REDDITOMETRO: Come superare i controlli del fisco

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Last Updated on 4 Maggio 2023

Gatto e Volpe

Il redditometro è uno strumento utilizzato dal fisco per rideterminare il reddito imponibile (e talvolta anche non dichiarato) ponendo sotto controllo le spese del contribuente significative per il redditometro, dei beni di proprietà  del contribuente e le spese sostenute nel periodo di imposta oggetto dell’accertamento sintetico arrivando a ricostruire la storia dei beni,  i vari trasferimenti interni alla famiglia, fino ad arrivare a stimare un reddito minimo presunto (secondo loro) ed un reddito minimo accertabile. Laddove questo differisca di oltre il 20% dal reddito dichiarato dal contribuente nella dichiarazione dei redditi scatta in linea teorica il controllo e la richiesta di informazioni da parte dell’agenzia delle entrate.

Qui potete leggere sinteticamente come funziona, quali sono le falle e le distorsioni che può generare un utilizzo improprio dello strumento ma che al contempo prestano il fianco alla difesa da parte del contribuente.

Fino ad oggi l’amministrazione finanziaria aveva la possibilità di intraprendere un accertamento fiscale sintetico laddove avesse rilevato uno scostamento superiore al 25% del reddito minimo per due anni; oggi tale scostamento scende ad un quinto e quindi al 20% (con la manovra economica 2010 DL 78/2010 ).

Nuovo redditometro 2022

Nuovo redditometro dal 2015: rivisti i coefficienti

Il 16 settembre con apposito decreto sono stati approvati i nuovi indici e le tabelle dove trovate i coefficienti di redditività presunta in base alla compizione del nucleo familiare valevoli dalle annualità di imposta accertabili 2011.

TABELLA 1 REDDITOMETRO

TABELLA 2 REDDITOMETRO

Cosa cambia dal 2010

Dal 2010 cambiano alcune regole e parametri per entrare sotto la lente del fisco: superate del 20% il reddito minimo presunto per una sola annualità ossia dichiarate meno dell’80% rispetto al reddito presunto da parte del fisco per la vostra posizione e vi sarà notificata una richiesta di informazioni circa la vostra capacità reddituale e il fisco potrà accertare il maggiore reddito e quale punto sarete voi a dover dimostrare che avevate la capacità reddituale che vi permetteva di mantenere i vostri beni in quanto l’onere della prova è a vostro carico.

Avrebbero potuto farlo in forma anonima accontendandosi solo delle informazioni ai fini statistici: oggi sarei curioso di sapere quanto hanno utilizzato quel software: almeno i contribuenti onesti o in buona fede ci si sarebbero potuti cimentare. Speriamo che diventi tale.

Redditometro per i professionisti

Iniziamo con il dire che il redditometro non può prendere in considerazione nel caso di professionisti con partita iva i beni strumentali del professionista che destina alla propria attività (acquisto di uffici, auto, mobili e arredi, yacht di lusso, imbarcazioni, macchinari, utensili, ecc ecc ). In questo caso l’acquisto di beni non influisce sul redditometro in quanto non rappresenta un “incremento patrimoniale” ai fini della determinazione sintetica del reddito (cfr. art. 38, c. 5, DPR 600/1973 e Circ.n. 49/E/2007 e art. 2, c. 2 del DM 1992). In tal modo sono esclusi ai fini del redditometro i beni destinati esclusivamente all’attività di impresa o all’esercizio di arti o professioni in quanto beni strumentali. Il contribuente però dovrà dimostrare di utilizzare con idonea documentazione ed evidenze probanti che tali beni sono destinati esclusivamente e questo talvolta non risulta agevole essendo spesso l’intestazione di alcuni beni effettuata solo formalmente in capo all’impresa ma nella realtà l’utilizzo strumentale è dubbio.

Per potere superare indenni il redditometro sui beni o le spese al centro dei controlli è necessario prima di tutto documentare la capacità del soggetto di acquistare e mantenere i beni nel periodo di imposta oggetto di accertamento con reddito già tassato in passato o che risulta esente da tassazione. Se il fisco accerta con il redditometro 50.000 euro di reddito, basterà dimostrare che si avevano disponibilità liquide di pari importo sul conto corrente bancario derivanti da redditi già oggetto di tassazione anche se questo è un punto controverso che l’agenzia delle entrate molto probabilmente in sede di incontro con il contribuente accertato non recepirà o considererà valida.

Reddito attribuito all’utilizzo di beni come auto, barche, yacht ecc

Il fisco in base alla tipologia e caratteristico dei vostri mezzi, ma questo lo potete approfondire nell’articolo dedicato proprio alle auto e redditometro, ricostruirà un reddito presunto a mio avviso molto spesso non veritiero se confrontato con il reale esborso richiesto per l’acquisto, la gestione e la manutenzione dell’auto, non perchè basato sulla stima effettiva dei costi che tale bene potrebbe generare, ma in virtù dello stile di vita che si associa a quel bene e al reddito presunto frutto di algoritmi di tipo statistico (non conosciuti). Personalmente ho una macchina che genera un costo di 50 mila euro, ma la macchina all inclusive tra prezzo, assicurazione bollo, meccanico, tagliando e cc, è costata l’anno dell’acquisto a malapena 20 mila per non parlare degli anni successivi in cui il costo effettivo sarà al massimo di 2 mila euro, ed è anche frutto di risparmi stratificati e di regali e regalini di familiari nel tempo tra compleanni, laurea, esami di stato ecc e non solo di un anno.

Se provate a fare un calcolo per il possesso di un auto supponiamo un 2.500 benzina comprato usato vi verrà fuori un reddito presunto di gran lunga più elevato rispetto alle effettive spese sostenute per mantenerle o comprarlo in quell’anno di imposta. Questo a mio avviso è il principio sbagliato su cui si fonda il redditometro, purtroppo divenuto legge con l’onere della prova per di più a carico del contribuente.

Guida per superare i controlli dell’Agenzia delle Entrate con il redditometro

In primis il reddito minimo accertabile dal fisco potrebbe essere costituito da redditi esenti o che hanno scontato l’imposta a valle sotto forma di ritenute alla fonte. Inoltre sarà sufficiente dimostrare che lo scostamento non è del 20% ma di una percentuale inferiore e pertanto l’agenzia non avrebbe titolo a procedere alla determinazione del nuovo reddito imponibile. Oppure si potrà dimostrare che si è avuto un finanziamento con redditi diversi da quelli sostenuti nello stesso periodo di imposta esenti o che hanno scontato imposte sotto forma di ritenute alla fonte o comunque esclusi dalla formazione del reddito imponibile perché magari esenti come BOT CCT e oppure tassati separatamente come i redditi agricoli o tassati forfettariamente.

Lo stesso accade per i figli che sono mantenuti dai genitori e a cui per esempio compriamo una macchina: questo possono essere accertati con lo strumento del redditometro in poco tempo in quanto la macchina loro intestata farà scattare sicuramente il redditometro non avendo entrate. A tal fine bisognerà perdere tempo e rispondere alle richieste di informazioni ai figli e ai genitori per dimostrare che l’acquisto è avvenuto con i soldi di papà o mamma, che la benzina si metta con la paghetta dei genitori e che non si finanzia con entrate non dichiarate dal figlio. Viene quindi tolto il gusto, a mio avviso anche l’elemento educativo, di non dare contante in mano al figlio ma di bonificargli un numero sul conto corrente per mantenere la tracciabilità.

Acquisto di casa al figlio

L’acquisto di una casa del figlio da parte dei genitori fortunatamente è una fattispecie non controllata da parte del fisco in quanto l’accertamento da art. 38 del DPR 600 ne prevede espressamente la esclusione e a tal fine se siete interessati a non essere accertati in questo caso potete leggere l’articolo dedicato alla tassazione acquisto casa ai figli dai genitori.

Nuovo articolo su Redditometro sull’acquisto di casa

Vi segnalo l’articolo dedicato ai 3 modi per evitare il redditometro sull’acquisto di casa in cui troverete dei chiarimenti dati ad un lettore che aveva il timore di essere accertato sull’acquisto di casa.

Potrete poi dimostrare di non essere i proprietari dei beni indice che l’agenzia vi attribuisce ma utilizzatori saltuari in tal mondo facendo diminuire il reddito minimo (per beni indici e indichiamo le abitazioni, case vacanze, autovetture, imbarcazioni, contributi previdenziali versati alle colf, eventuali polizze assicurative, yacht, ecc.).

Con il nuovo redditometro  vi consigliamo di prendere analizzare le nuove spese e gli indicatori sotto controllo del Fisco ai fini del redditometro. Oppure potrete dimostrare che le spese sono state sostenute da terzi attraverso la certificazione di donazioni come parenti o genitori (anche se ci sembra difficile che una donazione o un regalo da parte del padre o della madre sia certificato, al massimo potemmo farlo emergere da un bonifico bancario).
Oppure potremmo portare come evidenza della nostra maggiore capacità reddituale che ha giustificato e che giustifica il sostenimento delle spese che formano il paniere del redditometro anche dei disinvestimenti in titoli azionari, fondi comuni di investimento, liquidazione del Tfr, e anche indebitamenti.

