Il franchising è un contratto di affiliazione commerciale, definito dal legislatore come “il contratto, comunque denominato, fra due soggetti giuridici, economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, knowhow, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale, inserendo l’affiliato in un sistema costituito da una pluralità di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di commercializzare determinati beni o servizi”.
Oltre a questo il contratto di franchising può contenere anche l’immobile dato in godimento dal franchisor ove viene svolta l’attività commerciale dell’affiliato e sul quale si dovrà pagare un’imposta di registro l’imposta di registro proporzionale dell’1 per cento.
Il franchising sconta un’imposta di registro pari a quella pagata sui contratti di locazione di un immobile commerciale. Qualora nel contratto di franchising sia compresa anche la concessione dell’immobile integra un rapporto assimilabile a un affitto d’azienda, si applicherà l’art. 35, comma 10 quater del D.L. 223 del 2006 che ha profondamente modificato il regime previsto per le locazioni e secondo cui le regole previste per la locazione di immobili strumentali si applicano, se meno favorevoli, anche nel caso di affitto di azienda se il valore normale del fabbricato rappresenta almeno il 50% del valore complessivo dell’azienda.