Come si calcolano i 183 o 184 giorni della residenza fiscale all’estero

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Last Updated on 26 Marzo 2024

sposiVediamo in pratica come si effettua il calcolo dei 183/184 giorni valevoli alla configurazione della residenza fiscale in Italia per le persone fisiche, perchè una cosa è recitare l’articolo l’altra è calarlo con esempi pratici nelle singole fattispecie di ognuno di voi che avrà interessi o famigli all’estero ecc.

Criteri per stabilire la residenza delle persone fisiche

Prima di tutto prima di imbattervi nell’annoso calcolo dei giorni vi chiedo di leggere l’articolo dedicato ai criteri per l’individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche perchè così potrete verificare che indipendentemente dai giorni, per il fisco siete già considerati residenti fiscalmente in altro paese, per cui inutile imbattervi nella lettura di questo articolo squisitamente dedicato al calcolo.

In secondo luogo dovete far riferimento all’articolo 2 del Tuir e 43 del Tuir che recitano rispettivamente:

1. Soggetti passivi dell’imposta sono le persone fisiche, residenti e non residenti nel territorio dello Stato.
2. Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile.

Il grado di attrazione dello Stato infatti risulta agganciato a questi quattro principi di base che sono:

  1. residenza fiscale nel paese in cui si possiede un’abitazione (il più importante)
  2. residenza fiscale nel paese in cui il contribuente ha il centro dei suoi affari ed interessi (a tal fine trovate in rete la famosa sentenza Pavarotta che in questo fa scuola e spiega come si fa)
  3. residenza fiscale nel paese in cui si dimora abitualmente
  4. nello stato in cui si ha la nazionalità

E’ sufficiente che sia verificato, per la maggior parte del periodo d’imposta, anche uno solo di questi requisiti affinché una persona fisica sia considerata fiscalmente residente nel nostro Paese.

Cosa significa Maggior parte periodo di imposta o dell’anno

Per la maggior parte del periodo di imposta devono pertanto intendersi 365 giorni diviso 2, ossia 183 o 184 giorni (per gli anni in cui febbraio ha 29 giorni). Il calcolo dei giorni va fatto in base all’effettiva persistenza all’estero del soggetto per cui nel calcolo dei giorni all’estero dovrà prima di tutto prendersi a riferimento il giorno di arrivo e di partenza, le frazioni del giorno possibilmente da dimostrare con le ore alla mano. I sabati e le domeniche vanno conteggiati come anche i giorni festivi.

Nel calcolo devono essere conteggiati anche i giorni di ferie o di malattia eventualmente goduti o scontati nello Stato dove si sta svolgendo l’attività lavorativa.

Per farlo inutile dirlo diviene fondamentale avere prova del transito in entrata e in uscita dal paese.

Convenzioni contro le doppie imposizioni

Sarà importante successivamente chiarire cosa disciplina la convenzione OCSE e le eventuali convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali che sono state condivise tra l’Italia ed il paese Estero.

Come eliminare le doppie imposizioni fiscal tra divers paesi

Sarà necessario inoltre valutare nel caso di successioni con l’estero anche come eliminare le doppie imposizioni fiscali tra diversi paesi

 

19 Commenti

  1. Buongiorno
    Sono residente estero da 5 anni, volendo rientrare in Italia proprio nel quinto anno prima dei 183 giorni, cosa succederebbe?
    Grazie mille

  2. Io non trascorro 183 in un paese, ma vivo tra 3 diversi paesi, non Italia. Dove mi devo registrare?

  3. Buonasera,

    Ho provato a scrivere un commento oggi sotto uno degli articoli, ma non è stato pubblicato. Provo quindi a scriverle direttamente.

    Io sono residente all’estero (UK) da ormai molti anni. Sono iscritta all’aire, lavoro e pago le tasse in UK e non produco alcun reddito al di fuori del paese in cui vivo.

    Quest’anno, a causa di gravi problemi di salute in famiglia, sono dovuta rientrare in Italia per qualche mese. Sono ancora lontana dalla soglia dei 183 giorni, ma sono interessata a capire meglio come viene determinata una eventuale residenza fiscale in Italia.

