Tracciabilità dei pagamenti anche per acquisti di pochi centesimi: insorgono i negozianti

icona paypal e icona postepay Gli emendamenti alla legge di Stabilità che prevedono l’azzeramento della soglia minima per accettare obbligatoriamente un pagamento elettronico (anche fosse di solo 1 centesimo di euro), l’introduzione di sanzioni per commercianti e liberi professionisti che non si mettono in regola entro il prossimo Aprile con i Pos (con il taglio delle commissioni alle banche per i micropagamenti sotto i 5 euro), ha fatto subito insorgere commercianti e negozianti, com’era prevedibile. Stiamo parlando di tracciabilità dei pagamenti.

Cominciamo però dai consumatori e da Codacons che esclama entusiasta: “L’Italia è agli ultimi posti in Europa per l’uso di carte di credito e bancomat nei pagamenti, quindi sposiamo del tutto un provvedimento del genere, a patto però di prevedere sanzioni durissime nei confronti degli esercenti e degli operatori che si rifiutino di accettare il bancomat anche per piccoli importi”.

Per i commercianti però un provvedimento del genere sulla tracciabilità dei pagamenti rappresenterebbe una mazzata non indifferente, anche tagliando le commissioni bancarie: tra costi d’installazione e di utilizzo di un nuovo Pos, si parla infatti di ben 1.700 euro all’anno. 900mila imprese tra l’altro non dispongono ancora di Pos, e tale obbligo comporterà una spesa complessiva di 1,5 miliardi l’anno. Secondo i commercianti tale provvedimento si rivelerà per lo più inutile, visto il numero alto di persone che in Italia è senza conto corrente, carte di credito o bancomat, e quindi il 70% di loro continuerà continuerà comunque a pagare in contanti.

“Non siamo contrari alla diffusione della moneta elettronica, alla tracciabilità dei pagamenti, ma a condizione che vengano abbattuti i costi fissi e ridotte drasticamente le commissioni”, ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, mentre l’Unione Artigiani è più diretta: “Chiedamo l’azzeramento del costo per i Pos”. Durissimo il presidente di Confartigianato Veneto, Luigi Curto: “Non ci sono parole. E’ una sciocchezza che dimostra una volta di più come la politica abbia a cuore solo banche e assicurazioni, inventandosi ogni mese un nuovo modo di far pagare a noi imprenditori il relativo pizzo“.

E voi da che parte state in merito alla tracciabilità dei pagamenti?

1 commento

  1. Questo dimostra senza più alcun dubbio che le banche sono i veri padroni dell’Italia…mi dispiace constatare anche che il Codacons vuole diventare complice di questa dittatura mascherata e che non si renda conto di cosa sta succedendo

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