Osservazione importante

riguarda i tempi per la produzione di queste prove: se non fate in tempo nei 30 o nei 60 giorni ricordatevi che le prove possono essere prodotte anche durante il processo, sempre che vogliate presentarlo ovviamente.
Inoltre vi ricordo che con il nuovo redditometro l’invito preventivo al contradditorio da parte del fisco è obbligatorio (cfr art. 22 del DL 78 del 2010), pena la nullità dell’accertamento sintetico

CALCOLA IL TUO REDDITOMETRO

qualora volessi conoscere il tuo reddito minimo accertabile dal fisco inviaci una mail e ti richiederemo i dati per conoscere il tuo reddito minimo Consulta anche gli altri articoli che abbiamo pubblicato in passato sull’argomento redditometro, sullo scudo fiscale e sul trattamento delle proprietà all’estero. Altrimenti potete anche utilizzare il nuovo redditest dall’agenzia delle entrate per il calcolo.

Presentare ricorso contro il redditometro

Se vi è stato notificato un accertamento con il redditometro e volete presentare ricorso potete scrivere all’indirizzo info@tasse-fisco.com. Tale strumento deve essere perfezionato perché a mio avviso vi sono spazi per ribadire l’errata ricostruzione automatica del reddito presunto insieme ad altri elementi giuridici rilevanti.

Consulta le Tabelle del redditometro per capire quali potrebbero essere le spese oggetto di controllo oltre che la nuova tabella con le nuove voci del redditometro  diramate nel 2013.

Nuovi Studi di Settore

Vi segnaliamo la versione definitiva dei nuovi studi di settore che rappresentano anch’essi un importante e criticato strumento di lotta contro l’evasione anche se dovrebbero essere perfezionati in quanto partono da presupposti opinabili e vi spiego il perché: gli studi di settore, detto in poche parole misurano la congruità e la coerenza dei ricavi del contribuente su base annua in relazione al settore di attività identificato da alcuni codici (detti codici ATECO – atecofin). Se i propri ricavi sono in linea con gli studi di settore il contribuente difficilmente viene accertato, ossia sottoposto a verifica da parte del fisco. Se si è sotto i valori definiti dagli studi di settore è possibile adeguarsi pagando la maggiore imposta sui ricavi non conseguiti per mettersi in regola (Un imposta che serve per essere congrui in base a delle analisi statistiche a fronte di ricavi non realizzati secondo voi quale nome potrebbe avere?)

Qualcuno la potrebbe chiamare come una indulgenza che il fisco concede per restare in linea con il mercato, qualcun altro lo potrebbe anche chiamare un mini condono ad personam annuale perchè in effetti permette di togliersi dalla lente dei controlli del fisco per i soggetti più rischiosi, ma quello che più stupisce è che qualora il contribuente decidesse di aumentare i propri costi fittiziamente ed contemporaneamente i propri ricavi raggiungerebbe la congruità e la coerenza senza ridurre al contempo il rischio di essere accertati neutralizzando totalmente l’effetto e la funzione dei ricavi di settore e modificando al contempo i valori medi che alimentano gli studi di settore per l’anno successivo.

In tal modo si viene a creare quel dualismo particolare che vede i piccoli evasori (che sono in buona e cattiva fede) che vengono scoperti, mentre quelli che permettono un illecito ben più grave hanno meno probabilità di essere scoperti.

Un contribuente quindi che realmente (e ce ne sono credetemi) che non riesce a raggiungere i ricavi considerati congrui e coerenti secondo i cluster degli studi di settore sarebbe maggiormente penalizzato rispetto a chi illegalmente aumenta artificiosamente i costi nella propria contabilità, segno che lo strumento è ancora ottimizzabile perché potrebbe provocare distorsioni nel sistema. In attesa del nuovo provvedimento attuativo per l’introduzione del nuovo Redditometro 2011 del fisco di cui al DL 78/2010 art. 22 che dovrebbe disciplinare il nuovo redditometro specificatamente vi consigliamo di leggere gli altri articoli dedicati all’accertamento.

Aggiornamento maggio 2010: nel nuovo redditometro 2011 entrano anche altri indicatori di capacità reddituale che sono considerati buoni indicatori del reddito minimo presunto e reddito minimo accertabile come a titolo esemplificativo le minicar ed i centri benessere.
Aggiornamento 25 ottobre 2011: il nuovo redditometro ricalca nella sostanza le stesse modalità applicative e lo stesso ragionamento fino ad oggi utilizzato anche se viene fortemente depotenziato e devo dire anche molto migliorato rispetto alle versioni precedenti. Elemento sostanziale di diversità è rappresentato dalla nascita di 11 gruppo rappresentativi dei nuclei familiari italiani come coppie coniugate, coppie o single differenziati in base all’età, alla presenza o meno di figli e al numero di figli. permangono anche i correttivi in base all’ubicazione degli immobili e le residenze primarie e secondarie tra nord e sud.
Aggiornamento novembre 2012: pronto il nuovo redditest anonimo per effettuare gratuitamente e (dicono) anche anonimamente il calcolo personale del nuovo redditometro.

Leggi anche le domande e le risposte sul redditometro dei lettori.

Scarica il software sul redditometro

PS: Per alcuni di voi c’è solo un piccolissimo problema….dovete inserire i vostri dati anagrafici e vi sarà rinviato il calcolo. Non dico naturalmente che chi inserisce il suo none venga controllate però la mano sul fuoco io non ce la metterei :-) 

Classico esempio di come fare uno strumento che non utilizzeranno tutti oppure i più furbetti inseriranno nomi di fantasia.

Pronunce giurisprudenziali sull’argomento

Segnalo inoltre che la Cassazione, con l’ordinanza n. 16579 del 2 luglio 2013 ha stabilito che l’accertamento fiscale basato sulle indagini bancarie è valido anche se l’autorizzazione non è motivata. Infatti l’atto impositivo può essere annullato solo in caso di mancato via libera da parte delle autorità.

Auto e Redditometro
Spese e redditometro

Come difendersi dal Redditometro

ATTENZIONE: LEGGERE SOTTO A tal proposito vi segnalo che nei prossimi giorni probabilmente partiranno i questionari sul redditometro relativo all’anno di imposta 2007 (il cui termine prescrizionali di accertamento scadrebbe casualmente quest’anno) per cui vi indico che potete scrivere all’indirizzo di posta elettronica del sito info@tasse-fisco.com e posso darvi assistenza relativamente: Compilazione del questionario sul redditometro inviatovi dall’agenzia delle entrate; Compilazione del redditest on line; Gestione del colloquio eventuale con l’agenzia delle entrate; In ultima istanza predisposizione del contenzioso dinnanzi alle Commissioni Tributarie competenti.
Saluti e spero al solito di esservi stato utile

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Redditometro e Privacy  Problema risolto

Novità redditometro 2021: cosa cambia 

Entro il 15 luglio 2021 scade il termine per la pubblica consultazione della proposta di reintroduzione di una nuova versione del redditometro.

Naturalmente il tentativo di avviare accertamenti sintetici che hanno un basso costo iniziale e necessitano di ridotto numero di persone per la notifica e la gestione dell’accertamento  rappresentano da sempre una alternativa allettante per il recupero di materia imponibile. Tuttavia si deve anche valutare il costo in termini di contenziosi avviati dal contribuente che naturalmente si troverà ad impugnarli. Come da sempre sostenuto in questo blog lo strumento ha il difetto di avviare accertamenti che molto spesso sono impugnati con esiti positivi per il contribuente.

Anche il tema della privacy, che sembrerebbe essere risolto, rappresenta comunque un tema percepito dal contribuente e lesivo della propria autonomia e libertà di spesa.

Ad oggi inoltre l’agenzia delle entrate ha a disposizione maggiori informazioni per la ricostruzione del reddito del contribuente e dei suoi oneri deducibili e detraibili.

Staremo a vedere come si evolverà il tema a riguardo, stay tuned!

92 Commenti

  1. Senza costi e ricavi la vedo difficile. Sembrerebbe molto improbabile visti i costi di acquisto ma le info sono parziali

  2. Buongiorno, ho letto tutto ma vorrei porVi una domanda, se acquisto una auto 3.0 diesel del 2007/2008, rientrerei negli accertamenti fiscali nonostante l’anzianità dell’auto e nonostante il prezzo di acquisto di circa 7000 €?
    Sono un possessore di P.IVA non un dipendente
    Grazie mille

  3. Paypal è lo strumento tra i più comunemente utilizzati per questo genere di entrate extra e che devo constatare sta prendendo sempre più piede tra i giovani che inseguono il mito del facile guadagno… ma questo è un problema che non dovrebbe riguardare questa sede. Tuttavia mi limito ad indicarti gli articoli dedicati alla tassazione delle vincite on line. Molti infatti non si rendono conto che le somme sono tassate alla fonte ma alcune dovrebbero anche essere dichiarate in Italia, cosa che solo pochi fanno. La motivazione che forniscono è che loro non lo sapevano… come se al fisco importasse qualcosa del nostro grado di preparazione in materia fiscale! La verità per cui non vi controllano è che siete tanti ed il loro budget è limitato per effettuare controlli su movimentazioni di poco conto, ma occhio perché in teoria non ci vorrebbe tanto a predisporre degli automatismi che incrocino le movimentazioni sui conti, compreso paypal e le dichiarazioni e chissà che non lo stiano già facendo…
    Sappiamo che dietro l’utilizzo di paypal si nasconde tanto ma tanto micrometro, che facciamo a tonnellate qui in Italia. Il rischio per cui che vi accertino esiste. Io parto sempre dal presupposto che le vincite siano poche… ma qualcosa mi dice che nel vostro caso parliamo di qualche migliaia di euro, non so perché ma ho questo sentore… per cui organizzatevi meglio :-)
    Nel vostro caso però parliamo di vincite al gioco e non di lavoro, per cui ci potrebbe anche stare che guadagnate 100 e poi un domani il fisco vi toglie 60/70… discorso diverso per chi per guadagnare quei 100 ci ha lavorato 12 ore…