    Se io dovessi oltrepassare i 183 giorni in Italia, nonostante abbia la residenza, lavori e paghi le tasse in UK, sarei tassabile in Italia? Se si, su quale reddito verrei tassata?
    Nei mesi in cui sono stata in Italia ho lavorato in smart working, questo cambia in qualche modo le cose?

    Inoltre, e’ l’agenzia delle entrate che fa dei controlli random sui residenti all’estero o chi oltrepassa la soglia dei 183 giorni viene automaticamente segnalato in qualche altro modo?

    Ultima domanda, mi sembra di capire che il numero dei giorni trascorsi in territorio italiano viene semplicemente calcolato facendo riferimento all’ingresso e all’uscita dal paese includendo i giorni di transito nel calcolo, corretto? Ci sono dei giorni che non vengono considerati?

    Grazie mille anticipatamente per il suo aiuto.

  4. Salve,

    vorrei un chiarimento su come viene determinata la residenza fiscale e anche sul calcolo dei giorni della residenza fiscale.

    Io vivo all’estero da molti anni, sono iscritta all’aire, lavoro e pago le mie tasse nel paese in cui risiedo. Quest’anno, a cause di gravi problemi di salute in famiglia, ho dovuto trascorrere qualche mese in Italia. Sono ancora lontana dai 183 giorni trascorsi in Italia, ma vorrei capire meglio quando si viene considerati residenti fiscalmente in Italia. Se io superassi i 183 giorni trascorsi in Italia, pur essendo residente all’estero, pur continuando a pagare le mie tasse all’estero e pur producendo il mio reddito all’estero, diventerei tassabile in Italia? Se si, su cosa verrei tassata? Quando sono stata in Italia ho lavorato in smart working, questo cambia le cose in qualche modo?

    Per quanto riguarda il calcolo dei giorni trascorsi in Italia, in pratica bisogna semplicemente fare riferimento alle date di ingresso e di uscita dall’Italia includendo anche i giorni di transito e addizionarli? Ci sono giorni che devono essere esclusi dal calcolo cosi’ fatto?

    Grazie mille!

  5. Salve, lavoro come marittimo su una nave battente bandiera estera; avendo un contratto dal 6 luglio 2021 al 19 gennaio 2022, volevo capire se i 184gg vanno raggiunti nell’anno fiscale(1/1-31/12) oppure anche a cavallo di due anni.

  6. Salve,

    ma nel 2020 chi non è risucito a raggiungere i 183 giorni dovuto alle chiusure e lockdown imposti dal governo deve pagare le tasse in Italia?

  7. Salve, la domanda che le sottopongo è questa: un pensionato iscritto all’AIRE che vive in Tunisia ed è defiscalizzato in Italia è obbligato a soggiornarvi per più di 183/184 gg l’anno o può andarsene in vacanza in altri stati esclusa ovviamente l’Italia per magari 9 mesi? La ringrazio anticipatamente

  8. @Cinzia Secondo me se la residenza e’ effettiva dal 20 luglio non credo che devi pagare le tasse in Italia perché’ sei stata residente solo per 171 giorni.
    Il discorso e’ che se invece per esempio avevi preso la residenza in Italia a gennaio e poi da febbraio avevi lavorato all’estero per 11 mesi ma non ti eri cancellata dall’anagrafe italiana allora dovevi pagare le tasse in Italia anche se avevi passato solo un mese fisicamente in Italia perché’ prevale il fatto che hai mantenuto la residenza per la maggior parte dell anno in Italia, anche se non eri fisicamente presente.
    Per un anno ho lavorato in UK senza iscrivermi all Aire, quindi per l’Italia ero ancora residente pur non essendo presente. Ho pagato le tasse in Italia (magari non mi avrebbero mai chiesto nulla , ma magari si’… quindi ho preferito pagare in Italia. Tanti non lo fanno..).

