Nuovo moduli per aprire la partita iva 2010 ed introduzione della comunicazione unica.
Dal primo gennaio 2010 sono usciti i i nuovi modelli per l’apertura della partita iva 2010 e per la presentazione della dichiarazione di inizio attività ed eventuali variazioni nel corso dell’esercizio (come modifica della tenuta delle scritture contabili, modifica del domicilio fiscale e/o della residenza anagrafica, regime contabili).
Nella sezione Moduli in alto troverete i nuovi modelli da scaricare e compilare gratis.
L’agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 2009/193688 del 29 dicembre 2009 ha modificato i modelli ed ha introdotto alcune novità nella presentazione della dichiarazione per aprire la partita iva 2010 o anche chiudere la partita iva 2010 tanto per le società (modello iva AA7/10) tanto per le persone fisiche (modello iva AA9/10).
Il documento potrà sempre essere inviato telematicamente che in forma cartacea.
Le novità del nuovo modelli per l’apertura della partita iva 2010 recepisce le modifiche introdotte per i soggetti non residenti che prestano servizi in Italia anche mediante una stabile organizzazione nel territorio dello stato. Infatti, a seguito della nuova normativa prevista dall’articolo 11 del Dl 135/09, i soggetti esteri che operano in Italia attraverso una stabile organizzazione non possono identificarsi direttamente o nominare un rappresentante fiscale per assolvere gli adempimenti relativi alle operazioni effettuate dalla casa madre.
Tutte le operazioni, pertanto, devono confluire nella posizione Iva attribuita alla stabile organizzazione operante nel territorio dello Stato.
La prima novità assoluta relativa alla nuova comunicazione iva risiede nell’invio della comunicazione all’ufficio del registro delle imprese per via telematica o anche su supporto informatico, la quale varrà titolo per l’assolvimento iniziale degli adempimenti amministrativi iniziali previsti per l’iscrizione con effetti di tipo civilistico, fiscale, previdenziale ed assistenziale.
Tuttavia la presentazione all’agenzia delle entrate è comunque ammessa. La comunicazione unica dovrà essere adottata a partire dal primo aprile 2010e le comuniczioni andranno presentate sempre in duplice esemplare cartaceo se si sceglie questa modalità di presentazione a uno degli uffici locali dell’agenzia delle Entrate.
Non è necessario che si tratti dell’ufficio competente in relazione al domicilio fiscale del contribuente, mentre la denuncia può essere presentata anche da persona delegata dal contribuente. Accanto ad uno dei nuovi modelli per l’apertura della partita iva 2010 dovrà essere allegata una fotocopia del documento di identità ed una volta inviato il modello iva nella migliore delle ipotesi contestualmente si scaricherà la ricevuta di avvenuta presentazione telematica con il nuovo numero di partita iva o nella peggiore dopo un paio di giorni.
I dati che saranno richiesti per la presentazione del nuovo modello 2010 per l’apertura della partita iva saranno:
• Dati anagrafici quale cognome e nome, il luogo, data di nascita, codice fiscale, la residenza, il domicilio fiscale e l’eventuale ditta.
Per le persone giuridiche e quindi società ed imprese o ditte:
• natura giuridica, denominazione, ragione sociale o ditta, sede legale, amministrativa e domicilio fiscale e deve essere inoltre indicato il codice fiscale per almeno una delle persone che ne hanno la rappresentanza;
Per i soggetti giuridici e non che hanno la residenza anagrafica all’estero sarà richiesto anche:
• tipo e oggetto dell’attività, luogo in cui viene esercitata anche a mezzo di sedi secondarie; filiali, stabilimenti, succursali, negozi, depositi e simili;
Nella sezione moduli e modelli troverete i nuovi modelli da scaricare e compilare gratis.
Domanda di Ester sui a chi intestare i beni
Buonasera, sono una cittadina italiana che per 15 anni ha sempre avuto un lavoro da dipendente. Adesso vorrei intraprendere un lavoro come agente, perciò vorrei diventare libera professionista. Non so ancora che volume di affari potrò sviluppare . La mia domanda è questa: il mio compagno , con lavoro dipendente, vorrebbe acquisire un bene del valore di 90000 Euro. E’ meglio, ai fini fiscali, intestarlo a me o a lui?
Grazie anticipatamente.
Risposta: se i beni sono strumentali alla sua attività allora dovrà richiedere fattura al momento della consegna del bene verificando che abbia dei conetneuti minimi richiesti dal legislatore. In genere qualsiasi costo che sostiene lo deve analizzare sotto due aspetti principali: la deduzione del costo ai fini del suo reddito da lavoro autonomo ( o di impresa ) e la detrazione dell’Iva che vedrà comparire in fattura.
Per valutare a chi e quanto si deduce e si può detrarre ci sono dei bellissimi e snellissimi testi unico delle impose sui redditi e dell’iva che identificano con quali percentuali e secondo quali modalità e pertanto come scaricare i costi e l’iva.
Qualora poi il bene che sta comprando ha un prezzo 90.000 euro sarebbe auspicabile che specificasse di cosa stiamo parlando e quale attività da libero professionista sta mettendo su in modo da verificarne l’inerenza ai fini del costo e dell’Iva.