  4. Salve,
    nel caso di vincite su scommesse online come funziona ?
    Ci dovrebbe essere la tassazione alla fonte e quindi non si dovrebbe dichiarare nulla ?
    Nello specifico siamo un gruppo di 5 amici che scommettiamo su vari siti e su conti intestati un po’ a tutti.
    Spostiamo i soldi co paypal dal conto di uno all altro in base a dove troviamo conveniente la giocata.
    Poi i prelievi vengono fatti su una sola postpay a me intestata su cui confluiscono le vincite di tutti sempre con movimenti su paypal.
    Ora però sono un po’ preoccupato di eventuali controlli sulla mia postpay.
    Anche perché magari dovrei dimostrara a che titolo i miei amici mi girano soldi.
    Anche se poi li dividiamo, ma non è dimostrabile.
    Come possiamo fare ?
    Avere più postpay intestati a tutti e prelevare a turno ?
    Anche se ci saranno sempre movimenti paypal dall uno all altro.
    Oppure usare carte prepagate tipo Skrill, su cui mi dicono non possono controllare ?
    Grazie

  5. Salve, avrei un dubbio. Io e il mio fidanzato stiamo acquistando un auto alla luce del matrimonio dell’anno prossimo. Lui farà un prestito ma la macchina vorrei intestarla io per convenienza assicurativa. Vorrei capire se questo può essere un problema per mio padre che ha una attività e 2 auto e per me visto che non ho reddito.
    Grazie mille

  6. vorrei sapere esattamente a un comune mortale cosa e come controllano?e s econtrollano solo in certi casi in cui si da nell occhio:)cosi x sapere

  7. […] Cosa fare per difendervi Oltre ad avervi indicato cosa pare per evitare il contenzioso con l’agenzia delle Entrate e con il fisco e avere indicato quali sono gli elementi che dovete considerare in un articolo dedicato proprio ai modi per superare i controllo sul redditometro e come difendersi dalla verifica fiscale o dalla richiesta di informazioni del Fisco. Il consiglio è sempre quello di andare lì e parlarci portando quanto avete a disposizione per ricostruire la vostra situazione con trasparenza. Questo non vuol dire però che dovrete mostrare tutto se non volete come tutti gli estratti conto bancari perchè per quelli sono necessarie delle vere e prorprie indagini bancarie che hanno bisogno di procedure più complesse per la loro attivazione. Quindi se volete essere trasparenti fin da subito portateli ma sappiate che in una prima fase di richiesta di informazioni non è obbligatorio. Consulta l’articolo dedicato a come difendersi dal redditometro. […]

  8. Le dico che entrambe le campane che ha sentito per me sono sbagliate in quanto prima di tutto non l’importo in questione non solo è rilevante ma non è detto che la misura dell’imposta influisca se ci sono dei paramteri che fanno supporre comunque evasione fiscale, inoltre lei non è altamente al rischio se non ha evaso il fisco negli anni passati.

  9. Salve io sono una dipendente e percepisco uno stipendio netto al mese di 1’100 €, nell arco degli anni ho risparmiato qualche soldo e vorrei acquistare casa , la casa in questione ha un valore di circa 50’ooo€ per cui farò un pagamento unico. Mi sembra ci sia molta confusione in questi casi , alcuni dicono che sono altamente a rischio controlli e altri invece dicono che comunque è una somma irrisoria per eventuali controlli.
    Come mi devo comportare davanti a equitalia ? é meglio dunque fare qualche anno di prestito per evitare questi fastidi ?
    Grazie

  10. No, non funziona proprio così: il redditometro, detto molto sinteticamente, ricostruisce un reddito presunto sulla base di quello che lei acquista e lo confronto con quello che dichiara nella sua dichiarazione dei redditi. La vendita di una macchina come privato non c’entra nulla con questo discorso.

  11. Buongiorno, volevo sapere se vendendo la mia auto privatamente, dovrò emettere una ricevuta/fattura ed andrà a far parte del mio reddito e mi innalzerà l’ irpef?
    Cordiali saluti,
    Francesco.

  12. Se un commerciante vende privatamente un suo bene e l importo incassato anche se notevole ma poiche’ e’ stato ricevuto con assegno e lo si versa su cc personale, dove e come riportare l incssso?

  13. Buonasera, in sintesi: vendo auto e verso in banca contanto, allora si poteva, senza causale. Acquisto altra autovettura ed AE mi chiede e multa dove ho preso i soldi per l’acquisto.
    H venduto in febbraio ed acquistato in maggio.
    Per mancanza causale e troppo tempo intercorrente tra due operazioni ho sanzione.
    Che fare, vado in commissione tributaria?
    Grazie

  14. Salve. sono uno studente universitario, quindi ho reddito 0. La mia passione per le moto mi ha spinto a procurarmi 2 motocicli dei quali 1 regalato dal vecchio proprietario, l’altro pagato euro 300. Per entrambi pago delle assicurazioni modeste, con la tecnica della sospensione. Posso rischiare un controllo? grazie

  15. Siamo nel 2013 e mi è arrivato un questionario per gli anni 2007-2008: i termini di prescrizione sono scaduti?

  16. No il fatto è questo ed io lo continuo a dire da tempo: i funzionari sono valutati anche in merito al reddito imponibile che recuperano sui contribuenti e questo non va bene perchè invece di mantenre un equilibrio nel giudizio e capire le ragioni del contribuenti se ne fottono perchè a loro non conviene, si limitano ad applicare asetticamente una norma scritta con i piedi e fatta passare dalla precedente classe politica che fa ridere ed i contribuenti se la prendono in quel posto percho ovviamente non nascono tributaristi, non volgiono spendere due soldi per farsi assistere, sono presuntuosi e vanno lì pensando di risolvere e si trovano di fronte a dei dipendenti dell’agenzia che hanno un interesse in diretto conrasto rispetto a loro ed hanno molte più conoscenze di loro.
    Risultato, l’ennesima prepotenza.

  17. Salve,non ho optato per il ricorso perche’ avrei dovuto versare subito 6000 euro (il 50% del tributo ”evaso” sinteticamente)
    e 1500 euro per l’avvocato e commercialista,senza neanche contare quello che mi ha detto il funzionario titolare dell’accertamento…….testuali parole:” mi dispiace,capisco le sue ragioni,ma sa’……installatore impianti elettrici via! Se andiamo a parare sulla ditta poi le pretese diventano molto piu’ alte…poi veda lei!”
    Tutto questo per aver comprato un’auto totalmente a rate (zero anticipo).
    E’ piu’ facile prendere soldi dai poveri che dai ricchi……..i ricchi non mollano! Ed i funzionari del fisco lo sanno bene.

  18. Questa è una follia…se è vero che è successo non avrebbe dovuto transare con un accertamento con adesione ma andare in contenzioso con un buon tributarista. siamo matti?…12 mila euro…

  19. si ma se sono arrivati in diversi anni precedenti l’agenzia delle entrate deve accertarle quegli anni e non quello in cui ha effettuato l’acquisto

  20. il problema credevo fosse dimostrare come ho avuto quei soldi (ricevuti in contanti o su una prepagata intestata a mio padre stesso), chessò potrebbero dire che derivano da lavoro in nero per fare un esempio :)

  21. Salve,il problema e’ che il redditometro sugli automezzi utilizza un sistema di supposizione del reddito e non sull’effettivo costo dell’auto e conseguente spesa per il mantenimento! E’ tutto gestito da tabelle assurde sui cavalli fiscali,ad esempio
    se lo studente senza reddito compra un auto di 25 cv fiscali avra’ subito dopo il 3 anno di possesso l’accertamento,dove gli verra’ calcolato il suo reddito presunto in base alle tabelle con coefficienti che con 25 cv sara’ circa di 45.615,99 euro piu’
    l’incremento patrimoniale piu’ l’eventuale costo del finanziamento mensile!
    Quindi supponendo che l’auto la si compri a rate di 750 euro al mese (un Q5 3.0 turboDiesel) bisogna sapere che il fisco ci richiede una dichiarazione dei redditi di almeno 60000 euro netti,non lordi……..
    Io ci sono passato e vi assicuro che pur producendo tutta la documentazione che comprovava la mia capacita’ sia nell’acquisto (finanziamento totale e minirate da 350 euro) sia nel mantenimento (assicurazione 1°classe 600 euro annui e gasolio annuale diviso per i km effettivamente percorsi) che era inferiore ai 3000 euro annui, la mia dichiarazione dei redditi da 26000 netti non e’ bastata. Ho trattato ed ho pagato un accertamento di euro 12000 dilazionati in 8 rate.
    Questo e’ il fisco italiano,stop.

