La distruzione della giustizia civile (da INGiustizia n. 5/2011)

Screenshoot dell'articolo scritto dall'Avvocato Fabrizio Bruni, presidente dell'Associazione degli Avvocati RomaniInteressante articolo dell’Avvocato Fabrizio Bruni, pubblicato sul mensile In-Giustizia, noto periodico dell’Avvocatura Romana, dal titolo “La distruzione della giustizia civile“.

Un lucido esame degli interessi sottesi alle leggi ed in particolare sulla manovra finanziaria, che stanno profondamente incidendo sul mondo delle professioni ed in particolare nel sistema Giustizia. Si pensa agli interessi della generalità dei cittadini o, piuttosto, si procede deprimendo le professioni a vantaggio dei cd. “poteri forti”?

“A partire dal d. lgs. 28/2010 che ha introdotto la cd. ‘mediazione obbligatoria’, sono stati emessi numerosi provvedimenti legislativi indirizzati ad un unico fine: impedire o, comunque, rendere sempre più difficile e/o oneroso per il cittadino accedere alla giustizia civile e, prima ancora, impedire che lo stesso possa rivolgersi ad un avvocato per la necessaria informazione circa la tutela dei propri diritti.

L’operazione di cui si parla è stata preceduta ed accompagnata da una ben meditata campagna mediatica, ancora in corso, lanciata con lo scopo di convincere il cittadino dell’errore che farebbe rivolgendosi ad un avvocato (descritto come una sorta di vampiro) per la risoluzione delle controversie, essendo altresì preferibile adire organismi alternativi (come le società private di mediazione – o conciliazione, termine quest’ultimo ora usato in preferenza, ad esempio, nelle pubblicità radiofoniche o televisive), descritti come più rapidi ed efficienti, ancorché, falsamente, meno costosi.
Contestualmente, l’operazione medesima ha comportato l’emanazione di provvedimenti legislativi severamente punitivi per chi volesse adire il Giudice naturale (quello previsto dalla Costituzione Italiana). In termini tecnici si chiamano “disincentivi” e sono costituiti, oltre che dalla previsione della mediazione obbligatoria per la maggior parte delle liti (costosa e pregiudizievole), dagli aumenti esponenziali dei costi occorrenti per il contributo unificato, necessario per iscrivere le cause a ruolo.”

Fabrizio Bruni
Avvocato del Foro di Roma e Presidente dell’Associazione degli Avvocati Romani

… CONTINUA

 

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