Comodato 2023, aspetti legali e fiscali del contratto di comodato: come si redige e a cosa serve

161
92550

Aggiornato il 4 Maggio 2023

riacquisto prima casa

Vediamo come funziona il comodato d’uso e come stipularlo nonchè gli aspetti legali e fiscali connessi nonchè le domande e le proposte di contratto di comodato sia in ambito privato sia nella prassi commerciale o tra professionisti con partita Iva nello sfruttamento di studi per l’utilizzo di una stanza sono tante e generano domande a cui cerchiamo di dare un chiarimento prima di tutto su cosa è un contratto di comodato gratuito od oneroso come si stipula si registra e quali sono gli aspetti fiscali e civilistici.

Potete  quindi verificare quali sono le caratteristiche che deve avere l’abitazione per essere considerata di lusso e leggere l’articolo di approfondimento sulle  abitazioni classificabili come di lusso dove troverete tali requisiti. Per le case nella grandi città mi inizierei a porre la domanda quando vedo il doppio ingresso e poi chiederei al proprietario di casa e controllore con la visura catastale in mano.

Cos’è un contratto di comodato

E’ un contratto con il quale una parte (comodante) consegna ad un’altra (comodataria) una cosa perché questa se ne serva per un tempo o per un uso determinato con l’obbligo di restituirla (articolo 1803 codice civile). Le Caratteristiche del contratto sono prima di tutto che è un contratto gratuito (salva possibilità di prevedere un rimborso spese proporzionato), è ad effetti reali (ossia si perfeziona con la consegna del bene), ha effetti obbligatori (fa sorgere diritti e obblighi ma non produce effetti reali ovvero il trasferimento della proprietà o la costituzione di diritti reale, il comodatario infatti ottiene la mera detenzione del bene), può riguardare beni mobili o immobili, non ha obblighi di forma per la sua stipulazione, non ha limiti di durata prestabilita (può essere a termine o non c.d. precario)

Quando si usa il contratto di comodato

Gli utilizzi più frequenti riguardano vari settori dell’attività professionale sia per le imprese sia per i liberi professionisti nonchè le persone fisiche, tanto in ambito privato quanto in ambito commerciale: a titolo di esempio si usa spesso per dare un immobile in detenzione ad un proprio familiare.

Nella prassi commerciale invece un esempio di contratto di comodato molto diffuso è il comodato di macchinari e attrezzature, ma si stanno diffondendo anche casi di comodato di interi impianti industriali di produzione o distribuzione che possono comportare vantaggi fiscali.

Ci sono inoltre anche casi di comodato di immobili strumentali (come il caso di più aziende che condividono i medesimi uffici, di proprietà di una di essi) o c’è il comodato di beni mobili a fini promozionali (come il caso dell’artista che dia le sue opere in comodato ad una galleria d’arte per una mostra temporanea) nell’ambito del quale però c’è il limite che se il vantaggio fornito al comodante si pone come corrispettivo del godimento della cosa ed assume natura di controprestazione il comodato non è più gratuito e pertanto integra la ben diversa fattispecie del contratto corrispettivo di sponsorizzazione.

Come si compila il contratto di comodato

Nonostante non siano previsti obblighi di forma è sicuramente da preferire, soprattutto nell’ambito dei rapporti industriali o commerciali, almeno la forma della scrittura privata ai fini della prova in caso di controversie e, da un punto di vista fiscale, per evitare la presunzione di cessione e di acquisto a titolo oneroso.

A tal proposito potete leggere l’articolo di approfondimento dedicato alla registrazione del contratto di comodato, dove troverete quando si compila, come si compila, il facsimile in word da compilare e come si registra.

Obbligo di registrazione del contratto di comodato

Il contratto verbale non ha alcun vincolo di registrazione, salvo che sia enunciato in altri atti. Il comodato di beni immobili è in ogni caso soggetto  imposta di registro in misura fissa da versare tramite F23 di 200 euro con codice tributo 109T.
Il comodato di beni mobili redatto in forma scritta non autenticata è soggetto a registrazione solo in caso di uso con imposta fissa di 200,00 euro, quello redatto invece con atto pubblico o scrittura privata autenticata deve sempre essere registrato in termine fisso con imposta di bollo e imposta di registro in misura fissa di 168,00 euro. Per ciascuna copia di contratto entro le 100 righe, le marche da bollo da apporre sono di euro 16. (Ringraziamo Manuela del prezioso contributo).

Come deve risultare la consegna dei beni o delle merci

La consegna dei beni dovrà poi risultare:

  • dal libro giornale o da altro libro tenuto a norma del codice civile;
  • da un apposito registro tenuto in conformità all’art. 3 del DPR 633/1972 (registro di c/comodato);
  • da atto registrato presso l’Agenzia delle Entrate, dal quale risultino la natura, la qualità e la quantità dei beni medesimi e la causale del trasferimento;
  • dall’emissione del documento di trasporto progressivamente numerato con relativa “comodato d’uso”, o da altro valido documento di trasferimento;
  • da apposita annotazione effettuata al momento del passaggio dei beni in uno dei registri Iva (fatture emesse, corrispettivi, acquisti).

Non sono previsti termini per l’esecuzione di queste formalità, perciò sarà cura del soggetto interessato provvedere quanto prima alle registrazioni.
La prova contraria deve necessariamente risultare dai documenti dell’imprenditore nei confronti del quale opera la presunzione di cessione.