  9. Salve, ho lavorato e vissuto all’estero fino all’anno scorso dove ero proprietaria di una casa. L’anno scorso mi sono trasferita in Italia (15 Luglio) e ho preso la residenza in Italia il 20 luglio. In Italia sono in affitto, non ho casa di proprietà. Nel 2019 ho prodotto reddito solo all’estero. Il calcolo dei giorni è 171 in Italia, ma leggo in giro che per essere considerata non residente oltre ai giorni non avrei dovuto prendere la residenza? Devo quindi fare la dichiarazione dei redditi in Italia per il 2019 perché ho comunque preso la residenza?

  10. Per il marittimo: NO, i sabati, le domeniche e i festivi NON vengono conteggiati come doppi. La norma non parla di giorni doppi in nessun caso: è per questo che su internet non trovi risposta.

  11. Essendo un Marittimo , e visto la crisi della pandemia , volevo chiedere se Sabati Domeniche e festivi vengono conteggiati doppie per il conteggio 183/184 gg

  12. Buongiorno, per il raggiungimento dei 183 giorni, essendo un marittimo e lavorando tutti i giorni (nave battente bandiera Bermuda), volevo chiedere se Sabati, Domeniche e festivita’ vengano contati come giorni doppi ?
    Purtroppo non riesco a ricevere una risposta chiara al riguardo e su internet non riesco a trovare una norma che faccia riferimento a quanto le chiedo.
    La ringrazio

  13. Buongiorno,
    Vorrei ricevere, se possibile, un chiarimento sui 183gg.
    Dal 1 Gennaio 2020 sono stato assunto da una società estera.
    In condizioni normali dovrei passare 183gg abbondanti all’estero, ma data la situazione globale attuale non sono sicuro di raggiungere i 6 mesi +1 gg all’ estero dato che sono rimasto “incastrato” in italia da fine Gennaio 2020.

    Leggo su alcuni siti “accreditati” che per il calcolo dei 183gg all’estero si conteggiano anche i riposi settimanali e festività a prescindere dal paese in cui vengono passati.

    La mia domanda, dunque, è questa: da fine Gennaio 2020 ad oggi ho passato 43gg totali di gg di riposo (Venerdì e Sabato essendo un paese arabo) in italia. Questi 43gg vengono conteggiati nei 183gg totali?

    Spero di essere stato chiaro.
    Cordiali Saluti

  14. Lavoro in Gabon a rotazione di 2 mesi lavoro e uno ferie … quindi piu di 183 giorni.
    Ho il visto e sono iscritto all AIRE…
    quindi se percepisco soldi in Italia devo per forza pagare le tasse?

  15. Per lavoro mi sono trasferito all’estero da solo e la ho affittato un appartamento intestato solo a me.
    Dopo alcuni mesi di residenza all’estero mi giunge una ordinanza del giudice italiano dove mi si dice che nel’appartamento in Italia non posso più accedere come richiesto dalla (ex-)moglie che vive con i nostri figli.
    A questo punto sono all’estero da più di 183gg, ho un lavoro fisso in una azienda normale e un solo appartamento intestato a me: posso considerarmi fiscalmente fiscalmente all’estero? Grazie

  16. Salve, per quanto riguarda il raggiungimento dei 183 giorni di lavoro, essendo un marittimo e lavorando tutti i giorni, volevo sapere se il sabato e la domenica vengono contati come giorni doppi(festivi) nel conteggio dei 183 giorni.
    Grazie

  17. se ha le evidenze documentali si può opporre. Sempre che questo sia l’unico requisito che le contestano. Come spiegato nell’articolo non c’è solo il calcolo dei 183 giorni ma anche altri elementi che possono far attrarre la residenza in un pese piuttosto che in un altro come per esempio il centro di affari o interessi (la famiglia).

  18. Una persona non Italiana e proveniente dall’estero ha iniziato a lavorare in Italia ad Aprile e si è iscritta all’anagrafe in Novembre.

    Il fisco dice che poichè ha iniziato a lavorare ad Aprile è da considerare residente in Italia anche se ha speso meno di 183 giorni in Italia (frequenti viaggi in aereo e pernottamenti all’estero). Può essere che per quell’anno non potesse essere considerato residente secondo l’art. 2 TUIR? Di fatto non è stato presente in Italia per 183 giorni.

    A presto e grazie mille!

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