Tassazione Spese per Personale IRES e IRAP: indennità, Rimborsi, Traporto pubblico, Ticket, Trasferte, Telefonia, Prestiti, Mensa e varie

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Ci sono tante spese che l’azienda sostiene per il proprio dipendente che vanno al di là delle spese per le retribuzioni fisse o variabili. Vi sono una serie di costi aggiuntivi che l’azienda sostiene per render maggiormente appetibile la propria azienda in confronto alle altre, per incrementarne il livello di sicurezza e tutela per la continuità, per incrementare con altre leve le performance dei propri dipendenti.

Regola generale: costo del lavoro dipendente e tassazione

La regola generale prevista per la tassazione dei costi del personali  considera i redditi di lavoro dipendenti come tutti quei costi derivanti da un rapporto di lavoro (indipendentemente dalla tipologia contrattuale con cui è inquadrato).

In questo articolo ne citiamo alcune delle principali e vediamo in sintesi di cosa si tratta e quale regime fiscale hanno. é un articolo con una sintesi che non vuole essere di approfondimento specifico ma solo p farvi una panoramica generale di quante spese si possono sostenere.

Deducibilità altre spese per il personale dipendente

Spesso nell’attività aziendale il dipendente viene inviato in missione ossia fuori dalla propria sede fissa di lavoro. La destinazione potrà essere fuori dal comune ma in Italia o anche all’estero. Potrà essere all’estero in territori civilizzati o anche a rischio di essere rapiti o di attacchi terroristici. Logico che la differenza c’è e viene remunerata in altro modo.
Anche il fisco adotta comportamenti differenti in relazione alla deduzione concessa di queste spese. Lo fa introducendo un limite massimo giornaliero di spese non dedotte se sostenute in Italia o all’estero.
Il dipendente infatti ha diritto ad un rimborso a piè di lista (solitamente questa è la formula più agevole perchè meno onerosa da un pinto di vista amministrativo), per remunerare il dipendente in trasferta.

Rimborsi al dipendente per trasferte

Tali rimborsi vanno distinti in base all’ubicazione e destinazione della missione e della trasferta.
– le spese sostenute per trasferte nel comune di ubicazione della sede di lavoro definita da contratto stipulato con il dipendente è deducibile solo se analiticamente documentata: in altre parole servono i giustificativi della atrasferta, come scontrini o ricevute di trasporto come taxi, mezzi pubblici.
Per le trasferte fuori dal comune i costi possono essere portati in deduzione IRES se analiticamente documentati, per un importo massimo giornaliero di € 180,75 nel territorio nazionale e € 258,22 all’estero.
Rimborsi forfettari per trasferte.
nel caso di privilegi un rimborso forfettario allora avremo che queste non saranno imponibili in busta paga al dipendente nel nel limite di € 46,48 al giorno per trasferte in Italia e € 77,47 per trasferte all’estero.
L’importo accreditato al dipendente che dovesse superare questo importo sarebbe considerata una voce stipendiale aggiuntiva alla retribuzione e soggetta alla medesima tassazione in capo al dipendente (e deduzione in capo all’impresa).

Indennità di trasferta

Le indennità di trasferte che sono riconosciute al dipendente in busta paga allo svolgersi di viaggi di lavoro al di fuori del comune di residenza o della sede legale dell’impresa presso cui presta il servizio o presso sede secondarie o stabilimenti è soggetta ad un particolare regime di tassazione fiscale. Le indnenità possono essere a titolo di rimborso spese anticipate al dipendente e rimborsate dal datore di lavoro. In questo caso non dovranno tassate nella busta paga purchè regolarmente documentate in quanto potrebbero nascondere una remunerazione aggiuntiva non tassata e non soggetta a contributi previdenziali.Oppure può essrre inquadrabile come risarcimento. In questo secondo caso seguono le stesse regole previste per i rimborsi spesa (nel comune, fuori dal comune o all’estero). Possono quindi essere a piè di lista o analitica e soggiacciono a limiti quantitativi giornalieri come detto poco fa. Ci potranno essere in alternativa rimborsi forfettari il cui limite di deducibilità dell’impresa ed esenzione del dipendente sono 46.48 euro al giorno perl e trasferte in Italia e 77.47 euro per quelle all’estero. Ci sono poi anche altre tipologie di rimborsi come quelli chilometrici che non sono tassabili e su questo molti di voi sanno che si nascondo talvolta remunerazioni non tassate da erogare al dipendente.