  22. Tramite il suo estratto conto…se l’agenzia delle entrate la accerta la accerto a seguito di acquisti…non per la mera detenzione di denaro sul conto ci mancherebbe.
    nel momento in cui supponiamo su volesse acquistare una Ferrari e non lavora, possibile che l’agenzia delle entrate le chieda come abbia fatto. A quel punto fa vedereil suo estratto conto bancario da dove si vedono i soldini che escono per l’acquisto dell’auto e non ha problemi.

  23. Salve, sono uno studente universitario che si mantiene con un contributo mensile da parte dei miei genitori. Avendo una grande propensione al risparmio sono riuscito a mettere da parte negli anni un po’ di soldi. Vuoi per pigrizia, vuoi per altri motivi, li ho sempre tenuti conservati in casa. Se ora volessi versarli sulla mia postapay ci sarebbero problemi? Come andrei a giustificarli? Grazie anticipatamente.

  24. Buonasera, io sono un dipendente che non ha famiglia e che percepisce 1000 euro, chiede un prestito di 10.000 euro per finanziare un orologio che sarà acquistato da un privato, si potrebbe incorrere in qualche problema?

  25. Buonasera, io sono un dipendente che non ha famiglia e che percepisce 1000 euro, chiede un finanziamento di 10.000 euro su un orologio potrebbe incorrere in qualche problema?

  26. Avrei difficoltà a difenderla e presenterei gli estratti conto bancari al primo gennaio dell’anno accertato o degli anni precedenti se disponibili e comunque come detto essendo l’onere della prova a suo carico e l’accoglimento delle sue osservazioni rimesso in prima battuta al giudizio del verificatore non starei tranquillissimo.
    Alle brutte se non mi accogliessero le mie ricostruzioni andrei in contenzioso.
    Questo sempre se sono apposto con la coscienza e non ho evaso.

  27. Salve….ma se io ho avuto dei soldi da mio padre negli anni 70…che non sono stati dichiarati..con quelli ho costruito case(dichiarandole…pago pure la rai per intenderci)pero’ sono stato piu disoccupato che occupato….nel senso ho fatto sempre lavori manuali… una volta non c’erano tutti sti controlli..si facevono lavori a nero senza sapere che era nero.
    adesso ho 60 anni e da 10 dichiaro un lavoro stagionale con VALTUR..
    Insomma per farla breve..io sono proprietario di 4 case di cui 1 affittata…pero il fisco se mi chiedesso come le ho fatte…che gli dico???io ho sempre pagato tutto…c’e chi mi dice che potrei avere problemi…ma xche??

  28. Lo è. Nel senso niente e nessuno potrebbe vietarlo solo che se lei acquista una macchina del valore di 14 mila euro bisognerebbe sapere quale modello è, anno, cavalli fiscali, e sapere quanto dichiara lei annualmente, in modo da non far scattare inutilmente il redditometro.
    Tuttaviq qualora dovesse scattare la richieta di informazioni anche se nel suo caso dubito, dimostrerrebe producendo l’estratto conto bancario che i soldi sono pervenuti da suo pade. L’unica cosa che potrebbero dirle è che non ha versato l’imposta sulle donazioni e atal proposito può leggere la guida alle donazioni.

  29. Buongiorno, avrei da sottoporvi questo problema.
    Lavoro da 5 anni come impiegata e pertano ho un mio reddito.
    Mio padre vorrebbe regalarmi la macchina nuova (intestata naturalmente a me), di valore pari a 14000.
    L’acquisto lo effettuerei io con mio assegno bancario e lui poi vorrebbe farmi un assegno o bonifico bancario di pari importo.
    La cosa è fattibile? è LECITA? consentita?
    è giusto far figurare il tutto come regalo da genitore al figlio?

  30. Ciao Angela,
    grazie del prezioso contributo :-) Se vuoi partecipare puoi scrivere.
    Saluti

  31. il patrimonio mobiliare concorre in due modi alla formazione dell’isee.
    in primo luogo rileva il rendimento annuo, calcolato applicando una percentuale che viene stabilita sulla media dei rendimenti di titoli di stato. per il 2011 tale percentuale è del 4,32%. in secondo luogo il patrimonio mobiliare, una volta detratta la franchigia pari a 15493,71, concorre alla formazione dell’isee per il 20%
    di conseguenza, parlando di 20mila euro, avremo
    1) 20000 x 4,32 = 864,00
    2) 20000 – 15493,71 x 20% = 901,26
    totale da sommare al reddito irpef = 1765,26

  32. Le informazioni non mi permettono di avere un quadro chiaro, ossia non ho il riferimento normativo in base al quale sua zia sta godendo dell’agevolazione. Tuttavia Le posso dire che le disponibilità finanziarie solitamente non concorrono alla formazione o all’aumento del reddito rilevane ai fini ISEE.

  33. buongiorno, vorrei una informazione in merito al modello ISEE. Ho una zia di 83 anni, vive sola in una casa in affitto, non possiede nulla e usufruisce di diverse agevolazioni economiche poichè è invalida all’80%. e’ molto preoccupata perchè quest’anno deve presentare l’estratto conto bancario al 31/12/10. Sul suo conto ci sono circa 20.000 euro, i risparmi di tutta una vita. Ha paura che questa cifra non le faccia ottenere le agevolazioni di cui ha sempre goduto.
    Vi ringrazio anticipatamente della vostra gentile risposta. Daniele

  34. Capisco, in effetti anche io ho la stessa sensazione quando leggo un testo normativo. Grazie a voi che venite a leggere il blog e se volete contribuite con le vostre esperienze.

  35. Vi ringrazio moltissimo per la celertà della risposta. E’ veramente difficile districarsi in quest’ambito ed è veramente difficile volte accettare che pur in tutta onesta si debba aver paura di tutto..grazie!

  36. Ritengo di no, ha fatto bene a utilizzare il bonifico per rendere tracciabile il flusso e far capire la reale natura della donazione. Certo se si volesse proprio essere rigidi allora si potrebbe pensare che lei abbia fatto una prestazione senza fattura a fronte della quale ha ricevuto il bonifico, ma ritengo questa ipotesi assolutamente remota.

  37. Salve,

    ho una partita iva, sono un ignegnere, la mia macchina ha tirato le cuoia e ora devo comprarne un latra cosi il mio convivente mi ha regalato i soldi necesssari per l’anticipo, sul resto ho fatto un finanziamento a tasso zero. Ovviamente farò fattura in modo da detrarne le spese. Potrebbe essere un problema il fatto che il mio compagno mi ha dato dei soldi (il tutto via bonifico giustificato come regalo, ovviamente)?

    grazie mille!

  38. Buongiorno
    vorrei saper in che modo vengono fuori i redditi per auto chiedono la metà del valore per sempre? e per la casa? grazie

  39. Salve, un’informazione che forse non ha a che fare con questo post. Vorrei sapere se nel 2011 ci sarà una nuova normativa, che provveda e preveda, per il calcolo dell’ISEE il reddito del nucleo familiare non al lordo ma al netto, dividendolo per il coefficiente di equivalenza relativo. Mi sembra proprio scorretto, in questo mondo di ladri, che un Figlio di un libero professionista possa avere un mercedes nuovo, un alloggio universitario, una borsa di studio, la ristorazione universitaria, penne mont blanc e orologi rolex; ed un figlio di 2 dipendenti pubblici, non avere un auto, avere un affitto da pagare di 450 euro compreso le spese, la spesa per il vitto da fare, e le compre in libreria da sostenere, solo con le risorse dei propri genitori, poichè scarseggia oggi il lavoro remunerato….e non sfruttato. Andando avanti così penso non si arrivi a nulla, sono uno studente e spesso ho pensato, per potermi permettere una sera con gli amici, a prostituirmi, o a vendere la mia dignità di uomo. Mi sa che per evitare tutto ciò si debba far riformulare qualcosa al nostro Governo. MA E’ POSSIBILE CHE UN PRESTITO CHIROGRAFICO NON SI POSSA SCARICARE DALL’ISE? CIOE’ UNO DEVE PER FORZA IPOTECARE CASA!!!!

  40. Salve – Abbiamo aiutato a comprare un appartamento a nostra figlia per evitarle di fare un mutuo che le avrebbe fatto pagare una rata abbastanza alta per lo stipendio del suo lavoro a progetto. Lo abbiamo pagato vendendo titoli che avevamo da diversi anni. In caso di accertamento siamo in regola con il fisco. Grazie tante.