Diritti e doveri a carico delle parti nel contratto di comodato d’uso

Il comodatario deve custodire e conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia e non può servirsene che per l’uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa e alla fine del contratto (o in casi speciali quando richiesto) è obbligato a riconsegnarla.

Non può concedere a un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante ed è inoltre responsabile se la cosa perisce per un caso fortuito a cui poteva sottrarla, se invece la cosa si deteriora per solo effetto dell’uso e senza colpa del comodatario, questi non risponde del deterioramento.

Il comodatario in generale non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa, ma può chiedere di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione della cosa se queste erano necessarie e urgenti (nell’ambito dei rapporti commerciali entrambe le spese sono ammortizzabili secondo le norme vigenti).

Obblighi a carico del comodante

Il comodante è tenuto ad avvisare il comodatario dei vizi della cosa che possano arrecare danno a quest’ultimo, se non lo fa è tenuto al risarcimento. Il comodante può anche inserire una limitazione accessoria che può consistere in un obbligo di dare, di fare o di non fare, senza che questo si configuri come un  corrispettivo e che pertanto snaturi la gratuità che caratterizza il contratto (comodato modale)

La morte del comodatario non estingue automaticamente il rapporto di comodato, in questo caso infatti il comodante ha la facoltà di chiedere agli eredi la restituzione della cosa, se non lo fa gli eredi subentrano nell’obbligo del comodatario. In caso di morte del comodante invece si estingue il comodato precario, ma non quello a termine.

Chiusura o rescissione del contratto di comodato

La durata del contratto può essere stabilita o desunta dalla specifica destinazione del bene, se non si prevede nulla il comodato è considerato precario e la cosa va restituita appena il comodante lo richieda (art.1810 c.c.) In tutti gli altri casi il comodante più richiedere la restituzione anticipata della cosa solo qualora sopraggiunga un bisogno urgente e imprevisto. (art 1809 c.c.).

Resta fermo che il comodatario può restituire la cosa in qualsiasi momento.

Al termine del contratto si può anche verificare la trasformazione in altro contratto (quale locazione o noleggio o vendita del bene) e in questo caso – a differenza del comodato –  l’operazione avrà delle rilevanze anche sul piano fiscale, per esempio ai fini dell’IVA.

Aspetti da inserire nel contratto di comodato

Inutile dirlo che la maggior parte delle volte si fa riferimento al comodato di beni immobili per i quali nel contratto suggerisco sempre di identificare bene la porzione dell’immobile, e se intero i dati catastali che potrete avere con una semplice visura catastale dell’immobile (che costa poco) indicando anche lo stato del bene al momento della consegna ed eventuali vizi ed inserendo gli scopi per i quali il bene è concesso in godimento (inserendo anche eventuali divieti se non si vuole di sub concessione del godimento ad altri).

Spesso si assiste ad accordi tra comodante e comodatario rispetto ad opere interne come avviene anche nella locazione e negli affitti, in cui il comodatario si impegna ad effettuare lavori straordinari di ristrutturazione parziale dell’immobile a fronte dello sgravio del pagamento di un canone. In questo caso invece sarebbe meglio che si disciplinasse che tali interventi si considerano acquisiti dal comodante senza la corresponsione di alcun compenso a fronte delle opere e laddove non vi sia stato il consenso o anche senza ipotesi di preventivo consenso si disciplini che il comodante a diritto a richiedere il ripristino del precedente stato dell’immobile al momento della consegna a spese del comodatario.

Inoltre è sempre meglio inserire la clausola di rimando al codice civile per quanto non espressamente disciplinato dal contratto ossia al gruppo di articoli dal 1803 in poi.

Comodato e regime fiscale per i liberi professionisti (anche per i contribuenti minimi)

I liberi professionisti che utilizzano un bene strumentale concesso in comodato gratuito da un genitore per esempio (mi viene da pensare al parte dello studio medico o anche ad una macchina o furgone)  non rilevano ai fini della determinazione del valore complessivo dei beni strumentali (mi riferisco al limite per l’acquisto dei beni strumentali di 15 mila euro per i contribuenti minimi)  in quanto a fronte della concessione dell’utilizzo non è previsto un corrispettivo ai sensi dell’articolo 6 del Dpr 633/1972. Ciò non toglie però che i costi sostenuti la l’utilizzo qualora siano connessi alla produzione dei ricavi (ossia devono essere strumentali all’attività (esempio se compro una pompa per innaffiare un giardino dello studio medico il nesso della strumentalità potrebbe venir meno) sono deducibili dal reddito professionale con le limitazioni eventualmente previste per la specifica tipologia di bene acquistato (esempio la deducibilità limitata delle auto ad uso promiscuo).
Chi usufruisce del regime dei minimi può dedurre per esempio il 50 per cento dei costi per beni ad utilizzo promiscuo (cfr circolare 7/E del 2008).

Trasferimento detrazioni Fiscali per ristrutturazioni edilizie

Nel caso della costituzione di un comodato d’uso su un immobile oggetto di agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, risparmio energetico potete leggere l’articolo dedicato al Trasferimento delle detrazioni in caso di Usufrutto, donazione, comodato, successione in cui trovate il destino a cui sono soggette e come le parti possono comportarsi per non perdere le detrazioni fiscali.

