Finanziamento a tasso zero cosa significa e quali rischi?

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Last Updated on 4 Maggio 2023

finanziamento e prestitoConosci veramente cosa significa Finanziamento a tasso zero?
Perchè capita a tutti di dover chiedere un finanziamento, prima o poi, e sappiamo benissimo che non tutti sono uguali prima di tuttopartendo dai costi delle rate, i servizi che offrono e talvolta le assicurazioni che impongono anche velatamente: hanno costi e servizi diversi che devono essere attentamente valutati prima di fare la scelta definitiva da cui tornare indietro può comportare alcune spese superflue.
Uno dei sistemi per rendere più allettante un finanziamento personale è quello di indicarlo a “Tasso Zero“: una tecnica piuttosto utilizzata soprattutto in tempi di crisi, quando aumentano le persone che devono ricorrere ai finanziamenti e diminuiscono le possibilità di spesa.

Ma cos’è il finanziamento a Tasso Zero?

Per capire cosa sia il finanziamento a tasso zero è importante avere un’idea ben chiara della struttura di un finanziamento, che è composto da più di una voce:
– Importo richiesto come finanziamento o anche detto importo erogato
TAN (Tasso Annuo Nominale): è il tasso d’interesse puro sul prestito e viene calcolato in base alla cifra erogata. Rappresenta l’importo annuo che dev’essere corrisposto al finanziatore ogni dodici mesi ma che viene dilazionato su ogni rata: con questo sistema il tasso d’interesse effettivo risulta essere più alto del tasso d’interesse nominale.
TAEG (Tasso Annuale Effettivo Globale) è un tasso virtuale non effettivo, che serve per dare indicazione del costo complessivo del prestito, includendo le spese di apertura e gestione pratica che devono essere sopportate dall’individuo finanziato.
Detto ciò, appare evidente che l’azzeramento del Tasso può riferirsi solo al TAN e in parole povere significa che chi riceve il prestito non è dovuto al pagamento di nessuna commissione nei confronti di chi glielo ha erogato: facendo un esempio pratico, se si acquista un bene che costa 1000 euro e si chiede una dilazione di pagamento in 10 mesi, si dovranno rimborsare 10 rate da 100 euro ciascuna senza nessun importo aggiuntivo. In condizioni di Tasso Zero il TAEG non è mai zero e, in linea generale, valore è raramente azzerato perché ci si riferisce agli interessi effettivi e non alle spese che comporta l’apertura e la richiesta di un finanziamento. Il più delle volte, infatti, le spese di istruttoria sono, nella maggior parte dei casi, interamente a carico del richiedente e sono quindi comprensive nel TAEG.

Quando si applica il Tasso Zero?

Questa tipologia di finanziamento personale è divenuta particolarmente comune negli ultimi anni, a causa del rallentamento dell’economia che ha eroso il potere d’acquisto degli italiani: avete fatto caso che quando volete acquistare un nuovo elettrodomestico, apparecchio televisivo o qualsiasi altro bene di consumo in un grande centro commerciale, il più delle volte viene offerto il tasso zero? I rivenditori e le agenzie di erogazione del finanziamento hanno preso degli accordi tali che viene offerta la possibilità di acquistare un bene dal costo elevato in comode rate, senza rimborsare una cifra più elevata di quella effettivamente ottenuta. E’ usuale ottenere un tasso zero anche con l’acquisto di un’auto ma è molto raro, se non impossibile, ottenere il tasso zero chiedendo un finanziamento diretto a un ente di erogazione. Il motivo è semplice: gli accordi stipulati tra le catene di rivenditori e le società di finanziamento presuppongono un certo numero di contratti di finanziamento da stipulare, che in qualche modo permettono di ammortizzare il costo e di garantire una certa convenienza a tutte le parti coinvolte.

Quando anche il TAEG è azzerato?

Quando viene pubblicizzato un tasso zero completo, con anche il TAEG azzerato, possono esserci due possibilità: il rivenditore si accolla per intero il costo della gestione della pratica oppure lo ha inglobato alla fonte, nel prezzo del bene acquistato. Sono situazioni molto più rare che sono solitamente legate a promozioni che prevedono un tetto minimo di spesa per poter accedere a questo finanziamento ancor più agevolato.

Esiste il Tasso Zero in senso assoluto?