  41. Ciao Stefano e grazie del prezioso contributo, se hai delle sentenze da segnalarci per dotarci di qualche supporto documentale te ne saremmo grati in quanto più sono le informaazioni che riuscimao a veicolare e tanto più i lettori potranno risolvere problemi e come vediamo in questa occasione rischiarare anche le menti di professionisti che, forse per troppo lavoro, non si spremono troppo.
    Aggiungo a quello che dice Stefano che purtroppo l’onere della prova è a carico nostro in questo caso in quanto saremo noi a dover giustificare e difendere il nostro reddito dichiarato e che nel corso dell’articolo vi ho dato qualche spunto e/o strumento per difendervi.
    In questo caso mi viene da dirle che sarà sufficiente mostrare il saldo bancario al primo gennaio di ogni anno oggetto di accertamento e gli dirà che aveva la capacità reddituale per potersi mantenere anche durante l’interruzione del periodo di lavoro per la gravidanza.
    Se può esibisca anche il pagamento a fronte dell’acquisto dell’Opel, le spese di assicurazione e bollo e più di quello non potranno provare (nessuno mi obbliga a muovermi in macchina e qudini a sostenere le spese). Si doti quindi dei giustificativi effettivi degli esborsi che ha sostenuto per confutare la ricostruzione automatica del reddito sulla base di coefficienti standard che non potranno mai andare bene per tutti.
    Per il resto se è forte delle sue ragioni e se è in buona fede, una istanza di annuallamento scritta, una rihciesta di colloqui e solo successivamente la presentazione di un contenzioso mi sembrano i passi successivi.
    Spero di esserle stato utile nella deifnzione della controversia, mi dispiace per i ritardi nelle risposte ma talvolta siete tanti e sotto le feste sono emersi tanti dubbi e casi.
    Confido nei preziosi contributi di chi, come Stefano, condivide le proprie conoscenze e competenze.
    Cordiali saluti,

  42. Cara Patrizia,
    il suo commercialista è poco professionale, poichè dovrebbe consocere le sentenze delle Cassazione tali per cui senza nessuna altra prova tali accertamenti sono più volti stati cassati e in quanto tale dovrebbe provare a difenderla, prima con un accertento con adesione e poi con un ricorso eventualmente, sempre che ne abbia le competenze!!

  43. Buongiorno, due mesi fa mi è arrivata la richiesta dui accertamento per il triennio 2006-07-08, annate in cui ho dichiarato di meno in quanto a metà del 2006 sono diventata mamma e quindi ho necessariamente lavorato di meno. Premetto che io sono una lavoratrice con partita iva ma ho sempre dichiarato TUTTO, e le mie dichiarazioni annuali sono intorno ai 10/15 euro all’anno quando va bene.Ora il fisco dice che io avendo una macchina (opel corsa 1000, anno 99) e una casa al 100% per la quale in quegli anni pagavo il mutuo, facendomi anche un discreto mazzo (scusi l’espressione), avrei una capacità di spesa ben superiore a quella che io avrei dichiarato.
    In sostanza per i due anni 2006 e 2007 dovrei dare al fisco circa 10.000 euro. Non sono sposata e nel mio stato di famiglia all’epoca c’ero io e mia figlia, che è stata riconosciuta dal padre ma che all’epoca era residente in un’altra città.
    Mi domando: è possibile sottostare a queste richieste vessatorie di uno stato che tutela sono i ladroni mentre la gente che lavora onestamente viene colpita ingiustamente? Il mio commercialista mi dice che per stare tranquilla dovrei pagare…in fondo non è altro che una sorta di tangente che pagherei allo stato italiano.
    Che possibilità hanno i contribuenti onesti di ribellarsi a questa ingiustizia? é possibile pensare di promuovere delle azioni legali contro lo stato, ovviamente non da sola ma unendo le forze? Potrò sembrare ingenua ma non voglio essere fregata ingiustamente, considerato che non guadagno molto, che dichiaro tutto e che non possiedo beni di lusso ma beni che sono comuni alla maggioranza degli italiani medi.
    Grazie

  44. In alcuni casi ha perfettamente ragione e mi sono capitati, sull’atteggiamento anche le può capitare quello che disponibile, quello intransigente, quello incompetente, quello professionale, quello eccellente, il buon padre di famiglia e altri tipi curiosi. Ricordate che gli avvocati sono tanti ed hanno bisogno di lavoro ed anche i tributaristi hanno fama di non essere proprio docili in giudizio. Qualora doveste essere oggetto di accertamenti da parte dell’agenzia ricorsate che devono rispettare lo stati to del contribuente e le norme che disciplinano l’accertamento.
    Non pensate che siano solo loro ad avere il coltello dalla parte del manico, è solo che il contribuente che un pò perchè non vuole affidarsi ad un professionista per non volere spendere soldi un pò per naturale non consocenza delle norme tributarie si prostrano di fronte all’agenzia delle entrate. Anche a me è capitato di dire grazie quando avrei dovuto dire prego:)

  45. Ma quando è il Fisco a sbagliare (e a volte capita) oppure quando fa perdere giornate per andare ripetutamente a difendersi,per fornire documentazioni,scritti,rintracciare pezze d’appoggio ecc. non solo non risarciscono mai il tempo perso,ma neppure ti chiedono scusa!! Anzi sembra che ci si debba inchinare alla loro magnanimità come se avessimo ottenuto una grazia.
    Non sarebbe il momento di cominciare a rispondere con qualche richiesta di danni?
    O addirittura con qualche querela per diffamazione? sarebbe da fantascienza?
    Pierfrancesco.

  46. Ciao Sally,
    purtroppo esistono risoluzioni dell’agenzia delle entrate che intervengono anche su qestioni meno comuni come quella di attività non legiferate ed i cui introiti non soo dichiarati.
    Se ne hai bisogno posso indicarti la strada per tutelarti da un accertamento dell’agenzia delle entrate ma ti ricordo che seppur mantenuta da altri le entrate dovrebbere essere tracciabili altrimenti il fisco considera le tue entrate, regalie ecc come reddito non dichiarato e come tale soggetto a tassazione, più sanzioni ed interessi. Sui profili penali legati all’attività non entro in quanto è un ambito non di mia competenza.

    Saluti e Buon Anno Nuovo

  47. Buongiorno, io sono senza reddito da un paio di anni xchè ho perso il mio lavoro, ma per questo motivo da un anno faccio la escort, per cui riesco a mantenermi bene senza sacrifici, ho cambiato l’auto (cilindrata piccola) pago tranquillamente il mutuo e sono single, secondo lei se mi chiamano giustifico che mi mantengono gli uomini che conosco? Potrebbe rispondermi?
    Grazie mille
    Sally

  48. IO HO LAVORATO PER MOLTI ANNI HO MESSO TANTI SOLDI DA PARTE , PERO’ LI HO TENUTI IN CASA PER CUI POSSO DIMOSTRARE CHE HO LAVORATO MOLTO TEMPO E SPESO POCO DURANTE LA MIA VITA ….

    MAGARI HO AVUTO GENTE CHE MI HA REGALATO UN PO DI SOLDI ….

    PERCHE’ NON POSSONO REGALARMI SOLDI ??

    ;-)

  49. Con riferimento al “vecchio” redditometro lo scostamento dell’anno deve essere valutato con riferimento ai due esercizi immediatamente precedenti e consecutivi ???

  50. Fermo restando che ancora non siamo in grado di conoscere le modalità di applicazione del nuovo redditometro in quanto siamo ancora in attesa dei decreti attuativi, Vi confermo che allo stato attuale possiamo basarci sul vecchio redditometro 2010 per far le nostre valutazioni. La ratio dello strumento accertativo non muta con il nuovo, ma comprende solo una più ampia serie di spese che, in sede accertativa, sarebbero state considerate anche precedentemente. Per le vie brevi Le posso indicare che le spese che rientrano nel calcolo sono indicativamente tutte quelle di cui lei da traccia, come per esempio le spese di ristrutturazione emergono all’intenro della dichiarazione come anche quelle per gli interessisu mutuo. Ma se ha una disponibilità sul conto corrente nell’anno accertato non deve temere alcun controllo; se al primo gennaio ha 100.000 euro sul conto e guadagna 1.000 euro al mese. Se si compra una casa di 30.000 euro nello stesso anno e su quell’anno sarà accertato, non corre il rischio perchè aveva la capacità reddituale di farlo. Il problema è che oltre all’incremento patrimoniale il fisco presume che oltre e ripeto oltre ai 30 mila euro le ha comprato, ha un reddito maggiore che lei, ed è difficile farlo, deve provare non essere tale.

  51. Salve,
    sto per acquistare casa e successivamente dovrò probabilmente sostenere spese per ristrutturazione e acquisto materiali, elettrodomestici, mobili. Vorrei sapere come e se verranno considerati, ai fini del reddito presunto:
    – il costo dell’immobile (o la rendita catastale, o altri parametri similari), e se il relativo “reddito presento” viene conteggiato tutti gli anni o solo l’anno in cui si acquista l’immobile
    – il costo di elettrodomestici e mobilio
    – le spese di ristrutturazione, per le quali tipicamente viene chiesto il rimborso del 36% o del 55%
    – l’importo del mutuo
    – la rata del mutuo

    Grazie mille

  52. Salve, avrei due domande, la prima è come sia possibile che un’auto acquistata usata per € 20.000,00 produca un costo di gestione (tabella 14.02.2007 ag.entrate) di € 39.802.,00 penso che questa tabella sia da rivedere.
    Un’altra richiesta è se un auto acquistata e intestata alla mia attività ditta individuale (negozio) possa essere inserita nell’accertamento sintetico del reddito (redditometro) o se essendo bene dell’azienda non vi rientra.
    Grazie e complimenti.

  53. Buongiorno,
    grazie per averci visitato e del contenuto in termini di compentenze che ci ha offerto.

    Parlavo di “esempio”, non ho preso il calcolo relativo alla fiat 500 anche perchè avrei dovuto specificare anche il modello, la potenza in cavalli fiscali, l’anno di immatricolazione e l’anno di accertamento, per questo mi sono limitato a scrivere esempio in quanto quello che rileva in questa sede è il meccanismo, ancora non conosciuto ai più, di come viene calcolato il reddito minimo accertabile da parte dell’agenzia delle entrate. Lei sicuramente è già più smaliziato con i calcoli e per questo è andato oltre ed aggiungo correttamente.