Spese autovettura aziendale

Le spese sostenute dal dipendente per viaggi di lavoro effettuate con un’auto propria, presa a noleggio o di proprietà dell’azienda sono esenti fiscalmente in capo al lavoratore e deducibili:
– al 100%, se l’autoveicolo è di proprietà del dipendente o preso a noleggio : in questo caso l’azienda potrà dedurre il costo interamente nel limite tariffario proposto dall’Aci in merito, per autoveicoli di potenza non superiore ai 17 cavalli fiscali, ovvero 20 se con motore diesel;
– al 70% se il veicolo é dato in uso promiscuo al dipendente per più della metà del periodo di imposta.
Tali spese devono essere obbligatoriamente documentante in relazione al chilometraggio percorso, al tipo di veicolo e con le date di riferimento.
Per approfondimento potete consultare l’articolo dedicato alla tassazione delle auto aziendali

Ticket restaurant o mense aziendali

I buoni pasto sono documenti in forma elettronica o cartacea recanti il diritto di ottenere, recandosi in esercizi convenzionati, la somministrazione di alimenti e bevande.
Tali prestazioni considerate sostitutive della mensa aziendale, non concorrono a formare il reddito per il dipendente nel limite di € 5.29 giornaliero per ticket cartacei e € 7.00 per ticket in forma elettronica.
Sono costi deducibili per competenza invece per l’azienda purché rivolti alla generalità dei dipendenti e non a categorie specifiche.
Tabella di sintesi deducibilità costi del personale
Deducibilità costi del personale
Mensa aziendale
100% deducibilità
Asili nido
100% deducibilità
Borse di studio, corsi di formazione
100% deducibilità
Trasporto collettivo
100% deducibilità
Gratuità nel limite di € 258.23 erogati alla generalità dei dipendenti
100% deducibilità
Veicoli ad uso promiscuo
70% deducibilità
Fabbricati ai dipendenti che abbiano trasferito la propria residenza per lavoro
100% deducibili nel periodo di imposta di trasferimento e nei due successivi
Vitto e alloggio
deducibili nel limite di € 180.76 (€258.23 se avvenuti all’estero)
Telefonia ad uso esclusivo
80%deducibilià
Telefonia ad uso promiscuo
80% deducibilità per la parte non attribuibile al dipendente

Spese per cellulari aziendali

Anche il cellulare aziendale che sempre più spesso si da ai propri dipendenti per gestire le modalità di lavoro agile in smart working rientra nei servizi aggiuntivi che possono essere dati ai propri lavoratori. In questo caso l’impresa incontra una limitazione della deduzione fiscale del costo in misura percentuale e in relazione alla tipologia di utilizzo, esclusivo o promiscuo, che se ne fa del cellulare.

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Polizze sanitarie

Anche le polizze assicurative stipulate dalla compagnia per la copertura dei rischi contro gli infortuni e le malattie o la vita possono essere portate in deduzione dal reddito imponibile della società. Tuttavia è necessario capire la tipologia di assicurazione in quanto legislatore non consente la piena deducibilità per tutte.
Queste infatti sono solitamente pienamente deducibili in capo all’azienda e rappresentano senza dubbio una componente di utilità importante non solo per i dipendenti ma anche per il regolare svolgimento della attività aziendale.

Basti pensare per esempio alle assicurazioni stipulate per la responsabilità civile o professionale quindi per errori procurati dal dipendente durante il proprio operato.