IMU e TASI sul comodato: nuovi sconti fiscali dal 2016

Nel caso in cui l’unità immobiliare concessa in comodato gratuito ad un parente in linea retta di primo grado, assimilata all’abitazione principale, è di proprietà di più soggetti come si ripartisce la detrazione ai fini IMU o TASI? La detrazione si applica in parti uguali tra i proprietari dell’immobile, indipendentemente dalle rispettive quote di proprietà. Vi ricordo che la Legge di Stabilità ha introdotto per il 2016 l’esenzione IMU sugli immobili concessi in comodato dai gigli stante il rispetto di alcuni requisiti che trovate nell’articolo dedicato alla Guida al pagamento dell’IMU

Comodato per l’utilizzo dell’auto

Vi segnalo anche l’articolo correlato dedicato al contratto di comodato per l’uso dell’auto

Registrazione e facsimile per la compilazione

A tal proposito potete leggere l’articolo di approfondimento dedicato alla registrazione del contratto di comodato, dove troverete quando si compila, come si compila, il facsimile in word da compilare e come si registra anche al fine di godere degli sconti fiscali IMU e TASI a partire dal 2016.

Caso pratico

Nel caso in cui un familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile sul quale vengono effettuati i lavori può beneficiare della detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione o anche quelli per il risparmio energetico o bona mobili e arredi indipendentemente dalla registrazione del comodato (circolare 121/1998, paragrafo 2.1), mentre nel caso in cui si usufruisce del bonus in qualità di comodatario non convivente allora il comodato andrà registrato pena l’indetraibilità per effetto di eventuali agevolazioni fiscali.

Novità 2019 dal Decreto Crescita

Prima di tutto vi segnalo che il Decreto Crescita abroga la previsione normativa che imponeva di la registrazione del contratto e che il comodante possegga in Italia un solo immobile e che dimori abitualmente ed abbia la residenza anagrafica nello stesso comune. Previsioni che consentono di beneficiare della riduzione del 50% dell’IMU ad eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Viene abrogato l’obbligo di preparate una dichiarazione circa il possesso dei requisiti ad eccezione dei casi in cui ad oggetto vi siano immobili locati a canone concordato.

Novità 2016

La novità del 2016 introdotta con introdotta con la legge di stabilità 2016 consiste nella possibilità di dare in comodato d’uso ai propri figli. Anche i propri genitori, abitazioni beneficiando della riduzione dell’IMU e della Tasi del 50% sempre che il contratto sia registrato, e dopo vedremo come nel proseguo dell’articolo e a patto che comodante cambia solo una casa nello stesso comune da quella che viene data in comodato al comodatario. Nel 2017 pertanto dovrete stare attenti alla corretta applicazione delle norme per non incorrere in riprese a tassazione derivanti dal mancato riconoscimento delle detrazioni/deduzioni fiscali.

Segnalo anche: 

Registrazione Comodato autoveicoli

161 Commenti

  1. Buongiorno, riguardo ad un comodato d’uso gratuito di autovettura (dove il comodante è il marito e la comodataria la moglie, intestataria di ditta/p.iva), il comodante può comunque continuare ad utilizzare l’autovettura? Grazie mille!

  2. Buongiorno,
    vorrei sapere se è possibile che i miei familiari comproprietari di un immobile che vogliamo affittare possono fare a me un contratto di comodato d’uso gratuito e io a mia volta affittare l’immobile a terzi. Per quanto riguarda la riscossione del canone d’affitto sarò io l’unica che dovrà dichiararlo oppure dovranno necessariamente dichiararlo anche loro in base alla loro percentuale di possesso?
    Grazie per adesso e buona giornata.

  3. Salve,
    ho venduto la mia casa e andrò a vivere solo per qualche mese nella seconda casa dei miei genitori, perchè dovrò poi trasferirmi all’estero. Dovendo togliere la residenza dalla casa che ho venduto, (l’ufficio anagrafe mia ha detto che dovrò spostarla necessariamente, anche se per poco tempo, in un’altra abitazione) e farla nella seconda casa dei miei, devo fare un contratto di comodato d’uso gratuito. La mia domanda è : deve essere necessariamente registrato??

  4. Avvocato difensore può inoltrare all’ agenzia delle entrate contratto comodato d’uso mai registrato di cui ho ricevuto copia solo dopo 18 anni grazie al mio legale.

  5. Buongiorno,
    a breve ristrutturerò un piccolo appartamento di cui sono proprietaria al 16,66% per poi risiederci insieme ai miei figli . Gli altri proprietari sono mio fratello (16,66%) e mia madre (66,66%). avrei due domande:
    I lavori saranno completamente a mio carico per cui chiedo se la detrazione fiscale relativa alla ristrutturazione e all’acquisto mobili è pari alla quota di possesso
    Inoltre chiedo se è necessario sottoscrivere e registrare un contratto di comodato d’uso gratuito.
    Cordiali saluti