    I suoi calcoli e le use osservazioni sono corrette, tuttavia quello che non contempla è che l’accertamento ed i ruoli prendono in considerazione un singolo anno di imposta. L’agenzia delle entrate dovrà proporre avvisi anno per anno. Va da se che se lei ha 100 sul conto corrente e costi ipotizzati di 50, acquista una casa e sul conto ha sempre 100, perchè non li ha effettivamente sostenuti, mi verrebbe da pensare anche a me che da qualche altra parte li ha presi.
    Sono passaggi elementari che l’agenzia delle entrate attua per ricostruire il reddito a cui noi possiamo portare le nostre contro deduzioni ancheperchè l’onere della prova è a nostro carico. E’ ovvio che in questa sede non sto parlando di eludere i controlli che è cosa ben diversa, ma solo di impedire che nel redditometro finiscano anche contribuenti che nulla hanno da nascondere ma che per via della rigidità del metodo di controllo ci finiscono dentro ingiustamente.

  54. Salve, tra i commenti ho trovato scritto che:
    “Per esempio una FIAT 500 genererà un reddito minimo accertabile di 800 euro”.

    Ma da dove viene fuori questo calcolo? Prendendo gli aggiornamenti della agenzia delle entrate per gli ani anni 2008 e 2009, risulta che per un auto fino a 12HP, va moltiplicato l’importo di 1.909,47 per il coefficiente 4.

    Quindi 1.909,47 x 4 = 7637,88

    Se consideriamo che l’auto ha diversi anni, abbiamo l’agevolazione di una riduzione fino al 40%.

    Quindi 7637,88 x 0,6 = 4582,728 (nella migliore delle ipotesi, cioe’ auto con diversi anni di anzianita’).

    Ho fatto l’ipotesi che la Fiat 500 abbia cavalli fiscali pari o minore a 12HP. Ovviamente, se ne avesse di piu’, il suo contributo al presunto reddito, sarebbe maggiore dei 4582,728 del mio calcolo.

    Inoltre in una parte dell’articolo c’e’ scritto che:

    “Se il fisco accerta con il redditometro 50.000 euro di reddito, basterà dimostrare che si avevano disponibilità liquide di pari importo sul conto corrente. In tal modo il fisco non potrà sindacare sulla liquidità a disposizione e sull’impiego che, di tale liquidità, vogliamo farne.”

    Cioe’ se io avessi 50.000 euro di liquidi (magari ereditati dai genitori) e reddito zero, avendo ad esempio una auto media (diciamo che mi genera un reddito di 40.000 euro), sarei congruo?

    Ma gia’ dopo il primo anno, i 50.000 dovrebbero essere diventati 10.000 euro, in quanto io per il primo anno, secondo la agenzia delle entrate, per mantenere l’auto, avrei intaccato i mei liquidi di 40.000. Se non li intaccassi, da dove dovrei prendere il danaro per mantenere quell’auto? Nel secondo anno, impotizzando che io abbia ancora reddito zero, mi servono altri 30.000 euro.

    L’agenzia delle entrate non avrebbe nulla da eccepire? Sarei comunque congruo?

    Se cosi’ fosse, basta avere che ne so, 100.000 auro di liquidi, zero reddito, per essere congrui nel caso si possedesse un macchinone che mi generasse un reddito presunto di 99.000 euro? Ovviamente sto supponendo che questa auto sia l’unico mio bene, quindi non pessedendo niente altro, niente case, niente barche, residenza a casa dei geniroti, quindi niente affitto o mutuo.

  55. Ciao Gianluca,
    grazie del prezioso contributo. In effetti un piano da 6.000 euro annui di accumulo con uno stipendio di 1500 mensile sembrerebbe una scelta finanziaria azzardata, tuttavia pur se il Fisco evidenzia questo o può farlo con il nuovo redditometro, potrà invierà una richiesta di informazioni a cui il contribuente potrà rispondere presentando per esempio copia degli estratti conto bancari da cui si evince che c’era la diponibilità di cassa già al primo gennaio dell’anno soggetto ad accertamento. Come ho scritto nell’articolo dobbiamodimostrare la nostra capacità di spesa. Se guadagno 1 euro al mese e compro una casa da 100 il fisco possibile che mi accerti, ma se dimostro che mio padre mi aveva fatto un versamento (con le contabili bancarie) sul conto corrente di 10.000 il fisco avrà solo perso tempo. Ora non so se vi possano essere gli estremi per chiedere un risarcimento del danno. In linea teorica potrei chiedere il risarcimento del tempo perso applicando una tariffa oraria, richiesta che mi sembra legittima. Ma a voi ogni decisione su come procedere qui è utile scambiarsi le sperienze personali, farsi delle domande ed aiutare gli altri. Il problema è che accanto a quell’acquisto di un bene che per intenderci potremo chiamare incremento patrmoniale il legislatore fiscale presume che il contribuente produca anche altro reddito in base a degli indici. nel caso di acquisti di macchine di grande cilindrata questo ancor di più amplificato. Comprare un’auto di grande cilindrata fa letterlamente schizzare in alto il reddito presunto perchè alla macchina di grande cilindrata il legislatore fiscale ha associato uno stile di vita molto costoso e qudini si preusme dietro un reddti particolarmente elevato mentre ciò non è corretto: non scopriamo oggi che gli italiani hanno a cuore casa e maccihna e per la seconda si chiedono prestiti.

    Nel frattempo ti dico che potete anche concultare le altre guide interessanti come
    Guida compilazione del 730 o del modello UnicoGuida pratica alla detrazione sugli interessi passivi
    Guida agevolazioni fiscali prima casa
    Guida al calcolo ICI

  56. salve,

    la mia domanda è semplice.

    di mestiere faccio il promotore finanziario e da un mese a questa parte alcuni miei clienti stanno mancando i versamenti previsti dalle loro polizze assicurative tipo piano d’accumulo adducendo come motivo il fatto che anche queste partecipano al redditometro.
    un esempio in particolare.
    ho una cliente che ha uno stipendio di circa 1500 euro/mese e ha acceso un piano d’accumulo di 6000 euro annui a favore del figlio di 6 anni per fargli trovare un gruzzolo quando ne avrà 18…a fini universitari.
    è chiaro che col suo reddito non potrebe versare cifre del genere masi da il caso che il marito sia una persona abbiente.
    lei mi dice che non verserà più il piano per non avere problemi col redditometro anche se questi versamenti derivano dalla smobilitazione di un libretto bancario già intestato al figlio ma che non aveva un rendimento economico apprezzabile.

    dunque io so che i prodotti assicurativi sono impignorabili e insequestrabili oltre a non rientrare nell’asse ereditario.
    non dovrebbero essere quindi esenti da problemi di questo tipo??

    altra questione che a mio avviso mette in luce l’inutilità del sistema: se una persona lavora in nero come fa mister redditometro a stanarlo??? se non una bancomat o c/c ma solo ontanti??

    grazie

  57. Salve, che reddito dovrei avere per un tenore di vita di queste dimensioni:
    Lavoro autonomo (snc) i cognugi 50/50
    Auto alfa 33 1996
    moto honda cb1300 2006 ( bellissima)
    appartamento ereditato di 65 mq in cui viviamo
    2 figli
    aquisto ” prima” casa con mutuo di 1100 euro rata mensile( 25 anni) da quest’anno.
    Grazie

  58. A giudicare dagli elementi la ricostruzione non sembra tenere in considerazione di molti elementi specifici della fattispecie, ma questo è il limite di uno strumento così rigido come il reddiometro e che il singolo fuzionario dell’agenzia dovrebbe avere il potere e la discrezionalità di calare all’interno della singola fattispecie del contribuente. Una seocnda residenza di quelle dimensioni può generare quel reddito minimo presunto ma poi sta al funzionario dell’agenzia valutare gli elementi documetali come mutuo, indisponibilità, fatture lice, gas, telefono ecc, che lei dovrà portare per evidenziare quale è il reale valore di quella casa. Se dobbiamo attenerci in modo sterile ed automatico alle risultanze del redditometro, domani avremmo le aule di tribunale invase di cause da accertamenti sintetici e redditometro che faranno contenti solo i commercialisti. A meno che non introducano anche un Tribunometro :)

    Che ne pensa?

    Mi immagino che vi debba essere stato qualche altro elemento che ha fatto scattare questa ricostruzione dle reddito altrimenti è un caso particolare.

  59. Dopo un’accertamento durato quasi un’anno mi hanno attribuito una multa di piu di 30.000€! Ora devo fare ricorso. La cosa incredibile è che mi hanno determinato , tra le altre cose ,un reddito di 24.000,00€ solo per la casa ,tra l’altro riducendomelo del 50%(quindi sarebbe il doppio) visto che la condividevo con la mia compagna (dimostrato). Ma com’è possibile: è una villetta a schiera di soli 120mq (su due piani,compreso vano scale…) pagata 130.000€ (con mutuo al 100% trentennale) in edilizia convenzionata! Quindi con solo il diritto di superficie per 99 anni!! in un paesino in provincia di Lodi! meno di cosi…Come fanno a pensare che per mantenere una casa del genere ci vogliano cosi tanti soldi?

