Sul fronte dei debiti tributari avevamo già assistito all’introduzione delle nuove cartelle di pagamento oggetto di restyling per una maggiore semplificazione e suprare i problemi che hanno i contribuenti con il fisco partendo da una migliore e più facile interpretazione della cartella di pagamento o del nuovo avviso di addebito.
Il nuovo avviso di addebito INPS
Il nuovo avviso di addebito ha ad oggetto solo tributi e quindi contributi previdenziali ed assistenziali emessi dall’Istituto Nazionale Previdenziale Statale a carico di lavoratori dipendenti, autonomi e simili che ne sono obbligati.
I nuovi termini per pagare le i nuovi avvisi di addebito
Fino al 31 dicembre 2010 i termini per poter pagare le cartelle di pagamento o gli avvisi o le comunicazioni che hanno ad oggetto il pagamento dei contributi INPS potevano andare dai 30 giorni nel caso delle comunicazioni o nel caso di 90 giorni nell’ipotesi di accertamento da parte dell’INPS ora i termini sono unificato e diventano di 60 giorni. Il contribuente avrà pertanto la facoltà di versare le somme richieste dall’INPS entro il termine di 60 giorni dalla data di notifica (data del timpbro postale di ricezione che trovate sulla busta.
Il termine entro cui adempiere al nuovo avviso di addebito INPS
L’entrata in vigore delle nuove disposizioni in materia di accertamento e di riscossione che hanno ad oggetto i contributi previdenziali ed assistenziali INPS per sanzioni, debiti tributari, interessi mancato pagamento scatta dal primo gennaio 2011.
Cosa fare se non si vuole pagare
Qualora si abbia la convinzione di non dover pagare potrete presentare ricorso entro i termini descritti all’interno dell’avviso di addebito o altrimenti dovrete procedere al pagamento pena l’espropriazione forzata delle somme come avviene con i ruoli contenuti nella nuove cartelle di pagamento.
Questo nuovo sistema di riscossione rientra nell’ambito di un disegno da parte del Governo che tende a semplificare le procedure di riscossione delle somme iscritte a ruolo, cercando anche di evitare le lungaggini connesse all’attività accertativa, i tempi di risposta da parte del contribuente ed evitare il contenzioso.
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