  6. Ricevuto contratto comodato d’uso solo con art.1803 di cui non ho mai saputo cosa significasse,il proprietario mi faceva pagare l’affitto in contanti.
    Dopo 18 anni per un litigio la proprietaria mi ha mandato lettera di sfratto, mi sono rivolto ad un legale per sapere come dovevo comportarmi o cosa potevo fare,il mio legale mi ha chiesto la copia del contratto di cui io non ho mai avuto in quanto il proprietario non ha mai voluto darmi.
    Il mio legale ha scritto al loro legale di mandargli la copia del contratto in quanto io mai ricevuto in 18 anni.
    Il loro legale ha mandato la copia del contratto comodato d’uso.
    Vedendo il contratto il mio legale mi disse di non pagare più l’affitto perchè l’ art. 1803 significava ad (uso gratuito) e inoltre non era mai stato registrato.
    Chiedo cortesemente a Voi se potete dirmi cosa posso fare io adesso? Visto anche che il mio legale non ha inoltrato tale contratto all’ ADE pur sapendo che tale contratto lo ricevuto solo dopo 18 anni?
    Se vado io all’ADE a denunciare il tutto a cosa vado incontro io come sanzioni visto che non sapevo il tutto?
    Grazie anticipatamente per eventuale risposta da parte vostra.
    Lino

  7. Posseggo in comunione con mia sorella un deposito annesso all’abitazione, che vorremmo dare in comodato modale ad una impresa edile che manterrebbe la proprietà vorrei sapere ai fini fiscali, se poi dovremmo pagare qualcosa sul modello unico che andremmo a dichiarare.

  8. Buonasera
    Occupo una stanza nell’appartamento di proprietà della mia compagna dove non pago nessun affitto. Se stipuliamo contratto per un comodato d’uso gratuito, posso concorrere ad una parte delle spese condominiali senza che diventa “redditto” per la mia compagna e successivamente detrarre dal mio reddito queste spese condominiali ?
    Grazie per la vostra gentile risposta

    Cordialmente

  9. buongiorno,
    sono il titolare di 2 aziende di cui una solo una è conduttrice di un contratto di affitto. vorrei stipulare un contratto con formula di contratto d’uso gratuito tra le due. come posso fare e dove posso trovare un format necessario nella compilazione corretta del contratto? è obbligatorio registrarlo (€ 200,00) oppure basta una certificazione con timbro postale con “data certa” perché sia valido a tutti gli effetti?
    vi ringrazio molto
    Marco

  10. Buonasera vorrei avere un chiarimento.
    Abito con la mia famiglia in una casa di proprietà di mio papà da anni. Mio padre è unico intestatario della casa, paga imu, unico numero civico ma con 2 interni che servono probabilmente solo al comune per il calcolo della tassa rifiuti. L’anno scorso ho sostenuto le spese per il rifacimento del tetto, seguendo tutte le procedure di pagamento tramite bonifico bancario per poter usufruire delle detrazioni fiscali del 50% perché sapevo che anche se non proprietaria dell’immobile avevo diritto al rimborso essendo convivente del proprietario.
    Oggi sono andata a fare il 730 e mi hanno comunicato che non rientro nella casistica per poter usufruire del rimborso perché non ho un contratto di comodato d’uso gratuito registrato.
    Posso eventualmente registrare il contratto di comodato d’uso gratuito retroattivo?
    Aiutooooo!!! chi può fornirmi maggiori informazioni?