  60. Ora non esageriamo, questi appostamenti della guardia di finanza li abbiamo visti solo al telegiornale all’uscita dalla Repubblica di San Marino.
    Per il redditometro l’auto di grossa cilindrata concorre come le auto piccole a determinare un reddito minimo accertabile in base ai cavalli fiscali. Per esempio una FIAT 500 genererà un reddito minimo accertabile di 800 euro, mentre una ML 4.000 turbo ne potrebbe generare 5 volte di più, e cos’ la stessa cosa anche per le altre voci di spesa che concorrono alla determinazione del reddito minimo presnto come possono essere le residenze, le imbarcazioni, i contributi per le colf, badanti, le rette scolastiche, i circoli sportivi ecc ecc, anche se stimoa in attesa ancora di conoscere ufficialmene quali sono le nuove spese che rientrano nel nuovo redditometro 2010.

  61. salve vorrei gentilmente un chairimento su come procederanno i controlli ed accertamenti sulle auto di lusso nello specifico vorrei acquistare una ML del gennaio 2006 che costa poco piu’ di 25 mila euro ma mi hanno detto che la finanza fa posti blocco o comunque ferma auto di grossa cilindrata e fa segnalazione automatica all’agenzia entarte. E davvero cosi’ ? anche se la auto costa meno di un nuovo 2000 cc ???
    grazie

  62. Gli studi di settore sono una cosa, che sono certo conosci benissimo, ed impattano sulla determinazione del reddito per i titolari di partita Iva, considerato appunto congruo e coerente.
    Il redditometro agisce sulla persona, ossia se tu, titolare di partita iva fatturi 50 mila euro di compensi nel 2010 pur essendo congruo e coerente e acquisti una imbarcazione da 18 metri, beh, stai certo che ti chiedernanno come hai fatto e dove hai reperito il contante.

  63. grazie, si lo so dopo i 4 anni ogni anno il calcolo scala del 10% fino ad un massimo del 40%, la macchina e un bmw m3 del 2003, non e lussuosa, se parliamo di interni ecc, ma ha 343 cavalli, lo scorso anno l’ ho bloccata da settembre a dicembre(non sapendo di questo redditometro) quest’anno la blocco molto di piu, in quanto come detto la utilizzo in primavera. per quanto riguarda gli studi di settore sono sempre congruo e coerente, ma ho paura che non servano a nulla in questo caso!

  64. Ciao John,
    l’interuzione dell’assicurazione dell’automezzo è oggettivamente un elemento che ne testimonia il minore utilizzo durante l’anno di imposta e come tale deve ridurre, insieme ai consumi stimati, il totale del costo ricostruito dal redditometro. Pur tuttavia non ritrovo ancora un filone giurisprudenziale che si delinea in tal senso. Per questo possiamo dire che quando e se ti inviereanno una richiesta di informazioni a seguito di un controllo con lo strumento fiscale del redditometro e che precederà l’invio dell’avviso di accertamento, starà a te e al funzionario dell’agenzia comprendere la relae capacità reddituale connessa per quel veicolo e rettificare il reddimot minimo richiesto accertabile.

    Ti infomro inoltre che nel calcolo oltre ia cavalli fiscali entra anche l’anno di immatricolazione pertanto anche se ti sei comprato una porsche del 84 di 3200 cc di cilindrata non peserà tanto nella ricostruzione del tuo reddito minimo accertabile.
    OK, spero di esserti stato utili e tornateci a trovare.

  65. salve, io nel 2007 ho acquistato una vettura 3200cc a benzina del 2003
    ci faccio circa 4 mila km all’anno
    d’inverno blocco pure l’assicurazione, vorrei sapere se: in caso di accertamento con redditometro posso fornire la documentazione che dimostra lo scarso utilizzo appunto con il documento che mi rilascia l’assicurazione quando le riporto il tagliandino(per bloccarla vogliono sempre indietro il tagliandino che si espone su parabrezza)in quanto dichiaro come reddito 25 mila euro l’anno ,(non ho famiglia e sto con i genitori) e presumo che per tenere quella macchina, lo stato pretenda un reddito di 35 e oltre mila euro l’anno…grazie john

  66. Buongiorno Carlo,
    la sua situazione rappresenta la situazione tipica di chi purtroppo rientra nei parametri del redditometro pur non evadendo. In questo caso comunque, sempre che l’agenzia delle entrate non si renda conto, sulla base della documentazione che lei purtroppo dovrà fornire, che nel suo caso il reddito ricostruito è coperto dalla capacità reddituale di cui dispone, ma dubito a meno che non troviate dei funzionari che valutino non conveniente rischiare con lei il contenzioso.

    Se dovessimo sposare lo strumento accertativo del redditometro dovremo implicitamente dare una funzione “educativa” del Fisco che non mi sembra di rintracciare in alcun testo universitario e post universitario studiato. Mi permetta di dire che, secondo il mio modesto e singolare modo di gestire le mie “finanze”, sarebbe stato difficile e non conveniente acquistare un’auto con quelle modalità, con due figli a carico, reddito contenuto in assenza di una abitazione non di proprietà. Sottolineo che questo è il mio modo ed è il mio stile di vita, che non ha la presunzione di essere il migliore o il più corretto e soprattutto non ritengo giusto che qualcuno mi possa dire come devo impiegare le mie disponibilità, quale debba essere la mia propensione al rischio perchè 18 anni li ho compiuti da tempo ormai e con questo sono d’accordo pienamente con lei.
    Per questo le consiglio e ritengo che, se riesce a spiegare e giustificare i consumi dell’automezzo, abitazione figli e ricostruisce in modo ragionevole tutte le sue spese dell’anno rispetto alle sue entrate dichiarate, può presentare ricorso in modo trasparente e difendersi tanto in prima che in secondo grado.
    Il Giudice Tributario saprà stabilire e giudicare correttamente documentazione alla mano.

  67. salve,premetto che e’ stato notificato un atto di accertamento per l’anno 2007/2008 al mio nucleo familiare per avere acquistato nel 2007 un autovettura di 23 cv fiscali (2500 cc) a gasolio del valore di 32000,comprata interamente a rate senza anticipo in 84 mesi.
    noi abbiamo comunque giustificato all’agenzia delle entrate di Rapallo(ge) l’acquisto con la presenza nell’anno 2007 di fondi liquidi sul conto di euro 16000 ed in piu’ un reddito familiare di euro 21000. in piu’ abbiamo calcolato con il ragioniere le effettive spese di gestione e di consumo dell’auto per i km percorsi,risultanti intorno ai 2300 euro annui tutto compreso(ass.gasolio bollo).MORALE della favola ci e’ arrivato il nuovo atto di accertamento riferito al 2008 che ci contesta il mantenimento che in base ai loro coefficienti risult, per un mezzo a gasolio di 23 cv fiscali,essere di euro 39700 piu’ i 46 mq della casa che mio suocero ci da’ in uso gratuito.reddito richiesto per l’anno 2008 essere di 43860 euro a fronte di un dichiarato di 22000.
    mia moglie in quell’anno aveva finito la maternita’ obbligatoria ed e’ stata licenziata per incompatibilita’ degli orari,quindi ha avuto solo reddito inps al 30% per 6 mesi.
    SIGNORI MIEI QUESTO SI CHIAMO FAS…mo……..
    se non ci credete posso fornire la ns documentazione.
    p.s. abbiamo una bimba di 8 mesi e un bimbo di 5 anni,non usufruiamo delle agevolazioni familiari neanche per l’asilo o medicinali.
    ORA CI CHIEDONO PIU’ DI 9000 EURO PER IMPOSTE EVASE(presunte!!) PIU’ OVVIAMENTE IL 20% CHE CI RICHIEDERA’ L’INPS PER L’ECCEDENZA.
    PARLIAMO ANCHE DELLE PARCELLE AI PROFESSIONISTI PER DIFENDERCI?
    SIAMO INDIGNATI PERCHE’ VIENE PIU’ COMODO SPAVENTARE I POVERI CHE CHIEDERE AI RICCHI.
    I RICCHI USANO IL NOLEGGIO.
    NOI NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE.

  68. Ciao Fabio,
    No, l’importante è che sia in grado di dimostrare la propria disponibilità sul conto corrente o come scritto nel corso dei diversi commenti o negli aggiornamenti che inserisco negli articoli altra forma di reddito che copra il reddito ricostruito e stimato in base alle spese.
    Saluti,

  69. Salve,

    La mia ragazza dopo 7 anni di risparmi regolari ha una disponibilità sul suo conto di circa 50.000 euro, nei prossimi
    giorni si accinge all’acquisto di un’auto del valore di 36.000
    e 2000 di cilindrata. Attualmente ha un lavoro part-time con
    un reddito ovviamente più basso e pari a 550 euro netti.
    Considerando che vive e risiede nella casa di campagna dei suoi
    genitori a costo zero e non ha mutui o finanziamenti in corso,
    può avere problemi? Grazie mille

  70. Ciao Paolo,
    assolutamente no, sempre che il tuo reddito sia pari a zero e le tue disponibilità in banca anche, allora il fisco si potrebbe porre la domanda su come fai a mantenrre una macchina del valore di mercato di 19.000 euro. Ricordo comunque che la mera disponibilità di un’auto anche di grossa cilindrata o di altri beni alimenta solo un reddito minimo da dimostrare di produrre. Esempio la tua macchina per il fisco sarà la dimostrazione che tu almeno percepisci un reddito di X mila euro e su quelli pagherai delle imposte. se mi dai acnhe la potenza in cavalli fiscali ti posso dire a titolo di esempio quale sarà il tuo reddito minimo accertabile.
    Ma non dobbiamo pensare che se un contribuente ha un’auto di grossa cilindrata è sotto gli occhi del fisco e sta per essere accertato.