Se da un lato è vero che quando viene effettuato un finanziamento a tasso zero non si deve restituire un importo superiore a quello ricevuto per l’acquisto del bene, è vero anche che spesso questo vantaggio vene del tutto, o quasi, annullato da una serie di addebiti accessori. E’ importante imparare ad andare oltre quello che viene esposto nei cartellini e nei manifesti pubblicitari per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese o di essere illusi in relazione a un vantaggio che, invece, non esiste.
Un esempio è la spesa di istruttoria della pratica: imprescindibile quando si chiede l’apertura di un prestito. Questa voce include anche le spese che l’agenzia di finanziamento sostiene per verificare la solvibilità e lo status di pagatore del richiedente perché se venisse accertato che si tratta di un cattivo pagatore, il prestito non viene erogato.
Altre voci che sono a carico del cliente sono le spese di rateizzazione del bene, l’assicurazione sul prestito e le commissioni per gestire il tutto. Vengono considerate voci latenti, perché non indicate nei prospetti di finanziamento, ma sono spese che vengono sostenute dall’agenzia e che vengono quindi poi addebitate al richiedente: nessuno fa niente per niente, tanto meno nessuno si accolla dei costi in vece di altri se non ha un valido tornaconto economico.
Queste voci vengono tutte incluse nel TAEG: fateci caso… nei finanziamenti a Tasso Zero, a fronte del valore azzerato del TAN si avrà un TAEG lievitato, molto più alto rispetto a un finanziamento tradizionale in cui anche il TAN ha un suo valore ben specificato. Oppure, se avete una buona memoria, provate a ricordare quanto costava la TV che volete acquistare con la dilazione rateale a tasso zero: resterete stupiti nell’accorgervi che il più delle volte il valore iniziale con un acquisto tradizionale era più basso rispetto alla promozione con tasso zero. Ovviamente, non sempre è così ma è una tendenza frequente per rientrare dei costi dell’azzeramento del TAN.

Clausole legate al Tasso Zero

Facciamo un esempio pratico: volete approfittare di un finanziamento a tasso zero per acquistare i mobili nuovi o un nuovo televisore e chiedere il prestito personale: tutti i parametri di TAN e di TAEG sembrano piuttosto convenienti e non sembra ci possano essere eccessivi costi aggiuntivi ma ci sono delle clausole imprescindibili per ottenere il finanziamento. Una delle più frequenti è quella che obbliga il richiedente ad aprire un conto presso l’istituto erogante. In questo modo il finanziatore ha facile accesso alla quota mensile che gli spetta ma, ovviamente, c’è anche un tornaconto economico. Viene infatti proposto un conto corrente a determinate commissioni, che prevede elevate spese gestionali che, in qualche modo, permettono all’istituto di rientrare del mancato guadagno dovuto al tasso zero.
Molto spesso, inoltre, i finanziamenti sono accompagnati da un’assicurazione obbligatoria che copre il rischio di insolvenza: è importante valutare l’entità di questa assicurazione e la sua incidenza sul totale dell’importo finanziato.

Non è tutto oro quello che luccica, tanto meno in ambito finanziario: quando si beneficia di una condizione favorevole bisogna essere pronti a subire il contraccolpo di una condizione meno favorevole. E’ come il famoso detto della mano che dà e della mano che toglie: nulla è regalato, tanto meno quando si ha a che fare con prestiti finanziari e quando dovete acquistare la nuova tv o il nuovo divano, fatevi spiegare con attenzione che cosa comporta il tasso zero e quali sono le condizioni che è necessario accettare per beneficiarne.
Il tasso zero commerciale solitamente applicato è un compromesso generalmente accettabile da tutti, che permette di ottenere un bene di valore pagandolo in comode dilazioni e con una spesa supplementare che, a conti fatti, non incide enormemente sulla rata che si sarebbe dovuta versare in caso di tasso zero assoluto, considerato attualmente un’utopia.

Come fare allora…

Se partite dal presupposto che chi vi vuole vendere un bene non è vostro padre ma un commerciante che persegue naturalmente il profitto capite da soli che se vedete un bene venduto con scritto TAEG zero lo andrei a confrontare immediatamente con altri prezzi dello stesso bene applicati da altri rivenditori per vedere quanto me lo sta facendo pagare in più. Diciamo che in questi casi il costo del finanziamento è più difficile da calcolare ma basta che andrete a comparare i prezzi su internet e capirte quanto ve lo stanno facendo pagare in più. In sintesi e commercialmente cercano di prendervi sulla stanchezza e di contare sul fatto che non avete tempo, voglia e mezzi di andare fare ricerche per cui acquisterete quello che è più facile da acquistare… Nessuno vi regala nulla.

Se avete partita Iva allora il calcolo lo dovrete raffinare alla luce della deducibilità delle rate e detraibilità Iva applicata ad eventuali beni o servizi strumentali acquistati per lo svolgimento della vostra attività che ridurranno il costo effettivo del finanziamento in leasing. Dopo aver capito meglio cosa significa finanziamento a tasso zero nel concreto, puoi continuare a leggere l’articolo dedicato al trattamento fiscale del leasing.

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