    grazie

  11. Sono stato 18 anni ad abitare in un’ immobile, quando sono entrato ad abitare a Gennaio del 97, il proprietario un Sig.re di 77 anni mi disse che siccome non riusciva ne a venderla ne affittarla in quanto la casa è predisposta male ed è vecchia di 50 anni mi disse che me la dava in comodato d’ uso gratuito. Dopo alcuni giorni si è presentato con il contratto di ” COMODATO”, (fatto fare dal commercialista del genero) senza nessuna dicitura dove compare gratuito, ma solo con art.1803 di cui non so cosa significava e al quale ho chiesto al proprietario che cosa era quell’ art. lui mi rispose che l’ art. 1803 significava che dava la possibilità al proprietario di decidere lui stesso l’affitto senza farlo per equo canone, e anche senza durata del termine. Ho firmato il contratto chiedendogli anche una copia in modo tale che se venisse un controllo ce l’ avevo anche io. Il proprietario mi disse che me l’ avrebbe fatta avere. Questo contratto di COMODATO con tutta la mia insistenza non lo mai visto e di cui in tutti questi anni non mi hanno mai dato anche insistendo.. A Febbraio 97 il proprietario ha iniziato a chiedermi 970.000 lire di affitto ogni 3 mesi, visto quello che mi aveva detto ho fatto l’assegno di cui ha rifiutato dicendomi che li voleva in contanti perché doveva pagare gli operai che stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà.
    Entrati nell’ euro ha iniziato a chiedermi 1.000,00 euro sempre ogni 3 mesi. Nel 2005 il proprietario è venuto a mancare diventando così proprietaria la figlia, ho fatto presente anche alla figlia di darmi questo cavolo di contratto comodato, la quale ha fatto orecchie da mercante continuando a chiedermi la stessa cifra. A Gennaio del 2014 sia la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro chiedendomi l’aumento ai quali ho risposto picche se prima non mi davano copia del contratto COMODATO chiesto da me in tutti questi anni. Dopo 1 settimana mi sono visto arrivare una A/R dalla proprietaria dove mi intimava lo sfratto entro il 31 luglio. Gli ho telefonato per chiedere chiarimenti e mi ha risposto il marito al quale ho chiesto di parlarne per chiarire la situazione,mi ha risposto che non aveva intenzione di vedermi e di discuterne, gli ho chiesto per la centesima volta di darmi copia contratto di cui mai avuta, il marito mi ha risposto che non me lo dava perché doveva chiedere prima al suo avvocato se poteva darmi la copia. (non ho capito il perchè di tutto questo ) A Febbraio mi sono rivolto ad un Avvocato spiegando tutta la situazione compreso il fatto che tutte le bollette erano intestate a me (ad esclusione del gas e dell’ acqua) compreso anche tutti i movimenti bancari dove si evince che ogni 3 mesi ritiravo 1.000,00€ con modulo di sportello. L’ Avv, mi diede ragione al 200×100 facendo una A/R alla proprietaria dicendogli di presentarsi al suo studio insieme a me per trovare una soluzione in via bonaria. I Signori non si sono presentati ma hanno fatto mandare dal loro avvocato una A/R con allegato copia del contratto ” COMODATO ” dove abbiamo notato subito che non era mai stato registrato e nella lettera di accompagnamento del loro’ avvocato c’era scritto espressamente la dicitura ” comodato uso gratuito”. A Marzo ho fatto un’ esposto alla G.d.f. allegando il contratto COMODATO e tutti i documenti compresi gli estratti conto dove si evince che alla scadenza dei tre mesi ritiravo 1.000,00 euro con modulo di sportello in banca.
    Ad Aprile 2014 il mio Avvocato ha voluto anche le registrazioni audio multimediali effettuate a Gennaio 2014 a casa mia ( mai divulgate) dove la proprietaria tutta arrabbiata parla espressamente che le mille euro che ha preso in 18 anni erano in nero e che servivano a sua madre.A quel punto il mio legale mi disse che per questo motivo non mi hanno mai dato copia del contratto per paura che lo facevo vedere a qualcuno che se ne intendeva di contratti.
    l’ Avvocato mi ha detto che le registrazioni si sentono benissimo, facendo presente al loro Avvocato che lei ha le prove e in più che i 6 mesi di preavviso per lo sfratto iniziano a fine Marzo e non a Gennaio in quanto io la copia del contratto mai avuta per 18 anni mi è stata data il 15 di Marzo. Inoltre visto che il contratto di comodato non è mai stato registrato, sarebbe andata avanti per citarli in giudizio. (ho tutte le mail di scambio tra me e il mio legale) Dopodiché non so per quale motivo è cambiato tutto da parte del mio legale che mi ha mandato questa mail il 18/09/14:
    Buonasera,
    la presente per informarLa che il collega mi comunica che la Sig.ra………. accetta di rientrare in possesso dell’immobile per i primi di dicembre 2014 e sarebbe disposta a rinunciare a pretendere l’indennizzo di occupazione dell’immobile alla condizione che anche Lei rinuncia a pretendere alcunché nei suoi confronti.
    Viste le tabelle di indennità di occupazione abusiva, visti i tempi ed i costi della giustizia mi sento di svolgere le seguenti considerazioni e consigliare quanto segue.
    Controparte potrebbe pretendere l’indennità di occupazione sino all’effettivo rilascio pari all’importo di un comune canone di locazione maggiorato del 20%.Lei, fermo restando le difficoltà probatorie, potrebbe richiedere / ottenere la restituzione dei canoni corrisposti nei limiti degli ultimi 5 anni (termine di prescrizione) e considerato che l’ultimo anno di questo quinquennio non è stato corrisposto alcunché si ridurrebbe a 4 anni la richiesta. Le cifre finirebbero per compensarsi, se considerano le spese di giustizia che dovranno essere affrontate per un’azione civile.
    Pertanto direi che transare bonariamente è una buona soluzione, potremmo spostare il rilascio a fine gennaio ed evitare i costi ed i tempi biblici di azioni giudiziarie.Nella scrittura privata che andremo a sottoscrivere inserirò comunque in via velata il discorso dei canoni corrisposti in questi anni.
    Lei rinuncerebbe così alla restituzione dei canoni corrisposti ma in un’ottica di compensazione, evitando ingenti spese di giustizia. Come vede, lo dico contro i miei interessi ed a Sua tutela.
    Rimango a disposizione per ogni chiarimento.
    A questo punto le ho telefonato per chiedere spiegazioni in merito visto che lei stessa mi aveva detto di non pagare in quanto il contratto era gratuito, adesso mi viene a dire che la proprietaria può pretendere l’ indennità di occupazione? ma stiamo scherzando?
    I primi di Dicembre mi ha telefonato di nuovo il mio avvocato dicendomi che la proprietaria voleva l’ appartamento libero entro il 15 Dicembre se no sarebbe andata per vie legali,io le ho detto come sarebbe a dire se lei mi aveva detto per i primi di Gennaio 2015 invece adesso lo devo lasciare entro il 15 Dicembre? le ho risposto un po malamente dicendogli che non c’era nessun problema e che il 15 lasciavo l’ appartamento.I primi di Dicembre mi richiama il mio avvocato per andare a firmare la lettera da lei prospettata precedentemente ( la lettera in forma privata e velata) di cui non mi ha dato copia dicendomi che ci avrebbe pensato lei a mandare il tutto all’ Agenzia delle Entrate e che mi avrebbe fatto sapere i risvolti di tutto ciò.
    Fino a due settimane non sapendo più nulla riguardo i documenti inviati dal mio legale all’ ADE gli ho mandato una mail per sapere come era andata a finire visto che non l’avevo più sentita, mi ha risposto sempre per email dicendomi che l’ ADE non accettava tale segnalazione e quindi la mandata alla GDF e di cui non avremmo mai saputo più niente in quanto la GDF farà le sue indagini. Io mi chiedo se tutto questo è giusto per quanto riguarda quello che ha fatto e che sta facendo il mio avvocato? A questo punto non so se l’ avvocato ha preso le loro difese o meno visto che non ha nemmeno inoltrato il contratto Comodato non registrato all’ ADE.
    Inoltre è mai possibile che un semplice cittadino che non conosce i vari articoli come il 99% delle persone viene fregato solo per un’ articolo 1803 messo sul contratto?sinceramente non ci sto capendo più niente, ho fatto anche presente al mio legale che la proprietaria e il marito non hanno mai tolto la residenza dallo stesso immobile dove ero residente io, questo appurato da me all’ ufficio anagrafe in quanto la loro posta arrivava allo stesso mio indirizzo.
    Mi scuso nuovamente per la mia lunga discussione, vorrei avere delucidazioni in merito a tutto questo se non chiedo troppo, anche perchè non so più che fare.
    Premetto che non voglio i soldi indietro, vorrei far pagare al proprietario l’ omessa registrazione del contratto visto che tale contratto mai avuto non sapevo nemmeno se era stato registrato. Il mio legale non la nemmeno inoltrato all’ ADE, cosa posso fare io adesso?.
    E’ anche normale il comportamento del mio legale che prima mi dice una cosa e poi non ha fatto niente? E’ normale che anche il loro legale sapeva sin dall’ inizio che questo mal……….contratto non era mai stato registrato? mi chiedo cosa avevano da nascondere?
    Ho tutti i documenti compreso le mail tra me e il mio legale.
    Chiedo cortesemente cosa potrei fare adesso visto che mi sono sentito cornuto e mazziato nello stesso momento.
    VI ringrazio anticipatamente e spero in una vostra risposta in merito, e nel caso cosa posso fare visto che il mio legale ha omesso di informare l’ ADE che questo contratto di comodato non è mai stato registrato?
    Grazie
    Lino

