Prestazioni Occasionali Senza INPS: Compilazione dichiarazione dei redditi

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Aggiornato il 14 Marzo 2023

prestazione occasionale

In questo articolo ci occupiamo della tassazione e della compilazione della dichiarazione dei redditi per coloro che hanno svolto prestazioni occasionali senza essere iscritti alla gestione separata INPS.

Ci siamo lasciati nell’articolo dedicato alle prestazioni occasionali dove abbiamo chiarito che la definizione di prestazioni occasionale si definisce come quella prestazione a fronte del quale viene un compenso complessivamente non superiore a 5 mila euro per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori. Si definisce prestazione occasionale anche quella prestazione di lavoro autonomo a fronte della quale si incassano compensi inferiori a 5 mila euro per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori oppure inferiore a 2.500 euro per le prestazioni complessivamente rese ad un unico datore di lavoro/cliente;

Vi ricordo inoltre fin da subito che se avete commesso un errore e non vi siete ancora iscritti alla gestione separata INPS potete sempre farlo anche in ritardo e pagare i contributi previdenziali dovuti avvalendovi del ravvedimento operoso e pagando sanzioni in misura piuttosto contenuta.

Inoltre sappiate che qualora abbiate ricevuto dei voucher o voucher per le prestazioni occasionali queste dovrebbero essere confluite in una apposita certificazione unica rilasciate dal o dai vostri datori di lavoro. Questi ve l’avrebbero dovuta consegnare verso fine febbraio o al più entro il 16 marzo (termine prorogato per il 2021).

Per scoprirlo potreste andare nella vostra area riservata presente sul sito dell’agenzia delle entrate e scaricarvi il 730 precompilato o consultare la sezione altri redditi dove dovreste trovare le somme ricevute a titolo di prestazioni occasionale.

Diverso invece il caso in cui vi abbiano pagato con denaro contante, assegno o bonifico e vi trovate costretti a dichiarare tali somme all’interno della dichiarazione dei redditi.

Per la predisposizione del modello 730 precompilato, l’Agenzia delle entrate utilizza le seguenti informazioni:

  • i dati contenuti nella Certificazione Unica, che viene inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta: ad esempio, i dati dei familiari a carico, i redditi di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, il credito d’imposta APE, i compensi di lavoro autonomo occasionale, i dati delle locazioni brevi;

Compilazione dichiarazione dei redditi 730, Unico o Redditi PF

Indipendentemente dalla tipologia di dichiarazione dei redditi sappiate che la compilazione di questa voce di redditi rientra nella categorie cosiddetta degli “Altri redditi“. é una voce residuale dove il legislatore ci fa rientrare anche altre tipologie che non trovano una loro esatta collocazione in altre tipologie di reddito. non trattandosi infatti assimilabili a redditi di capitale, né agrari né di lavoro autonomo né dipendente questa rappresenta una categoria che può accoglierli per essere successivamente tassati.

QUADRO D – Altri redditi

Il quadro D è diviso in due Sezioni in cui nella nella prima vanno indicati i redditi di capitale, i redditi di lavoro autonomo e i redditi diversi mentre nella seconda vanno indicati i redditi soggetti a tassazione separata. Nei righi da D3 a D5 andranno indicati alcuni redditi di lavoro autonomo e diversi come per esempio proprio i compensi riscossi per attività di lavoro autonomo occasionali o prestazioni occasionali) da indicare nel quadro D possono essere ricavati dalla Certificazione Unica rilasciata dal sostituto d’imposta.

Nella tabella seguente sono indicati i righi del quadro D nei quali vanno esposti i redditi in relazione alla “Causale” presente nel punto 1 della Certificazione Unica 2021 – Lavoro autonomo.

“CAUSALE” INDICATA NEL PUNTO 1 DELLA CURIGO E CODICE DA INDICARE NEL QUADRO DTIPOLOGIA DI REDDITO
BD3 codice 1Proventi che derivano dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali da parte dell’autore o inventore
CD3 codice 3Redditi che derivano dai contratti di associazione in partecipazione e di cointeressenza agli utili se l’apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro
DD3 codice 3Utili spettanti ai soci promotori ed ai soci fondatori delle società di capitali
ED3 codice 2Redditi che derivano dall’attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali
LD4 codice 6Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, percepiti dagli aventi causa a titolo gratuito (ad esempio eredi e legatari)
L1D4 codice 6Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, percepiti da soggetti che abbiano acquistato a titolo oneroso i diritti alla loro utilizzazione
MD5 codice 2Redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale 
M1D5 codice 3Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere
M2D5 codice 2Redditi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente per le quali sussiste l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata ENPAPI
ND4 codice 7Indennità di trasferta, rimborsi forfetari di spesa, premi e compensi erogati ai direttori artistici e ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche, attività sportive dilettantistiche.
OD5 codice 2Redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata (Cir. INPS n. 104/2001)
O1D5 codice 3Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata (Cir. INPS n. 104/2001)
V1D5 codice 1Redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente 

Rigo D3 – Redditi derivanti da attività assimilate al lavoro autonomo

Nel presente rigo devono essere indicati i redditi derivanti da altre attività di lavoro autonomo, che essendo carenti di alcune peculiarità proprie del lavoro autonomo, sono definite come assimilate.

