Bollo auto storiche di 20 e 30 anni, e le esenzioni

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

volkswagen pulmino (foto): è abbastanza vecchio da non pagare il bollo auto storicheQuando si parla di auto storiche e di veicoli d’epoca, si parla soprattutto di auto e moto che, avendo una certa età, possono essere considerate interessanti dal punto di vista collezionistico. Si è usato di proposito il termine ‘una certa età’ perché a seconda del paese in cui ci si trova essa può cambiare e spesso, anche nello stesso paese, a seconda delle leggi che vengono emanate si può avere una variazione sulla definizione e sul riconoscimento delle auto storiche. In Italia, per poter parlare di veicoli d’epoca è necessario che siano stati superati i venti anni di vita. Bisogna specificare che i veicoli storici non sono autorizzati alla circolazione a meno di non essere diretti a manifestazioni proprio dedicate ai veicoli d’epoca.

Differenze tassa di circolazione per auto storiche di 20 e 30 anni

Con l’inizio del nuovo anno, le auto storiche sono state interessate da una variazione del loro status, legata in particolare al pagamento del bollo auto dal quale, fino al 2014, erano esenti. La nuova legge di stabilità, infatti, ha confermato quanto già attivato nel 2015, ed ha cancellato questo beneficio per quanti siano in possesso di auto storiche con età compresa tra i venti e i trent’anni, mentre i proprietari di veicoli d’epoca con età superiore ai trent’anni potranno continuare ad usufruire dell’esenzione dal bollo. Questa variazione ai danni dei collezionisti, è stata caldamente osteggiata da alcune Regioni, che hanno cercato, invano, di mantenere invariata la possibilità di assicurare il privilegio dell’esenzione ai proprietari di auto storiche.
La scelta del Governo è stata dettata dalla possibilità di poter distinguere le auto di interesse storico dalle auto ‘vecchie’. Una distinzione che è d’obbligo, soprattutto quando si vanno a considerare i numeri: nel 2012 le auto registrate come storiche sono state 160mila contro le 1500 dell’anno precedente. Come mai? Il Governo ha considerato questo forte incremento come un modo, da parte dei proprietari di veicoli ventennali, di far riconoscere le proprie auto e moto come storiche quando invece si trattava solo di veicoli vecchi, ossia non riconosciute come patrimonio storico. Naturalmente, quando si parla di auto con età superiore ai trent’anni, la possibilità che esse siano solo ‘vecchie’ viene a decadere, potendo garantire così l’esenzione totale dal bollo e il riconoscimento di auto d’epoca.

Auto antica, paga un bollo ridottoPer meglio chiarire l’argomento, anche Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI (Automobil Club Italia), è intervenuto sulla questione evidenziando come le auto con un’età compresa tra i venti e i trent’anni molto spesso sono solo auto vecchie, senza nessun valore storico. Tra queste, tuttavia, esistono una serie di mezzi che rientrano nella categoria di auto d’epoca e, proprio per queste auto, catalogate ed elencate proprio dall’ACI come storiche, Angelo Sticchi Damiani suggeriva al Governo delle misure correttive, a tutela di quei pochi, veri modelli di valenza storica.

Dove trovare l’elenco delle auto di interesse storico, utile per il bollo auto storiche?

L’elenco di auto storiche di età compresa tra i venti e i trent’anni fornito dall’ACI è di fondamentale importanza non solo per i proprietari delle auto stesse, ma anche per le assicurazioni (che possono così valutare in maniera oggettiva e riconoscere il valore storico di un’auto) e per tutti quanti operano a contatto con le auto d’epoca e gli automobilisti che le possiedono. Un particolare punto da tenere in considerazione, poi, è quello relativo alle emissioni gassose: le auto storiche presentano motori di vecchia generazione e sono molto più inquinanti rispetto ai veicoli moderni. Anche per questo motivo diventa fondamentale distinguere auto semplicemente vecchie (e quindi anche pericolose e nocive per l’ambiente) da auto che presentano una valenza storica.

Il malcontento relativo all’introduzione del bollo auto per le auto ventennali non arriva solo da parte dei proprietari di auto, ma anche da tutte quelle realtà collegate al mondo delle auto d’epoca, come officine e carrozzerie specializzate nel restauro e riparazione di auto ultra-ventennali. Questo perché la reintroduzione del bollo ha portato molti automobilisti a vendere o rottamare la propria auto storica/vecchia: nonostante le statistiche non siano ancora disponibili, è evidente che il provvedimento del Governo ha colpito in pieno l’obiettivo che si era proposto, ossia quello di abbattere il numero di veicoli vecchi a tutela di quelli realmente storici. L’iniziale introduzione dell’esenzione, infatti, era stata pensata proprio per tutelare le auto con velenza storica ma, negli ultimi anni, si era rivelata come un vero e proprio mezzo autorizzato per non pagare il bollo auto.
Va sottolineato che, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno, il proprietario è tenuto al pagamento del bollo, per il solo possesso del veicolo stesso.

La lista di auto d’epoca fornita dall’ACI

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 L’elenco delle auto storiche e d’epoca è di fondamentale importanza anche per le Regioni, che in diversi modi hanno cercato di intervenire sull’argomento per tutelare i possessori di auto d’epoca. Tuttavia, se da un lato le Regioni avevano inizialmente creduto di poter tenere duro e mantenere più bassi i valori del bollo per le auto storiche, dall’altro esse si sono dovute arrendere quando la Corte Costituzionale ha chiarito che, pur essendo una tassa regionale, il bollo auto ha derivazione statale per cui le Regioni non hanno libertà di scelta nelle modalità e nei costi, ma devono applicare quanto previsto dalla legge. I diversi tentativi effettuati dalle Regioni che avevano tentato delle proposte di legge per mitigare il valore del bollo auto sono quindi tutti affondati di fronte alle dichiarazioni della Corte Costituzionale che ha definito inammissibile eventuali modifiche regionali alla legge nazionale.
Tuttavia, dopo tanto insistere sull’importanza del settore delle auto d’epoca da parte di automobilisti, operatori del settore e anche grazie alle stesse Regioni, il Governo ha acconsentito ad una decurtazione del 10% rispetto al valore del bollo per tutte quelle auto di età compresa tra i venti e i trent’anni che risultano inserite nella lista dell’ACI come auto da collezione e iscritte negli appositi registri regionali.

E per le auto storiche con più di trent’anni?

Per questa categoria di auto l’esenzione del bollo resta valida e, inoltre, non è necessaria l’iscrizione ai registri regionali o storici: per poter usufruire dell’esenzione, infatti, basta dimostrarne l’età. Tuttavia va specificato che l’esenzione è totale solo se l’auto non viene utilizzata in nessun caso per la circolazione: viceversa è previsto il pagamento di una tassa annuale la cui ricevuta deve essere sempre mostrata, su richiesta delle autorità competenti e della polizia.

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