Regime dei minimi 2012: contribuenti minimi e regime fiscale semplificato

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

Finalmente sono arrivati alcuni chiarimenti sul nuovo regime fiscale dei minimi  con tassazione irpef al 5% introdotti con la manovra economica 2011 e che avevano fatto scattare una serie di domande sull’applicazione da parte dei nuovi titolari di partita Iva.
Ma è interessante anche per i vecchi minimi 201o e 2011 e gli aderenti al regime delle nuove iniziative imprenditoriali (o ferfettini e forfettoni): qui cerchiamo di darne una sintesi, senza pretesa di esaustività, perchè gli aspetti sono tanti e vanno dall’apertura della partita Iva alla modalità di compilazione della fattura dei contribuenti minimi.

Vi segnalo che oltre ai requisiti che già trovate nell’articolo dedicato alla guida al nuovo regime fiscale dei minimi l’agenzia chiarisce che la condizione da rispettare rispetto al fatto che l’attività per cui si intende aprire la partita Iva non deve costituire, in nessun modo, una mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente, non opera laddove il contribuente dia prova di aver perso il lavoro o di essere in mobilità per cause indipendenti dalla propria volontà.

Requisiti per accedere al nuovo regime dei contribuenti minimi 2012

In sintesi quindi i requisiti per accedere al regime dei minimi sono soggetti  residenti fiscalmente in Italia che non hanno percepito compensi ragguagliati  all’anno superiori a 30 mila euro, che non effettuano cessioni all’esportazione,  non hanno sostenuto speso per lavoratori dipendente o collaboratori e non hanno  erogato somme di denaro sotto forma di utili da partecipazione, che nel triennio  solare precedente non hanno sostenuto spese per beni strumentali superiori ai 15  mila euro (ragguagliate se ad uso promiscuo ossia prendete solo il 50%), che non  si avvalgono di regimi speciali ai fini iva (ex editoria, agenzia viaggio, ecc),  che non effettuano compravendita di immobili cessioni di fabbricati o porzioni o  di terreni ex articolo 10 comma 8 del decreto Iva, che non sono soci di società  di persone, associazioni o srl ovvero società a responsabilità limitata e altri che trovate nel precedente articolo sulla guida al regime dei minimi.

Rispetto al requisito della “prosecuzione dell’attività non precedentemente svolta…” […] non opera laddove il contribuente dia prova di aver perso il lavoro o di essere in mobilità per cause indipendenti dalla propria volontà. Inoltre si chiarische che l’elmento della novità  nello svolgimento dell’attività per inizio di una nuova attività produttiva, si fa riferimento allo svolgimento effettivo e all’inizio effettivo della stessa; non alla sola apertura della partita Iva, ribadendo de facto quanto dicevamo in merito all’elemento sostanziale e non puramente formale del’apertura della partita iva.

Durata del Regime fiscale dei minimi

Tuttavia nel succesivo punto 3 del provvedimento si dice che la durata del regime è di cinque anni e che i soggetti che non hanno ancora compiuto il trentacinquesimo anno di età possono continuare ad applicare il regime fiscale di vantaggio fino al periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età, senza esercitare alcuna opzione espressa. Dal chiarimento emerge che anche laddove il quinquennio sia terminato potenzialmente il regime può perdurare ma non oltre il compimento del 35esimo anno di età.

Durata del Regime minimi per gli over 35

Per tali soggetti il regime se inizia nel 2012 potrà avere una durata massima di 5 anni e sempre stante il rispetto anche degli altri requisiti dimensionali e qualitativi (ricavi, beni strumentali, novità dell’attività). L’accesso sarebbe consentito anche agli over 35  non solo a mio modesto avviso ma anche come indicato da due call center dell’agenzia delle entrate da me contattati  e anche a seguito di qaunto emerso nel corso della giornata dedicata a telefisco 2012. Qualora inoltre si abbia già fruito del regime dei minmi dal quinquennio si dovranno scorporare gli anni di fruizione.

Durata del regime minimi per gli under 35

Per tali soggetti il regime invece potrà durare anche oltre i cinque anni ma non oltre il compimento del 35esimo anno di età.

