Come valutare se il tasso di interesse fisso sul mutuo conviene

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Aggiornato il 19 Maggio 2014

Come si valuta il tasso di interesse fisso sui mutui e sui finanziamenti
La surroga e la rinegoziazione del mutuo rideterminano il tasso di interesse da applicare e pone la domanda su come valutare la convenienza del tasso di interesse fisso.

Come viene scelto il tasso di interesse nel contratto notarile che stipulano le parti.
La determinazione è lasciata alla libera contrattazione delle parti che stipulano il mutuo ossia la banca ed il mutuatario.
In genere il tasso di interesse viene definito al momento della presentazione della documentazione del cliente all’istituto di credito, tuttavia dovete stare attenti al momento della definizione del tasso fisso.

La legge infatti stabilisce che i tassi di interesse devono essere in un range che va dal tasso legale che ricordiamo può essere soggetto a variazioni ogni anno (2%-3%) ed i tassi usurari (cfr art. 1814 del c.c. e 1815).

In tempi in cui i tassi di interesse oscillano molto quindi sarà auspicabile provare a fare una proiezione del costo del denaro e dei tassi di interesse, nonché dello spread e dell’euribor in quanto sono parametri che la banca tiene d’occhio costantemente e sulla base di cui determina il tasso da proporvi e che ricordate, voi siete liberi di ridefinire a scendere con altri istituti di credito.

Vi ricordiamo che per aprire una pratica di mutuo e ottenere un finanziamento la banca impiega tempi in genere intorno ai 2 mesi a partire dalla presentazione della documentazione necessaria

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