  12. buonasera, vorrei stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito con mia madre in un suo locale commerciale dove esercito la professione di commerciante quali sono le tasse da pagare e i codici da inserire sul modello e quale e’ f23 0 f24.grazie per la collaborazione.

  13. Sono stato 18 anni ad abitare in un’ immobile, quando sono entrato ad abitare a Gennaio del 97, il proprietario un Sig.re di 77 anni mi disse che siccome non riusciva ne a venderla ne affittarla in quanto la casa è predisposta male ed è vecchia di 50 anni mi disse che me la dava in comodato d’ uso gratuito, io gli dissi faccia lei in quanto io non so come funziona il comodato. Dopo alcuni giorni si è presentato con il contratto di ” COMODATO”, (fatto fare dal commercialista del genero) senza nessuna dicitura dove compare gratuito, ma solo con art.1803 di cui non so cosa significava e al quale ho chiesto al proprietario che cos’era quell’ art. lui mi rispose che l’ art. 1803 significava che dava la possibilità al proprietario di decidere lui stesso l’affitto senza farlo per equo canone, e anche senza durata del termine. Ho firmato il contratto chiedendogli anche una copia, mai vista e di cui in tutti questi anni non mi hanno mai dato anche insistendo.. A Febbraio 97 il proprietario ha iniziato a chiedermi 970.000 lire di affitto ogni 3 mesi, visto quello che mi aveva detto ho fatto l’assegno di cui ha rifiutato dicendomi che li voleva in contanti perché doveva pagare gli operai che stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà.
    Entrati nell’ euro ha iniziato a chiedermi 1.000,00 euro sempre ogni 3 mesi. Nel 2005 il proprietario è venuto a mancare diventando così proprietaria la figlia,la proprietaria continuando a chiedermi la stessa cifra. A Gennaio del 2014 sia la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro chiedendomi l’aumento ai quali ho risposto picche se prima non mi metteva a posto casa riguardo la vasca e la muffa di cui ne era a conoscenza anche il padre all’ epoca.. Dopo 1 settimana mi sono visto arrivare una A/R dalla proprietaria dove mi intimava lo sfratto entro il 31 luglio. Gli ho telefonato per chiedere chiarimenti e mi ha risposto il marito al quale ho chiesto di parlarne a quattro occhi per chiarire la situazione,mi ha risposto che non aveva intenzione di vedermi e di discuterne, gli ho chiesto per l’ennesima volta di darmi copia contratto di cui mai avuta, il marito mi ha detto che non me lo dava perché doveva chiedere prima al suo avvocato se poteva darmi la copia. A Febbraio mi sono rivolto ad un Avvocato spiegando tutta la situazione compreso il fatto che tutte le bollette erano intestate a me (ad esclusione del gas e dell’ acqua) compreso anche tutti i movimenti bancari dove si evince che ogni 3 mesi ritiravo 1.000,00€ con modulo di sportello. L’ Avv, mi diede ragione al 200×100 facendo una A/R alla proprietaria dicendogli di presentarsi al suo studio insieme a me per trovare una soluzione in via bonaria. I Signori non si sono presentati ma hanno fatto mandare dal loro avvocato una A/R con allegato copia del contratto ” COMODATO ” dove abbiamo notato subito che non era mai stato registrato e nella lettera di accompagnamento del loro’ avvocato c’era scritto espressamente la dicitura ” comodato uso gratuito”. A Marzo ho fatto un’ esposto alla G.d.f. allegando tutti i documenti compresi gli estratti conto dove si evince che alla scadenza dei tre mesi ritiravo 1.000,00 euro con modulo di sportello in banca.
    Ad Aprile 2014 il mio Avvocato ha voluto anche le registrazioni audio multimediali effettuate a Gennaio 2014 a casa mia ( mai divulgate) dove la proprietaria tutta arrabbiata parla espressamente che le mille euro che ha preso in 18 anni erano in nero, (penso che per questo motivo non mi hanno mai dato copia del contratto per paura che lo facevo vedere a qualcuno che se ne intendeva di contratti).
    l’ Avvocato mi ha detto che si sentono benissimo, facendo presente anche al loro Avvocato che lei ha le prove e in più che i 6 mesi di preavviso per lo sfratto iniziano a fine Marzo e non a Gennaio in quanto io la copia del contratto mai avuta per 18 anni mi è stata data il 15 di Marzo. Inoltre ha anche appurato che il contratto di comodato non è mai stato registrato, dicendomi che sarebbe andata avanti per citarli in giudizio. Dopodiché non so per quale motivo è cambiato tutto da parte del mio legale che mi ha mandato questa mail il 18/09/14:
    Buonasera,
    la presente per informarLa che il collega mi comunica che la Sig.ra………. accetta di rientrare in possesso dell’immobile per i primi di dicembre 2014 e sarebbe disposta a rinunciare a pretendere l’indennizzo di occupazione dell’immobile alla condizione che anche Lei rinuncia a pretendere alcunché nei suoi confronti.
    Viste le tabelle di indennità di occupazione abusiva, visti i tempi ed i costi della giustizia mi sento di svolgere le seguenti considerazioni e consigliare quanto segue.