Dal 2019 sono in essere anche delle nuove forme di agevolazione e liberalità a favore di dipendenti finalizzate all’istruzione, all’educazione, alla ricreazione, all’assistenza sociale e sanitaria o all’esercizio del culto. Queste agevolazioni consistono nella deducibilità del reddito di impresa del costo aziendale sostenuto per un ammontare Per un ammontare inferiore al 5 × 1000 delle spese di lavoro dipendente classificate in bilancio.

Il limite del 5 × 1000 non entra in funzione nel momento in cui queste erogazioni sono disciplinate da un precedente contratto o accordo fra l’impresa e la generalità dei dipendenti.

Per quello che sono i benefici erogati a favore di dipendenti si fa riferimento a quanto stabilito in alcuni articoli specifici del testo unico delle imposte sui redditi.

Tralasciando i cosiddetti fringe benefit ossia le tipologie di retribuzione che l’azienda eroga in natura i propri dipendenti o anche due ministri qui parliamo di quelle che possono essere considerate come altre componenti di reddito ma che possono beneficiare di è una certa detassazione.

A titolo di esempio parliamo degli omaggi o delle erogazioni liberali che non sono soggette a tassazione paga se il valore unitario dei beni ceduti e dei servizi prestati noi superare complessivamente 258,23 € per ciascun periodo d’imposta. Al superamento di tale soglia il valore eccedente viene soggetto a tassazione nella busta paga del dipendente.

Ai fini delle imposte sui redditi IRES e Irap le liberalità concesso dipendenti sono deducibili dal reddito di impresa in base all’articolo 95 comma 1 Del testo unico sulle imposte dei redditi. Ai fini Irap invece saranno in deducibili in quanto assimilate ai costi del personale.

Abbonamento trasporto pubblico rimborsato dal datore di lavoro

Non di rado capita che l’impresa concorra o conceda un contributo alla generalità dei dipendenti che sostengono dei pagamenti per l’abbonamento al trasporto pubblico come per esempio autobus, automezzi, metro o metropolitana. È bene sapere che ai fini della tassazione Nella busta paga del dipendente di questi rimborsi questi sono esclusi dal reddito di lavoro dipendente.

A disciplinarlo è l’articolo 51 comma 2-b del testo unico delle imposte sui redditi. Il costo che l’impresa sostiene per l’acquisto di questi servizi di trasporto da erogare alla generalità dei rendimenti è deducibile al 100% dall’IRES.

Ai fini della corretta applicazione di questa operazione è necessario sapere che vi sono ulteriori requisiti che sono approfonditi nell’articolo di approfondimento dedicato proprio alla tassazione dei rimborsi per il trasporto pubblico concessi ai dipendenti.

Formazione erogata ai dipendenti

I corsi di formazione in realtà non possono essere considerate delle vere proprie rogazione liberali dipendenti in quanto rientrano tra quelle spese strumentali che sono relative all’aggiornamento professionale dei propri dipendenti.

Per l’impresa infatti il corso di formazione è interamente deducibile sempre che sia indirizzato al soddisfacimento dei fabbisogni formativi obbligatori per normativa oppure inerenti alla tipologia di attività. Per quello che concerne la tassazione in busta paga del corso di formazione erogato al dipendente questo non concorre alla formazione del ricavo del dipendente e quindi non sarà tassato in busta paga.

Erogazioni liberali in denaro ai dipendenti

Qualora invece l’azienda si trovi a erogare liberalità, donazioni sotto forma di denaro ai propri dipendenti queste sono sempre tassati interamente nella busta paga

Somme escluse dalla tassazione in busta paga del dipendente

Stante quanto sopra descritto in merito ai ridotti regimi di tassazione di alcune voci al di sotto di alcuni limiti e previsioni vi sono anche una serie di costi che non concorrono alla formazione del reddito di impresa. A questo dedicheremo un articolo ad oc nei prossimi giorni

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