Tassi usurai e troppo alti nella crisi: la Banca d’Italia li abbassa e corregge il tiro riducendo i tassi su mutui. La nuova normativa sulla trasparenza e la correttezza dei servizi bancari interviene anche sull’abbassamento dei tassi di interesse concessi ai risparmiatori che chiedono finanziamenti e si vedono applicare dei tassi troppo elevati prendendo in considerazione ora non più solo il singolo tasso di interesse applicato ma anche le altre voci di costi del finanziamento che finalmente qualcuno si è accorto che rappresentano dei costi fissi elevati che devono entrare nel paniere di scelta del prodotto, come le spese di gestione, i compensi di mediazione, le spese di finanziamento, le polizze assicurative, le commissioni di massimo scoperto.
Successivamente vi indichiamo i limiti dei tassi considerati usurai a seconda del singolo prodotto finanziario.
In tal modo sono definiti nuove soglie per definire dei tassi come usurai e tali soglie diventano ora più basse a seconda della tipologia di prodotto finanziario venduto al cliente di usura più basse.
Nel caso di mutui a tasso di interesse fisso la nuova normativa sul sistema dei pagamenti ha ridotto il tasso di interesse fisso dall’8,04% al 7,75% da aggiornare trimestralmente su indicazioni della stessa Banca d’Italia. Il tasso di interesse usuraio considerato usuraio in questa fattispecie è quel tasso che supera del 50% il tasso medio che nel caso dei mutui a tasso fisso è del 5,17%.
Nel caso di mutui a tasso variabile invece la soglia di usura prevista scende dal 4,38% al 3,94% sempre da aggiornare trimestralmente.
Nel caso di somme di massimo scoperto di conto corrente il Teg (tasso effettivo globale) mostrano un calo di 147 punti base e la stesa tendenza si registra sulla cessione del quinto dello stipendio.
Sotto la lente anche i crediti revolving che presentano Teg (tassi interesse globali) in crescita.
Vi proponiamo per ogni tipologia di prodotto finanziario i limiti dei tassi di interesse stabili come usurai da parte della banca d’italia in vigore fino al 30 giugno 2010:
- Mutui a tasso fisso limite del 7,75%;
- Mutui a tasso variabile limite del 3,94%;
- Crediti personali limiti del 17,91%;
- Factoring fino a 50.000 euro limite dell’8,29%;
- Factoring oltre i 50.000 euro limite del 5,59%;
- Conto corrente garantiti e non garantiti fino a 5.000 euro limite del 18,72%;
- Conto corrente garantiti e non garantiti oltre i 5.000 euro limite del 14,73%;
- Anticipi e sconti fino a 5.000 euro tasso di interesse limite del 14,61%;
- Anticipi e sconti oltre i 5.000 ed entro i 100.000 euro tasso di interesse limite del 9,46%;
- Anticipi e sconti oltre i 100.000 euro tasso di interesse limite del 6,42%;
- Scoperti di conto corrente senza affidamento fino a 1.500 euro tasso di interesse limite del 27,74%;
- Scoperti di conto corrente senza affidamento oltre i 1.500 euro tasso di interesse limite del 19,68%;
per verificare il limite dovete sempre prendere a riferimento il tasso medio per ogni categoria di tali prodotti