Sono stati resi noti i primi risultati al 31 maggio 2011 della moratoria sui debiti delle PMI attraverso un comunicato stampa del Ministero delle Finanze italiano e di cui abbiamo avuto modo di parlare insieme nel corso dei precedenti articoli dedicati ai finanziamenti alle PMI.
L’accordo nasceva dal bisogno di sostenere il comprato delle imprese italiane che tuttoggi non riescono ad uscire dalla crisi e registrano una lenta ripresa nei volumi delle vendite e dai positivi risultati raggiunti con gli strumenti di prorogo e sostegno del credito alle imprese, avendo accolto il Ministero oltre 211 mila domande per 61 miliardi di euro.
Erano quattro le misure a sostegno previste e le sintetizziamo ora mediante le informazioni che sono state fornite dal MEF Ministero Economia e Finanze Italiano.
Assistiamo alla proroga delle moratorie sui finanziamenti fino al 31 luglio 2011, limitatamente alle imprese che ne hanno già fatto richiesta.
In seguito viene concesso alle imprese di spalmare la durata del mutuo, e quindi parametrizzare il mutuo nuovamente su una durata più lunga. Il meccanismo è lo stesso previsto precedentemente negli articoli dedicata alla moratoria sui muti o alla sospensione, in cui a fronte di un allungamento in pratica assistevamo ad un piccolo aumento del costo complessivo. L’allungamento della durata dle muto è concessa tuttavia solo alle imprese che hanno già beneficiato della moratoria scorsa e che ora ne potranno fare ulteriore richiesta.
Inoltre viene previsto di far fronte alle oscillazione dei tassi di cambio attraverso strumenti “semplici e facilmente comprensibili”.
Sostegno anche al rafforzamento del patrimonio aziendale attraverso un aiuto consistente nel finanziamento proporzionale all’aumento di capitale sociale per le PMI che rafforzano il proprio patrimonio sociale. Non è chiaro quale siano gli strumenti specifici al di la dell’apporto di equità, che potrebbero essere considerati rafforzamento del patrimonio.
Tasso di finanziamento previsto invariato
Le fonti di finanziamento questa volta nel Fondo Centrale di Garanzia o nell’ISMEA, o nella Cassa depositi e prestiti.
Importante pertanto la proroga al 31 luglio 2011 delle agevolazioni sui mutui previsti.
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