
L’Assegno unico familiare è il nuovo Bonus concesso alle famiglie che porta all’abolizione dei precedenti bonus e alla semplificazione delle modalità di accesso.
Nel seguito vediamo cos’è l’assegno unico familiare, quanto vale, come richiederlo e come presentare la domanda e quali i requisiti richiesti dalla Legge per accedere a questo nuovo aiuto economico.
Assegno Unico familiare: cos’è, definizione e come funziona
L’assegno unico 2021 si sostanzia quindi in un trattamento economico erogato dall’INPS sotto forma di assegno mensile che assorbe o sostituisce tutta una serie di bonus e agevolazioni sparsi che si pone il fine della semplificazione (dettata dalla sua unicità) e del potenziamento del suo valore economico.
Assegno unico: chi sono i soggetti e a chi spetta
Per presentare la domanda sapendo di poter ottenere il beneficio economico, il richiedente deve dimostrare di avere i seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea. Dovrà essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. In alternativa potrà essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
- essere soggetto che paga le imposte in Italia o che presenta le dichiarazioni dei redditi in Italia (anche incapiente IRPEF);
- essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per tutta la durata del beneficio;
- essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.
L’assegno mensile, una volta determinato l’ammontare spetterà per ciascun figlio minore di 21 anni e a carico fiscalmente. Anche le mamme in gravidanza posto settimo mese potranno già richiederlo.
Assegno unico: da quando
L’assegno unico familiare sarà erogato dall’INPS sul conto corrente del contribuente dal primo luglio per ciascun figlio minore di 21 anni e a carico fiscalmente, sempre che si abbia diritti anche in base ai valori dell’indicatore ISEE
Assegno Unico: Figli a carico fiscalmente
L’assegno unico famigliare prevede un nuova prestazione sociale ad aiuto delle famiglie che hanno figli a carico fiscalmente.
Per comprendere cosa si intende per figli a carico fiscalmente dobbiamo fare riferimento ad un limite reddituale oltreché al fatto di averli nel proprio nucleo familiare anagrafico. per approfondire potete leggere l’articolo gratuito con la definizione di figli a carico fiscale. Vi anticipo che il valore soglia è di 2.840,51 euro per anno di imposta.
I figli dovranno essere considerati a carico fiscalmente dal 1 luglio 2021.
Questo nuovo aiuto alle famiglie aumenta anche il valore economico dell’assegno mensile che la famiglia avrebbe pottuto ottenere con i precedenti bonus in vigore (natalità, famiglia, nascita, famiglie numerose, etc)
L’Assegno unico alle famiglie dovrebbe potenziare la misura di sostegno attuale.
La semplificazione consiste nel fatto di avere un’unica domanda e hub di ammissione il che però potrebbe anche avere un risvolto negativo in quanto la platea degli aderenti essendo più amplia potrebbe lasciare fuori qualche famiglia che precedentemente godeva di un posizionamento migliore per quello specifico trattamento.
Per partecipare e presentare la domanda dell’assegno unico famigliare sarà necessario sempre procedere come di consueto alla predisposizione del modello ISEE aggiornato (ISEE corrente, ordinario o ISEE per i minorenni).
Assegno unico famiglia 2021: quando viene pagato
L’assegno unico familiare viene pagato con cadenza mensile mensile e per ciascun figlio a partire dal 7° mese di gravidanza.
L’assegno spetta fino al compimento del 21 anni di età del bambino o della bambino che a 21 anni sono ragazzi o uomini.
L’assegno unico familiare sarà erogato dall’INPS sul conto corrente del richiedente. In alternativa può essere riconosciuto un credito di imposta. Saranno i prossimi decreti attuativi a stabilire più compiutamente le modalità.
L’assegno può anche avete come destinatari incapienti IRPEF, pensionati, disoccupati o inoccupati, titolari di partita IVA, liberi professionisti, lavoratori autonomi.
Assegno familiare: cos’è e quanto vale
L’assegno mensile per la famiglia è formato da una quota fissa ed una quota variabile.
La parte variabile viene determinata in funzione della situazione condizione economica del nucleo familiare:
Assegno Famigliare: Valore minimo
Viene previsto comunque un valore minimo che l’assegno può assumere per le famiglie con figli fino che non sono arrivati ancora al compimento dei 18 anni di età o 21
La parte variabile varia in funzione dell’indicatore ISEE.
Maggiorazioni Assegno Unico famigliare 2021
Abbiamo visto sopra che l’assegno spetta per ciascun minore di 21 anni a carico fiscalmente e nel rispetto dei limiti ISEE. Per i figli successivi al secondo l’assegno subisce una maggiorazione.
L’incremento si ha anche nel caso di maggiorenne a carico fiscalmente iscritto studente anche universitario o anche solo tirocinante purchè con un reddito complessivo annuo inferiore alle soglie stabilite dal Decreto attuativo e che sia iscritto alla lista di collocamento o un centro per l’impiego o ad un’agenzia per la ricerca di lavoro o anche mentre sta svolgendo il servizio civile universale.
Giovani madri
Per le mamme di età inferiore ai 21 anni è prevista anche un’altra maggiorazione cumulabile con la precedente anche se difficile vista l’età.
Viene prevista una maggiorazione per figli disabili la cui entità dipende dal grado di disabilità.
Per i figli disabili il diritto all’assegno non cessa con il compimento dei 21 anni del figlio. Inoltre, qualora il figlio con disabilità risulti ancora a carico dopo il compimento del ventunesimo anno di età, l’assegno potrà continuare ad essere erogato, ma senza maggiorazione.
Il riconoscimento dell’assegno mensile per i genitori di disabili sarà maggiorato rispetto agli importi ordinari, in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento.
Abolizione altre agevolazioni: Chiarimenti
Con l’entrata in vigore dell’assegno uncico familiare si assiste all’abolizione dei seguenti BONUS per la famiglia di alcuni dei bonus per le famiglie ad oggi vigenti:
- assegno famiglie numerose con almeno tre figli minori introdotto dall’art. 65 Legge n. 448/1998;
- Bonus Nascita o natalità assegno di natalità introdotto dall’art. 1, comma 340 Legge n. 160/2019;
- Premio alla nascita introdotto dall’art. 1, comma 353 Legge n. 232/2016;
- Assegno per il nucleo familiare introdotto dall’art. 2 D.L. n. 69/1988;
- Accesso al Fondo di sostegno alla natalità introdotto dall’art. 1, commi 348 e 349 Legge n. 232/2016;
Importante da sapere: Addio alle detrazioni familiari
Con la richiesta vengono a cadere le detrazioni fiscali previste dall’art. 12, commi 1, lettera c, quelle previste dall’art. 1-bis, del TUIR.
Assegno unico familiare: Domanda INPS
La presentazione della domanda avverrà sempre attraverso la piattaforma dell’INPS o anche tramite CAF o dottore commercialisti se conferite loro mandato e deleghe ad operare per loro fornendogli i codici. Vi anticipo fin da subito che il sito dell’INPS in questo è fatto molto bene ed è di facile utilizzo anche per i meno smart con l’utilizzo delle piattaforme on line.
Nel seguito l’area tematica dell’INPS sull’argomento ASSEGNO UNICO FAMILIARE DOMANDA INPS
Assegno unico familiare legge riferimento
Legge 30 dicembre 2020, n. 178
Legge 1° aprile 2021, n. 46.