Che fine fanno i forfettoni o forfettini ex art. 13 della Legge 388 del 2000
Coloro che hanno aderito al regime delle nuove iniziative imprenditoriali “possono accedere al regime fiscale di vantaggio per i periodi di imposta residui al completamento del quinquennio ovvero non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età. Resta fermo il vincolo triennale conseguente all’opzione per il regime ordinario”. Ora non chiedetemi cosa intenda l’agenzia per questo “ovvero” perchè se avesse voluto far escludere anche gli over 35 bastava scrivere “e comunque non superiore al 35esimo anno di età“. Esistono tuttavia differenti situazioni che sono sotto riepilogate a cui si cerca di dare una interpretazione.

Contribuenti con più codici attività
Per coloro che hanno più codici attività purtroppo si fà riferimento non più al criterio dell’attività prevalentemente esercitata rispetto al volume d’affari ma ai ricavi complessivamente realizzati nel perdio di imposta. Questo sempre monitorare il limite dei 30 mila euro di ricavi annui che ci permette di restare nel regime: ma questo già lo avrete letto nella guida al nuovo regime fiscale dei minimi .

Nessuna ritenuta in fattura
A sorpresa prevale quanto detto nei precedenti articoli relativamente alla fattura dei contribuenti minimi per cui non si applicherà alcuna ritenuta in fattura verso i clienti da parte dei minimi solo che bisognerà rilasciare un’attestazione con cui si afferma che si usufruisce del regime dei minimi ex Dl 98 del 2011, pertanto quello che fatturerete è quello che incasserete e sul quale andrete a pagare l’imposta sostitutiva del 5%.

L’imposta sostitutiva cosa copre
L’imposta sostitutiva dei contribuenti minimi copre il pagamento prima di tutto dell’irpef e anche delle addizionali regionali e comunali (che tanto per dirlo anche queste saranno oggetto di aumento nel 2012).

Fattispecie particolari:

  1. Regime delle nuove iniziative imprenditoriali nato per esempio nel 2004: cessa perchè aveva durata triennale e non possono accedere titolari di partita Iva accese prima del primo gennaio 2008.
  2. Regime delle nuove iniziative imprenditoriali nato per esempio nel 2010: potrebbero in teoria accedere al regime ma solo per gli anni residui di completamento del regime quinquennale (3 anni considerando che i primi due anni hanno fruito di altro regime agevolato).
  3. Regime dei minimi nato nel 2008: può passare al nuovo regime fiscale agevolato dei minimi ma solo per la durata residua del quinquennio passando così da una tassazione al 20% ad una al 5%. Diciamo che per questa categoria abbiamo una bella sorpresa.
  4. Regime dei minimi nato nel 2012: durata del regime quinquennale e laddove tra cinque anni abbia ancora meno di 35 anni potrà godere del regime fiscale agevolato dei minimi con tassazione al 5% anche fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.

Leggete sempre gli articoli e le norme correlate che possono esservi utili e darvi maggiori informazioni.

Guida regime dei Minimi

79 Commenti

  1. Buonasera, io sono già lavoratore dipendente a tempo pieno presso azienda privata, aprendo la partita IVA regime dei super minimi potrei svolgere dei piccoli lavoretti d,ufficio e varie presso un altra azienda e rilasciare fattura con regime dei minimi?? Inoltre pagando già i contributi come lavoratore dipendente a tempo pieno non devo iscrivermi alla gestione separata INPS giusto?? Dovrò solo pagare il 5% di tasse e stop?? Grazie

  2. Salve sono un’assistente sociale dal maggio 2010 al maggio 2012 ho lavorato presso una Pubblica amministrazione con due contratti a tempo determinato per sostituzione maternità. Da maggio 2012 sono rimasta disoccupata, in seguito a luglio 2013 mi è stato proposto un contratto tramite apertura di partita iva sempre in presso una pubblica amministrazione Volevo sapere avendo 31 anni se c’era la possibilità di utilizzare il regime dei minimi dato che mi par di capire che avendo svolta l’attività per due anni consecutivi anche se con un contratto a tempo determinato non potrei utilizzarlo. Inoltre considerando che il mio compenso mensile è neanche di mille euro supero di poco i 5 mila previsti all’anno di fatturazione dunque andrei a pagare tanto in tasse?

  3. Buongiorno,
    cambiando il codice Ateco, si perdono i requisiti per mantere il regime dei minimi?

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