Per tali compensi sono previste delle detrazioni dall’imposta lorda che, se spettanti, verranno riconosciute dal soggetto che presta l’assistenza fiscale. Queste detrazioni, infatti, sono teoriche poiché la loro determinazione dipende dalla situazione reddituale del contribuente (vedere la tabella 8 riportata dopo l’Appendice).  

Nella colonna (Altri dati) indicare il codice ‘5’ che identifica i redditi prodotti in euro dai residenti a Campione d’Italia se si hanno i requisiti per fruire di tale agevolazione.

Nella colonna 1 (tipo di reddito) indicare il tipo di reddito contraddistinto dal codice:

‘1’  per i proventi che derivano dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali e simili da parte dell’autore o inventore (brevetti, disegni e modelli ornamentali e di utilità, know-how, libri e articoli per riviste o giornali, ecc.), vale a dire i compensi, compresi i canoni, relativi alla cessione di opere e invenzioni, tutelate dalle norme sul diritto d’autore, conseguiti anche in via occasionale, salvo che rientrino nell’oggetto proprio dell’attività. Questi proventi sono contraddistinti dalla lettera “B” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2021 – Lavoro autonomo.

Rigo D5 Redditi derivanti da attività occasionale (commerciale o di lavoro autonomo) o da obblighi di fare, non fare e permettere Nel presente rigo devono essere indicati i redditi derivanti da attività commerciali o da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente o dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere.

Per i redditi da indicare nel rigo D5 sono previste delle detrazioni dall’imposta lorda che, se spettanti, verranno riconosciute da chi presta l’assistenza fiscale. Queste detrazioni, infatti, sono teoriche poiché la loro determinazione dipende dalla situazione reddituale del contribuente (vedere la tabella 8 riportata dopo l’Appendice).  

Nella colonna (Altri dati) indicare il codice ‘5’ che identifica i redditi prodotti in euro dai residenti a Campione d’Italia se si hanno i requisiti per fruire di tale agevolazione e se in colonna 1 sono indicati i codici 1, 2, 3 e 5; Nella colonna 1 (tipo di reddito) indicare il tipo di reddito contraddistinto dal codice:

‘1’ per i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente. Questi redditi sono contraddistinti dal codice “V1” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2021 – Lavoro Autonomo, qualora riguardino provvigioni corrisposte per prestazioni occasionali, ad esempio ad un agente o rappresentate di commercio o ad un mediatore o procacciatore d’affari;

‘2’ per i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente. Questi redditi sono contraddistinti dalla lettera “M” o “M2” od “O” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2021 – Lavoro autonomo; 

Non devono essere dichiarati i compensi percepiti dal coniuge, dai figli, affidati o affiliati, minori di età o permanentemente inabili al lavoro e dagli ascendenti, per prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente rese nei confronti dell’artista o professionista.

‘3’ per i redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere (esempio: la c.d. indennità di rinuncia percepita, per la mancata assunzione del personale, avviato al lavoro ai sensi della L. 2 aprile 1968, n. 482). Questi redditi sono contraddistinti dalla lettera “M1” od “O1” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2021 – Lavoro autonomo;

‘4’ per i redditi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati ad imposta sostitutiva del 20 per cento (Quadro RM, Sez. XV, del mod. REDDITI Persone fisiche 2021). Chi presta l’assistenza fiscale terrà conto di tali redditi al netto delle relative spese, esclusivamente per il calcolo dell’acconto Irpef dovuto per l’anno 2021 (art. 59-ter, comma 5, del D.L. n. 1/2012);

Tassazione prestazioni occasionali

Per quello che concerne la tassazione delle prestazioni occasionali nulla è cambiato rispetto al passato nel senso che subiscono una trattenuta nella misura del 20% a titolo di imposta. Questo non significa che subiscono solo questa tassazione e basta. Le ritenute subite versate dai clienti o trattenute da queste sul compenso saranno indicate nell’apposita CU certificazione unica.

Il totale delle prestazioni occasionali andrà poi a sommarsi con le altre eventuali fonti di reddito soggette alla tassazione per scaglioni IRPEF (esclusi i redditi soggetti a imposta sostitutiva o tassazione separata).

Una volta determinata l’imposta lorda da versare si andranno a decurtare le detrazioni e le ritenute subite per poi determinare così l’imposta netta IRPEF da versare.

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