    Controparte potrebbe pretendere l’indennità di occupazione sino all’effettivo rilascio pari all’importo di un comune canone di locazione maggiorato del 20%.Lei, fermo restando le difficoltà probatorie, potrebbe richiedere / ottenere la restituzione dei canoni corrisposti nei limiti degli ultimi 5 anni (termine di prescrizione) e considerato che l’ultimo anno di questo quinquennio non è stato corrisposto alcunché si ridurrebbe a 4 anni la richiesta. Le cifre finirebbero per compensarsi, se considerano le spese di giustizia che dovranno essere affrontate per un’azione civile.
    Pertanto direi che transare bonariamente è una buona soluzione, potremmo spostare il rilascio a fine gennaio ed evitare i costi ed i tempi biblici di azioni giudiziarie.Nella scrittura privata che andremo a sottoscrivere inserirò comunque in via velata il discorso dei canoni corrisposti in questi anni.
    Lei rinuncerebbe così alla restituzione dei canoni corrisposti ma in un’ottica di compensazione, evitando ingenti spese di giustizia. Come vede, lo dico contro i miei interessi ed a Sua tutela.
    Rimango a disposizione per ogni chiarimento.
    A questo punto le ho telefonato per chiedere spiegazioni in merito visto che lei stessa mi aveva detto di non pagare in quanto il contratto era gratuito e che li avrebbe citati in giudizio avendo tutte le prove, adesso mi viene a dire che la proprietaria può pretendere l’ indennità di occupazione? ma stiamo scherzando?
    I primi di Dicembre mi ha telefonato di nuovo il mio avvocato dicendomi che la proprietaria voleva l’ appartamento libero entro il 15 Dicembre se no sarebbe andata per vie legali,io le ho detto come sarebbe a dire se lei mi aveva detto per i primi di Gennaio 2015 invece adesso lo devo lasciare entro il 15 Dicembre? le ho risposto un po malamente dicendogli che non c’era nessun problema e che il 15 lasciavo l’ appartamento.I primi di Dicembre mi richiama il mio avvocato per andare a firmare la lettera da lei prospettata precedentemente ( la lettera in forma privata e velata) di cui non mi ha dato copia dicendomi che la mandava lei all’ Agenzia delle Entrate e che mi avrebbe fatto sapere i risvolti di tutto ciò.
    Sempre i primi di Dicembre la proprietaria mi ha mandato il loro Geometra di fiducia per venire a vedere la casa per quanto da me denunciato inerente all’ umidità e muffa. Il Geometra ha fatto le foto in tutte le stanze e anche all’ esterno, facendomi presente che essendo la casa vecchia e senza camera di condensazione è normale che col tempo a iniziato a venire la muffa all’ interno.
    Il 15 Dicembre ho lasciato l’ appartamento lasciando tutte le chiavi al loro Geometra di fiducia dove abbiamo stipulato il verbale del rilascio.
    Il 17 Dicembre mia moglie è stata ricoverata d’ urgenza all’ ospedale reparto cardiologia per insufficienza respiratoria riscontrando ventricolo sx danneggiato e valvola mitralica da sostituire, ho chiesto al cardiologo da dove era scaturita questa patologia, mi ha detto che è dovuto a una febbre reumatica acuta.
    Per quanto riguarda la lettera inviata dal mio avvocato all’ Agenzia delle Entrate compreso il contratto di comodato mai registrato,fino a 3 giorni fa non avevo saputo più nulla, gli ho mandato una mail chiedendogli come era andata a finire all’ ADE visto che non l’avevo più sentita, mi ha risposto sempre per email dicendomi che l’ ADE non accettava tale segnalazione e quindi ha mandato solo la lettera alla GDF di cui non avremmo mai saputo più niente in quanto la GDF farà le sue indagini. Io mi chiedo se tutto questo è giusto per quanto riguarda quello che ha fatto e che sta facendo il mio avvocato? Sinceramente mi sono sentito preso per i fondelli anche dal mio legale di cui non so il perchè?
    Inoltre è mai possibile che un semplice cittadino che che non conosce i vari articoli come il 99% delle persone viene fregato solo per un’ articolo 1803 messo sul contratto?
    E’ anche normale che sono validi solo gli ultimi 5 anni dell’ affitto in nero e tutti gli altri anni sono andati in prescrizione? Sinceramente non ci sto capendo più niente,
    Mi scuso nuovamente per la mia lunga discussione, vorrei avere delucidazioni in merito ai miei due quesiti:
    1. è giusto tutto quello che ha fatto il mio legale?
    Faccio presente che solo una volta sono stato in affitto con tanto di contratto affitto.
    Inoltre a Ottobre del 2014 mi sono rivolto al SUNIA di Legnano facendo presente la situazione,l’impiegato mi ha liquidato dicendomi che non avevo delle prove anche se la bolletta della luce era intestata a me.
    Chiedo cortesemente se mi potete dire se è normale tutto ciò
    compreso il comportamento del mio legale?
    Cosa posso fare visto che l’ADE non sa niente di questo contratto COMODATO scritto e mai registrato?
    Chiedo cortesemente se potete aiutarmi sul da farsi,di certo non pretendo i soldi indietro ma vorrei farla pagare alla proprietaria per non aver mai registrato il contratto e se possibile anche al mio legale.
    Vi ringrazio anticipatamente e attendo una risposta da parte Vostra.
    Grazie