  71. Ciao a tutti, sono un dipendente statale, ho venduto nel 2007 un auto e, nell’attesa di trovarne un’ altra di mio gradimento e a buon mercato ho provvigionato qualche risparmio in piú. Fino ad oggi in cui ho trovato l’auto, un 3000 di cilindrata del 2007 a 19000 euro. Potendo dimostrare con documentazione la vendita della precdente a 15000 euro. Il redditometro potrebbe creare problemi? Grazie

  72. Certo lavorare in nero non e’ comunque lecito nonostante lenti alita siano meritevoli di tutela, non lo metto in dubbio, ma stia tranquilla che il fisco non ha interesse e non può impiegare le sue energie a colpire e cercare coloro che per arrotondare evadono somme non rilevanti. Sicuramente quando la macchina amministrativa sara’ perfetta e la
    Tassazione più agevola enormi soffocante allora anche impiccolissimo evasori avranno interesse ad emergere.

  73. Salve,
    ma allora una persona che alla mattina lavora part time ed il pomeriggio lavora in nero per sbarcare il lunario e pagarsi un affitto sarà bastonata?
    E magari gli imputeranno anche un reddito piu’ elevato di quello vero!!!
    AI C’E’ IL RISCHIO DI COLPIRE I MORTI DI FAME!!

  74. Lo sa perchè i beni che acquistiamo in italia lasciano traccia nei registri e in parte nelle dichiarazioni dei redditi nostre o dei nostri fornitori che ce le vendono.
    Per questo tutte le imbarcazioni a porto cervo battono bandiera di di un’isoletta di nome George Town e abbiamo uno scudo fiscale: perchè proprio per non farci vedere nelle nostre tasche acquistiamo all’estero in modo da non doverci poi giustificare con il fisco (e anche perchè la pressione fiscale all’estero è molto più contenuta diciamocelo) e per questo abbiamo delle normtative sull’antiriciclaggio di denaro che riducono le valigette piene oboli che destinazione frontiera ed è per questo che si fa uno scudo fiscale per far rientrare i capitali e cercando di spingere gli investitori di reinvestire i capitali e quei pochi utili che fanno emergere dai bilanci in italia puttosto che al’estero ma che proprio non ne vogliono sapere.
    La cosa buona questa volta che ha fatto il Ministro Tremonti è stato rendere molto appetibile il rientro di capitali ed innalzare conteporaneamente le sanzioni, il messaggio era chiaro: avete goduto di massima libertà finora portando denaro fuori frontiera, ora stiamo in un periodo di crisi e abbiamo bisogno anche di voi e dovete riportare liquidità in Italia. E perchè no, facendo leva anche sul senso di coscienza che ognuno di noi ha, seppur a nascosto a diverse profondità, i risultati si sono visti.
    Le è piaciuto il racconto?

    >
    >
    Ottimo racconto , e pienamente condiviso.
    Ringrazio e continuo a visitare il sito.
    P.F.

  75. Buongiorno Andy,
    come fa il fisco a documentarsi sui beni posseduti dal contribuente ai fini del redditometro?
    E’stato forse riesumato il prospetto “dati e notizie particolari” che c’era sui mod.740 di una volta?… Sul mod.unico attuale non mi risulta che ci sia un prospetto simile.
    Grazie.

  76. Buonasera Elisabetta,

    il suo reddito totale presunto è intorno ai 30 mila euro mentre il suo reddito minimo accertabile è intorno ai 20 mila euro.
    Le consiglio di prenderlqa come stima perchè nel calcolo del redditometro entrano anche beni immobili, collaboratori domestici, assicurazioni, veicoli e altro e per ognuno di questo sono necessarie alcune informazioni. nel suo caso se questo è solo quello che ha intestato è al riparo.

    Saluti,

  77. buongiorno,
    leggendo ………………(Inoltre ma non meno importante è lo strumento per superare il redditometro, qualora tali beni non possano essere considerati strumentali consiste nel documentare la capacità del soggetto di acquisire e mantenere i beni nel periodo di imposta. Se il fisco accerta con il redditometro 50.000 euro di reddito, basterà dimostrare che si avevano disponibilità liquide di pari importo sul conto corrente. In tal modo il fisco non potrà sindacare sulla liquidità a disposizione e sull’impiego che, di tale liquidità, vogliamo farne.)……………… mi sembra di aver capito che se io volessi acquistare una barca ,del 1991 a vela e di 12.30m che costa ,per esempio 40.000 euro,non avendo un reddito mio,ma solo quello di mio marito(quindi non rientrando nel redditometro) ma avendo in banca il doppio della cifra per acquistarla,potrei farlo?nel senso,con il redditometro come funziona?grazie infinite
    Betta

  78. Buongiorno Max,

    per l’immobile abittivo dipende se ne ha proprietà o deve ancora firmare l’atto dal notaio.
    nel caso sia costruito da lei stesso inizierà a produrre reddito ritengo dal momento in cui sia ultimato che possimao ragionveolmente attenderci coincida con la dichiarazione di agibilità (ma se questo ultimo aspetto dovrei approfondire)

    La macchina invece si entra nel calcolo dle redditometro. Se vuole può fornirmi un elenco dei beni e del reddito e verificarle il suo reddito minimo da accertabile dal fisco con il redditometro.

  79. Appartamenti ad uso abitativo in costruzione devono essere considerati nel redditometro? e se si,come?

    Automobile utilizzata non solo per l’attivita’ professionale ma anche per la vita privata deve essere considerata nel redditometro?
    Grazie

  80. Buongiorn Antonio,
    per i redditi prodotti fuori dal territorio Italiano no, se non nell’ipotesi in cui risieda fiscalmente in uno dei paesi a fiscalità privilegiata, caso in cui la residenza ed il reddito viene considerato come prodotto in Italia.
    per i redditi considerati prodotti in Italia invece (come può essere il caso di immobili detenuti nel territorio italiano) dovrà dichiararli e verificare l’eventuale presenta di convenzioni contro le doppie imposizioni tra l’Italia ed il paese nel quale risiede.

    Saluti,

  81. Salve, vorrei sottoporLe una domanda.
    Un Italiano iscritto all’AIRE, deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia per utili o guagagni prodotti all’estero(C.E.E.)?
    Faccio presente che in Italia non ho nessun utile
    Grazie

    Antonio

  82. No, ritengo che dal trattato contro le doppie imposizioni tra romania e italia lei sia obbligato a versare imposte anche in Italia e che elsia riconsociuto un credito di imposta dalla Romania.
    Le riporto il testo della convenzione:
    1. I redditi derivanti da beni immobili, compresi i redditi delle
    attività agricole o forestali, sono imponibili nello Stato contraente in
    cui detti beni sono situati. (E QUINDI IN ITALIA)
    2. L’espressione “beni immobili” è definita in conformità al diritto
    dello Stato contraente in cui i beni stessi sono situati. L’espressione
    comprende in ogni caso gli accessori, le scorte morte o vive delle imprese
    agricole e forestali, nonché i diritti ai quali si applicano le
    disposizioni del diritto privato riguardanti la proprietà fondiaria. Si
    considerano altresì “beni immobili” l’usufrutto dei beni immobili e i
    diritti relativi a canoni variabili o fissi per lo sfruttamento o la
    concessione dello sfruttamento di giacimenti minerari, sorgenti ed altre
    ricchezze del suolo. Le navi, i battelli e gli aeromobili non sono
    considerati beni immobili.
    3. Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano ai redditi derivanti
    dalla utilizzazione diretta, dalla locazione o dall’affitto, nonché da ogni
    altra forma di utilizzazione di beni immobili.
    4. Le disposizioni dei paragrafi 1 e 3 si applicano anche ai redditi
    dei beni immobili utilizzati per l’esercizio di una libera professione.

    La convenzione è vero che fa riferimento alla utilizzazione e per tale motivo lei non dovrà pagare le imposte sulla rednita catstale dell’immobile, ma sarà pur sempre obbligato a versare le imposte in Italia al momento della cessione e successivamente richiedere il rimborso al suo Stato per la differenza tra quanto versato in Italia e quanto richiesto in Romania.
    Stesso discorso per i dividendi e epr le altre forme di reddito.
    Inoltre aggiungo che sarà costretto a dichiarare reddito in Italia qualora da una qualsiaai forma di utilizazione dell’immobile ne derivi una forma di reddito.

  83. Buon giorno, sono sempre Mario e desidererei delle delucidazioni alla risposta del 22 settembre.
    Come persona fisica Italiana, possiedo degli immobili in Romania, il plus-valore ottenuto dalla compra-vendita di questi immobili sono tassati in Romania in virtu del concordato per evitare le doppie imposizioni. Devo dichiarare questi utili anche in Italia? Devo pagare altre imposte?
    Stessa domanda per i dividendi ottenuti da una societa di diritto Rumeno. Pagando gia`in Romania il 16%, devo dichiarare questi utili anche in Italia?
    Ricordo che vivo in Romania per oltre 183gg all’anno ed ho il mio centro di interessi solo in Romania, non avendo alcuna fonte di utile in Italia.
    La ringrazio per la risposta anteriore e la prego di delucidarmi ulteriormente.
    Cordiali saluti

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