Il Legislatore fiscale tutela il diritto alla prima casa o meglio alla abitazione principale ossia dove il soggetto intestatario del mutuo e proprietario di casa intende dimorare abitualmente (ossia viverci effettivamente) grazie alla previsione di detrarre gli interessi passivi e gli oneri accessori sempre fino a 4.000 euro, a meno che non si parli di mutuo cointestato con uno dei due soggetti intestatari del mutuo a carico fiscalmente dell’altro. Tuttavia per l’indicizone degli interessi passivi consiglio sempre di rifarsi all’articolo guida sulla detrazione del mutuo, cioè dei suoi interessi passivi, nella misura del 19%.
Requisito temporale massimo per andare ad abitare
Il legislatore fiscale acconsente si la detrazione a ma a patto che il titolare del mutuo vada ad abitare e dimori abitualmente nella casa al massimo entro due anni dall’acquisto di casa. Tuttavia non è raro incontrare il caso in cui l’immobile sia finito ed il comune ritardi nella consegna del certificato di abitabilità e che la causa del ritardo o del superamento del limite dei due anni non sia da imputare al soggetto ma al comune allora si potrà andare anche oltre i due anni ma andrà provato. Nel frattempo però si potrà rendere un’autocertificazione e detrarre gli interessi passivi. Tuttavia è necessario che raccogliate tutte le prove rigorsomente cartacee del ritardo da parte del comune.
Detrazione anche per gli oneri accessori sul mutuo
Mi raccomando perchè non solo gli interessi passivi sono deducibili dall’irpef ma è prevista anche la detrazione degli oneri accessori sul mutuo ossia tutte quelle spese strettamente connesse alla stipula del mutuo, come le spese peritali dell’immobili, le spese notarili e simili che sono riepilogate proprio nell’articolo dedicato alla detrazione degli oneri accessori sul mutuo.
Quali intereventi di ristrutturazione danno luogo alla possibilità di detrarre gli interessi passivi sul mutuo
In generale tutti quegli interventi che sono funzionali e rendere l’abitazione rispondente ai requisiti per l’abitabilità e che potete trovare definiti all’interno della Legge 457 del 1998.
Dove e come indicare gli interessi passivi nel 730 o nel modello Unico: nell’articolo troverete una breve sintesi della disciplina con l’indicazione di come calcolare la detrazione e dove indicarla nel quadro E7 del 730 o nel quadro RP7 del modello unico.
In precedenza vi ricordo che sono stati pubblicati anche i due articoli relativi alla detrazione degli interessi passivi sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale che rappresenta una piccola guida e su cui sono anche evidenziati molti passaggi interessanti per le diverse fattispecie di detrazione. Non solo ma avete anche la possibilità di leggere l’articolo dedicato alla detrazione degli interessi passivi sul mutuo per la costruzione della prima casa.