, il cud che rilascia il datore di lavoro è l’insieme di quale somma della busta paga ? cioè quale importo devo sommare per arrivare al cud che mi verrò rilasciato ?
sono le prime voci in genere “competenze” o “retribuzione lorda mensile”