  14. Buon giorno , ho preso in comodato d’uso un terreno e sarei interessato a disdire il contratto . Qui sopra c’è scritto che il comodatario può restituire la cosa in qualsiasi momento , cosa intende ? bisogna mandare un lettera raccomandata a proprietario o devo recarmi all’agenzia delle entrate , richiedere qualche modulo di disdetta con relativo pagamento ?

  15. Buon giorno,sto prendendo in comodato d’uso un terreno agricolo per la mia azienda agricola per sei anni.Gentilmente,vorrei sapere se io posso restituire il terreno in qualsiasi momento prima della scadenza contrattuale prevista.Grazie mille!

  16. Il contratto di comodato gratuito tra padre e figlio per un terreno è soggetto a registrazione? chiedo questo perchè è stato allegato ad una domanda verso un ente pubblico e questo ha bocciato la domanda motivandola perchè il contratto di comodato non è registrato.
    grazie

  17. Buongiorno,
    Gentilmente sono interessato alle seguenti risposte:

    Paolo on 30 settembre 2014 at 22:33

    buonasera,
    sono proprietario di un ufficio dato in locazione con contratto rinnovato annualmente. Per evitare un cumulo eccessivo di imposte, vorrei cederlo in comodato gratuito dal 01/01/2015 al 31/12/2015 alla mia compagna (disoccupata e senza redditi) con il diritto per lei di affittarlo e riscuotere l’affitto. Le domande che ho da porvi sono:
    – E’ fattibile legalmente e se sì, quali sono i costi da sostenere?
    – Dovranno essere fatte comunicazioni all’inquilino?
    – Il contratto di locazione per il 2015 con l’inquilino dovrà essere fatto a nome suo o nome mio?
    – Infine che obblighi abbiamo nei confronti dell’agenzia delle Entrate e/o altre Agenzie?
    Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che saprete darmi.
    saluti

  18. 2 anni fa mi fanno dato un terreno in accomodato d’uso con la clausola di ridarlo come lo trovata.ora mi ritrovo un muro a rischio frana.se dovesse succedere a chi compete il ripristino del muro ed eventuali spese?

  19. domanda : mio figlio abita in affitto con contratto annuale in un appartamento . il contratto è gia’ stato rinnovato una volta . la scadenza è 30 ottobre 2014.
    si puo’ trasformare il contratto di locazione in comodato a titolo oneroso per un periodo di 6 mesi ?

  20. Buongiorno, sono proprietaria di un immobile concesso in comodato d’uso gratuito con solo rimborso delle spese, con scadenza 2016. Il contratto però verrà risolto a fine ottobre 2014. Vorrei sapere cosa devo pagare con i relativi codici da inserire su F23 ma quale modello? Grazie attendo risposta.

  21. Buonasera,mi chiedevo se io essendo ora abitando in un appartamento con contratto di comodato di beni immobili ho il dovere di preavvisare ufficialmente ( lettera raccomandata) il mio recesso precedente alla data prefissata e se la quota del f23 viene pagata dal “inquilino” o dal “affittuario”. Attendo cortesemente una gentile risposta da vs.parte.grazie

  22. buonasera,
    sono proprietario di un ufficio dato in locazione con contratto rinnovato annualmente. Per evitare un cumulo eccessivo di imposte, vorrei cederlo in comodato gratuito dal 01/01/2015 al 31/12/2015 alla mia compagna (disoccupata e senza redditi) con il diritto per lei di affittarlo e riscuotere l’affitto. Le domande che ho da porvi sono:
    – E’ fattibile legalmente e se sì, quali sono i costi da sostenere?
    – Dovranno essere fatte comunicazioni all’inquilino?
    – Il contratto di locazione per il 2015 con l’inquilino dovrà essere fatto a nome suo o nome mio?
    – Infine che obblighi abbiamo nei confronti dell’agenzia delle Entrate e/o altre Agenzie?
    Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che saprete darmi.
    saluti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.