“Lavoro Subito” è la richiesta degli italiani e, con il Decreto del Lavoro e del Fare 2013 – 2014, ci sono novità che interessano anche il mondo del lavoro per i giovni ed i disoccupati! vediamo in sintesi e per punti quali sono le novità per i lavori giovani e non, con o senza lvoro e anche per le imprese quali sono le novità descritte oggi in una conferenza stampa del consiglio dei ministri.
Vi sono fondi per l’autoimpiego e l’impreditorialità attraverso la legge 185, fondi per l’infrastrutturazione sociale e beni pubblici per il mezogiorno, aumento per la dotazione per l’assunzione di disabili restringimento dei tempi di interruzione tra un contratto ed un altro. Se un imprenditore assume un disoccupato che beneficia dell’Aspi (indennità di disoccuazione) il montante residuo non fruito dal lavoratore dell’Aspi va per la metà all’impresa, per cui si incentiva in tal modo a prendersi giovani disoccupati e non quelli che non hanno lavoro da più tempo per cui non sono molto d’accordo con il principio sottostante.
La garanzia del lavoro per i giovani non ci sarà come al solito, anche perché sarebbe difficile ma ci sono misure volte ad agevolare l’assunzione con l’intervento di borse di tirocinio per 170 milioni di euro per il mezzogiorno, borse di tirocinio per giovani qualificati nella pubblica amministrazione e sono 2 milioni all’anno, il che vuol dire drogare ancora di più l’assunzione nella pubblica amministrazione. Gli studenti universitari potranno inoltre lavorare all’estero.
Creata una struttura di missione presso il ministero per preprare il paese ad una politica per i giovani per la garanzia del loro lavoro e per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro tra i giovani.
Viene prorogata inoltre la vecchia social card fino a dicembre e quindi di tre mesi rispetto ll’attuale scadenza solo che oggi acquista un altro nome come card per l’inclusione sociale e vediamo il perchè.
In prtica si differenzierebbe dalla prima prchè associa ai pecedenti requisiti da avere per accedere anche una serie di si rivolge a famiglie in difficoltà e numerose. Non si tratta del solo aiuto momentario ma condizionato a mandare i figli a scuola e ad altre azioni che il governo reputa determinanti per l’inclusione sociale (questa vale 167 milioni di euro e si rivolgerà a 170 mila individui, anche se i calcoli mi sembrno strani perché non mi pare che diano un milione a testa). Il parametro per la concessione è sempre l’ISEE e le altre condizioni svantaggiate. Saranno poi aumentati i controlli sull’ISEE Miglioramento del funzionamento del mercato del lavoro sulla legge del 1992 riducendo il periodo per esempio di interruzione tra un contratto ed il rinnovo.
Entro il 30 settembre stato e regioni dovranno individuare criteri omogeni di inserimento dei giovani nel lavoro. Evitare inoltre i termini di formazione degli apprendisti. Ci si aspettano da questo decreto oltre 200 mila nuovi posti di lavoro e iniezione di finanza per i più svantaggiati. Inoltre sono previste una serie di novità in tema di decurtazione o sgravio nel prelievo fiscale per i giovani lavoratori assunti contratto a tempo indeterminato.
Altre novità
In questo decreto però ancora non si vedono proprio tutte quelle idee e modifiche realmente in cantiere, ma le attuali norme comunque gettano le base per le modifiche che ci si aspetta siano introdotte nei prossimi mesi.
Vediamo in sintesi quali sono le novità che ci potrebbero veramente interessare.
In primis si cerca di spingere l’acceleratore sul versante dei credito alle PMI e alle imprese in generale, in quanto si percepisce con maggiore vigore il problema della carenza di liquidità che non consente alle imprese di assumere.
Poi abbiamo anche il nodo dei procedimenti civili che si cerca di abbreviare attraverso il ricorso alla mediazione civile e al reclamo in ambito tributario consentendo non solo degli sgravi ma mettendo in campo anche giovani leve per smaltire il contenzioso in arretrato
In seguito assistiamo anche al tentativo di non ingessare troppo l’amministrazione delle società consentendo per esempio al Durc una validità di 180 giorni contro i 30 di ieri, come anche viene scongiurato il 770 mensile per rendere più snella la gestione del personale dipendente e autonomo (consulenti esterni) per le società. Inoltre viene anche abolito l’articolo 35della Legge 223 del 2006 che di fatto imponeva controlli stringenti nell’appalto con aggravio di oneri amministrativi e documentali difficili da produrre.
Le certificazioni relative alla maternità: obbligo di trasmissione telematica, già previsto per i certificati di malattia.
Il certificato medico di gravidanza indicante la data presunta del parto, il certificato di parto e quello di interruzione della gravidanza dovranno essere trasmessi telematicamente all’INPS direttamente dal medico del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato. Sarà un decreto interministeriale del Ministero del lavoro, della salute e dell’economia a stabilire, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge di semplificazione, le modalità di comunicazione che utilizzeranno il sistema di trasmissione già in uso per i certificati di malattia.
Per i certificati di maternità o per i congedi parentali per esempio non sarà più la futura mamma ad attivarsi per la produzione dei documenti ma il S.S.N. ed i datori di lavoro dovranno parlarsi attraverso canali telematici, non prima però dei 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto del Fare.
Nelle more dell’entrata in vigore del decreto di attuazione e fino al novantesimo giorno successivo rimangono fermi gli obblighi vigenti, vale a dire che la lavoratrice deve trasmettere all’Inps i certificati di gravidanza, di parto e di interruzione della gravidanza. Novità anche nel lavoro accessorio occasionale e nell’impresa familiare: le prestazioni di lavoro sono occasionali e sottostanno al limite previdenziale dei 5 mila euro (fascia di esenzione) e con l’applicazione di un limite per ciascuna impresa. Inoltre si cercheranno di eliminare subito le certificazioni mediche per accedere ad impieghi pubblici e privati. Aumentati o meglio sfruttati meglio i fondi europei per i tirocini professionali.
Agevolazioni fiscali per l’assunzione dei lavoratori under 30
Sono individuate due fascie di agevolazioni fiscali previste per l’assunzione di giovani dai 18 ai 29 anni di età a contratto indeterminato oltrechè il restringimento dei termini per l’assunzione da un contratto a tempo determinato all’altro, nella ricerca di rendere il mercato flessibile ma in modo migliore per evitare abusi del contratto intermittente. Tale termine sale da 10 a 20 giorni. Interventi anche di semplificazione sulle start up e le società ad 1 euro, che potranno essere utilizzate anche per gli over 35 anni.