Dichiarazione Annuale Iva in Ritardo o sbagliata: cosa fare come, ravvedimento

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Aggiornato il 28 Aprile 2023

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articolo 10 iva 633 1972

Vediamo cosa fare in caso di ritardo nella trasmissione telematica della dichiarazione annuale IVA con cui si trasmettono i dati relativi alle operazioni effettuate nell’anno precedente nonchè eventuali versamenti, acconti e saldi di imposte dovute a debito o richieste di rimborso.

Come vedremo più precisamente vi sono due situazioni di ritardo che possono essere sanate in modo diverso. Ma facciamo prima un passo indietro per fare ordine.

Dichiarazione IVA: Termini di scadenza e modalità di presentazione

Sappiamo che la dichiarazione IVA deve essere trasmessa entro il 30 aprile 2022 a meno che non si rientri in uno dei casi di esonero che sono indicato in altro articolo ad hoc.

In questa sede mi limito a dirvi che i soggetti obbligati alla trasmissione telematica della Dichiarazione annuale IVA sono tutti i soggetti titolari di partita IVA. Tra questi si annoverano lavoratori autonomi, esercenti attività d’impresa, arti o professi, società di persone o di capitali.

La scadenza è fissata per il 30 aprile dell’anno successivo a quello a cui si riferisce. A titolo di esempio se parliamo dei dati relativi all’anno di imposta 2021 avremmo che la scadenza sarà il 30 aprile 2022. Se il termine cade di sabato o di domenica la scadenza slitta al primo giorno lavorativo successivo.


Dichiarazione IVA in ritardo entro 90 giorni: come rimediare:

Qualora vi siate accorti del ritardo nella presentazione della dichiarazione dei redditi potete procedere alla trasmissione del modello entro 90 giorni dalla scadenza sanando così l’errore. Qualora dalla dichiarazione emerga un debito questo deve essere pagato entro i termini salvo la necessità di effettuare un ravvedimento operoso IVA.

Fatevi sempre il calcolo della scadenza dei 90 giorni in quanto dovrebbe coincidere quasi con fine luglio.

SANZIONE: La sanzione applicabile alla dichiarazione IVA tardiva è pari a 250 euro. La sanzione tuttavia può essere oggetto di ravvedimento. In questo caso trattandosi di un periodo di tempo limitato (per forza di cose) qualora adottiate (come consiglio) il ravvedimento operoso potrete beneficiare del ravvedimento operoso previsto dal D.lgs. n. 471 del 1997. La sanzione viene ridotta ad 1/10 per cui parliamo di una sanzione irrisoria di 25 euro.

Il ravvedimento operoso si verserà con il modello F24 utilizzando il codice tributo 8911. Se cliccate sul codice tributo vi si apre l’articolo con l’esempio di compilazione…niente male vero? Codice tributo 8911 compilazione esempio

Dichiarazione IVA in ritardo oltre 90 giorni

La presentazione della dichiarazioni annuali IVA con ritardo superiore a 90 giorni determina un bel problema, anzi due. Da una parte infatti il modello di dichiarazione è come se non si considerasse proprio presentato anche se dovrebbe comunque costituire un elemento in caso di accertamento da parte dell’agenzia delle entrate.

Questo significa che non potrete beneficiare per la sanzione prevista per la dichiarazione tardiva. Tuttavia vi consiglio comunque di procedere al versamento dell’IVA che uscirebbe dal modello e secondo le scadenze. Per questo però potete leggere l’articolo dedicato al ravvedimento operoso IVA

Dichiarazione IVA sbagliata: cosa fare

Nel caso invece di dichiarazione Iva in ci son presenti degli errori o delle omissioni si deve prendere in considerazione un’altra tipologia di dichiarazione: la dichiarazione IVA integrativa. Questo semprechè sia stata trasmessa la dichiarazione entro i termini naturali o al più entro i 90 giorni successivi. Nel caso in cui si consideri nulla invece non vale. Io la invierei comunque anche trascorsi i termini per manifestare la buona fede.

Scadenza dichiarazione IVA: fonte normativa

I termini per la presentazione della dichiarazione Iva sono stabiliti dall’art. 8 del D.P.R. n. 322/1998

Qualora si

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