Legge anti pezzotto entrata in vigore: cosa cambia, sanzioni

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Image by alessandra barbieri from Pixabay

L’8 agosto 2023 entreranno in vigore le nuove disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore[1] mediante le reti di comunicazione elettronica. Il Legislatore interviene per l’ennesima volta sulla L. 633 del 1941 nel tentativo di fronteggiare i rischi connessi allo sfruttamento non autorizzato dei materiali protetti dalle norme in tema di proprietà intellettuale nei canali telematici.  Per fare ciò, conferisce all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGICOM) il “superpotere” di sospendere le trasmissioni in diretta streaming in soli 30 minuti.

Questo provvedimento sarà in grado di azzerare il fenomeno dello streaming pirata in Italia?

Legge anti pezzotto: cosa s’intende tutelare?

Coerentemente con il quadro giuridico europeo[2], il Legislatore Italiano mette in atto una nuova strategia per la tutela e promozione della proprietà intellettuale in tutte le sue forme, come strumento di stimolo dell’innovazione, della creatività, degli investimenti e della produzione di contenuti culturali ed editoriali, anche di carattere digitale. Viene inoltre ribadita la ferma intenzione di tutelare il diritto d’autore, con tutte le situazioni giuridiche allo stesso connesse da ogni violazione e illecito, compresi quelli perpetrati mediante l’utilizzo di reti di comunicazione elettronica.

L’Azione del Legislatore è mossa dalla ferma convinzione di assicurare pronta e tangibile tutela alle imprese, agli autori, agli artisti e ai creatori adeguate forme di sostegno, anche economico, nell’ambito delle risorse finanziarie, per agevolare la produzione, la traduzione e l’internazionalizzazione delle opere dell’ingegno.

I nuovi poteri di AGCOM

Per garantire le tutele menzionate, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con proprio provvedimento ad hoc[3]¸ potrà ordinare ai prestatori di servizi di accesso alla rete informatica di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi abusivamente mediante:

  • il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio
  • il blocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attività illecite.

Detto potere legittima inoltre Agcom a bloccare di ogni altro futuro nome di:

  • dominio,
  • sottodominio, ove tecnicamente possibile,
  • indirizzo IP,

a chiunque riconducibili, incluse le variazioni del nome o della semplice declinazione o estensione, che consenta l’accesso:

  • ai medesimi contenuti diffusi abusivamente,
  • a contenuti della stessa natura.

Quando potrà intervenire AGCOM?

Nei casi di gravità e urgenza, che riguardino la messa a disposizione di contenuti:

  • trasmessi in diretta,
  • prime visioni di opere cinematografiche e audiovisive,
  • programmi di intrattenimento,
  • contenuti audiovisivi,
  • eventi sportivi,
  • eventi di interesse sociale o di grande interesse pubblico

AGICOM, mediante provvedimento cautelare adottato con procedimento abbreviato senza contraddittorio, potrà ordinare ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di servizi di accesso alla rete, di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente tramite blocco dei nomi di dominio e degli indirizzi IP.

Chi può richiedere l’intervento di AGICOM?

Il provvedimento sarà adottato a seguito di istanza presentata da:

  • titolare o licenziatario del diritto;
  • dall’associazioni di gestione collettiva o di categoria alla quale il titolare o licenziatario del diritto abbia conferito mandato;
  • da un soggetto appartenente alla categoria dei cosiddetti segnalatori attendibili[4],

Come effettivamente opera l’interdizione di AGICOM?

I prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali eseguono il provvedimento dell’AGCOM senza alcun indugio e, comunque, entro il termine massimo di 30 minuti dalla notificazione, dovranno disabilitare la risoluzione DNS dei nomi di dominio e l’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP indicati dal soggetto che richiede l’intervento. In ogni caso, i prestatori di servizi di accesso alla rete dovranno adottare le misure tecnologiche e organizzative necessarie per rendere non fruibili da parte degli utilizzatori finali i contenuti diffusi abusivamente.

È previsto che AGCOM trasmetta alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma l’elenco dei provvedimenti di disabilitazione adottati, con l’indicazione dei prestatori di servizi e degli altri soggetti a cui tali provvedimenti sono stati notificati.

Su richiesta della stessa Agcom, i destinatari dei provvedimenti dovranno informare la Procura della Repubblica delle attività svolte in adempimento dei predetti provvedimenti e comunicare ogni dato o informazione esistente nella loro disponibilità che possa consentire l’identificazione dei fornitori dei contenuti diffusi abusivamente.

Sanzioni anti pezzotto: cosa rischiano i soggetti che non ottemperano all’ordinanza emessa da AGCOM?

I prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione che non ottemperano agli ordini e alle diffide dell’Agcom, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.329 a euro 258.228.

Ove l’inottemperanza riguardi:

  • provvedimenti adottati in ordine alla violazione delle norme sulle posizioni dominanti o in applicazione del regolamento (UE) 2019/1150, si applica a ogni interessato una sanzione amministrativa pecuniaria non inferiore al 2% e non superiore al 5% del fatturato realizzato dallo stesso soggetto nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della contestazione;
  • ordini impartiti dall’Agcom nell’esercizio delle sue funzioni di tutela del diritto d’autore e dei diritti connessi, si applica a ogni interessato una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 fino al 2% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notifica della contestazione.

Le sanzioni amministrative pecuniarie sono irrogate direttamente dall’Agcom.

Conclusioni

Come era prevedibile, il Legislatore ha scelto di intervenire alla fonte, inibendo l’accesso alla rete a tutti quei siti che diffondono contenuti illegalmente. Vengono create sanzioni ad hoc nei confronti dei gestori delle reti, responsabilizzati e chiamati a monitorare ed intervenire con assoluta tempestività.

È finita l’era del “Pezzotto”!?!


[1] Legge n. 93 del 17.7.2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 171 del 24.7.2023 n. 153

[2] Reg. UE 2022/2065

[3] Art. 2 L. 93/2023

[4] Art. 22, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2022/2065 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022

Aurelio Salata, avvocato civilista del Foro di Roma, con particolare esperienza nel diritto del lavoro e nella contrattualistica commerciale. Da circa dieci anni assiste prevalentemente piccole e media imprese su tutto il territorio nazionale. Già docente universitario a contratto in materia di protezione dei dati personali, è oggi membro della Commissione Privacy dell’Ordine degli Avvocati di Roma ed è iscritto negli elenchi degli avvocati che l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America mette a disposizione dei propri concittadini che necessitano di assistenza legale nel nostro paese. Lo Studio Legale Salata è in grado di assistere a tutto tondo le imprese, estere ed italiane, che operano sul nostro territorio. I quattro pilastri su cui verte principalmente l’attività sono: - controllo di gestione volto alla massimizzazione del risparmio fiscale; - gestione dei rapporti di lavoro per un risparmio sul costo del personale; - contrattualistica commerciale finalizzata ad evitare il recupero del credito; - contenzioso giudiziario sia civile che tributario. L’attività professionale dell’avvocato Aurelio Salata è particolarmente apprezzata da società in fase di cambio generazionale o di transizione verso nuovi mercati, anche con riorganizzazione dei sistemi produttivi.

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