Carta di identità Elettronica: cosa è, come funziona, novità dal 2019

La carta d’identità elettronica (CIE) rappresenta uno degli strumenti principali del processo di informatizzazione della pubblica amministrazione. Infatti, oltre a mantenere la funzione del documento cartaceo attestante l’identitàdella persona, la CIE dovrebbe avere la funzione di strumento di accesso ai servizi innovativi che le pubbliche amministrazioni locali e nazionali mettono a disposizione per via telematica.

La CIE è un documento amministrativo che certifica l’identità e pertanto è strettamente collegato esigenze di pubblica sicurezza: in generale, infatti, la cartad’identità costituisce un mezzo di identificazione ai fini di polizia, ma ha carattere facoltativo e il suo ottenimento costituisce un diritto del cittadino.Tuttavia l’autorità di polizia può obbligare le persone pericolose o sospette di dotarsi della carta d’identità (art. 4, Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773).

Tra i diversi provvedimenti intervenuti in materia di CIE si ricorda, in primoluogo, l’articolo 10, co. 1, del decreto-legge n. 70/2011 che ha riservato alMinistero dell’interno la responsabilità, in precedenza attribuita ai comuni, sulprocesso di produzione e rilascio della stessa. Successivamente, l’articolo 40 delD.L. n. 1/2012 ha previsto la definizione di una tempistica graduale per il rilasciodella carta d’identità elettronica. Inoltre, ha stabilito che le carte d’identitàelettroniche devono essere munite anche della fotografia e delle impronte digitali della persona a cui si riferiscono.

Novità dalla Legge di Bilancio 2019

l comma 811 consente al Ministero dell’interno di stipulare convenzioni per la gestione e il rilascio della carta d’identità elettronica con soggettidotati di alcuni requisiti, nel limite di spesa di 750 mila euro a decorrere dal 2019. Gli addetti alle procedure definite dalla convenzione sono incaricatidi pubblico servizio e sono autorizzati a procedere all’identificazione degliinteressati. I soggetti incaricati dalla convenzione riversano i corrispettividelle carte d’identità elettroniche rilasciate e trattengono i diritti fissi e di segreteria. Sono altresì apportate alcune modifiche conseguenziali al codicedell’amministrazione digitale (CAD).

Il comma 811, modificato nel corso dell’esame del provvedimento al Senato, integra la disposizione di cui all’art. 7-vicies ter, comma 2-bis delD.L. 43/2005, al fine di consentire al Ministero dell’interno di stipulareconvenzioni ai fini della riduzione degli oneri amministrativi e di semplificazione delle modalità di richiesta, gestione e rilascio della cartad’identità elettronica.

Per quanto riguarda gli importi da corrispondere da parte del richiedente la carta di identità elettronica, nel testo come modificato al Senato si rinvia ai corrispettivi previsti nel decreto predisposto ai sensi dell’articolo 7-vicies quater, comma 1, del D.L. n. 7/2005, anziché alDecreto del Ministro dell’economia e delle finanze 25 maggio 2016 come previsto nel testo approvato dalla Camera.

I soggetti convenzionati riversano il corrispettivo delle carte d’identità elettroniche rilasciate e trattengono i diritti fissi e di segreteria.

Il citato articolo 7-vicies quater, comma 1, del D.L. n. 7/2005 prevede, all’atto del rilascio delle carte valori di cui all’articolo 7-vicies ter da parte delle competenti amministrazioni pubbliche, che i soggetti richiedenti sono tenuti a corrispondere un importo pari almeno alle spese necessarie per la loro produzione e spedizione, nonché per la manutenzione necessaria all’espletamento dei servizi ad esse connessi.

L’importo e le modalità di riscossione sono determinati annualmente con decreti del Ministro dell’economia e delle finanze.

In attuazione di tale disposizione sono stati emanati una serie di decreti ministeriali che fissano i diritti per le diverse tipologie di documenti.

Attualmente, la CIE viene stampata dal Poligrafico dello Stato, a un costo di €16,79, a recupero dei costi di emissione.

A questo importo si aggiungono i diritti di segreteria e diritti fissi che spettanoal Comune, stabiliti in massimo € 5,16 per diritto fisso e € 0,26 per diritto di segreteria, per un totale di € 22,21.

Il Comune può deliberare la riduzione o soppressione dei propri diritti; in molti casi le Amministrazioni hanno preso questa decisione anche per semplificare il pagamento da parte dei cittadini, soprattutto nel caso in cui avvenga per contanti,riducendo l’importo richiesto a 22,00 €.

Sul totale delle CIE emesse, il Ministero riconosce ai Comuni la cifra forfettaria di € 0,70 per ciascun documento.

http://www.tasse-fisco.com/varietassefisco/firma-digitale/41464/

http://www.tasse-fisco.com/varietassefisco/carta-paypal-postepay-prepagata-differenze/16286/

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