Nel DL Rilancio di maggio 2020 troviamo infatti diverse forme di incentivi per investimento in startup innovative e PMI e più in particolare:
- Sono stanziati per l’anno 2020 10 milioni di euro per la concessione alle start up innovative di agevolazioni nella forma del contributi a fondo perduto finalizzate all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative;
- Sono stanziate risorse per 200 milioni di euro da destinare al Fondo di sostegno al venture capital per l’anno 2020 finalizzate a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, nonché mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato, a beneficio esclusivo delle start-up innovative
- Al fine di sostenere lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale, è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il fondo per l’intrattenimento digitale denominato «First Playable Fund», con dotazione iniziale di 4 milioni di euro nel 2020.
Queste misure sono state create per facilitare l’accesso al capitale, anche tramite agevolazioni per le sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi e anche con finanziamenti agevolati. Agevolata anche la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato, a beneficio esclusivo delle start-up innovative e delle PMI innovative. Entro 60 giorni il governo dovrà emanare un decreto ad hoc per la definizione di come attuare queste agevolazioni.
Le startup per loro natura hanno esigenze di liquidità maggiori rispetto a quelle delle altre imprese di piccola dimensione e anche quando iniziano a fatturare e hanno buone entrate, necessitano di ulteriori fondi per consolidarsi e “scalare il mercato”.
E’, pertanto, necessaria un’evoluzione dello strumento Smart & Start Italia, che conduca ad estendere l’ambito di intervento dello strumento, ora, come detto, incentrato sulle fasi iniziali del ciclo di vita, permettendo alle startup meritevoli di consolidare il proprio sviluppo attraverso apporti in termini di capitale proprio anche da parte di investitori privati e istituzionali.
Per soddisfare tali esigenze, il comma 1 della norma in commento rimette ad un decreto del Ministro dello sviluppo economico la disciplina di nuove modalità di intervento della misura che vadano nella predetta direzione.
Quanto valgono i contributi a fondo perduto
Gli investimenti attingeranno da un fondo costituito ad hoc finalizzato a sostenere le fasi di concezione e preproduzione dei videogames, necessarie alla realizzazione di prototipi.
I contributi sono a fondo perduto ma solo fino al 50 per cento delle spese ammissibili e per un importo compreso da 10.000 euro a 200.000 euro per singolo prototipo.
Quali sono le spese agevolate e ammissibili per ottenere i contributi
I contributi potranno essere utilizzati esclusivamente al fine della realizzazione di prototipi. A tal fine si considerano come spese ammissibili:
- prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa nelle attività di realizzazione di prototipi;
- prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti e/o altre imprese finalizzate alla realizzazione di prototipi;
- attrezzature tecniche (hardware) acquistate per la realizzazione dei prototipi;
- licenze di software acquistate per la realizzazione dei prototipi.
In tutti i casi, il videogioco deve essere destinato alla distribuzione commerciale.
Requisiti della startup
Sono ammessi ai contributi le imprese che rispettano i seguenti requisiti:
- abbiano sede legale nello Spazio Economico Europeo;
- siano soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia, cui sia riconducibile il prototipo di cui al comma precedente;
- abbiano capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale, sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di società di persone;
- siano in possesso di classificazione ATECO 58.2 o 62;
Codici ATECO consentiti
58 – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
58 ATTIVITÀ EDITORIALI
58.2 EDIZIONE DI SOFTWARE
58.21 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER
DESCRIZIONE: edizione di giochi per computer e per tutte le altre piattaforme
62.0 – PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE
62.01 Produzione di software non connesso all’edizione
62.02 Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
62.03 Gestione di strutture informatizzate
62.09 Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie dell’informatica
L’impresa beneficiaria è tenuta a realizzare il prototipo di videogames entro il termine di 18 mesi dal riconoscimento dell’ammissibilità della domanda di cui al comma 17 da parte del Ministero dello sviluppo economico.
Con decreto del Ministero dello sviluppo economico, da emanare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto-legge, sono definite:
- le modalità di presentazione delle domande;
- i criteri per la selezione delle stesse; le spese ammissibili; le modalità di erogazione del contributo;
- le modalità di verifica, controllo e rendicontazione delle spese;
- le cause di decadenza e revoca.
Definizione startup Innovative
L’articolo 25, comma 2, del decreto legge n. 18 ottobre 2012, n. 179
Definizione PMI innovative
Articolo 4 del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3
Decreto_legge_24 gennaio2015_n3